0Via Francesco Raimondo, 3Palermo17901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Sant' Agostino091611364209158463200901340Chiese e OratoriChiese091607711113,357365838,11802090Arcidiocesi di PalermoEdificata intorno al 1275, durante la dominazione angioina, presenta un interessante prospetto trecentesco con portale arricchito da una serie degradante di archi e più in alto con uno splendido rosone. Il suo interno è ad un'unica navata arricchita da una bella decorazione realizzata da Giacomo Serpotta, nel XVII secolo: le statue a tutto tondo raffigurano santi e personaggi allegorici i cui nomi è agevole rilevare nelle scritte sui sottostanti plinti. La seconda statua posta a destra reca sul dorso la firma del Serpotta e sulla mensola una lucertola, simbolo dell'artista. Sull'arco del presbiterio è l'emblema agostiniano sollevato da sensibili figure di angeli. Inoltre, la chiesa conserva notevoli opere d'arte, come: il busto di Francesco Medici di Ignazio Marabitti; "S. Tommaso di Villanova", pittura realizzata da Giuseppe Salerno detto Lo Zoppo di Gangi; altare maggiore in pietre dure del 1792 etc. La chiesa è affiancata da un chiostro della seconda metà del cinquecento, con agili arcate su eleganti colonne; qui è posizionato un sarcofago barocco con coperchio gaginesco , dove è rappresentata una "Annunciazione".0http://www.diocesipa.it0martedì, mercoledì. venerdì e sabato dalle ore 7,00 alle ore 12,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00; lunedì, domeniche e festivi dalle ore 7,30 alle ore 13,00 - giovedì solo funzioni religiose000curia@diocesipa.it3207672134Piazza Santa Chiara, 11Palermo20901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Chiara09161136420913311410090134E' operativo il Centro Salesiano all'interno della chiesa con centro d'accoglienza dalle 06.30 alle 23.00.
L'Associazione Terradamare ha predisposto, all'interno del Chiostro, un'area di ristoro attrezzata con servizio di accoglienza turistica, nursery point, shop point, wi-fi zone. Inoltre, è possibile partecipare alla degustazione di prodotti tipici locali, all'itinerario assistito di un tratto delle mura urbiche di origine punica e del Complesso monumentale costituito dalla Chiesa, dal Campanile e dall'ex Monastero di S. Chiara.Chiese e OratoriChiese091607711113,359703638,11294490Arcidiocesi di PalermoLa chiesa, insieme al convento, fu edificata nel 1344 da Matteo Sclafani nel luogo precedentemente occupato dal palazzo di Matteo Termini, giustiziere di Sicilia e zio dello Sclafani. Il monastero ha subito notevoli danni durante l'incursione aerea del maggio 1943: oggi sussistono gli edifici del fronte settentrionale col vasto cortile orientale, sul quale si affaccia un lungo portico con archi a pieno centro. Nel complesso opera un centro sociale per l'accoglienza dei lavoratori extracomunitari. La chiesa fu completamente rinnovata nel 1678, ha pianta rettangolare con altari laterali, santuario quadrangolare, su cui si innalza una breve cupola, ed abside semicircolare. Il suo elegante interno è ornato da un rivestimento marmoreo, misto a stucchi, da interessanti affreschi ed il suo altare maggiore è impreziosito da marmi e pietre semipreziose. Di notevole interesse sono la tela eseguita da Olivio Sozzi nel 1735 raffigurante "S. Chiara reca in mano il Sacramento" e quella realizzata da Gaspare Serenario con la "Crocifissione". L'arco trionfale conserva gli affreschi di Antonio Grano con l'"Apoteosi della Trinità". Nel presbiterio, tra il festoso ed elaborato rincorrersi di marmi e figurazioni, sono incastonati due quadroni, eseguiti da Guglielmo Borremans con storie di S. Francesco e S. Chiara.0http://www.diocesipa.it0La chiesa è visitabile su prenotazione nei giorni feriali dalle ore 7,00 alle ore 18,00Associazione Terradamareinfo@terradamare.orgwww.terradamare.orgcuria@diocesipa.it0Piazza San Francesco d'AssisiPalermo26901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Francesco d'Assisi091611364209158237000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,366416638,11648760Arcidiocesi di PalermoLa chiesa fu edificata due volte in trent'anni in seguito alla distruzione della prima, ordinata da Federico II per vendicarsi della scomunica subita dal Papa. L'attuale edificio fu costruita tra il 1255 ed il 1277. la definizione della facciata avvenne all'inizio del XIV secolo con la costruzione del portale a triplice ghiera, il quale termina in alto con un timpano triangolare, ove è iscritta una trifora cieca, decorata da pitture. Nel 1872, il prospetto fu interessato da un profondo restauro, eseguito sotto la direzione di Giuseppe Patricolo, il quale sostituì il rosone precedente, che era andato perduto durante le trasformazioni apportate alla chiesa, basandosi sul disegno del coevo rosone della chiesa di S. Agostino. L'interno è ampio a tre navate con profonde cappelle, tra le quali, di notevole rilievo , da menzionare sono: la Cappella Mastrantonio, realizzata da Francesco Laurana nel 1462, importante opera del primo rinascimento e la Cappella dell'Immacolata, a destra del presbiterio, decorata nel 1624 a spese del Senato cittadino, dove è possibile apprezzare la meravigliosa decorazione a marmi mischi che copre senza soluzione di continuità le pareti su cui si affacciano otto statue di Santi. Tra le opere d'arte presenti al suo interno, si possono ammirare quelle realizzate da Domenico e Antonello Gagini, Pietro Novelli, Giacomo Serpotta etc.0http://www.diocesipa.it0visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 07.00 alle ore 11.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Domenica dalle ore 7.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle ore 18.00000curia@diocesipa.it0Via Torremuzza, 1Palermo41901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Maria della Pietà0916113642091616526600901340Chiese e OratoriChiese091607711113,372062638,11724280Arcidiocesi di PalermoCostruita nel 1678 dall'architetto Giacomo Amato per le suore domenicane che avevano il loro convento nel Palazzo Abatellis. Rappresenta un ottimo esempio di chiesa in stile barocco dove il prospetto è una chiara derivazione da esempi romani, con una impostazione su due ordini in cui si dà forte risalto all'effetto chiaroscurale, ottenuto con la posizione sporgente delle colonne, l'inserimento di nicchie e rosoni e la prepotente figuratività della finestra circolare; ne deriva una ricomposizione di elementi classici, in reciproca relazione dinamica, tipica di un gusto colto e raffinato. L'interno è ad unica navata con altari laterali e coro all'ingresso, sostenuto da agili colonne; si conclude con un cappellone semicircolare dove è posto l'altare maggiore. La decorazione, in stucco e oro, si fonde con estrema eleganza alla composizione spaziale dei paramenti murari. La chiesa conserva importantissime opere pittoriche settecentesche che ne fanno una vera galleria di quel gusto pieno, dinamico, di grande ricchezza cromatica, che fu tipico del XVIII secolo. Le decorazioni a stucchi furono eseguite da Giacomo e Procopio Serpotta e gli splendidi affreschi furono realizzati da Guglielmo Borremans. Nel coro è la grande grata dorata che rappresenta il sole nascente e la Fede che illumina la vita delle religiose. La volta, compositivamente elaborata, fu affrescata nel 1708 da Antonio Grano e rappresenta il "Trionfo dell'Ordine Domenicano". L'altare maggiore in marmi vari, ha disegno neoclassico con la mensa sostenuta da angioli dorati e prezioso tabernacolo in lapislazzuli e diaspro.0http://www.diocesipa.it0visitabile da lunedì a sabato 9.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00
domenica e festivi 8.00 - 12.00000curia@diocesipa.it0Largo Cavalieri di MaltaPalermo43901330Via Valverde, 3PalermoChiesa di Santa Maria in Valverde009133277900901330Chiese e OratoriChiese091609030813,364128938,12028360Centro San MamilianoSplendido esempio d'arte barocca, edificata nel1633 su progetto di Mariano Smiriglio. Alla chiesa era annesso un convento, fondato intorno al XII secolo, più volte rimaneggiato fino al 1905, anno in cui fu demolito per la costruzione di una scuola. L'edificio presenta due ingressi: il primo è nel prospetto principale, rifatto nel XIX secolo; il secondo è un elegante portale barocco in pietra con splendido disegno e concluso da un timpano dalla complessa composizione ottenuta da un gioco di volute. Accanto al prospetto secondario è posto un campanile settecentesco in pietra formato da tre ordini sovrapposti dall'elegante disegno architettonico. L'interno è ad aula rettangolare con cappellone semicircolare e presenta una decorazione a marmi mischi e stucchi ad opera di Paolo Amato, creando un insieme armonioso e festoso di volute, ghirlande, panneggi, putti ed angeli. Altrettanto interessanti sono gli affreschi del sottocoro, di Olivio Sozzi che rappresentano "La Gloria della Vergine",e della volta, di Antonio Grano con alcune scene bibliche.0http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/0dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,0000http://www.santacita.it00Via Matteo Bonello, 2Palermo82901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoPalazzo Arcivescovile09161136420916077111Il Palazzo Arcivescovile di Palermo è la sede dell'Arcivescovado e si trova in pieno centro cittadino a pochi metri dalla cattedrale e dal Palazzo dei Normanni.0901340PalazziPalazzi091607711113,355606438,11374220Arcidiocesi di Palermo00http://www.diocesipa.it0vedi Museo Diocesano000curia@diocesipa.it0Piazza Bologni, 18Palermo8690134Biglietto ¿ 4,00Via Mariano Stabile, 160PalermoPalazzo Bologna di Villafranca Alliata09160557990916118168 - 09132260100901390PalazziPalazzi091611816813,360261238,1145461Chiuso il mercoledìAssociazione Amici dei Musei SicilianiAppartenuto, nel XVI secolo, ad Aloisio Bologna, e successivamente alla famiglia Alliata e Moncada. Venne restaurato dopo il terremoto del 1751, con l'intervento dell'architetto Vaccarini. Presenta un magnifico prospetto, arricchito da stemmi e fastigi di grande effetto ornamentale; al piano terra si aprono due monumentali ingressi, ornati da quattro statue marmoree di media proporzione (una femminile panneggiata di età romana e tre di soggetto mitologico raffiguranti rispettivamente Vesta, Apollo e Diana); l'interno, un tempo ricchissimo di arredi rococò, conserva un salone affrescato da Gaspare Serenario. Il palazzo è oggi utilizzato per l'esposizione di mostre e per ospitare manifestazioni.3498379203 - 3477062925http://www.amicimuseisiciliani.it0lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,30; sabato e domenica dalle ore 9,30 alle ore 18,0000www.amicimuseisiciliani.itinfo@amicimuseisiciliani.it0Via Bara All'Olivella, 2Palermo8790133Biglietto intero euro 7 ; ridotto euro 5 (per gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni e categorie convenzionate); gratuito per le scuole e minori di 18 anni. L'ingresso alla biblioteca è gratuito. Con il biglietto unico "Musei Palermo Card", al costo di euro 13,00, è possibile visitare questo sito insieme alla Galleria d'Arte Moderna e il Museo Internazionale delle Marionette "A. Pasqualino"Via Bara All'Olivella, 2PalermoPalazzo Branciforte0091779273100901330PalazziPalazzi09160720203 - 0916072020013,362268738,1213946lunedì chiusoFondazione SiciliaCostruito alla fine del '500 dalla famiglia Branciforte e Lanza, i quali lo ampliarono nella prima metà del XVII secolo, al punto da essere considerata una delle più sontuose dimore della città. Nel XVIII secolo passò alla famiglia Branciforte di Butera, che, nel 1801, lo cedettero al Senato Palermitano per farne la nuova sede del "Monte dei Pegni", che in omaggio alla Santa Patrona di Palermo, fu denominato "Monte di Santa Rosalia". Nel 2005 fu acquisito dalla Fondazione Banco di Sicilia. Nel maggio 2012 il Palazzo, completamente restaurato nel suo splendore iniziale grazie al progetto di ripristino firmato dall'architetto Gae Aulenti, viene riaperto al pubblico come nuovo, importante polo culturale costituito dal Museo, dove sono esposti interessanti collezioni di archeologia, di maioliche, di filatelia, di numismatica e di scultura; da una storica Biblioteca che conserva circa 50mila volumi della Fondazione; dagli ambienti che facevano parte del Monte di Santa Rosalia, che rappresenta un raro esempio ancora esistente di composizione architettonica lignea, destinata ora ad ospitare mostre d'arte temporanee; dalla Città del Gusto, ovvero la celebre scuola di cucina del Gambero Rosso; dal Ristorante Branciforte; dall'Auditorium che può ospitare convegni ed eventi culturali e dall'Emporio Branciforte che propone una selezione di prodotti editoriali e di oggettistica legati all'arte e all'enogastronomia. Recentemente, la Fondazione Banco di Sicilia ha acquisito la Collezione dei Pupi siciliani della storica famiglia Cuticchio, composta da 109 pupi di scuola palermitana, 39 scene teatrali, 9 cartelloni pubblicitari e 2 piani a cilindro.0http://fondazionesicilia.it/it/home/0periodo novembre - febbraio da martedì a domenica 9.30 - 14.30
periodo marzo - ottobre da martedì a domenica: 9.30 - 19.3000http://www.palazzobranciforte.itinfo@fondazionesicilia.it0Via Maqueda, 100Palermo90901340Via Maqueda, 100PalermoPalazzo Comitini00916628260 - 09166892100901340PalazziPalazzi013,363533838,1125919sabato, domenica e festivi chiusoCittà Metropolitana di PalermoCostruito tra il 1766 e il 1771 da Michele Gravina e Crujllas, pricipe di Comitini e pretore della città , il quale affidò i lavori all'architetto Nicolò Palma. Dal 1860 vi ha sede l'Amministrazione Provinciale. Gli interni affrescati furono fastosamente decorati verso la fine del XVIII secolo, che comprendono splendidi affreschi a tromp l'oeil, arredi, pitture etc.: sicuramente, di ragguardevole interesse è la Sala Martorana, sede del Consiglio Provinciale, dove vi è profusa una ricchezza decorativa tipicamente settecentesca costituita da boiseries dorate che avvolgono le pareti, includendo specchi e figurazioni dipinte in cornici, i cui soggetti sono sia religiosi che storici, e lo splendido affresco della volta realizzato da Gioacchino Martorana, con al centro il "Trionfo del vero Amore" in una esplosione di colori e di luci.000visitabile dal lunedì - venerdì 9.30 - 13.00 e 15.00 - 18.00.
Il martedì e giovedì la chiusura pomeridiana è anticipata alle ore 16,4500www.provincia.palermo.it00Piazza ParlamentoPalermo10690129Costi: intero euro 8,50 (Palazzo reale + Cappella palatina) - ridotto euro 7,00; Gratis per i bambini 0 - 14 anni facenti parte della Comunità Europea; Le scolaresche (previa Prenotazione)sotto i 18 anni euro 1; ragazzi dai 14 ai 18 anni euro 3,00; over 65 anni euro 5,00.
L'ingresso ai giardini Reali è di euro 2,00
Lunedì, venerdì e sabato è possibile visitare sia il Palazzo Reale che la Cappella Palatina al costo di euro 8,50via Nicolò Garzilli, 36PalermoPalazzo Reale o dei Normanni091626296209162628330090141Per motivi istituzionali gli Appartamenti Reali possono essere interdetti in modo imprevisto.
Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio.PalazziPalazzi091626283313,352135738,1100937Giorni di chiusura anticipata: i giorni 15 luglio e 4 settembre la chiusura è prevista alle ore 13.00. Nei giorni 24 e 31 dicembre, quando non sono festivi, la chiusura è prevista alle ore 15.00.Fondazione FEDERICO IICostruito intorno al X secolo dagli emiri arabi. Dai re normanni, che lo scelsero come residenza, fu concepito come una fortezza, ma anche come dimora di eccezionale sontuosità e raffinatezza. Essi utilizzarono, per le proprie architetture, la padronanza tecnica delle maestranze musulmane facendo nascere così "l'arte araba-normanna". L'insieme degli edifici che costituisce l'odierno Palazzo Reale è il risultato delle aggiunte eseguite tra il XVI e il XVII secolo, che hanno dato al complesso un aspetto unitario. All'interno è possibile ammirare, oltre alla splendida Cappella Palatina, la Sala d'Ercole, costruita nel 1560 ed è così chiamata per la presenza di dipinti che rappresentano scene dell'eroe mitologico realizzate da Giuseppe Velasquez; la Sala del Duca di Montalto decorata da affreschi eseguiti da Pietro Novelli; la Sala dei Vicerè dove sono esposti ventuno ritratti di vicerè, presidenti e luogotenenti del regno; la Sala di Re Ruggero dove alle pareti e sulle volte sono stati collocati dei mosaici a motivi naturalistici su un fondo di tessere dorate; la Sala della Regina, in stile pompeiano con pitture eseguite da Giuseppe Patania etc. La Torre Pisana ospita dal 1791 l'Osservatorio Astronomico. Dal 1946 il Palazzo dei Normanni è sede dell'Assemblea della Regione Sicilia e vi si riunisce il Parlamento Siciliano che si gloria di essere il più antico d'Europa, essendo stato istituito da re Ruggero nel 1140.0http://www.federicosecondo.org/it0Visitabile il venerdì, sabato e lunedì dalle ore 8.15 alle ore 17.40 (ultimo ingresso ore 17.00; domenica e festivi dalle ore 8.15 alle ore 13.00 (ultimo ingresso ore 12.15)00http://www.federicosecondo.org/orariofondazione@federicosecondo.org0Via Dante, 53Palermo116901410Via sant'Anna, 21PalermoPalazzo Ziino009174076310090133Sede dell'Assessorato alla Cultura del Comune di PalermoPalazziPalazzi013,351702938,12407250Distretto Culturale di PalermoL'edificio che fu dimora della famiglia dell'avvocato Ottavio Ziino, espressione della più alta borghesia emergente di Palermo venne progettato dal fratello Nunzio Ziino e fu inaugurato nel 1895. Concepito nel gusto neoclassico della Palermo tardo-ottocentesca, dal punto di vista architettonico riprende il modello distributivo funzionale dei palazzi settecenteschi: l'ampio androne carraio, lo scalone in marmo di Carrara, i locali al piano terra, il piano nobile con gli ambienti di rappresentanza, i piani superiori per le abitazioni della famiglia e del personale.
Alla realizzazione e decorazione degli interni collaborarono i migliori artisti del tempo: Rocco Lentini, Giuseppe Enea, Giuseppe Damiani Almeyda, Ernesto Basile. Dopo l'ultimo conflitto mondiale, il palazzo subì un periodo di abbandono e di sistematica devastazione ad opera dei ladri, fino al 1985, quando il palazzo fu acquistato dal Comune di Palermo, il quale lo adibì a sede di uffici amministrativi e spazi espositivi per mostre temporanee.0https://www.civita.it0Visitabile esclusivamente in occasione di mostre ed eventi00003207672134Via Nunzio Nasi, 18Palermo12390134euro 2,50Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoTorre di San Nicolò all'Albergheria0916113642000901340MonumentiMonumenti091607711113,359719238,11175780Arcidiocesi di PalermoLa Torre campanaria, slanciata costruzione in conci squadrati, in origine estranea alla chiesa antistante di San Nicolò di Bari all'Albergheria, divenuta, nel '300, vera e propria torre civica, successivamente, fu completata con finestre bifore, decorate da disegni e tarsie bicrome. Nel XVI secolo la torre fu pure dotata di un orologio meccanico, non più esistente.0http://www.diocesipa.it0Lunedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 18. Martedì e sabato dalle ore 10,30 alle ore 14,30Associazione Terradamareinfo@terradamare.orgwww.terradamare.orgcuria@diocesipa.it0Corso Vittorio EmanuelePalermo790134Area Monumentale (tetti,tesoro + cripta + tombe reali)euro 8,00.
Area Monumentale (tesoro + cripta + tombe reali) euro 4,00
Biglietto Cripta + Tesoro euro 3,00
Tombe euro 1,50
Tetti euro 5,00
Riduzione scolaresca (6/10 anni) euro 0,50
Riduzione ragazzi (11/17 anni) euro 1,50
over 65 (tombe, tesoro e cripta)euro 3,00
Con il biglietto dell'Area Monumentale è possibile ottenere uno sconto per l'ingresso al Museo DiocesanoCorso Vittorio Emanuele, 461PalermoCattedrale09161136420913343730091334375901340Chiese e OratoriChiese091607711113,359110938,11489880Arcidiocesi di PalermoE' considerata il "libro di storia di Palermo", poiché tutte le dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli hanno lasciato traccia del loro passaggio; la costruzione risale al 1184. Suggestivo è il prospetto meridionale (quello posto su via Vittorio Emanuele) con il bellissimo portico realizzato nel 1453, il quale rappresenta un capolavoro del gotico fiorito catalaneggiante e la balaustra in marmo che circonda il piano della Cattedrale del 1574, realizzata da Vincenzo Gagini e successivamente ornata da statue di santi e sante siciliane. L' ampio interno fu radicalmente trasformato tra gli anni 1781 e 1801, donando alla spazialità barocca una corretta proporzionalità neoclassica in cui la cupola è l'elemento essenziale d'equilibrio. Di ragguardevole interesse sono le tombe reali in porfido rosso, in particolare quella di Federico II; la cappella con l'urna argentea di Santa Rosalia, patrona di Palermo, che viene portata in processione ogni 15 luglio;l'acquasantiera realizzata da Domenico Gagini del '500 con conca a conchiglia e rilievi rappresentanti il Battesimo di Gesù e l'Annunciazione; l'Altare Maggiore in pietre semipreziose e legni pregiati del 1794 e il tesoro, ricco di paramenti sacri, calici, breviari, ostensori etc., per la maggior parte dei secoli XVI, XVII e XVIII, sicuramente di notevole interesse è la tiara appartenuta a Costanza d'Aragona, rinvenuta nel suo sepolcro.0http://www.diocesipa.it0Orario Cattedrale
da lunedì a sabato 7.00 - 19.00
domenica e festivi 8.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00
Orario tomba, cripta, tesoro
tutti i giorni 9.00 - 13.30 da novembre a febbraio e 9.00 - 17.30 da marzo ad ottobre.
Orario Tetti:
visita ogni 30 minuti a partire dalle ore 10,00, ultimo ingresso ore 12,300cattedrale@diocesipa.it - segreteriacattedrale@diocesipa.ithttp://www.cattedrale.palermo.it/curia@diocesipa.it0Via delle Cappuccinelle, 109Palermo8901380Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa del Monastero delle Cappuccinelle0916113642091611474500901340Chiese e OratoriChiese091607711113,351992938,1160083Arcidiocesi di PalermoIl complesso monastico fu edificato tra il 1732 e il 1750 per ospitare le suore dell'ordine delle Cappuccine sotto la regola di S. Chiara. La chiesa presenta una severa facciata ornata da buoni stucchi settecenteschi e un interno ad un'unica spaziosa navata con ampie nicchie laterali, dove si possono ammirare interessanti tele seicentesche. Il presbiterio è chiuso da una grata secondo l'uso delle monache di clausura, così come il coro, posto sopra l'ingresso, il quale è chiuso da una grata in ferro battuto. La Chiesa è provvista di una grande cripta (accessibile soltanto alle monache di clausura) che ospitava i corpi senza vita delle consorelle e di nobildonne palermitane.0http://www.diocesipa.it0dal Lunedì al Sabato 7.00 - 9.00
Domenica 10.30 - 12.30000curia@diocesipa.it0Via Porta Carini, 38Palermo1390134Ingresso di ¿ 2,00 ; per gruppi (minimo 10 persone) euro 1,00Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa dell'Immacolata Concezione al Capo091611364209132843000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,354190438,11848570Arcidiocesi di PalermoUn tempo la chiesa era annessa al vastissimo monastero benedettino, fondato nel 1576. Il convento si estese nei secoli successivi fino a raggiungere il limite settentrionale delle mura cittadine. Trasformato in ospedale dopo la confisca dei beni ecclesiastici nel 1866, è stato demolito, insieme ad una vasta zona limitrofa, nel 1932 per la costruzione del palazzo di Giustizia. La chiesa fu costruita nel 1612 su progetto di Orazio Nobili, ha facciata esterna a due ordini, severamente impostata secondo i canoni del primo barocco romano. L'interno è ad un' unica navata, riccamente decorata da marmi mischi e stucchi dorati . Il soffitto a botte è decorato da stucchi dorati e dall'affresco di Olivio Sozzi con il Trionfo degli Ordini religiosi. Sulle pareti laterali si aprono brevi cappelle ornate da colonne tortili con intarsio in pietra azzurra. Agli altari sono posti paliotti raffiguranti elaborate architetture, segno del più alto virtuosismo dell'artigianato decorativo siciliano. Nel suo insieme è talmente sfarzosa da lasciare "a bocca aperta" tutti i visitatori.0http://www.diocesipa.it0visitabile dal Lunedì al sabato ore 9.00 - 17.00; domenica dalle ore 9,00 alle ore 13,0000www.santippolito.arcidiocesi.palermo.it/concezionecuria@diocesipa.it0Piazzetta Chiesa Cocchieri, 1Palermo1490133ingresso ad offerta liberaCorso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa della Madonna dell'Itria ai Cocchieri0916113642091616584800901340Chiese e OratoriChiese091607711113.3677438.11539030Arcidiocesi di PalermoLa chiesa fu edificata tra il 1596 e il 1611 dalla Confraternita dei Cocchieri, i quali, durante la processione del Venerdì Santo, quando essi portavano attraverso le strade del quartiere le statue dell'Addolorata e del Cristo deposto, sfoggiavano le livree che, con i loro colori, indicavano il casato presso cui essi prestavano servizio. Sebbene lo scenario sia molto cambiato, la processione continua a svolgersi ogni anno tra la folla religiosamente partecipe. L'interno presenta un'unica navata absidata e due pareti laterali dove si possono ammirare due tele ad olio raffiguranti la Vergine Odigitria e il Cristo Risorto. Al di sotto della Chiesa si trova la Cripta, utilizzata prima dai carrettieri e dai cocchieri per pregare e successivamente per la sepoltura dei membri della confraternita di Gesù e Maria; per questo motivo gli affreschi laterali raffigurano le anime purganti che attraverso l'intercessione dei Santi acquistavano la salvezza.0http://www.diocesipa.it0Cripta sepolcrale da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18, domenica dalle ore 9 alle ore 13000curia@diocesipa.it0Piazza Casa Professa, 1Palermo27190133ingresso liberoPiazza Pretoria, 1PalermoBiblioteca Comunale0091/7407571 - 091/740758300901000BibliotecheBiblioteche091740111113,36076638,11278390Comune di PalermoIstituita nel 1760 da Alessandro Vanni, principe di S. Vincenzo ed ospitata dal 1766 nei locali di Casa Professa. Il ricco patrimonio librario raccoglie i volumi allora presenti nelle più fornite biblioteche private della città, appartenute alle famiglie più facoltose. Il patrimonio bibliografico della Biblioteca Comunale comprende 374.185 unità bibliografiche. Vi si conservano, oltre a collezioni private ed ad un enorme numero di volumi, preziose raccolte di manoscritti e codici legati alla storia della Sicilia, materiale cartaceo, stampe, antica cartografia della città e della Sicilia ed un importante collezione di antiche monete. Il classico arredo in legno scolpito della sala di lettura proviene dalla biblioteca dell'Ordine dei Gesuiti; al ballatoio sono appesi i ritratti di uomini illustri siciliani. Busti e opere scultoree ornano le scale di accesso alle sale.0http://www.comune.palermo.it/0da lunedì a venerdi dalle 08.30/13.30
il mercoledì anche dalle 08,30 alle 17.300sistemabibliotecario@comune.palermo.itwww.librarsi.comune.palermo.it00Via Salinas, 3Palermo27290145ingresso liberoPiazza Pretoria, 1PalermoBiblioteca Comunale Villa Trabia0091/7405943 - 091/740595800901000BibliotecheBiblioteche091740111113,346321338,1285910Comune di PalermoLa Biblioteca multimediale si trova al piano terra della Casena di Villa Trabia alle Terre Rosse, una splendida isola verde di circa 60.000 metri quadri.
La biblioteca è strutturata secondo il sistema della scaffalatura aperta in modo da rendere facile e immediato l'accesso al materiale da parte dell'utente.
La biblioteca vanta un importante patrimonio audio musicale e video.0http://www.comune.palermo.it/0Dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 14.0000www.librarsi.comune.palermo.it03483394617Via dei Pellegrini, 2Palermo2390134Ingresso euro 2,00Via Giacomo Cusmano, 28PalermoChiesa di Santa Cristina La Vetere091348728000901410Chiese e OratoriChiese09134872813,354396938,11162290Associazione Culturale Itinerari del MediterraneoLa chiesa normanna , dedicata a S. Cristina, antica patrona della città, fu realizzata nel 1174, per volere dell'Arcivescovo Gualtiero Offamilio, lo stesso che fece costruire la Cattedrale, nel luogo dove nel 1160 una nave vi trasportò le reliquie di S. Cristina provenienti da Bolsena. La chiesetta venne gestita dai Cistercensi per qualche anno. Al tempo dell'Imperatore Enrico VI di Hohenstaufen (1165-1197) entrò tra i beni della Cattedrale. Nel 1572, la Compagnia della SS. Trinità, detta dei "Rossi" per la cappa di tale colore indossata dai confrati, ne acquisì la disponibilità. Questi si prefiggevano di aiutare i pellegrini diretti in Terra Santa e verso altri luoghi di culto, ai quali offrivano ristoro, riparo e cure, per almeno tre giorni, presso l'attiguo Ospizio (ormai demolito) sorto a questo scopo nel rispetto degli obblighi propri della Confraternita. L'involucro squadrato e le massicce murature interne, sembrano appartenere al primo ordine di un edificio a torre, adibito successivamente a luogo di culto. Il suo interno è a pianta greca su base quadrata di piccole dimensioni con archi ogivali, che sostengono la copertura a crociera e delineano tre ambulacri, coperti a botte: sulla parete settentrionale è la tribuna, aggiunta alla fine del XVI secolo e decorata con stucchi nel secolo successivo..3483394617http://www.itimed.org/0visitabile la domenica 10.00 - 13.00. Negli altri giorni la visita è possibile su prenotazione per gruppi (minimo 10 persone)0info@itimed.orghttp://www.itimed.orgitimed@gmail.com0Via PataniaPalermo28901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Gioacchino (al Collegio Maria all'Olivella)0916113642.091 5810580090134E' possibile visitare la Chiesa in altri orari su prenotazione telefonica.Chiese e OratoriChiese091607711113,360177438,11970790Arcidiocesi di PalermoLa chiesa, annessa al collegio di S. Maria all'Olivella, fu costruita nel 1735 su progetto di Nicolò Palma, che si ispirò alle migliori realizzazioni barocche cittadine, rispettando la proporzione dei canoni classici. Il prospetto ha partito unico, seppure diviso da paraste, e timpano curvilineo sotto cui è posto un medaglione in stucco con S. Gioacchino, realizzato da Francesco Alajmo nel 1744. L'interno è un grande ambiente rettangolare su cui si aprono quattro cappelle semicircolari. Tutta la chiesa è avvolta da un manto candido con eleganti stucchi che formano festoni e visi di angeli. Nel vestibolo è un fine rilievo in stucco con la "Fuga in Egitto"; due colonne sorreggono il coro ed introducono la navata: nella parete destra sono l'altare del Rosario e l'altare dell'Immacolata con due tele settecentesche, attribuite a Filippo Randazzo; nella parete di sinistra si apre la cappella dell'Arcangelo Raffaele, con dipinto eseguito nel 1750 da Pietro Martorana. Una transenna in marmi mischi separa la tribuna, dove è l'altare del 1770. le due statue, S. Gregorio e S. Filippo, poste lateralmente, sono opera di Procopio Serpotta, autore di tutta la decorazione in stucco della tribuna.0http://www.diocesipa.it0Aperta dal lunedì - sabato ore 7.00 - 8.00
domenica e festivi 8.00 - 9.00000curia@diocesipa.it0Piazza San Giorgio dei GenovesiPalermo29901330Via Valverde, 3PalermoChiesa di San Giorgio dei Genovesi009133277900901330Chiese e OratoriChiese091609030813,364059438,12261020Centro San MamilianoLa chiesa, annessa al collegio di S. Maria all'Olivella, fu costruita nel 1735 su progetto di Nicolò Palma, che si ispirò alle migliori realizzazioni barocche cittadine, rispettando la proporzione dei canoni classici. Il prospetto ha partito unico, seppure diviso da paraste, e timpano curvilineo sotto cui è posto un medaglione in stucco con S. Gioacchino, realizzato da Francesco Alajmo nel 1744. L'interno è un grande ambiente rettangolare su cui si aprono quattro cappelle semicircolari. Tutta la chiesa è avvolta da un manto candido con eleganti stucchi che formano festoni e visi di angeli. Nel vestibolo è un fine rilievo in stucco con la "Fuga in Egitto"; due colonne sorreggono il coro ed introducono la navata: nella parete destra sono l'altare del Rosario e l'altare dell'Immacolata con due tele settecentesche, attribuite a Filippo Randazzo; nella parete di sinistra si apre la cappella dell'Arcangelo Raffaele, con dipinto eseguito nel 1750 da Pietro Martorana. Una transenna in marmi mischi separa la tribuna, dove è l'altare del 1770. le due statue, S. Gregorio e S. Filippo, poste lateralmente, sono opera di Procopio Serpotta, autore di tutta la decorazione in stucco della tribuna.0http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/0dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,0000http://www.santacita.it03296198263Via Vittorio Emanuele, 247Palermo4490133ingresso euro 2,50 a persona, sconto per gruppi superiori a 10 unitàVia Palmerino, 42PalermoChiesa di San Matteo0000901290Chiese e OratoriChiese013,362989938,11633770Associazione Culturale "Progetto Zyz"Una chiesa dedicata allo stesso Santo esisteva nel XII secolo di fronte all'attuale; essa ospitò il primo nucleo di frati Domenicani, appena giunti a Palermo e fu poi inglobata nelle strutture trecentesche del monastero di S. Caterina. L'edificio attuale fu costruito tra il 1634 e il 1647 e fu affidato alla Confraternita dei Miseremini, la quale si occupava di celebrare messe in suffragio dei penitenti del Purgatorio. Di notevole interesse è la facciata barocca eseguita da Carlo D'Aprile e Gaspare Guercio nel 1660, la quale è arricchita da colonne, cornici, volute e nicchie e da vari lavori d'intaglio, il tutto sormontato da un campanile centrale a tre luci. L'interno è a pianta basilicale a tre navate, transetto e cappellone rettangolare; ornata da rivestimenti parietali in marmo, decorazioni pittoriche e a stucco ed affreschi, tra i quali non si possono non menzionare quelli realizzati da Vito D'Anna, per la volta con "l'Apoteosi dei santi Matteo e Mattia" e "Le anime liberate dal Purgatorio" e, nella cupola "Trionfo della Vergine", che ne fanno un tempio prettamente barocco. Nel 1729 Giacomo Serpotta eseguì gli stucchi che ornano la chiesa; mentre gli stucchi dorati ed i medaglioni tra gli archi sono di Bartolomeo Sanseverino. Ogni anno, per il Venerdì Santo, la Chiesa di San Matteo è teatro di un'antichissima e suggestiva processione dei simulacri del Cristo Morto e della Vergine Addolorata.0https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-2014846268521120visitabile da lunedì a sabato 10.30 -18.00; domenica e festivi 13,00 - 18,00000progettozyz2015@gmail.com0Via Vittorio Emanuele, 395Palermo5190134biglietto euro 2,50; ridotto euro 1,50
Ridotto per i gruppi di 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del SacroCorso Vittorio Emanuele, 461PalermoOratorio del SS. Salvatore09161136420916090039 - 327348443900901340Chiese e OratoriChiese091607711113,359100138,114894Chiusa il 25 dicembre e il 15 agostoArcidiocesi di PalermoCostruita a partire dal 1682 su progetto di Paolo Amato, il quale adottò, per la planimetria della chiesa, la pianta ellittica, coperta da cupola di notevoli dimensioni e predispose un nutrito apparato decorativo volto a stupire lo spettatore. Il prospetto principale ha linee nette e severe; nel primo ordine si alternano finestre e nicchie, contornate da complesse cornici in pietra; nel secondo ordine è un'elegante loggetta a tre archi, conclusa da un monumentale timpano semicircolare. Nel 1763 la maestosa cupola fu coperta, verso l'esterno, da un loggiato, per proteggere la volta dalle infiltrazioni dell'acqua piovana. Si accede all'interno per mezzo di una gradinata in marmo dove ai lati sono collocati affreschi eseguiti da Vito D'Anna intorno al 1763: "Il Miracolo di S. Basilio" e "Predica di S. Basilio". Nell'ampio spazio della sala si aprono due profonde cappelle ed il cappellone rettangolare, diametralmente opposto all'ingresso. Della fastosa decorazione barocca rimangono parte degli stucchi delle paraste, quelli che contornavano gli altari e le quattro cantorie ed il bellissimo fregio sopra il coro con un grande angelo in stucco. Sul fianco destro è un magnifico Crocifisso ligneo, su un sipario in marmo mischio, con le statue di S. Michele Arcangelo, S. Gaetano e Maria Maddalena. La chiesa viene utilizzata frequentemente come auditorium.0http://www.diocesipa.it0Visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
24 dicembre e 31 dicembre ore 10.00 - 14.00;
1 gennaio ore 14.00 - 18.00;
Orari di visita della Cupola:
(1 novembre - 20 marzo) sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 12.00; 15.00 - 17.00.
(21 marzo - 30 ottobre) da mercoledì a domenica ore 11.00 - 17.00 ultimo ingresso 17.30.000curia@diocesipa.it0Via del Noviziato, 1Palermo53901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Stanislao Kostka0916113642091583859 - 091662243000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,353177138,11663140Arcidiocesi di PalermoCostruita nel 1607 su progetto dell'architetto messinese Natale Masuccio (attivo nel cantiere della chiesa del Gesù "Casa Professa"), quale cappella della Casa Conventuale del Noviziato dei Gesuiti, distrutto nel 1848. La facciata del '700 è divisa in due ordini sormontati da un frontone; ai lati della finestra posta nell'ordine centrale si trovano le sculture che riproducono due Santi e sul portone è collocato il medaglione scolpito da Giacomo Pennino raffigurante San Stanislao. L'interno è ad un'unica navata e conserva una splendida decorazione, eseguita nella seconda metà del XVIII sec. Ricca di stucchi e marmi mischi, secondo una sensibilità rococò; pregevoli sono gli affreschi realizzati da illustri artisti del '700 che avvolgono, in più parti, la chiesa. Sempre al suo interno è possibile ammirare una statua del Santo a cui è dedicata, Stanislao, gesuita di nazionalità polacca; la statua di marmo presenta il corpo del Santo giacente. La chiesa è altresì intitolata alla Madonna del Lume in quanto è presente il simulacro della Vergine, realizzato prendendo spunto da un piccolo quadro ovale, dipinto da ignoto, ritenuto miracoloso.0http://www.diocesipa.it0visitabile da lunedì a venerdì 8.50 - 12.00 e 16.00 - 18.00
domenica e festivi 9.00 - 12.0000http://www.sanstanislao.diocesipa.it/curia@diocesipa.it3273510886Piazza Guglielmo IIMonreale5690046biglietto d'ingresso euro 4,00 a persona, ad eccezione dei bambini sotto i dieci anni di età, delle guide e degli interpreti che le affiancano. Solo ed esclusivamente, per i gruppi di studenti delle scuole pubbliche e private della REGIONE SICILIA, accompagnati dagli insegnanti, l'ingresso è gratuito dietro presentazione di elenco dei visitatori, compilato dalla scuola e firmato dal dirigente, qualora sprovvisti di elenco verrà richiesto anche per loro il contributo di euro 1,00 per persona, escluso il servizio di radioguida.Via Palermo, 8MonrealeDuomo di Monreale0091640242400900460Chiese e OratoriChiese013,292465638,08155760Arcidiocesi di MonrealeCostruito a partire dal 1174 per volontà del re normanno, Guglielmo II. L'esterno è quello tipico delle chiese normanne: un edificio fortificato, affiancato da due torri, di cui quella di destra e divenuta campanile nel '600. Il portico, che si affaccia sulla piazza, nasconde uno splendido portale del 1186, detto "Porta Regia", in bronzo, decorato con immagini a rilievo, con le cornici chiuse da una fascia bordata di foglie di acanto e gli stipiti contenenti quaranta quadretti raffiguranti episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. L'esterno, modificato nei secoli XVI e XVIII, nell'area absidale conserva intatta l'impronta normanna ed è ornato a vari disegni formanti una serie di archi di pietre bianche e nere con cerchi al di sotto, assai ben combinati e disposti tra loro. La decorazione delle tre absidi, caratterizzata dal fitto intreccio di archi acuti, evoca atmosfere arabeggianti esaltate dalla decorazione policroma creata dall'alternanza di tarsie di calcare e di pietra lavica. L'interno è vasto, a croce latina, con tutte le pareti interamente coperte da uno straordinario rivestimento musivo, su fondo in oro, che si sviluppa su una superficie di 6300 mq, al quale lavorarono maestranze bizantine, dove viene rappresentato l'intero ciclo biblico sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, il tutto dominato dall'immensa figura del Cristo Pantocratore, il quale occupa l'intera superficie del catino absidale. L'altare maggiore barocco è una raffinata opera del 1711, eseguita dall'argentiere romano Luigi Valadier. I soffitti sono a travature scoperte, dipinti nelle navate e a stalattiti di tipo arabo nella crociera, quest'ultimi rifatti nel 1811 dopo un incendio che aveva distrutto parte del tetto. Il pavimento, completato nel XVI secolo è musivo, con dischi di porfido e granito e con fasce marmoree intrecciate a linee spezzate. Il duomo è dedicato a Santa Maria la Nova.000Orario Duomo: giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 16.30; Domenica e festivi dalle ore 08,00 alle ore 09,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30 -
Durante le celebrazioni non è consentito effettuare le visitePer le visite di gruppi prenotazione telefonica al 3273510886monrealeduomo@libero.ithttp://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/sicilia/monreale - https.//http://www.monrealeduomo.it/page.php?2100Piazzetta dei BianchiPalermo5890133Biglietto cumulativo (validità 3 gg.), Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, Museo di Palazzo Mirto e Oratorio dei Bianchi
Intero ¿ 10.00 Ridotto ¿ 5,00.
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoOratorio dei Bianchi0091617308000901460Chiese e OratoriChiese091524003 - 80089431813,371339438,1159196giorno di chiusura: lunedìRegione SicilianaIl magnifico edificio fu costruito nella seconda metà del XVI secolo e definito nel 1686, dopo un rovinoso incendio. Ha paramenti esterni caratterizzati da forti archeggiature, bugnate del primo ordine e decorate nella chiave da mascheroni in pietra; nel secondo ordine paraste fortemente rilevate incorniciano le aperture dalle classiche mostre. Una balconata continua in ferro corre sulla fascia marcapiano. L'edificio incorpora al primo livello l'antica chiesa della Vittoria costruita nel luogo dove esisteva un'antica porta, dalla quale i condottieri normanni penetrarono in città nel maggio del 1072. in ricordo di tale evento fu costruita una cappella con l'immagine della Madonna della Vittoria. L'oratorio fu voluto dalla Compagnia del SS. Crocifisso detta dei Bianchi per l'abito di tela bianca che indossavano , la quale si occupava di accompagnare a giusta morte i condannati alla pena capitale. All'interno si possono ammirare gli splendidi stucchi serpottiani; statue tardo barocche e classicheggianti dei secoli XVII e XVIII. Alle spalle della grande aula oratoriale nota come la più ampia della città, si aprono due sale destinate all'esposizione di manufatti plastici dei secoli XVII e XVIII; a seguire, vi è il fastoso "Salone Fumagalli", in origine destinato alle riunioni dei confrati, interamente affrescato a trompe l'oeil da Gaspare Fumagalli che vi si firma nel 1776.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0visitabile da martedì a domenica 9.00 - 13.00000cittadino@regione.sicilia.it.3394212314Via Monteleone, 50Palermo6090133ingresso euro 2,50Via Monteleone, 50PalermoOratorio di Santa Caterina d'Alessandria009130266700901250Chiese e OratoriChiese339421231413,360539238,12025490Ordine del Santo Sepolcro di GerusalemmeVoluto dalla Confraternita di S. Caterina e completato nel 1726, nel luogo in cui la tradizione colloca la casa natale di S. Rosalia, il cui nome venne poi trasmesso ad un pozzo, nel giardino dell'oratorio. Nel vestibolo d'ingresso è posto il dipinto di Giuseppe Salerno, detto lo Zoppo di Gangi, con lo "Sposalizio di S. Caterina". L'elegante e prestigiosa decorazione fa dell'interno un significativo esempio dell'estro e della maestria dei decoratori, che riuscivano a trasformare un semplice involucro murario in un delizioso scrigno di movenze plastiche: putti, fregi e stucchi dorati sono mescolati a rilievi e statue a tutto tondo. La decorazione fu realizzata da Giacomo Serpotta e, successivamente, dal figlio Procopio. Sull'ingresso, sotto il grazioso coretto a triplice arcata, sono le statue della "Sapienza" e della "Scienza"; alle pareti allegorie delle scienze. Nei rilievi rettangolari, sotto le finestre e nel coro, sono narrati episodi della vita di S. Caterina. Sull'altare la tela col "Martirio di S. Caterina" del 1609 è opera di Giuseppe Salerno. Sulla parete d'ingresso è la "Vergine col Bambino" del raffaellita Vincenzo da Pavia. Lungo i fianchi sono i sedili dei confrati in legno dipinto con storie della vita della Santa. Dal 1946, l'oratorio ospita l'Ordine del Santo Sepolcro.3394212314http://www.santosepolcrosicilia.it0(dal 01 ottobre al 31 marzo) visitabile dal venerdì alla domenica dalle ore 09.30 - 13.00 e 14.30 - 18.00. (dal 01 aprile al 30 settembre) dal venerdì alla domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 19,0000https://www.facebook.com/oratoriosantacaterinapalermo/info@santosepolcrosicilia.it0Via Roma 320 / APalermo62901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoOratorio di San Filippo Neri0916113642091609132400901340Chiese e OratoriChiese091607711113,362234338,1193334dal lunedì al sabato dalle ore 6,45 alle ore 11 e dalle ore 17 alle ore 19,30; domenica dalle ore 8,45 alle ore 13Arcidiocesi di PalermoEdificato nel 1769 su progetto di Venanzio Marvuglia. L'edificio è assai emblematico poiché introduce, in piena epoca rococò, lo stile classico improntato all'opera di Vanvitelli ed è uno dei più raffinati esempi della cultura artistica tardo-settecentesca. Il prospetto, classico ed elegante, si arricchisce dell'opera di Filippo Pennino, autore dell'Angelo posto sul timpano, e delle statue in stucco del secondo ordine. La pianta dell'oratorio è ad aula con colonnato in marmo grigio e pregevoli capitelli bianchi. Di notevole interesse sono: la volta a botte cassettonata che concentra lo sguardo nella tribuna in cui una mirabile cornice scultorea, del più colto stile barocco, racchiude l'immagine della Madonna col Bambino e S. Filippo Neri e la "La Gloria di Angeli" in stucco con Angelo a figura intera che circonda il dipinto eseguito da Ignazio Marabitti nel 1775. L'altare, rivestito in pietre semipreziose, custodisce alcune reliquie di S. Feliciano.0http://www.diocesipa.it0000http://oratoriosanfilipponeripalermo.org/curia@diocesipa.it0Via dell'Immacolatella, 5Palermo6390133ingresso intero euro 3,00, ridotto euro 2,00. Ridotto per i gruppi da 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del SacroVia Mariano Stabile, 160PalermoOratorio di San Lorenzo0916055799091611816800901390Chiese e OratoriChiese091611816813,363060838,1184125Chiusi il 25 Dicembre e il 15 AgostoAssociazione Amici dei Musei SicilianiCostruito nella seconda metà del XVI secolo dalla Compagnia di San Francesco in San Lorenzo, istituita nel 1564. Vi si accede da un cortiletto scoperto con fontana, su cui si affacciano i locali della canonica. L'oratorio è ad aula con cappellone rettangolare e di notevole pregio è il ricchissimo repertorio scultoreo a stucco che orna le pareti eseguito tra il 1699 e il 1706 da Giacomo Serpotta, dove vengono rappresentate scene di vita di San Francesco posti nei quadroni del lato destro dell'edificio e, sulla parete opposta sono quelli che illustrano episodi della vita di San Lorenzo; il tutto ulteriormente abbellito da una sequenza di puttini e fregi, i quali introducono una nota gaia e vivace. I tre rilievi sulla parete d'ingresso sono dedicati alla preghiera ed al martirio di S. Lorenzo e alle stimmate di S. Francesco. Otto figure allegoriche di Virtù, di grandi dimensioni sono disposte lungo le pareti longitudinali; altre due, Carità e Ospitalità, sono poste ai lati dell'arco che introduce il cappellone, su cui poggia la figura di "S. Francesco che riceve il cordiglio dell'Ordine". L'altare, con mensa in marmo e bronzi dorati, è stato eseguito su disegni di Giacomo Amato; sulla parete di fondo, affiancata da paraste e conclusa da timpano curvilineo, era collocata la "Natività" eseguita da Caravaggio nel 1609 e trafugata nel 1969. La chiesa conserva pregevoli sedili parietali in ebano intarsiati in madreperla ed altri arredi. Fino al 1969,anno in cui fu rubata, l'altare maggiore ospitava una pregevole tela eseguita dal Caravaggio, "La Natività", del 1609. Recentemente l'opera torna al suo posto con una fedelissima riproduzione, realizzata in un unico esemplare con tecniche ad altissima tecnologia in grado di rendere alla perfezione ogni minimo dettaglio dell'originale.3498379203 - 3477062925http://www.amicimuseisiciliani.it0Visitabile tutti i giorni 10:00 - 18:00;
24 Dicembre 10:00 - 14:00;
31 Dicembre 10:00 - 14:00;
01 Gennaio 14:00 - 18:00.000info@amicimuseisiciliani.it0Via dei Bambinai, 2Palermo6590133Il biglietto è al costo di ¿ 6,00 e permette la visita degli oratori di S. Cita e del SS. Rosario in S. Domenico; ridotto ¿ 5,00; scolaresche e ragazzi sotto i 17 anni ¿ 1,00Via Valverde, 3PalermoOratorio del Santissimo Rosario in San Domenico009133277900901330Chiese e OratoriChiese091609030813,3641238,1192870Centro San MamilianoEdificato nel 1573 dalla Compagnia del SS. Rosario istituita nel 1568, alla quale appartenevano artigiani e commercianti di rilievo come Pietro Novelli e Giacomo Serpotta. E' considerato uno dei più eleganti e ricchi oratori della città per la meravigliosa decorazione a stucchi, realizzata da Giacomo Serpotta, e per la presenza di pregevoli tele del '600 di autori fiamminghi, tra i quali Van Dyck, italiani, siciliani e di scuola caravaggesca. Vi si accede attraverso un antioratorio con l'altare del Crocifisso; la sala rettangolare ha piccolo cappellone retto. Alle pareti si snoda la sequenza delle pitture, eseguite nella prima metà del '600 da vari pittori, con la raffigurazione dei Misteri del SS. Rosario, alternate alle sculture delle Virtù cristiane, approntate da Giacomo Serpotta. Sulla parete d'ingresso sono: la "Resurrezione", la "Discesa dello Spirito Santo", di Pietro Novelli, l'"Ascensione della Vergine" e "S. Caterina". Sulla parete di destra sono: l'"Orazione nell'orto", la "Flagellazione", la "Coronazione di spine" e la "Salita al Calvario" di artisti fiamminghi e la "Crocifissione" di scuola di Van Dyck. Sulla parete opposta sono: l'"Annunciazione", la "Visitazione" di Guglielmo Borremans, la "Natività" e la "Presentazione al tempio" di scuola di Pietro Novelli e la "Disputa tra i dottori" dello stesso Novelli. Sull'altare maggiore è la "Madonna e Santi" dipinta da Antonio Van Dyck nel 1628. quest'opera ebbe una grande influenza nella pittura siciliana del XVII secolo e rappresentò il genere più apprezzato per gli oratori di compagnie facoltose che facevano a gara per aggiudicarsi le opere degli artisti più rinomati e meglio pagati. La decorazione scultorea riveste con armonia ed organicità le pareti lasciate libere dalle pitture; un vasto repertorio scultoreo anima la semplice aula, con figure di putti, dame, cavalieri, tutte perfettamente definite con dovizia di particolari e disposte con magistrale eleganza a fondersi in un unico organismo compositivo. A queste si alternano le statue delle dodici Virtù, vero capolavoro serpottiano in cui si rivela la vena ormai classica dell'autore.0http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/0dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,0000003397152542Piazza Monte di PietàPalermo66901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoOratorio di Santo Stefano Protomartire0916113642000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,356905438,11689130Arcidiocesi di PalermoRealizzato alla fine del XVI secolo dalla Compagnia di S. Stefano formata da commercianti genovesi in contrapposizione alla chiesa di S. Giorgio dei Genovesi a seguito di una spaccatura della Nazione Genova, ed abbellito nel XVIII secolo con stucchi di Procopio e Giovan Maria Serpotta risalenti al 1755 e pitture, tra le quali, di notevole valore sono le tredici storie della vita di Santo Stefano, oggi conservate nel museo Diocesano. La facciata è estremamente semplice e priva di elementi di rilievo. Nei primi del Novecento il monumento versava in condizioni di grave degrado, al punto tale che venne sequestrato per timore di crolli. Nel 1998 la Curia Arcivescovile di Palermo lo affida ad Extroart, che lo ha riconvertito in Centro Internazionale Multimediale d'Arte Contemporanea avviandone il restauro a "Cantiere aperto" con la realizzazione di mostre, concerti, proiezioni e simposi di scultura, pittura, musica e architettura.0http://www.diocesipa.it0lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,30000curia@diocesipa.it0via Pietro BonannoPalermo67901420Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoSantuario Santa Rosalia09161136420915403260090134Messe: feriali 17.00 (ora legale 18.00); festivi: 11.00 e 17.00 (18.00)Chiese e OratoriChiese091607711113,361968638,14976290Arcidiocesi di PalermoSi erge a 429 metri di altitudine su Monte Pellegrino e fu fondato nel 1625. Vi si accede per mezzo di una lunga scalinata. La facciata del '600 è addossata alla grotta dove furono ritrovate le reliquie della Santa Patrona di Palermo, il 15 luglio del 1624 e dove, secondo la leggenda popolare visse vita eremitica Rosalia, una donna di nobili natali, nata nel 1130 e qui morta ancora giovane nel 1166. Nell'anno del ritrovo delle reliquie, la città era afflitta da una terribile pestilenza, lo Spirito di Rosalia apparve, in questi solitari luoghi, ad un cacciatore al quale indicò il posto dove erano ubicate le sue ossa, le quali, raccolte e trasportate in processione per la città, scacciarono il morbo e così Rosalia venne proclamata protettrice di Palermo liberata. Ogni anno, dal 10 al 15 luglio, si celebra il "festino" in ricordo di quella liberazione. La sacra grotta è preceduta da un vestibolo a tre arcate poggiate su colonne tortili in cui varie lapidi ricordano la devozione alla santa dei sovrani borbonici e sabaudi, e quella che ricorda la visita del letterato tedesco Goethe, avvenuta nel 1787. Sotto un baldacchino, è l'altare con il simulacro della Santa giacente, opera in marmo di Gregorio Tedeschi del 1625, rivestita nel 1735 da una lamina d'oro donata da Carlo III.0http://www.diocesipa.it0visitabile: tutti i giorni 7.30 - 18.30 (orario solare) e fino alle 19.30 (ora legale).00http://www.santuariosantarosalia.it/curia@diocesipa.it334187 9038Piazza Casa Professa, 21Palermo10901340Via Redipuglia, 8PalermoChiesa del Gesù o di Casa Professa00913322130090144N.B: durante Cerimonie e Liturgie, le visite turistiche alla Chiesa saranno sospese. I singoli visitatori ed i gruppi potranno accedere, rispettando massimo silenzio, solo ai restanti altri Ambienti del Complesso, ovvero alla Sacrestia, al Museo, all'Oratorio del Sabato ed alla Cripta.Chiese e OratoriChiese091 793247713,360576838,11258470Associazione Turistico Culturale Itiner'arsLa Chiesa del Gesù, meglio conosciuta con il nome di Casa Professa, costruita nel 1564 dai padri Gesuiti rappresenta, sicuramente, l'esempio più significativo dell'arte barocca a Palermo. Malgrado avesse inglobato parte delle precedenti strutture, la nuova chiesa risultò di forme sontuose e nel 1683 fu completata la cupola. Alla decorazione si lavorò dal 1658 fino a tutto il XVIII secolo. A partire dal 1703 si diede inizio ad una nuova fase della decorazione dei soffitti e delle volte; gli stucchi furono eseguiti da Procopio Serpotta, mentre gli affreschi furono opera di Antonio Grano. La facciata, su disegno tardo cinquecentesco, è posta su una gradinata; sulle aperture sono state collocate delle nicchie che ospitano le statue della Vergine della Grotta col Gesù, S. Ignazio e S. Francesco. L'interno, grandioso, è a croce latina con tre navate e profonde cappelle laterali intercomunicabili. La dimensione imponente e l'esuberante decorazione, che ricopre senza soluzione di continuità tutta la superficie, ne fanno un insieme di incredibile espressività barocca; infatti, l'interno della chiesa è uno dei più rappresentativi ed omogenei prodotti della decorazione detta "a marmi mischi". Al primo piano è collocato l'Oratorio del Sabato decorato da pregevoli stucchi del 1740 realizzati da Procopio Serpotta e da un affresco, posto sulla volta che rappresenta l'Incoronazione della Vergine eseguito da Filippo Randazzo.
Inoltre è possibile visitare il Museo, il quale si estende su più livelli. Nelle varie sale tematiche dedicate al "Tesoro dei Gesuiti" sono esposti molti arredi sacri, pregevoli paliotti, raffinati astensori e varie suppellettili in corallo e argento della produzione artigianale trapanese del sec. XVII e XVIII.3384512011 - 3387228775http://www.viviapalermo.com/a38_home.html0Orari Chiesa: giorni feriali dalle ore 09.30 - 14.00 (tutto l'anno)
nel mese di Agosto ore 9,30 - 18,00.
Orari Museo: dal lunedì al sabato dalle ore 06,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00; domenica e festivi dalle ore 6,30 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 18,30.
Orari Museo: dal lunedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,30La visita include la Sagrestia, il Museo, l'Oratorio del Sabato e la Cripta.0http://www.itinerars.it/ - http://www.casaprofessa.blogspot.compalermoitinerars@libero.it0Piazzetta delle DoganePalermo1190133ingresso intero euro 2,50, ridotto euro 1,50.
Ridotto per i gruppi di 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del SacroVia Mariano Stabile, 160PalermoChiesa di Santa Maria della Catena0916055799091321529 - 091611816800901390Chiese e OratoriChiese091611816813,369213338,11906710Associazione Amici dei Musei SicilianiLa chiesa è così chiamata per la presenza di una catena, assicurata ad un suo muro, che sbarrava, anticamente, l'accesso alle navi dirette al vicino porto della Cala. La catena fu sottratta, durante un'incursione di navi pisane nel 1063 ed è conservata, tutt'oggi, come trofeo, nel Camposanto di Pisa. La chiesa fu innalzata dall'architetto Matteo Carnilivari tra la fine del '400 e gli inizi del '500: l'edificio fonde elementi gotici con altri d'impronta rinascimentale. L'esterno è contraddistinto da un portico a tre arcate ribassate; i tre portali all'interno della loggia, attribuiti a Vincenzo Gagini, sono decorati da figure di profeti, evangelisti e angeli. L'interno è suddiviso in tre navate da colonne che sostengono archi a sesto ribassato. Delle decorazioni barocche restano tracce negli affreschi della seconda cappella a destra con Storie della vita di Maria e di Gesù realizzate da Olivio Sozzi nel 1743.3498379203 - 3477062925http://www.amicimuseisiciliani.it0visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 18,00; (da novembre a maggio) domenica dalle ore 14,00 alle ore 18,00; (da giugno a ottobre) domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.000info@amicimuseisiciliani.it0Via Alloro, 27Palermo1290133Ingresso euro 2,50Via Redipuglia, 8PalermoChiesa Santa Maria degli Angeli (detta la Gancia)009161652210090144La chiesa è visitabile di pomeriggio previo accordo con i fratiChiese e OratoriChiese091 793247713,371269338,11686920Associazione Turistico Culturale Itiner'arsLa Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta della Gancia risale al 1490, ma, fu radicalmente trasformata nel 1672. In essa è ancora leggibile lo sviluppo dei paramenti esterni fortemente segnati da una vigorosa fascia ad andamento spezzato che li unifica senza soluzione. Pienamente coerenti con il gusto ancora gotico ispanizzante sono il portale di ingresso al convento ed i due portali dell'edificio ecclesiale: il portale centrale con arco a pieno centro, eseguito nel 1530, ed il laterale ad arco policentrico, inserito in tipiche cornici, concluse in alto con cuspide decorata. La veste decorativa odierna dell'interno è il frutto di complessi lavori, eseguiti a partire dal XVII secolo, che hanno completamente e più volte cambiato l'aspetto della chiesa. È stata mantenuta la disposizione ad unica navata, con sedici cappelle laterali, così come il soffitto a cassettoni del XVI secolo. Vistosa è la decorazione, caratterizzata dagli stucchi del Serpotta, da pitture e da notevoli affreschi. Il convento, al quale si accede dal portale sul fianco destro della chiesa, ospita l'Archivio di Stato. Sul cortile si apre un grazioso Oratorio le cui pareti e la volta a botte sono state decorate nel XVII secolo con magnifici stucchi dal ricco repertorio di elementi vegetali, figure ad alto rilievo e pitture di buona mano, incorniciate da stucchi dorati.3384512011 - 3387228775http://www.viviapalermo.com/a38_home.html0dal lunedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,30; domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,30.000palermoitinerars@libero.it0Via Roma 203/APalermo1890133Biglietto euro 2,50Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Sant' Antonio Abate Magno091611364209158994000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,363338638,11716570Arcidiocesi di PalermoGià esistente nel 1220 quando vi fu trasferito il titolo parrocchiale di S. Cataldo. La chiesa faceva parte del quartiere detto Porta di mare o di Patitelli, abitato da artigiani produttori di zoccoli. Durante i secoli il rione dei Patitelli ha cambiato notevolmente fisionomia, fino a non essere più identificabile. La chiesa attuale fu definita solo nel XVI secolo e, con il terremoto del 1823, che la danneggiò gravemente, l'edificio ha assunto una configurazione neogotica. Il fulcro verticale dell'organismo architettonico è rappresentato dalla cupola, terminata nel 1536 e sostenuta da arconi ogivali su agili colonne. Il suo spazio interno, a pianta "greca" su base quadrata, fu prolungato dalla realizzazione di una tribuna, dove nel 1709 fu installato il coro ligneo e nel 1789 l'altare maggiore. Alle pareti laterali sono due tele di Gaspare Serenario, "Cristo e l'adultera" e "Cristo e il Centurione", eseguite nel 1757. Al centro "S. Carlo Borromeo dipinto da Giuseppe Salerno nei primi decenni del XVII secolo. Una transenna in marmi mischi chiude la tribuna. Nella navata sinistra è il fonte battesimale, scolpito nel 1755 da Francesco Pennino su disegno di Ignazio Marabitti. Nell'abside di sinistra sono alcuni rilievi in marmo, scolpiti da Antonello Gagini intorno alla metà del '500. Nell'abside di destra è un dipinto seicentesco, attribuito a Giuseppe Salerno, con "S. Antonio Abate". Nella chiesa sono conservate alcune statue in legno, tra cui una Madonna ottocentesca di Giuseppe Bagnasco, e pregevoli Crocifissi lignei. Ai piedi della gradinata, in una teca, è posto il busto ligneo dell'"Ecce Homo" eseguito all'inizio del '600 da frate Umile da Petralia ed oggetto di venerazione popolare.0http://www.diocesipa.it0dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 18; domenica dalle ore 13 alle ore 1800http://www.santoantonioabate.diocesipa.itcuria@diocesipa.it0Piazza BelliniPalermo1990133Ingresso euro 2,00Via Redipuglia, 8PalermoChiesa di Santa Caterina d'Alessandria0000901440Chiese e OratoriChiese091 793247713,362862438,11526510Associazione Turistico Culturale Itiner'arsAppartenente all'ordine Domenicano, fu costruita tra il 1566 e il 1596. La chiesa si sviluppa longitudinalmente, attraversata dal transetto su cui si innesca la cupola. La facciata tardo-rinascimentale risulta severamente forzata; in essa sono ancora presenti portale e finestre di derivazione gaginesca. Al centro, sul portale affiancato da colonne, è posta una statua in marmo di S. Caterina del 1685. Notevole esempio di architettura religiosa in stile barocco: il suo interno, ad un'unica navata, presenta un formidabile addobbo decorativo settecentesco; le sue pareti sono coperte, ininterrottamente, da un ricco manto marmoreo policromo. Sull'ingresso è il coro, ingrandito nel 1683, retto da colonne a spira in marmo rosso. Il sottocoro fu decorato con affreschi eseguiti da Francesco Sozzi nel 1769, e rappresentano scene tratte dalla vita della Santa. La volta, con rabeschi in stucco dorato, fu dipinta da Filippo Randazzo nel 1744 con la "Gloria di S. Caterina". Gli affreschi della cupola, eseguiti nel 1751, con il "Trionfo dei Santi Domenicani", sono opera di Vito d'Anna. Di notevole interesse sono i preziosi quadri in marmi mischi e bassorilievi posti alla base delle lesene, nella navata, che raffigurano: la "Storia di Giona"e il "Sacrificio d'Isacco". Il presbiterio fu magistralmente ideato da Giacomo Amato e dotato da vari scultori di una decorazione particolarmente fine e sfarzosa; il sontuoso altare maggiore è in pietre dure con tabernacolo in ametista.3384512011 - 3387228775http://www.viviapalermo.com/a38_home.html0tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 18,00000palermoitinerars@libero.it338 7228775 - 338 4512011Piazza S. DomenicoPalermo24901330Via Redipuglia, 8PalermoChiesa di San Domenico0091589172 - 09161143140090144Le visite turistiche si effettuano solo su prenotazione e per gruppi di max 25 persone con partenza prevista alle ore 10.00, 11.00 e 12.00. La visita comprende il Chiostro, la Sala Santa Barbara e la Sala del Calendario.Chiese e OratoriChiese091 793247713,363118838,11875040Associazione Turistico Culturale Itiner'arsCostruita nel XIV secolo, però, l'attuale struttura risale al 1726. La chiesa, dal 1853, è divenuta il Pantheon della città, dove illustri artisti, letterati, politici siciliani vi sono sepolti. Il prospetto principale è suddiviso in tre parti da coppie di colonne ed animato da nicchie e statue; ai lati sono posti due campanili, che si uniscono al frontone curvilineo da due aeree balaustre. Il solenne interno è a croce latina, con tre navate e profonde cappelle, alcune delle quali interamente decorate con marmi policromi. Notevoli opere d'arte vi sono conservate tra le quali si ricordano: la Madonna del Rosario di Vincenzo da Pavia, San Domenico dello Zoppo di Gangi, le sculture di Antonello Gagini e Valerio Villareale etc. Al centro della piazza antistante la chiesa fu posta la colonna barocca dell'Immacolata nel 1726 che per la sua realizzazione furono di ispirazione le analoghe strutture austriache: il basamento, posto su una gradinata reca le statue di due pontefici e sui piedistalli d'angolo vi sono quattro angeli in marmo, opera di alcuni tra i migliori scultori settecenteschi della città; in cima alla colonna è visibile la statua dell'Immacolata rivolta verso la chiesa. Molto significativa è la festa dell'Immacolata che si svolge l'8 dicembre di ogni anno, quando un mazzo di fiori viene deposto ai piedi della Madonna dal corpo dei Vigili del Fuoco.3384512011 - 3387228775http://www.viviapalermo.com/a38_home.html0Orari visita della Chiesa: dal martedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 13,30; il sabato e la domenica dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00. Nei mesi di maggio e ottobre dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00; domenica dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
Orari Complesso di san Domenico (Chiostro e locali annessi alla Chiesa)Mercoledì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,3000www.itinerars.itpalermoitinerars@libero.it0Via Argenteria Nuova, 33Palermo25901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Sant'Eulalia dei Catalani0916113642091843048100901340Chiese e OratoriChiese091607711113,363060838,1184125chiusa sabato, domenica e festiviArcidiocesi di PalermoFu costruita nel XV secolo per volere della comunità di mercanti catalani stabilitisi a Palermo intorno al XIII secolo. Il complesso è composto, oltre che dalla chiesa,anche da una serie di edifici, i quali hanno subito diverse trasformazioni, durante i secoli. Il complesso è di proprietà dello Stato spagnolo ed è diventata la sede del centro di cultura spagnola. Sulla strada si affaccia solo il fronte d'ingresso, costruito nel tardo '500 secondo lo stile plateresco, importato dalla Spagna. Si tratta di un'articolata facciata, intelaiata da colonne e trabeazioni, disposta su tre ordini; negli ultimi sono alcune interessanti decorazioni: nel secondo ordine grandi arcate racchiudono stemmi e fregi; nel terzo, ghirlande a motivi floreali incorniciano busti di re aragonesi. Un passaggio scoperto immette alla chiesa, costruita nelle sue forme attuali, nel 1630 e lasciata incompleta. L'edificio ha pianta a croce greca su base quadrata; quattro pilastri dovevano sostenere la cupola mai costruita; una trabeazione continua corre sotto le volte, unificando lo spazio, suddiviso lateralmente da archi centrici; nei pennacchi si scorgono affreschi seicenteschi, mentre il paramento murario è intonacato con particolari architettonici in pietra. Per le strutture interne sono state usate colonne in marmo provenienti da Barcellona. La chiesa possedeva alcuni buoni arredi e tele del XVII secolo, oggi al Museo Diocesano.0http://www.diocesipa.it0dal lunedì a giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30; il venerdì dalle ore 8.00 alle ore 15.00
Nel mese di luglio: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 15.00.000curia@diocesipa.it3283227667Piazza San Francesco SaverioPalermo27901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Francesco Saverio0916113642091651705200901340Chiese e OratoriChiese091607711113,359013838,1090313chiusa il sabatoArcidiocesi di PalermoRealizzata tra il 1685 e il 1710 in stile barocco dall'architetto gesuita Angelo Italia. Il monumento è ispirato agli edifici borrominiani di Roma tanto nella generale concezione della pianta e dell'alzato quanto nei bizzarri particolari architettonici. L'esterno è dominato da un'ampia cupola cui sottostanno altre quattro cupolette minori. La facciata si sviluppa longitudinalmente, uniforme al primo ordine ma animata al secondo dai vivaci campanili (di cui uno ipotetico) e dal corpo centrale di moderata altezza. Il suo interno ha uno schema a croce "greca", con le quattro cappelle angolari di forma esagonale, circondate da colonnati; tutto ciò da luogo ad uno spazio centrale ottagonale da cui si sviluppa la cupola sorretta da coppie di colonne e dagli archi che delimitano le cappelle. All'estrema ricchezza dell'articolazione spaziale si unisce un elegante manto decorativo in marmi mischi, realizzato tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo da Tommaso Maria Sciacca. La chiesa accoglie alcune notevoli opere d'arte: la prima cappella a sinistra è quella di S. Calcedonio con quadro del santo di Gaspare Serenario e nella terza cappella di destra è la statua lignea di S. Michele Arcangelo opera del trapanese Antonio Rallo.0http://www.diocesipa.it0visitabile dal lunedì al venerdì ore 9.30 - 12.00
la domenica 10.30 - 12.30000curia@diocesipa.it0Via Salvatore Cappello, 38Palermo31901230Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Giovanni dei Lebbrosi091611364209147502400901340Chiese e OratoriChiese091607711113,381394938,10501430Arcidiocesi di PalermoCostruita nel 1071, rappresenta la prima costruzione normanna in città. Il motivo del nome è legato alla presenza di un ospedale, nel XII secolo, adibito all'accoglienza dei lebbrosi. Con i restauri degli anni 1919-30 la struttura venne fortemente trasformata; venne smantellato il prospetto a volute con campanile centrale e furono tolti tutti gli stucchi interni, per rendere nudo ed uniforme il paramento. All'esterno si presenta oggi come un volume nitido e scarno con superfici murarie a conci squadrati; sull'ingresso è stato costruito un campanile con cupoletta. L'interno è a tre navate con soffitto ligneo, dove è mantenuta la vigorosa struttura a pilastri che distribuisce le navate, separate dal santuario da differenze di quota; il santuario ha impianto centrico e prende slancio nella cupola, poggiante su otto archetti pensili. L'abside principale è introdotta da colonne inalveolate di cui una con iscrizioni cufiche nel capitello. Vi si conserva un interessante "Crocifisso" dipinto della metà del XV secolo.0http://www.diocesipa.it0dal martedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00; domenica e festivi dalle ore 7,30 alle ore 12,30000curia@diocesipa.it0Via dei Benedettini, 16Palermo32901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Giuseppe Cafasso (ex S.Giorgio in Kemonia)09161136420916518223 - 091382277700901340Chiese e OratoriChiese091607711113,354489738,10990970Arcidiocesi di PalermoQuesto sito ha visto diverse edificazioni di carattere religioso, a partire da una prima chiesa la cui origine risale al IV secolo. Vi fu poi una chiesa normanna appartenuta ai Padri Cistercensi; quindi passò ai Padri Olivetani del convento di S. Maria di Monte Oliveto allo Spasimo che riedificarono la chiesa a partire dal 1765. L'edificio presenta belle forme di un barocco maturo tendente al classicismo. La facciata è impostata su due ordini, delimitati orizzontalmente da cornicioni e scandita da robuste paraste; il portale è semplice con alto timpano curvilineo spezzato. L'interno è ad unica navata con tre cappelle semicircolari per lato. Due cappelle curvilinee più ampie formano una sorta di transetto; l'abside ha profondo catino semicircolare. Le pareti sono coperte da una delicata decorazione di stucchi in stile rococò. Inoltre si possono ammirare interessanti affreschi e arredi del settecento e ottocento, come per esempio l'affresco della volta dell'abside con la "Madonna che dà l'abito a S. Benedetto", eseguito da Giuseppe Tresca, come i due tondi ad olio posti lateralmente, e il Crocifisso con reliquiario settecentesco di Giuseppe Marabitti posto nella terza cappella a destra. È possibile visitare il campanile annesso alla chiesa con la sua forma slanciata, di altezza modesta, raggiunge circa 20 metri da terra, e da dove si può godere la vista di un panorama fantastico.0http://www.diocesipa.it0visitabile: la chiesa nei giorni domenica e festivi ore 09.00 - 13.00
giorni feriali ore 8.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00
Visite alla Torre dal lunedì al sabato ore 10.30 - 15.30è possibile visitare anche la Torre di S. Giuseppe Cafasso euro 1,5
da lunedì al sabato 10.30 - 15.30 (fino al 26 maggio)
da lunedì al sabato 10.00 - 19.00 (dal 27 maggio)0www.sangiuseppecafasso.arcidiocesi.palermo.itcuria@diocesipa.it0Corso Vittorio EmanuelePalermo34901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Giuseppe dei Teatini091611364209133123900901340Chiese e OratoriChiese091607711113,359110938,11489880Arcidiocesi di PalermoCostruita tra il 1612 e il 1645, su progetto del teatino Giacomo Besio. Danneggiata dai bombardamenti del 1943, la chiesa è stata restaurata e riaperta nel 1966. La facciata principale fu ultimata solo nel 1844 in stile neoclassico; nella nicchia sopra il portale è la statua del Santo titolare; sotto è posto lo stemma dei Falegnami che qui avevano la loro chiesetta intitolata a S. Elia. L'interno è grandioso, ripartito in tre navate da altissime colonne monolitiche, ha profondo presbiterio con abside semicircolare; sugli arconi del transetto si innalza la slanciata cupola. Particolarmente fastosa è la decorazione interna: tutti i soffitti sono interamente affrescati; le pareti e le cappelle laterali sono rivestite in marmi mischi; gli altari presentano eleganti elaborazioni in pietre semipreziose; anche gli arredi lignei sono concepiti secondo un calibrato spirito decorativo barocco. Ai lati dell'ingresso sono due acquasantiere in marmo, rette da angeli in stucco, eseguite alla fine del '700 da Ignazio Marabitti e Filippo Siragusa. La volta della navata centrale illustra con affreschi seicenteschi di Filippo Tancredi, episodi della "vita di S. Gaetano" tra stucchi dorati; nelle vele degli archi sono le "figure degli Apostoli", iniziate nel 1798 da Giuseppe Velasquez e compiute da Vincenzo Manno. La cupola fu dipinta con il "Trionfo di S. Andrea d'Avellino" nel 1734 da Guglielmo Borremans.0http://www.diocesipa.it0(dal 15 settembre al 15 luglio) dal lunedì al sabato dalle ore 7,30 alle ore 12,00 e dalle ore 17,30 e dalle ore 20,00. (dal 16 luglio al 14 settembre) dal lunedì al sabato dalle ore 7,30 alle ore 11,00 e dalle ore 18,15 alle ore 20,00; domenica e festivi dalle ore 8,30 alle ore 13,15 e dalle ore 18,00 alle ore 20,0000http://www.sangiuseppeteatini.arcidiocesi.palermo.itcuria@diocesipa.it0Via Porta di CariniPalermo35901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Gregorio Papa091611364209158379100901340Chiese e OratoriChiese091607711113,354054338,11864650Arcidiocesi di PalermoCostruita tra il 1612 e il 1645, su progetto del teatino Giacomo Besio. Danneggiata dai bombardamenti del 1943, la chiesa è stata restaurata e riaperta nel 1966. La facciata principale fu ultimata solo nel 1844 in stile neoclassico; nella nicchia sopra il portale è la statua del Santo titolare; sotto è posto lo stemma dei Falegnami che qui avevano la loro chiesetta intitolata a S. Elia. L'interno è grandioso, ripartito in tre navate da altissime colonne monolitiche, ha profondo presbiterio con abside semicircolare; sugli arconi del transetto si innalza la slanciata cupola. Particolarmente fastosa è la decorazione interna: tutti i soffitti sono interamente affrescati; le pareti e le cappelle laterali sono rivestite in marmi mischi; gli altari presentano eleganti elaborazioni in pietre semipreziose; anche gli arredi lignei sono concepiti secondo un calibrato spirito decorativo barocco. Ai lati dell'ingresso sono due acquasantiere in marmo, rette da angeli in stucco, eseguite alla fine del '700 da Ignazio Marabitti e Filippo Siragusa. La volta della navata centrale illustra con affreschi seicenteschi di Filippo Tancredi, episodi della "vita di S. Gaetano" tra stucchi dorati; nelle vele degli archi sono le "figure degli Apostoli", iniziate nel 1798 da Giuseppe Velasquez e compiute da Vincenzo Manno. La cupola fu dipinta con il "Trionfo di S. Andrea d'Avellino" nel 1734 da Guglielmo Borremans.0http://www.diocesipa.it0visitabile i giorni feriali 7.45 -11.00
domenica e festivi 7.45 -12.30000curia@diocesipa.it0Piazza Olivella, 1Palermo36901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Sant'Ignazio all'Olivella091611364209158686700901340Chiese e OratoriChiese091607711113,36136938,12068310Arcidiocesi di PalermoFu costruita tra il 1598 e il 1622 dai Padri Filippini, stabilitisi a Palermo nel 1594, su progetto di Antonio Muttone. La facciata, completata tra il 1655 ed il 1690, è caratterizzata dalla presenza di due torri campanarie gemelle, da una profusione di colonne, lievemente aggettanti, da portali e statue che, sull'esempio di coeve realizzazioni romane, trasformarono la facciata della chiesa in un magnifico e sontuoso documento barocco. Una larga gradinata, racchiusa da cancellata in ferro, conduce ai portali, eseguiti intorno al 1690, con porte lignee di fine intaglio. Le statue del secondo ordine raffigurano: S. Rosalia e S. Filippo Neri, sul campanile di destra, S. Francesco di Sales e S. Ignazio, a sinistra. L'edificio è sormontato da una elegante cupola terminata nel 1732 e ricoperta da lamine di piombo. L'interno, a triplice navata, è ampio e solenne ed ha una pianta a croce latina. Le navate sono distribuite da colonne e completate da cappelle laterali; il vasto transetto introduce al cappellone rettangolare. La decorazione, eseguita durante il XVIII secolo, include importanti opere pittoriche e scultoree. Di grande pregio è il pavimento costituito da un' elegante composizione di marmi policromi. La volta fu decorata da Antonio Manno nel 1790 con scene tratte dalla Sacra Scrittura; gli scomparti neoclassici furono predisposti da Venanzio Marvuglia, che collaborò all'ultima sistemazione della chiesa intorno al 1772. Inoltre, di notevole interesse sono: statua dell'Immacolata realizzata da Alessandro Bagnasco nel 1873; tela di S. Rosalia eseguita da Filippo Randazzo; due cantorie con organo che affiancano la tribuna decorata da pannelli in marmo; l'altare maggiore del XIX secolo in marmo con pietre e fregi bronzei e affiancato da due statue in marmo eseguite da Ignazio Marabitti raffiguranti S. Pietro e S. Paolo etc.0http://www.diocesipa.it0dal lunedì al sabato dalle ore 7,00 alle ore 10,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 (mercoledì dalle ore 7,00 alle ore 8,00); domenica e festivi dalle ore 9,00 alle ore 13,00000curia@diocesipa.it0Piazza S. Giacomo La Marina, 13Palermo40901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Maria La Nova091611364209132659700901340Chiese e OratoriChiese091607711113,363060838,11841250Arcidiocesi di PalermoCostruita nel 1339 con annesso un piccolo ospedale con oratorio, voluto dalla nobile e ricca Famiglia De Cesario-Pagano, per assistere i pellegrini portatori di malattie, fu completamente rifatta nel 1522, costituendo, con la complessa struttura cinquecentesca, un interessante organismo architettonico che rispecchia, nelle sue varie parti, tutti gli stili avvicendatisi in quel periodo. La chiesa fu sede di un gruppo di confrati che, mossi da spirito pietoso, istituirono la "Deputazione per la redenzione dei Cattivi" con la caritatevole finalità di liberare i cristiani prigionieri (captivi) dei turchi offrendo a quest'ultimi, a titolo di riscatto, le cospicue somme frutto di elemosine e donazioni dei fedeli sensibili alle sorti dei fratelli di fede. La denominazione di Santa Maria La Nova potrebbe derivare dall' "antico" edificio di culto parimenti intitolato a Maria sui cui resti sorse il "nuovo" tempio. La facciata è caratterizzata dalla presenza di una interessante loggia a tre arcate, rinserrata tra piloni angolari ad arcatelle cieche che si fermano all'altezza della cornice orizzontale. Sopra il loggiato, sul finire del cinquecento, fu costruito un nuovo oratorio (oggi in disuso). All'interno si distingue il corpo basilicale delle navate, con archi a pieno centro su eleganti capitelli, da quello arioso della tribuna. Nelle navate ancora sussiste il ricco ed elegante addobbo di stucchi rococò; particolarmente fine il disegno dei due coretti nelle navatelle.0http://www.diocesipa.it0visitabile da lunedì a sabato 9.00 - 11.00 (sabato anche dalle ore 16,00 alle ore 19,00)
domenica 9.00 - 13.00000curia@diocesipa.it0Piazza MarinaPalermo42901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Maria di Portosalvo0916113642000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,367846438,1176650Arcidiocesi di PalermoCostruita a partire dal 1526 nell'area di un magazzino del porto, concesso dal Senato ad una Confraternita, su progetto di Antonello Gagini, il quale si ispirò alle regole architettoniche rinascimentali. La chiesa occupava un'area ben più vasta di quella odierna; infatti, in seguito al prolungamento del Cassaro nel 1581, fu demolita la parte absidale. Il prospetto laterale su via Portosalvo, unico lato libero sulla strada, fu costruito secondo il progetto del Gagini, con un disegno intelaiato da paraste e concluso da una classica cornice, in cui sono inserite le gronde. Nella parte alta, la chiesa presenta un campanile a loggetta. Nel tiburio appare una elegante volta stellare costolonata di grande effetto plastico. Oltre ai pregevoli capitelli gaginiani, la chiesa conserva alcune buone opere del XVI secolo come l'"Annunciazione" di Paolo Fondulli, un Crocifisso ligneo del XV secolo ed un interessante trittico cinquecentesco con Madonna e Santi.0http://www.diocesipa.it0visitabile da lunedì a sabato 7.00 - 10.00
domenica e festivi 10.30 - 13.00000curia@diocesipa.it0Via TorremuzzaPalermo45901330Piazza Pretoria, 1PalermoChiesa di San Mattia dei Crociferi0091740690300901000Chiese e OratoriChiese091740111113,372547738,11656460Comune di PalermoLa chiesa, con l'annesso convento, fu edificata nel 1686 da Giacomo Amato, per i Padri Crociferi, ed è disposta su un lotto stretto e lungo. Il fronte principale, scandito da un'ordinata partitura di paraste e lesene, è sul cortile perpendicolare alla strada; all'interno una scala a chiocciola conduce ai corridoi. Il prospetto sulla via Torremuzza unisce al rigore tardo-rinascimentale il vigore plastico delle membrature in pietra; sopra il portale principale è un medaglione con l'immagine in stucco di S. Mattia. Essa presenta una forma particolarmente rara: ha pianta ottagonale coperta da grande cupola. L'edificio conventuale e la chiesa, dal 1886 sono passati di proprietà al Comune e sono stati adibiti ad uffici e ad ospitare mostre ed eventi culturali.0http://www.comune.palermo.it/0Sede di uffici comunali00000Via Maqueda, 159Palermo47901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Nicolo' da Tolentino0916113642091616301300901340Chiese e OratoriChiese091607711113,362818538,1135965Chiuso il lunedìArcidiocesi di PalermoLa chiesa è annessa al limitrofo convento, edificato nel 1507 sotto il titolo di S. Maria del Popolo da suor Lucrezia Di Leo dell'ordine delle Clarisse, nel luogo che era stato fino al 1492 il ghetto ebraico della città e dove esisteva una sinagoga, detta popolarmente "moschita". Dopo la soppressione del monastero, nel 1579, la chiesa fu occupata dal Collegio dei Notai. Nel 1596, la chiesa e il convento furono ceduti ai Padri Agostiniani che nel 1609 fecero edificare una nuova e maestosa chiesa. La facciata è semplice, ma vigorosa, su due ordini, intelaiata da robuste paraste; compiuta nella seconda metà del XVII secolo è stata ritoccata intorno al 1922. Sul portale principale è la statua in nicchia di S. Nicolò, collocata nel 1687. La pianta basilicale ha tre navate, divise da poderosi pilastri, con vasto transetto, cappellone rettangolare e profonde cappelle laterali. La chiesa ha subito molti danni lungo i secoli; oggi appare spoglia e, nel nudo involucro murario, meglio si coglie la vastità degli spazi. Di notevole interesse sono le due tele di Pietro Novelli, visibili sulle cappelle del transetto: "la Vergine e S. Agostino" e "S. Nicolò di Tolentino"; il fonte battesimale del XV secolo su piedistallo seicentesco e l'altare maggiore in marmi mischi del settecento.0http://www.diocesipa.it0Martedì - Sabato 09,00 - 12,00/16,00 - 18,30; Domenica e festivi 09,00 - 12,00000curia@diocesipa.it0Via Maqueda, 220Palermo4890134Costo ingresso euro 2,00 a persona.Via Palmerino, 42PalermoChiesa di Santa Ninfa dei Crociferi009133483800901290Chiese e OratoriChiese013,360678938,11687030Associazione Culturale "Progetto Zyz"Rappresenta il primo edificio costruito lungo la via Maqueda; l'inizio della costruzione risale infatti al 1601, anno della realizzazione della strada. Le vicende costruttive della chiesa e dell'adiacente Casa Professa dell'Ordine dei Chierici Regolari ministri degli infermi, detti Padri Crociferi, furono lente e dovettero interrompersi bruscamente nel secolo seguente. La chiesa fu aperta al pubblico nel 1660. La facciata è in pietra d'Aspra e fu progettata dall'architetto Ferdinando Lombardo, che si avvalse dell'aiuto del giovane Giuseppe Venanzio Marvuglia: è scandita da lisce membrature entro le quali s'inquadrano alcuni ottimi rilievi in stucco. L'interno è ad unica navata; ha profonde cappelle laterali, collegate da una galleria. Due cappelloni uguali formano i bracci della croce, oltre i quali si sviluppa la tribuna rettangolare. Una cupola era prevista all'incrocio dei due bracci; al suo posto venne realizzata nel XIX secolo una prospettiva fittizia. Di particolare valore, sono le tre opere realizzate da Guglielmo Borremans, conservate in una delle cappelle laterali, del 1734: "Transito di S. Giuseppe"; "S. Giuseppe e Gesù" e la "Sacra Famiglia". La tribuna fu costruita tra il 1624 ed il 1649; la decorazione a fresco della volta col "Trionfo della Croce", i due medaglioni con S. Pietro e S. Andrea ed i quattro Dottori della Chiesa sono opera di Gioacchino Martorana. Dopo l'andito d'ingresso al convento è la cappella del Crocifisso che accoglie, ai piedi della Croce un pregevole gruppo scultoreo di Giacomo Serpotta: l'Addolorata, la Maddalena e S. Giovanni, a figura intera, rappresentati in atteggiamenti intensamente dolorosi e con ricchezza di movenze e di effetti plastici. La Casa Professa adiacente fu costruita nella prima metà del '600 e, lungo i secoli ha avuto una storia tormentata. Nel 1866 è passata al pubblico Demanio che l'ha adibita a sede di uffici pubblici. Attualmente è in parte occupata dalla Scuola Superiore di Economia e Finanza "E. Vanoni" ed in parte adibita a canonica.0https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-2014846268521120dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 17,00; sabato dalle ore 10,30 alle ore 14,00000progettozyz2015@gmail.com0Via Bentivegna, 62/bPalermo49901390Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa dei Santi Pietro e Paolo0916113642091335485 - 091612684300901340Chiese e OratoriChiese091607711113,36009538,12297680Arcidiocesi di PalermoLa facciata del tempio in conci di tufo presenta pregevoli decorazioni neogotiche ed una fascia di chiusura, che la percorre in tutta la sua lunghezza, con i nomi dei due Santi titolari ed il 1879 quale anno di costruzione. In alto, è posta una bifora dalle linee raffinate. Il portale d'accesso, dai richiami gotici, presenta, al suo culmine lo stemma con i simboli di Pietro (chiavi e tiara) e di Paolo (spada). L'edificio è affiancato da un campanile ottagonale dai raffinati ricami gotici lungo la fascia di coronamento. L'interno è a tre navate , divise da dodici colonne che sostengono archi a sesto acuto; interessanti sono gli affreschi realizzati dal pittore palermitano, Giuseppe La Manna, presenti sulle tre cappelle absidali. Apprezzabile è il Pulpito ligneo del 1888, opera dello scultore
e intagliatore Salvatore Valenti. La chiesa, dal 1940, è divenuta Parrocchia.0http://www.diocesipa.it0visitabile da lunedì a sabato ore 8.00 - 12.00 e 16.00 - 20.30
domenica e festivi 8.00 - 12.30 e 18.00 - 21.3000http://www.museoduocesanopa.it/chiese/ss-pietro-e-paolocuria@diocesipa.it0Piazza ParlamentoPalermo490129Biglietti: intero euro 8,50 (Palazzo reale + Cappella palatina) - ridotto euro 7,00; Gratis per i bambini 0 - 14 anni facenti parte della Comunità Europea; Le scolaresche (previa Prenotazione)sotto i 18 anni euro 1; ragazzi dai 14 ai 18 anni euro 3,00; over 65 anni euro 5,00. L'ingresso ai giardini Reali è di euro 2,00 Lunedì, venerdì e sabato è possibile visitare sia il Palazzo Reale che la Cappella Palatina al costo di euro 8,50via Nicolò Garzilli, 36PalermoCappella Palatina091626296209162628330090141Funzione religiosa dalle 09.45 alle 11.15: non sono ammessi visitatoriChiese e OratoriChiese091626283313,352135738,1100937Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio
Giorni di chiusura anticipata: i giorni 15 luglio e 4 settembre la chiusura è prevista alle ore 13.00.
Nei giorni 24 e 31 dicembre, quando non sono festivi, la chiusura è prevista alle ore 15.00.Fondazione FEDERICO IIUbicata al primo piano del Palazzo dei Normanni, fu realizzata tra il 1130 ed il 1132 ai tempi del regno di Ruggero, come cappella del Palazzo Reale. Nel 1132 fu elevata a Parrocchia e fu intitolata a SS. Pietro e Paolo, ma col passare del tempo la doppia intitolazione venne dimenticata e la Parrocchia viene chiamata semplicemente di S. Pietro. Ma sta di fatto che la navata laterale di destra è decorata con episodi della vita di S. Paolo e quella di sinistra con episodi della vita di S. Pietro. Essa rappresenta la sintesi, ben riuscita, dell'aspirazione dei re normanni a ripristinare il mondo culturale della religione cristiana, attingendo nel contempo al collaudato mondo musulmano per decorazioni sfarzose degne del potere regio. La cappella è interamente coperta da una incantevole decorazione musiva in oro eseguita da maestranze bizantine che riporta temi iconografici religiosi, nella cui cupola troneggia un maestoso Cristo pantocratore attorniato da Angeli ed Arcangeli. La Cappella ha tre navate separate da dieci colonne, cinque per lato, di granito egiziano. Il pavimento è di mosaico secondo un disegno che reca motivi uguali e continuamente ripetuti; particolarmente interessante e ricco è quello posto ai piedi della cupola, dove è presente un disegno geometrico, chiaramente di ispirazione bizantina. Il ricchissimo soffitto è a stalattiti, con pitture di stile islamico: due file di grandi cassoni a forma di stella a otto punte, che chiudono una cupoletta lobata a otto spicchi curvi; la stella è formata da due facce, l'interna è adorna di decorazioni geometriche, l'esterna , invece, da caratteri (cufici) dell'antica scrittura araba.0http://www.federicosecondo.org/it0da lunedì a sabato 08.15 - 17.40 (ultimo ingresso alle ore 17)
domenica e festivi 08.15 - 13.00 (ultimo ingresso ore 12.15)00http://www.federicosecondo.orgfondazione@federicosecondo.org0Piazza del CarminePalermo9901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Maria del Carmine091611364209165120180090134Per le visite pomeridiane è necessaria la prenotazione che può essere effettuata telefonicamente o inviando una e-mailChiese e OratoriChiese091607711113,362028938,1112740Arcidiocesi di PalermoL'esistenza del complesso monastico dei padri Carmelitani è documentata fin dal l'epoca normanna. Nel XII secolo infatti venne loro assegnata la chiesa medievale intitolata alla Madonna della Pietà, demolita nel corso del secolo successivo per la costruzione di una nuova e più grande chiesa e dell'edificio conventuale. La chiesa attuale è invece opera seicentesca, costruita tra il 1626 e il 1667 su progetto di Mariano Smiriglio. La facciata sulla piazza venne terminata nel 1814; di semplice fattura, reca sopra il portale centrale la statua in stucco della Madonna del Carmine. L'interno è a pianta basilicale a tre navate e profonde cappelle laterali e vi sono conservate pregevoli opere d'arte di epoca barocca, alcune delle quali realizzate da Giuseppe e Giacomo Serpotta, tra i più rinomati artisti decoratori di quel periodo.0http://www.diocesipa.it0Visitabile tutti i giorni dalle ore 8.45 alle ore 10.450carminemaggiorepa@gmail.comwww.museodiocesanopa.it/chiese/maria-ss-del-carmelo-carmine-maggiorecuria@diocesipa.it0Piazza Indipendenza, 9Palermo15901290Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa della Madonna dei Rimedi dei Carmelitani Scalzi091611364209142247300901340Chiese e OratoriChiese091607711113,352086238,11009020Arcidiocesi di PalermoLe origini della chiesa, oggi Santuario, sono antichissime: nel 1064, i soldati normanni che assediavano Palermo, accampati nelle vicinanze della città ebbero grosse difficoltà perché assaliti da ragni velenosi; tale contrattempo li costrinse a trasferirsi in un luogo più vicino a Palermo, che a quel tempo era sotto il dominio dei Saraceni che la governavano da due secoli. In questa nefasta difficile circostanza i principi normanni rivolsero una preghiera alla Vergine affinché li aiutasse a superare le difficoltà del problema. Secondo la tradizione la Vergine apparve ai normanni e li esortò ad accendere del fuoco che servisse ad uccidere i pericolosi ragni. La soluzione suggerita dalla Santa Vergine ebbe esito positivo così come il risultato dell'assedio. Allorché l'8/1/1072 Re Ruggero II, conte di Sicilia, entrò a Palermo, si ricordò del rimedio prodigioso accaduto per l'intercessione della Vergine e per ringraziamento volle edificare nello stesso luogo dove erano stati accesi i fuochi, una chiesetta chiamata "S. Maria dei Rimedi". Nel 1610 la chiesetta venne donata ai Carmelitani, i quali decisero di costruirne una più grande, grazie anche all'intercessione del vicerè spagnolo Vigliena. L'edificio fu completato nel 1625 e restaurato nella prima metà del XIX secolo. La chiesa ha una sola navata con cappelle e profondo transetto. Sugli altari principali vi sono buone tele del '700, in particolare si ricordano: nel cappellone minore, "S. Teresa" di Rosalia Novelli, figlia del noto Pietro Novelli; in sagrestia: un "San Bartolomeo", copia dello Spagnoletto; nella terza cappella di destra "La Madonna con Gesù, S. Anna e Gioacchino" di Pietro Novelli; nella prima cappella a sinistra "Sacra famiglia" sempre del Novelli.0http://www.diocesipa.it0dal martedì al sabato dalle ore 07,00 alle ore 12,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,30 (tranne lunedì mattina); domenica dalle ore 06,30 alle ore 14,00 e dalle ore 17,00 alle ore 19,3000http://www.carmelitaniscalzidipalermo.comcuria@diocesipa.it0Via Dei BenedettiniPalermo3090134Prezzo euro 6,00
Prezzo ridotto insegnanti e ragazzi euro 3 ;Possibilità di acquisto biglietto cumulativo per: S.Giovanni degli Eremiti, Chiostro di Monreale, Zisa e Cuba costo euro 12 validità 2 gg.
ridotto 50% per insegnanti+alunni; gratis per i minorenni e gli over 65.
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoChiesa di San Giovanni degli Eremiti0091651501900901460Chiese e OratoriChiese091524003 - 80089431813,355166638,10924290Regione SicilianaLa Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, uno dei più insigni edifici medievali di Palermo e uno dei monumenti-simbolo della città, fu costruita in epoca normanna, tra il 1130 e il 1148, sotto il regno di Ruggero II, ma radicalmente restaurata nel 1882 da Giuseppe Patricolo. Il modulo costruttivo interno della chiesa è dato da una struttura cubica sormontata da una cupola. Tale modulo si ripete cinque volte: due nelle campate dell'unica navata, tre nel transetto. L'accostamento del quadrato, che rappresenta la terra, al cerchio, che rappresenta il cielo, ricorre sia nella cultura islamica fatimita sia in quella bizantina. L'interno è nudo e raccolto. La navata centrale è suddivisa trasversalmente da un robusto arco ogivale uguale all'altro che limita anteriormente il transetto. Questo ha tre absidi semicircolari delle quali solo la centrale si pronunzia all'esterno oltre la struttura del muro. Annesso alla chiesa, vi è il Chiostro, di datazione problematica, verosimilmente del XIII secolo. Esso si presenta di forma rettangolare, con gli archi a sesto acuto su colonnine binate.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal lunedì al sabato ore 9.00 - 19.00; domenica e festivi 09,00 - 13,3000http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_museicittadino@regione.sicilia.it.0Via Valverde, 1Palermo38901330Via Valverde, 3PalermoChiesa di San Mamiliano (Ex Santa Cita)009133277900901330Chiese e OratoriChiese091609030813,361847838,1202230Centro San MamilianoCostruita nel 1586 su una preesistente chiesa del trecento dedicata alla Santa toscana, S. Zita con annesso ospedale, che divenne convento domenicano intorno al XV secolo. Accanto alla piccola chiesa trecentesca, nel 1458 venne eretta una seconda chiesa; ambedue vennero demolite per la costruzione dell'attuale grande edificio ecclesiale, cominciato nel 1586. La nuova chiesa, eretta su progetto di Giuseppe Giacalone in solenni forme tardo-rinascimentali, fu aperta nel 1603. Dopo il secondo conflitto mondiale, l'edificio ha subito delle notevoli demolizioni, cambiando notevolmente la sua struttura. In quel periodo la chiesa venne adattata ad altri usi, tra cui quello di deposito di derrate alimentari ed aula di Tribunale. Riaperta dopo la guerra e dedicata a S. Mamiliano vi rimangono la grande navata centrale ed il largo transetto, oltre il quale si aprono cinque cappelle, tra cui il cappellone centrale con profondo coro. Fortunatamente, splendidi affreschi ed interessanti opere d'arte realizzate da illustri artisti, come: Antonio Grano, Antonello Gagini, Filippo Paladini etc. si sono conservati. Di notevole interesse è la Cappella di Maria SS. Del Rosario, splendido esempio di decorazione a marmi mischi. La cappella, la cui definizione si protrasse dal 1696 al 1722, è interamente ricoperta da pannelli in marmo disegnato ad intaglio in cui sono contenuti i dieci Misteri del Rosario, scolpiti da Gioacchino Vitagliano; di eccezionale fattura è il paliotto dell'altare, con incrostazioni di pietre semipreziose, ed il pavimento, costituito da lapidi sepolcrali variamente lavorate.0http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/0dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,0000http://www.santacita.it00Via Nunzio Nasi, 18Palermo46901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Nicolo' di Bari (all'Albergheria)0916113642091651282000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,359719238,11175780Arcidiocesi di PalermoChiesa antichissima, esistente dal XIII secolo. La sua conformazione attuale è riferibile sia al rifacimento settecentesco che ha nascosto la struttura a colonne ed archi ogivali, sia ai successivi aggiustamenti ottocenteschi. La pianta è basilicale a tre navate separate da pilastri ed è interamente intonacata. All'incrocio tra navata e transetto è la cupola schiacciata e dipinta internamente a finti cassettoni. L'altare a sinistra del transetto è dedicato a S. Nicolò, quello di destra conserva un Crocifisso settecentesco; nella navata sinistra è una statua lignea della Madonna di grande effetto plastico. Il pavimento è stato rifatto attorno alla metà del XIX secolo. Accanto alla chiesa è possibile visitare la Torre campanaria, slanciata costruzione in conci squadrati, in origine estranea alla chiesa, divenuta, nel '300, vera e propria torre civica, successivamente, fu completata con finestre bifore, decorate da disegni e tarsie bicrome. Nel XVI secolo la torre fu pure dotata di un orologio meccanico, non più esistente.0http://www.diocesipa.it0visitabile dal lunedì - sabato 9.00 - 12.00 e dalle 16.30 - 19.00
domenica e festivi dalle 9.00 alle 12.00000curia@diocesipa.it0Via Santo SpiritoPalermo55901390Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santo Spirito o dei Vespri091611364209142269100901340Chiese e OratoriChiese091607711113,357430238,11721410Arcidiocesi di PalermoNel luogo dove oggi è ubicata la chiesa, tra il 1173 ed il 1178 venne costruito il monastero cistercense di S. Spirito dove avvenne, nel 1282, lo storico episodio dei cosiddetti "Vespri siciliani": il 31 marzo, lunedì di Pasqua, nell'ora del vespro, un soldato francese recò offesa all'onore di una giovane siciliana accompagnata dal consorte, il quale, per difendere la moglie, riuscì a sottrargli la spada e a ucciderlo; tale gesto costituì la scintilla che dette inizio alla rivolta e, quindi alla scacciata dei francesi dalla Sicilia. Passato ai Padri Olivetani, costretti a lasciare il convento dello Spasimo nel 1573, fu rimaneggiato in epoca barocca e risultava abbandonato alla fine del '700 quando, per volere del vicerè Caracciolo, venne creato il cimitero di S. Orsola, così chiamato, poiché, era la Santa protettrice della Compagnia dell'Orazione della morte che si occupò della sua realizzazione. Nel 1882 la chiesa fu sottoposta a pesanti lavori di restauro che, seppure con qualche fantasia, riportarono alla luce le strutture normanne. Infatti l'edificio rappresenta il risultato armonioso di una contaminazione fra gli stili arabo-normanno e gotico. Le pareti esterne sono decorate con eleganti fasce bicrome; l'interno è distribuito in tre navate da massicci pilastri, circolari nelle navate e rettangolari nel transetto; le tre absidi sono introdotte da colonnine inalveolate. Sopra l'altare maggiore è posto un Cristo dipinto su tavola di legno del XVI secolo.0http://www.diocesipa.it0visitabile tutti i giorni 9.00 - 12.00000curia@diocesipa.it0Piazza DuomoMonreale5790046Biglietto euro 6,00
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoChiostro di Monreale0091640440300901460MonumentiMonumenti091524003 - 80089431813,29017338,08210160Regione SicilianaIl chiostro appartenente al complesso dell'abbazia benedettina di S. Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II, funge da perno di tutto il complesso abbaziale che si sviluppa intorno ad esso e rappresenta uno splendido esempio di architettura bizantina. Si tratta di una costruzione prettamente romanica, a pianta quadrata di 47 metri per lato, con portico ad archi ogivali a doppia ghiera su colonne binate, le quali presentano ornamentazioni alterne, talune intagliate ad arabeschi tal altre con intarsi a mosaico; ricca e varia è anche la decorazione dei capitelli dove si ritrovano temi legati all'iconografia religiosa del Vecchio e del Nuovo Testamento, animali tratti dal bestiario medievale e della tradizione mediorientale a motivi fitomorfici. Nell'angolo meridionale vi è un recinto quadrangolare delimitato da tre arcate per lato. Al centro vi è una fontana la cui acqua scaturisce da una colonna riccamente intagliata a forma di fusto di palma stilizzato, con figure in piedi, teste e foglie a rilievo. L'acqua fuoriesce in sottili getti da bocche umane e leonine. Le basi delle colonne del chiostro raffigurano un'amplissima varietà di motivi: foglie stilizzate, rosette, zampe di leone, teste di fiere, gruppi di uomini e animali, rane e lucertole. Dopo un lungo restauro, è possibile anche ammirare il Dormitorio dei Benedettini.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0Il Chiostro è visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 09,00 alle ore 18,30; domenica e festivi dalle ore 09,00 alle ore 13,00.00http://www.regione.sicilia.it/beniculturalicittadino@regione.sicilia.it.3292950170Via Porta Sant' Agata, 5Palermo59901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoOratorio del Carminello0916113642000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,361173638,1109658chiuso da lunedì a sabatoArcidiocesi di PalermoFondato nel 1605 e decorato, tra la fine del XVI secolo e gli inizi del seguente, interamente con stucchi. Di grossolana fattura sono quelli del presbiterio e delle pareti lunghe con figure di santi e sante carmelitane; gli altri della parete dell'ingresso sono di buona mano e comprendono due figure allegoriche muliebri e, in due tondi sorretti da angeli, due episodi evangelici: "Il Riposo in Egitto" e "La Natività" di scuola serpottiana. La pianta dell'oratorio è a croce latina. Nel presbiterio, decorato con stucchi dorati, è posto l'altare marmoreo, sotto un'edicola con colonne tortili che culmina con l'insegna dei carmelitani. Ai lati dell'arco trionfale sono poste due statue della Castità e del Divino Amore. Lungo le pareti laterali si trovano due altari lignei. Nel pavimento vi è l'accesso alla cripta a tre livelli che consta di una sala con 34 loculi decorati con piastrelle maiolicate. Vi sono anche pitture parietali a motivi floreali e lo stemma dei carmelitani dipinto sulla volta. A questa sala è collegato il colatoio dove avveniva l'essicazione dei cadaveri.0http://www.diocesipa.it0visitabile la domenica ore 9.00 - 12.00Possibilità di visitare l'Oratorio con prenotazione telefonica.00curia@diocesipa.it0Via Valverde, 3Palermo6190133Il biglietto è al costo di ¿ 6,00 e permette la visita degli oratori di S. Cita e del SS. Rosario in S. Domenico; ridotto ¿ 5,00; scolaresche e ragazzi sotto i 17 anni ¿ 1,00Via Valverde, 3PalermoOratorio di Santa Cita009133277900901330Chiese e OratoriChiese091609030813,362125938,12028460Centro San MamilianoCostruito nel 1590 dalla Compagnia del Rosario costituitasi nel 1570. Dalla loggia superiore, ornata con busti in marmo, si passa, attraverso un portale in pietra, alla sala che funge da vestibolo; questa è ornata con i ritratti dei Superiori della Compagnia. La semplice aula rettangolare con piccola tribuna è stata decorata dalla mano magistrale di Giacomo Serpotta che vi lavorò dal 1687 al 1718. Le due porte di ingresso hanno portali sostenuti da coppie di atlanti; nella parte superiore della parete d'ingresso sono inseriti tra panneggi, volute, elementi vegetali e puttini, sei rilievi di grande vigore prospettico; tra questi spicca la scena della "Battaglia di Lepanto" posta al centro ed eseguita con grande dovizia di particolari. Ma l'intero paramento murario partecipa intensamente alla decorazione scultorea, resa con vividi effetti di realismo decorativo e tutto l'insieme partecipa all'esplosione barocca che qui trova il suo acme: le finestre hanno plastiche mostre architettoniche; sui timpani, sulle mensole e sui drappeggi sono putti e statue; elementi naturalistici e festoni si fondono in un insieme armonioso. Sotto ogni finestra sono posti dei quadri scultorei con i "Misteri del Rosario". Alle pareti sono i sedili dei confrati in legno intarsiato ed il pavimento è in marmo policromo a disegni. Sull'altare è la tela della "Madonna del Rosario" di Carlo Maratta del 1695; ai lati sono due cantorie settecentesche. Oltre alla sala dell'oratorio sullo stesso piano sono i locali della canonica e la piccola cappella del Crocifisso, detta "Oratorio sopra S. Cita", dove nei primissimi anni del XVIII secolo Filippo Tancredi dipinse nella volta l'"Adorazione dell'Agnello mistico".0http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/0lunedì - sabato 9.00 -18.0000http://www.santacita.it00Piazza della PintaPalermo6490134Biglietto euro 3,00; ridotto euro 2,00. Ridotto per i gruppi da 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del SacroVia Mariano Stabile, 160PalermoOratorio di San Mercurio0916055799091607721500901390Chiese e OratoriChiese091611816813,353491138,1100882Chiusi il 25 dicembre e il 15 agostoAssociazione Amici dei Musei SicilianiCostruito nel 1557 dalla Compagnia di Santa Maria della Consolazione sotto il titolo del Deserto e di San Mercurio, formata da aristocratici, i quali veneravano, in questa cappella, una antica immagine della SS. Vergine, ritrovata in un luogo deserto fuori delle mura della città; essi avevano il compito di aiutare gli infermi dell' Ospedale Grande. La sala, preceduta da un'elegante gradinata costruita nel 1719 e da un antioratorio con il pavimento maiolicato e il soffitto affrescato in cui è rappresentato "Gesù Cristo che visita San Mercurio in carcere"., ha armoniosa decorazione in stucco attorno alle finestre e nel cappellone, eseguiti da Giacomo Serpotta nel 1678 e la classica disposizione di panche in legno lungo i fianchi. Sulla parete d'ingresso è disposto il coro con organo in legno laccato e dorato. La volta del presbiterio è stata decorata con una gloria di puttini a stucco ed affrescata con la "Gloria di San Mercurio", mentre sull'altare maggiore campeggia una tela settecentesca che raffigura "L'Apparizione della Vergine col Bambino a San Mercurio". Il pavimento maiolicato dell'Aula principale è stato realizzato tra il 1714 e il 1715 da Sebastiano Gurrello e Maurizio Vagolotta su disegno dell'architetto sacerdote Giulio Di Pasquale.3498379203 - 3477062925http://www.amicimuseisiciliani.it0Visitabile tutti i giorni: 10:00 - 18:00.
24 Dicembre 10:00 - 14:00.
31 Dicembre 10:00 - 14:00.
01 Gennaio 14:00 - 18:00.000info@amicimuseisiciliani.it0Piazza Guglielmo il BuonoPalermo7190135Biglietto euro 6,00 - ridotto euro 3,00
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoCastello della Zisa00916520269 - 091748999500901460MonumentiMonumenti091524003 - 80089431813,344518238,11684010Regione SicilianaIl palazzo, iniziato durante il regno di Guglielmo I ed ultimato da Guglielmo II intorno al 1167, fu la residenza estiva preferita dai re e dalla sua corte. Il suo nome deriva dall'arabo "al-Aziz", ovvero "splendido". Durante i secoli ha subito diverse trasformazioni, la più rilevante è sicuramente quella avvenuta nel 1635, dove vi furono apportate aggiunte in stile barocco, ad opera di Giovanni Sandoval. Esternamente si presenta come un blocco cristallino suddiviso in tre ordini orizzontali corrispondenti ai tre piani. Sulla facciata principale si apre un vestibolo detto "Sala della fontana", attorno a cui ruotano gli appartamenti delle ali meridionali e settentrionali e la cui decorazione è di ispirazione tipicamente islamica a pianta quadrangolare trilobata, retto da coppie di colonne; sull'arco di ingresso, invece, è stato collocato un affresco barocco detto "diavoli della Zisa", ovvero una serie di figure che secondo la tradizione è impossibile contare per la loro disposizione in senso rotatorio. Il pavimento della sala è attraversato da una canaletta che forma due vasche, quadrate all'esterno e ottagonali all'interno, in cui scorreva l'acqua versata dalla fontana, posta sulla parete di fondo. La sala è interamente coperta da un rivestimento in marmo sovrastato da una fascia a mosaico a motivi naturalistici, con tondi nella parete della fontana. Di notevole interesse è il particolare sistema di ventilazione, costituito da camini che consentivano il refrigerio estivo. All'interno del castello è ospitato il Museo d'arte islamica, con reperti provenienti dall'area del Mediterraneo.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal Lunedì al Sabato dalle 9.00 alle 18.30
domenica e festivi infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.00nei fine settimana di agosto e settembre la chiusura è prolungata fino alle ore 21.000https://www.coopculture.it/heritage.cfm?id=222cittadino@regione.sicilia.it.0Corso Calatafimi,100Palermo7490129Biglietto euro 2,00; ridotto (18-25 anni) euro 1,00; under 18 gratuito.
Ingresso libero per gli appartenenti alle facoltà di lettere e filosofia, storia dell'arte e architettura muniti di tesserino di riconoscimento.
Il biglietto permette la visita della Necropoli Punica.
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoCuba009159029900901460MonumentiMonumenti091524003 - 80089431813,342558638,10813860Regione SicilianaIl termine "cuba" viene dall'arabo "Qubba", ovvero "cupola", e fu costruita nel 1180 per il Re Guglielmo II, al centro di un ampio parco che si chiamava "Genoardo" (dall'arabo "Jannatt al-ard", ovvero "paradiso in Terra"). L'uso originale della struttura era quello di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il re e la sua corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco. La sua forma è rettangolare con, al centro di ogni lato, quattro corpi a forma di torre. Il corpo più sporgente costituiva l'unico accesso al palazzo dalla terraferma. I muri esterni sono ornati con arcate ogivali. Nella parte inferiore si aprono alcune finestre separate da pilastrini in muratura. I muri spessi e le poche finestre erano dovuti ad esigenze climatiche, offrendo maggiore resistenza al calore del sole. L'interno era diviso in tre ambienti allineati e comunicanti tra loro, ed al centro si possono ammirare i resti di una splendida fontana in marmo, tipico elemento delle costruzioni arabe necessario per rinfrescare l'aria. La sala centrale era abbellita da muqarnas, soluzione architettonica ed ornamentale simile ad una mezza cupola, tipico dello stile arabo. Proprio alla Cuba, Boccaccio ambientò una delle novelle del suo Decameron, la sesta della quinta giornata, che racconta la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima rapita per offrirla in dono al re Federico II d'Aragona.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00; prima domenica del mese dalle ore 9,00 alle ore 13,30.000cittadino@regione.sicilia.it.3283605846Via di Villa NapoliPalermo75901290Via Ausonia, 122PalermoCubola0091 707142500901460MonumentiMonumenti091524003 - 80089431813,334374538,10553530Regione SicilianaIl termine "cuba" viene dall'arabo "Qubba", ovvero "cupola", e fu costruita nel 1180 per il Re Guglielmo II, al centro di un ampio parco che si chiamava "Genoardo" (dall'arabo "Jannatt al-ard", ovvero "paradiso in Terra"). L'uso originale della struttura era quello di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il re e la sua corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco. La sua forma è rettangolare con, al centro di ogni lato, quattro corpi a forma di torre. Il corpo più sporgente costituiva l'unico accesso al palazzo dalla terraferma. I muri esterni sono ornati con arcate ogivali. Nella parte inferiore si aprono alcune finestre separate da pilastrini in muratura. I muri spessi e le poche finestre erano dovuti ad esigenze climatiche, offrendo maggiore resistenza al calore del sole. L'interno era diviso in tre ambienti allineati e comunicanti tra loro, ed al centro si possono ammirare i resti di una splendida fontana in marmo, tipico elemento delle costruzioni arabe necessario per rinfrescare l'aria. La sala centrale era abbellita da muqarnas, soluzione architettonica ed ornamentale simile ad una mezza cupola, tipico dello stile arabo. Proprio alla Cuba, Boccaccio ambientò una delle novelle del suo Decameron, la sesta della quinta giornata, che racconta la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima rapita per offrirla in dono al re Federico II d'Aragona.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0visitabile su prenotazione000cittadino@regione.sicilia.it.0Via Messina Marine, 32Palermo76901230Piazza Pretoria, 1PalermoEco Museo Urbano (Ex Deposito Locomotive S. Erasmo)0091621354200901000Gallerie d'Arte e MuseiMusei091740111113,380727338,10865790Comune di PalermoL'Ex deposito delle locomotive di S. Erasmo fu inaugurato nel 1886 ed è costituito da un elegante padiglione con una particolarissima e preziosa struttura in ghisa coperta da un tetto a quattro falde con lucernai. La superficie complessiva è di 1400 mq coperti più spazi esterni che si affacciano sulla foce del Fiume Oreto e sul mare.
L'ex deposito locomotive appartiene ed è stato restaurato dal Comune di Palermo nel 2004.
Dal 2014, l'ex deposito è sede dell'Ecomuseo, il quale racconta Storie di mare, città e comunità e ha disposizione spazi interni ed esterni per laboratori, incontri e conferenze. Lo spazio è gestito dal Comune, attraverso un organo di coordinamento di cui fa parte anche l'associazione CLAC che rimane responsabile dell'allestimento e delle visite guidate.
Negli spazi del museo sono presenti diverse installazioni video, audio, fotografiche, sonore, accompagnate da testi e parole raccontano al visitatore "il patto" ancora possibile tra i palermitani e il proprio mare. E' un racconto corale fatto da decine e decine di testimonianze, storie biografiche, pezzi di storia della città, storie dei luoghi.0http://www.comune.palermo.it/0Da martedì a domenica dalle ore 09.30 alle ore 18.30.00www.marememoriaviva.it03331531785Vicolo CastellaccioPalermo77901240Via Ausonia, 122PalermoCastello della Favara o Maredolce0000901460MonumentiMonumenti091524003 - 80089431813,386950838,09260850Regione SicilianaCosì chiamata poiché deriva dal termine arabo "al-Fawwarah", ovvero "sorgente d'acqua", ed è anche detta di Maredolce, poiché nelle vicinanze un lago artificiale vi si trovava. Costruito durante la dominazione musulmana come dimora per l'Emiro, fu restaurato in epoca normanna con l'aggiunta di una cappella e più volte rimaneggiato durante i successivi secoli. Dopo anni di totale incuria, il castello è stato acquisito dalla Regione ed è in fase di restauro. Il palazzo costituisce un unicum del genere: la massa compatta, in cui prevale la dimensione orizzontale, si svolge in continuità attorno ad un vasto cortile porticato, di cui rimangono ampi brani. A questo impianto, derivato da esempi nord-africani, si associa l'uniformità dei paramenti ed un'accurata definizione esterna che attestano l'organicità dell'intervento normanno. Il fronte settentrionale comprende l'appartamento nobile, la chiesa ed il grande fornice d'accesso alla corte interna. Di notevole interesse è la Cappella dei Santi Filippo e Giacomo, posta sul lato nord-occidentale del castello, si presenta ad unica navata e l'elemento più singolare è sicuramente la cupola in stile orientale.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e prima domenica del mese dalle ore 9,00 alle ore 13,00; martedì e sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,3000http://www.castellodimaredolce.it - http://www.regione.sicilia.it/beniculturalicittadino@regione.sicilia.it.0Via Matteo BonelloPalermo78901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoLoggia dell'Incoronazione0916113642000901340MonumentiMonumenti091607711113,354739538,11491430Arcidiocesi di PalermoElegante costruzione tardo-cinquecentesca che utilizza colonne e capitelli di un preesistente edificio del XI secolo, i cui resti sono inglobati nella adiacente cappella di S. Maria l'Incoronata, preceduta da un pronao ed è costituita da un unico vano absidato; tutta l'area infatti, in epoca musulmana era occupata dalla grande moschea e qui era una sala ipostila. È detta dell'Incoronazione perché, secondo la tradizione, i re di Sicilia, incoronati nella vicina cappella, qui si affacciavano al plauso del popolo. In realtà la cerimonia dell'Incoronazione avveniva in forma solenne nella cattedrale. All'interno dell'edificio, oggi una delle sedi della Sovrintendenza Regionale Beni Culturali ed Ambientali, sono visibili le basi delle colonne che formavano la sala islamica.0http://www.diocesipa.it00000curia@diocesipa.it0Piazza Pretoria, 1Palermo81901330Via sant'Anna, 21PalermoPalazzo delle Aquile (o Pretorio)0091740221600901330PalazziPalazzi013,362124938,11571290Distretto Culturale di PalermoIl palazzo civile più rappresentativo della città, poiché sede del Comune di Palermo, fu costruito nel 1470 dall'architetto Giacomo Bonfante per volere del pretore Pietro Speciale. Durante i secoli subì innumerevoli trasformazioni, tra le più importanti si ricordano, quella avvenuta nel 1553 quando l'ingresso principale fu spostato dalla piazza Bellini alla piazza Pretoria, e quella avvenuta tra il 1874 e il 1891 ad opera dell'architetto Giuseppe Damiani Almeyda che ha dato l'attuale forma al palazzo. Sulla facciata principale, all'interno di una nicchia, è posta la statua della Santa patrona di Palermo, S. Rosalia, realizzata da Carlo D'Aprile nel 1661; sul coronamento, sulla facciata ed anche all'interno si trovano numerose aquile di diversa fattura, da qui il nome di "Palazzo delle Aquile": l'aquila è il simbolo della città ed è un retaggio di epoca romana, con il valore di "potere". All'interno si possono visitare: la Sala Rossa, ovvero lo studio del Sindaco; la Sala Gialla, dove si riunisce la Giunta Comunale; la Sala delle Lapidi, così chiamata per le numerose lapidi che rivestono le sue pareti e che testimoniano importanti fatti ed eventi legati alla storia della città, qui si riunisce il Consiglio Comunale.0https://www.civita.it0da lunedì a sabato 9.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00; domenica 9.00 - 13.000didattica@palermocultura.ithttp://www.comune.palermo.it/00Corso Vittorio EmanuelePalermo33901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Giovanni dei Napoletani0916113642000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,36528338,11721950Arcidiocesi di PalermoLa chiesa fu eretta tra il 1526 ed il 1617 dalla Congregazione della Nazione dei Napoletani, provenienti in gran parte da Cava dei Tirreni. L'ingresso è posto all'interno di un portico trapezoidale. Interessante è il portale rinascimentale, posto al suo interno, ornato da colonne, intagli, fregi e timpano semicircolare. L'interno è suddiviso in tre navate da eleganti archeggiature su alte colonne in marmo. All'incrocio col transetto si innalza la cupola, sorretta da bizzarri mensoloni che formano la base ottagonale del tiburio. Le navate laterali sono coperte da volte a padiglione, mentre la navata centrale è coperta da volta a botte con grandi vele in corrispondenza delle finestre. La cupola ha un rivestimento esterno di mattoni smaltati azzurri e lanternino. La splendida decorazione a stucco, realizzata nel XVIII secolo che copre il catino dell'abside, i timpani, le cappelle, i mensoloni della cupola e le navate è opera di Procopio Serpotta. La chiesa conservava alcuni arredi e dipinti del XVIII secolo, in parte recuperati, ed era dotata di un magnifico organo, opera tardo-cinquecentesca di Raffaele La Valle. Degli arredi sacri rimane oggi, sull'altare maggiore, una Madonna lignea dell'800.0http://www.diocesipa.it0visitabile il giovedì dalle ore 12.30 alle ore 16.30;
sabato dalle ore 16.30 alle ore 19.30;
3° sabato del mese dalle ore 17.30 alle ore 19.00000curia@diocesipa.it0Via Porta Carini, 37Palermo37901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Sant' Ippolito091611364209132843000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,351657838,11765770Arcidiocesi di PalermoEsistente già alla fine del 1200, fu rielaborata nel secolo XVI. Nel 1728 fu rifatta la facciata, secondo il disegno di Andrea Palma. Il vigoroso prospetto, rinserrato tra le cortine edilizie della strada, è teso tra cornici e lesene che lasciano poco spazio all'intonaco; nel secondo ordine una finestra semicircolare incornicia alcune statue in stucco, tra le quali si trova quella dell'Immacolata. La pianta è basilicale, ripartita da colonnati ed archi a tutto sesto, con una profonda abside rettangolare, aggiunta nel 1583, che accoglie il coro e l'altare maggiore. Malgrado l'impostazione classica, l'aula risulta appesantita dal rivestimento cromatico dell'interno, eseguito intorno al 1844. La chiesa conserva alcuni dipinti eseguiti da Filippo Randazzo, come per esempio il "Sacrificio di S. Ippolito" sull'altare maggiore, e la "Madonna del Rosario e Santi" nella prima cappella a sinistra. Sul lato sinistro accanto al presbiterio si apre la vasta sacrestia, con soffitto a padiglione affrescato, in cui si conservano alcuni antichi arredi.0http://www.diocesipa.it0visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 09,00 alle ore 11,30; la domenica dalle ore 8,00 alle ore 12,0000http://www.santippolito.arcidiocesi.palermo.itcuria@diocesipa.it0Piazza MarinaPalermo39901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Maria dei Miracoli0916113642000901340Chiese e OratoriChiese091607711113,367846438,1176650Arcidiocesi di PalermoCostruita nel 1545 nel luogo in cui esisteva, dipinta sul muro, un'immagine della Vergine ritenuta miracolosa. Sebbene l'edificio aderisca al rinnovato paradigma stilistico rinascimentale, è ancora improntata alla tradizione locale delle chiese trecentesche di derivazione normanna. Ha impianto planimetrico a croce greca iscritta in un quadrato; l'interno prende grande slancio verticale, rivelando una completa struttura spaziale, basata sull'impostazione degli archi centrici sopra leggere colonne ed alti sovrassesti. Straordinario è l'effetto del tiburio quadrato, ancora più elevato, da cui penetra la luce radente. Allo spazio fortemente centrico delle navate, fa riscontro l'abside poligonale coperta da vele lunettate. Di notevole interesse sono i particolari scultorei, capitelli e basi delle colonne, eseguite nelle botteghe dei Gagini. Sul fronte principale due semicolonne con una lineare trabeazione introducono il portale architravato. Sul fianco settentrionale esiste un loggiato ad archi centrici, coevo alla chiesa o di poco precedente, che venne chiuso ed utilizzato come chiesa sotto il titolo di S. Apollonia.0http://www.diocesipa.it0domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00000curia@diocesipa.it0Piazza KalsaPalermo54901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Santa Teresa alla Kalsa0916113642091617165800901340Chiese e OratoriChiese091607711113,3730538,11603240Arcidiocesi di PalermoCostruita tra il 1688 ed il 1706 dalle suore del vicino convento di Carmelitane Scalze su un'area che, in epoca musulmana, era servita da cimitero. Il progetto della chiesa fu redatto da Giacomo Amato. Splendida è la facciata barocca su tre ordini, che si affaccia sulla piazza Kalsa, la quale risulta mossa dal ritmo serrato delle colonne e dei vigorosi intagli in pietra e dall'alternanza di nicchie con statue di Santi domenicani. Sul portale è un pregevole tondo in marmo raffigurante la Sacra Famiglia, opera seicentesca di Cristoforo Milanti. L'interno, ad unica navata con profonde cappelle laterali, è impreziosito da un'elegante decorazione a stucco con accenni dorati, e contiene molte importanti opere del XVII e XVIII secolo, tra le quali si ricordano: la "Trasverberazione di S. Teresa" del Borremans; l'apparato scenico di grande effetto plastico della cappella del Crocifisso eseguita da Ignazio Marabitti; l'altare maggiore in marmi mischi e pietre semipreziose; le statue di S. Teresa e di S. Anna di Giacomo Serpotta e, alle pareti, quattro quadri, opera di Antonio Grano, che rappresentano i "Simboli Eucaristici etc. Sull'ingresso è il coro sostenuto da otto colonne di marmo di Billiemi. Gli altari laterali si aprono ad arco sui fianchi della chiesa, alternati ai coretti barocchi in legno intagliato e decorati in stucco. Dietro l'altare maggiore è posta la grande tela di Gaspare Serenario con la "Proclamazione della maternità divina di Maria" del 1746.0http://www.diocesipa.it0visitabile da lunedì a domenica 7.00 -11.00 e 16.00 -19.00000curia@diocesipa.it0Via G. Garibaldi, 23Palermo79901330Via Ausonia, 122PalermoPalazzo Ajutamicristo0091 707142500901460PalazziPalazzi091524003 - 80089431813,367205438,11310710Regione SicilianaMagnifica residenza di Guglielmo Ajutamicristo, ricco mercante pisano, divenuto nobile con la sua attività di banchiere, il quale commissionò, nell'ultimo decennio del '400, all'architetto Matteo Carnalivari la realizzazione del palazzo. Lo storico palazzo fu in quel tempo la dimora prediletta di ospiti illustri. Nel 1500 ospitò la regina Giovanna, moglie del re Don Ferrante di Napoli; nel 1535 vi soggiornò l'imperatore Carlo V, non potendo alloggiare nel Palazzo Reale non adatto alla sua magnificenza; nel 1576 vi fu ricevuto Don Giovanni d'Austria, fratello del re Filippo II, vincitore della battaglia di Lepanto. Dopo essere passato di proprietà ai Moncada principi di Paternò, nell'800 fu venduto alla famiglia Calefati di Canalotti e Tasca d'Almerita, che, ancora oggi detengono la proprietà di una parte del palazzo, dato che l'altra parte è stata acquistata dalla Regione Siciliana. L'edificio si presenta con un impianto tardo-quattrocentesco, rimaneggiato più volte durante i secoli. Di particolare interesse è la sala da ballo dal soffitto affrescato da Giuseppe Crestadoro, raffigurante "La Gloria del Principe Virtuoso", la cui superficie, di 200 mq, si affaccia sulla terrazza fiorita.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0Martedì e sabato dalle ore 09,00 alle ore 19,00 - Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,30 - domenica e festivi visita su prenotazione.
La prima domenica del mese è possibile visitare il palazzo dalle ore 09,00 alle ore 13,000info@palazzoajutamicristo.ithttp://www.palazzo-ajutamicristo.comcittadino@regione.sicilia.it.0Via Vittorio Emanuele, 365Palermo8490134biglietto ore ¿ 6,00.
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoPalazzo Belmonte Riso0091587717Sede del Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia.0901460PalazziPalazzi091524003 - 80089431813,360079238,1151775lunedì chiusoRegione SicilianaL'area su cui sorse il palazzo era occupata fin dal XVI secolo da palazzo Afflitto, il quale fu acquistato da Giuseppe Emanuele Ventimiglia e Cottone, principe di Belmonte, che lo fece riedificare completamente da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1780. passato ai principi di Pandolfina e nel 1841 a Giovanni Riso, divenne nel 1935 "Casa del Fascio"; centrato dai bombardamenti del 1943 fu abbandonato ai vandali che asportarono quanto non distrutto dalle bombe. Il prospetto è l'unica struttura rimasta integra ed è caratterizzato dalla presenza di lesene ornate da capitelli; da un portale d'ingresso affiancato da colonne e da una lunga balconata, corrispondente al piano nobile. Dopo un attento restauro, dal 2005 è divenuto sede del Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia; il cui percorso espositivo, curato da Francesco Andolina, parte da una prima tranche di opere che coprono circa sessant'anni di storia, dai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Salvo, Antonio Sanfilippo ed Emilio Isgro', fino a Croce Taravella, Alessandro Bazan, Laboratorio Saccardi, con un'incursione autorizzata di chi ha lavorato in Sicilia, Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski. Oltre alla colleazione permanente, il museo ospita, anche delle mostre temporanee.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0martedì, mercoledì e domenica dalle ore 09.00 alle ore 20.00; giovedì, venerdì e sabato dalle ore 09.00 alle ore 23.3000http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/riso.htmlcittadino@regione.sicilia.it.0Piazza Marina, 46Palermo95901330Via sant'Anna, 21PalermoPalazzo Galletti di S. Cataldo0091843160500901330PalazziPalazzi013,368792638,11695290Distretto Culturale di PalermoAppartenuto ai Galletti e La Grua, principi di Fiumesalato. Il palazzo risale al XVI secolo, ma venne restaurato in un ibrido stile neogotico nel 1866 dall'architetto Tommaso Di Chiara che vi profuse l'intero repertorio dei possibili riferimenti stilistici come la torre merlata e i lavori a traforo delle aperture. La parte più interna dell'edificio conserva importanti vestigia del XVI secolo: nel vicolo della Neve è un portale ad arco policentrico con cornice; nel vicolo Palagonia rimangono un portale rinascimentale in marmo, con stemma al centro dell'architrave, ed alcune finestre della stessa epoca con cornici in marmo, decorate da intagli a motivi vegetali e naturalistici. L'atrio è coperto da una bella volta costolonata tardo-gotica con chiavi pendule; vi si aprono dei portaletti con architravi elegantemente scolpiti . Oggi è sede di uffici dell'Amministrazione Comunale.0https://www.civita.it00Il sito, sede di uffici comunali, è visitabile su prenotazione.0000Via Lincoln, 71Palermo99901330Via Maqueda, 100PalermoPalazzo Jung0091662814500901340PalazziPalazzi013,369245238,11196010Città Metropolitana di PalermoCostruito nella prima metà dell'800 in via Lincoln dai baroni di Verbumcaudo; nel 1921 divenne residenza della famiglia Jung, tre fratelli ebrei giunti da Milano agli inizi del diciannovesimo secolo, per impiantare in città una grande impresa di esportazione di frutta secca, essenze, agrumi e sommacco. Acquisito dalla Provincia di Palermo, nel 1959, la quale predispose un piano di lavori di restauro,che hanno interessato una superficie totale di circa 6mila metri quadri, suddivisi tra piano terra, primo e secondo piano, più una serie di ammezzati e naturalmente il bellissimo giardino. La struttura ha forti richiami neoclassici, come molti edifici contemporanei della città di Palermo, che si notano soprattutto sul frontone d'ingresso con colonne sottili e nello stile dei balconi. Oggi, il palazzo ospita mostre temporanee ed eventi.0000Visitabile in occasione di mostre ed eventi.0003357957022Via Merlo, 2Palermo10190133biglietto euro 6,00.
La prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoPalazzo Mirto00916167541 - 091616475100901460PalazziPalazzi091524003 - 80089431813,36864138,1165913giorni di chiusura: lunedìRegione SicilianaLe origini della famiglia Filangeri risalgono al periodo normanno. Provenienti da Napoli, per sfuggire agli Angioini, assumeranno una importanza notevole per i numerosi feudi, ma anche per le importanti cariche che vestiranno sia in ambito civile che religioso. Nella prima metà del '600, Giuseppe Filangeri venne nominato principe di Mirto. L'aspetto odierno del palazzo rispecchia a grandi linee quello voluto intorno al 1793 dal principe Bernardo. Di notevole interesse sono: la Sala Salvatore Rosa, chiamata così per la presenza di dipinti realizzati dall'artista napoletano; lo stanzino del trucco con una toiletta in stile Luigi XV e quello del fumo con le pareti in cuoio bulinato e dipinto; il Salone dei Ricevimenti con le decorazioni pittoriche realizzate dal Velasco ed il Salone del Baldacchino con le pareti interamente ricamate a "pittoresco" con scene della "Gerusalemme Liberata" e il soffitto affrescato dall'Interguglielmi dove è celebrata la Gloria di Bernardo Filangeri. Nel 1982 il palazzo fu donato da Maria Concetta Filangeri alla Regione Siciliana, divenendo così sede museale.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0Visitabile da martedì a sabato ore 9.00 -18.00
domenica ore 09.00 - 13.0000http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzomirtocittadino@regione.sicilia.it.0Via del IV Aprile, 2Palermo103901330Via sant'Anna, 21PalermoPalazzo Palagonia009184316050090133Sede di uffici comunaliPalazziPalazzi013,370042938,11700930Distretto Culturale di PalermoIl Palazzo Gravina di Palagonia fu ingrandito ed abbellito nel XVIII secolo, anche se le attuali forme sontuose dell'edificio risalgono agli anni compresi tra il 1810 e il 1857. Il progetto deriva da esempi del Marvuglia. La neoclassica facciata è imperniata sull'elaborato partito, comprendente il portale con coppie di colonne binate e balcone superiore con coppie di cariatidi. Anche gli interni, decorati da stucchi neoclassici, denotano grande cura del dettaglio. Il palazzo è stato fortemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dal terremoto del 1968, distruzioni che hanno reso necessario all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, l'intervento del Comune, attuale proprietario del palazzo, improntato al recupero totale della struttura.0https://www.civita.it00Il sito è visitabile su prenotazione.0000Via Maqueda, 83Palermo108901330Via Maqueda, 100PalermoPalazzo Sant'Elia (Palazzo Celestri di Santa Croce)0091662828900901340PalazziPalazzi013,363664938,112283lunedìCittà Metropolitana di PalermoL'edificio appartenuto fin dal XVII secolo ai Celestri marchesi di S. Croce, fu ammodernato ed abbellito nel 1770 da Tommaso Grimaldi e Celestri che ne fece una dimora principesca; nel 1856 passò ai Trigona principi di S. Elia. Acquistato dall'Amministrazione Provinciale, in uno stato di penoso degrado, è stato completamente restaurato ed adibito a spazio espositivo di mostre temporanee. Il prospetto, lungo 75 metri ha due ingressi con colonne che immettono ad altrettante corti. Alcuni saloni sono stati decorati da Gioacchino Martorana e da Elia Interguglielmi.000dal martedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,00; sabato e domenica aperto solo in occasione di mostre00http://www.provincia.palermo.it/palazzo_s.elia00Via delle Pergole, 74Palermo112901340Piazza Pretoria, 1PalermoPalazzo Tarallo00916166621 - 09161013880090100sede della Biblioteca etnografica.PalazziPalazzi091740111113,362294738,11040040Comune di PalermoL'edificio costituisce un'importante testimonianza dell'architettura civile e nobiliare "minore" sei-settecentesca della città. La sua storia è legata a quella di due note famiglie aristocratiche: i Tarallo, baroni di Badia, duchi di Miraglia e signori di Ferla, e i Cottone, marchesi D'Altamira. Il palazzo è il risultato dell'accorpamento di diverse dimore riunite in un progetto "barocco" di riconfigurazione complessiva degli apparati decorativi sia interni che esterni. Agli inizi degli anni ottanta del '900, il Palazzo fu acquistato dal Comune di Palermo che, dopo un attento restauro, lo ha adibito a seconda sede del Museo Etnografico Pitrè. Tra i lavori che emergono per valore artistico, furono quelli attribuiti a Pietro Martorana, il quale realizzò, per le sale del piano nobile, quattro grandi affreschi, di cui uno solo è giunto fino a noi, ovvero "Storia del trionfo di Betsabea col Re Salomone". Nelle altre sale del primo piano sono stati collocati due eleganti portantine settecentesche e alcuni manufatti del Museo di gusto e committenza colta e aristocratica, anche se realizzati in quelle stesse botteghe artigiane da cui uscivano opere di uso più popolare; tra i quali, alcuni mobili dipinti, di fine '700, in particolare, si tratta di un cassettone, un armadio, un mobile-altare, una "scarabattola" e due teche, tutti del XVIII secolo. Nelle sale sono esposte anche una decina di stampe litografiche d'epoca, contenenti l'alfabeto del contadino e motti di saggezza popolare. Al pianterreno, nei locali originariamente adibiti a scuderie e rimessa per le carrozze, si possono ammirare, il frontale del teatrino ottocentesco del Pitrè e il teatrino completo assemblato da Cocchiara nei primi del '900. Nel piano nobile, come omaggio al fondatore del Museo, c'è una "un angolo della memoria" dedicato a Giuseppe Pitrè, con il suo tavolo da lavoro, i suoi occhialini ed i suoi libri. Ed inoltre, nei saloni del secondo piano, è stata allestita la Biblioteca specializzata del Museo, che conta circa 3 mila volumi donati dal professore Bonomo, oltre a numerosi periodici e ad una consistente raccolta di tesi specialistiche svolte da studenti universitari. La biblioteca possiede anche un'importante documentazione iconografica, comprendente una prestigiosa raccolta di stampe e fotografie di autori diversi, come Interguglielmi, Incorpora, Giannone, Uzzo.0http://www.comune.palermo.it/0Orari di apertura dal lunedì al venerdì 9.00 - 13.00
mercoledi anche 15.30 - 17.3000000Via Dante Alighieri, 167Palermo15590141Ingresso gratuito.Via Dante, 167PalermoParco di Villa Malfitano0916814156000901410Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091682052213,341994638,12177320Fondazione "Giuseppe Whitaker"Il parco di villa Malfitano fu creato nel 1886 da Joseph Whitaker, erede di una famiglia di imprenditori inglesi trasferitasi in Sicilia. Acquistato un terreno poco lontano dal centro della città, nel piano Malfitano, Whitaker e sua moglie Tina vi fecero edificare una sontuosa residenza in stile neoclassico cinquecentesco. Affidarono la progettazione del parco a Emilio Kunzmann, esperto giardiniere e responsabile dei giardini di altre ville della famiglia. Ne risultò un affascinante giardino informale all'inglese, caratterizzato da una grande varietà di rare piante esotiche, molto diverso dai romantici paesaggi in voga nella Sicilia ottocentesca. Il parco ospita più di 250 specie diverse di piante, in gran numero originarie di Paesi tropicali e subtropicali.0http://www.fondazionewhitaker.it/0Tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 16,00 (orario invernale) - ore 17,00 (orario primaverile) - ore 19,00 (orario estivo)000info@fondazionewhitaker.it0Viale LazioPalermo162901440Piazza Pretoria, 1PalermoVilla Terrasi0000901000Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091740111113,336013738,14137650Comune di PalermoLa villa comunale Costa Terrasi è stata inaugurata nel 2010 ed è stata intitolata al Magistrato Gaetano Costa, assassinato dalla mafia il 6 agosto del 1980. All'interno dei locali della villa è stata collocato il Cafè letterario Costes, il quale offre un ricco programma di attività ludico-educative per bambini, per imparare a giocare con l'Arte, usare le mani, la creatività e la fantasia, ed inoltre la Biblioteca Comunale ha realizzato una sua postazione, in un'area di 50 mq delimitato da 6 vetrine a scaffale modulari mobili che comprendono la sala lettura e la postazione front-office.0http://www.comune.palermo.it/0tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.0000000Viale della Libertà, 63Palermo148901430Via sant'Anna, 21PalermoGiardino Inglese009174067900090133all'interno del Giardino servizio "spazio gioco" (bambini da 0 a 3 anni) e "spazio bimbi piccoli" (fino a 5 anni) della "Ludoteca del Giardino",dal Lunedì al Venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, Sabato dalle 9.30 alle 12.30.
Info 091.6268360 / 335.1079380 - www.laludotecadelgiardino.itGiardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi013,350467738,1326894n.b. in caso di condizioni climatiche avverse, il Giardino rimarrà chiuso al pubblico.Distretto Culturale di PalermoSistemato tra il 1850 e il 1853 da Giovan Battista Filippo Basile, il quale seguì uno schema molto in voga nella seconda metà dell'Ottocento, ovvero non creare uno spazio misurato e geometrico (il cosiddetto "giardino all'italiana") ma seguendo le forme e la morfologia naturale del terreno dandogli un'aria più naturale creando appunto un "giardino all'inglese" (da qui il nome Giardino Inglese). Per rendere l'atmosfera ancora più suggestiva furono inserite piante provenienti da tutto il mondo per rendere l'ambiente più esotico sempre secondo i dettami della moda in quel periodo. Viali liberi e percorsi sinuosi si snodano tra sette collinette ed anfratti, in parte esistenti ed in parte appositamente realizzati, zone coltivate a boschetto, giardini e siepi dai contorni curvilinei. All'interno della villa sono sistemati busti in marmo, sculture in bronzo ed il monumento ai caduti, opere dei migliori scultori siciliani dell'ultimo '800 e dei primi anni del XX secolo. Tra questi il gruppo dei "Fratelli", nel laghetto centrale, opera di Mario Rutelli. Nell'area centrale è il Castello saraceno, padiglione neo-moresco dove è sistemato il gruppo dei Fratelli Canaris, opera di Benedetto Civiletti del 1876.0https://www.civita.it0Tutti i giorni 8.00 - 20.00Visite guidate su prenotazione. Per info tel. 091.8431605.0000Corso Calatafimi, 217Palermo169901290Via Ausonia, 122PalermoAlbergo delle Povere009142231400901460Gallerie d'Arte e MuseiMusei091524003 - 80089431813,346372738,1096198lunedìRegione SicilianaFondato nel 1733, sotto il regno di Carlo III di Borbone, con lo scopo di accogliere i poveri inabili, storpi e le giovani vagabonde ed orfane. Progettato dall'architetto Orazio Furetto, i lavori iniziarono nel 1746 e solo nel 1772 fu completato dagli architetti Venanzio Marvuglia e Nicolo Di Puglia. In occasione dell'inaugurazione, avvenuta l'8 agosto del 1772. tutti i nobili, il clero, le autorità, in processione accompagnarono nell'edificio, un gruppo di derelitti, poveri, anziani, donne e bambini per dimostrare la grande generosità del Re e dei nobili. Nel progetto iniziale l'edificio rispecchiava lo stile architettonico del tardo Barocco, ma dato che i lavori si protrassero per molti anni, lo stile Barocco subì l'influenza dello stile Neoclassico che, nel frattempo, era arrivato a Palermo, Anche la Chiesa, posta al centro dell'edificio, che doveva essere a pianto ottagonale, fu trasformata in pianta rettangolare e risentì, sia all'esterno che all'interno, dello stile Neoclassico che presenta linee più sobrie e ornamenti più semplici. Anche il maestoso prospetto dell'edificio è la sintesi dei due stili che in Sicilia si fusero e si trasformarono, grazie alla fantasia e alla personalità di architetti e maestranze molto vivaci e originali. Nell'edificio furono impiantate fabbriche e laboratori di seta e pasta, che diedero lavoro ai giovani ricoverati ridando ad essi quella dignità e quel benessere che solo il lavoro può dare; in particolare l'albergo diventò una fucina di lavoro e di accoglienza per i più diseredati della città, quando fu diretto dal Principe Palagonia che introdusse altre fabbriche, un panificio ed un mulino, organizzò un gruppo di suore per l'assistenza agli infermi e trasformò l'edificio in un centro vitale di accoglienza e recupero delle donne e dei fanciulli sfortunati della Palermo dei primi dell'800. Oggi una parte dell'edificio ospita ancora anziane povere amorevolmente assistite dalle Suore della Carità. Un'altra parte è adibita a mostre e saloni di rappresentanza mentre un'altra parte è proprietà della Sovraintendenza ai Beni Culturali.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal martedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 18,30; domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13,30000cittadino@regione.sicilia.it.0Via Paolo Gili, 4Palermo171901380Piazza Pretoria, 1PalermoCantieri Culturali alla Zisa - Zona Arti Contemporanee (ZAC)0091 7408461 - 091 7408462All'interno:
ZAC, Zona Arte Contemporanea ;
Biblioteca gestita dall'Istituto Gramsci.
All'Accademia delle "Belle Arti" è stata concessa la Galleria Bianca, la Galleria Blu Cobalto e la Grande Vasca0901000Gallerie d'Arte e MuseiMusei091740111113,340582638,11820290Comune di PalermoLe ex Officine Ducrot si trovano alle spalle del Castello della Zisa, e contengono ventitre capannoni: esempi interessantissimi di archeologia industriale, con una naturale vocazione a diventare una straordinaria cittadella della cultura, sull'esempio di analoghi luoghi di lavoro obsoleti. Qui furono realizzati i mobili liberty tra i più belli d'Europa, disegnati da Ernesto Basile, come gli arredi di Montecitorio e delle grandi navi da crociera dei Florio. Negli anni '90 dall'amministrazione "Orlando" sono stati recuperati e ristrutturati tutti gli spazi a centri di cultura, espositivi e teatrali. Oggi quest'area è utilizzata come spazio espositivo per eventi teatrali, musicali e iniziative culturali di ogni genere. L'area attualmente ospita la sede del "Centre Culturel Francais de Palerme et de Sicile", il centro culturale tedesco Goethe-Institut, l'Istituto Gramsci Siciliano (con la relativa biblioteca) e la sede palermitana della Scuola Nazionale di Cinema appartenente al Centro Sperimentale di Cinematografia.Dal 2012 è sede anche di ZAC_ Zisa Zona Arti Contemporanee, nonché del cinema De Seta, cinema pubblico intitolato a Vittorio De Seta, illustre regista italiano, nato a Palermo. La Zisa Zona Arti Contemporanee, padiglione dei Cantieri Culturali alla Zisa concepito molti anni fa come sede del Museo d'Arte Contemporanea della Città di Palermo, apre con una idea/progetto più aderente al momento storico attuale della cultura nel Paese: non un Museo tradizionale ma un luogo dai confini aperti e costantemente in definizione, una Zona appunto, com'è il territorio stesso della creatività attuale con l'ambizione di divenire il centro di produzione culturale della Città di Palermo per le arti contemporanee.0http://www.comune.palermo.it/0Orari di apertura in presenza di mostre: dal martedì al sabato dalle ore 09.00 alle ore 18.30.00000Via Sant'Anna, 21Palermo17590133Intero euro 7,00
Ridotto euro 6,00
Ogni prima domenica del mese ingresso gratuitoVia sant'Anna, 21PalermoGalleria d'Arte Moderna (G.A.M)0091843160500918889893901330Gallerie d'Arte e MuseiMusei013,364775938,11520180Distretto Culturale di PalermoNel 1910 il Ridotto del Teatro Politeama divenne la sede della Galleria d'Arte Moderna Empedocle Restivo. Le ragioni di tale scelta furono motivate dal valore emblematico del monumento, che testimoniava la esaltante stagione della Belle Époque, e dalla sua stessa collocazione nel cuore della città moderna. Dopo quasi un secolo, il Museo si trasferisce nel centro storico della città, oggi luogo di ricerca e d'incontro tra le diverse identità culturali. Nel complesso di Sant'Anna alla Misericordia è possibile distinguere tuttora le fisionomie architettoniche di una residenza privata del Quattrocento e di un convento seicentesco. Il palazzo fu costruito intorno al 1480 dal mercante catalano Gaspare Bonet e divenne presto un modello per l'edilizia residenziale aristocratica. Nel 1618, il palazzo fu venduto ai Padri Francescani determinando la necessità di un ampliamento dell'edificio con la costruzione del convento che si protrasse per tutto il Seicento. La galleria espone ben 214 opere, 176 dipinti e 38 sculture, acquistate alla Biennale di Venezia o da collezioni private e ricevute in dono. Esse rappresentano una importante testimonianza dell'arte italiana dal '700 ai primi anni del '900. Il piano terra è dedicato al genere storico nei formati monumentali; al ritratto tra Neoclassicismo e Romanticismo; al lungo tramonto della mitologia neoclassica; alla celebrazione di Garibaldi tra storia e mito; a Francesco Lojacono e a una nuova immagine della Sicilia. Il primo piano espone le opere riguardanti la poetica del "vero" nei temi letterari e nelle scene di genere; Estetismo ed Esotismo tra Otto e Novecento; dipinti di Antonino Leto e la fortuna del paesaggio mediterraneo; Ettore De Maria Bergler e il Naturalismo lirico di fine secolo; le ultime espressioni del paesaggio nel Naturalismo di fine secolo; Michele Catti e il paesaggio interiore. Infine, il secondo piano ospita i dipinti inerenti il gusto delle Biennali di Venezia tra simbolismo e modernismo; i percorsi del Novecento italiano e il Novecento in Sicilia.0https://www.civita.it0Dal martedì alla domenica 9.30 - 18.30La prenotazione delle visite guidate è obbligatoria (gruppi max 25 persone).didattica@galleriadartemodernapalermo.ithttp://www.galleriadartemodernapalermo.it/mediacenter/FE/home.aspx00Via Alloro, 4Palermo17790133Intero euro 8.00
Ridotto euro 4,00
Ingresso gratuito per i cittadini della Comunità Europea di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65 anni.
Ingresso gratuito la prima domenica del meseVia Ausonia, 122PalermoGalleria Regionale della Sicilia - Palazzo Abatellis00916230011 - 091623000600901460Gallerie d'Arte e MuseiMusei091524003 - 80089431813,371328438,1168727chiuso il lunedì, domenica e il 25 dicembreRegione SicilianaGrandiosa dimora tardo-quattrocentesca e splendida dimora in stile gotico-catalano di Francesco Patella o Abatellis, che fu maestro portolano del regno e pretore della città, il quale commissionò i lavori di costruzione all'architetto Matteo Carnalivari. Alla sua morte, il palazzo divenne convento benedettino e sul lato nord-orientale venne costruita una piccola cappella rettangolare con volte a crociera; nei secoli successivi vi furono apportati diversi cambiamenti ed ampliamenti. Il palazzo si presenta disposto attorno ad un ampio atrio con un lato porticato. Dal 1953 è sede della Galleria Regionale della Sicilia, dove sono esposte opere di artisti siciliani medievali, croci tardo-medievali, vasi e manufatti di epoca araba, pitture del sei e settecento. Sicuramente, le opere d'arte di maggior rilievo sono: lo splendido affresco del "Trionfo della Morte" di ignoto, realizzato nel XV secolo, ritenuto un capolavoro dell'arte pittorica di quel periodo; il delicatissimo busto di Eleonora d'Aragona eseguito da Francesco Laurana; l'intensa "Annunziata" di Antonello da Messina dipinta nel 1473, considerata una autentica "icona" del rinascimento italiano, etc.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0da martedì a venerdì 9.00 - 18.30 (ultimo ingresso ore 18,00);
sabato,domenica e festivi 09,00 - 13,000gall.abatellis@regione.sicilia.ithttp://www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzoabatellis/cittadino@regione.sicilia.it.0Via Vittorio Emanuele, 365Palermo17990133biglietto euro 6,00.
la prima domenica del mese l'ingresso è gratuitoVia Ausonia, 122PalermoMuseo d'Arte Contemporanea della Sicilia009158771700901460Gallerie d'Arte e MuseiMusei091524003 - 80089431813,360079238,1151775lunedì (eccetto i festivi)Regione SicilianaL'area su cui sorse il palazzo era occupata fin dal XVI secolo da palazzo Afflitto, il quale fu acquistato da Giuseppe Emanuele Ventimiglia e Cottone, principe di Belmonte, che lo fece riedificare completamente da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1780. passato ai principi di Pandolfina e nel 1841 a Giovanni Riso, divenne nel 1935 "Casa del Fascio"; centrato dai bombardamenti del 1943 fu abbandonato ai vandali che asportarono quanto non distrutto dalle bombe. Il prospetto è l'unica struttura rimasta integra ed è caratterizzato dalla presenza di lesene ornate da capitelli; da un portale d'ingresso affiancato da colonne e da una lunga balconata, corrispondente al piano nobile. Dopo un attento restauro, dal 2005 è divenuto sede del Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia; il cui percorso espositivo, curato da Francesco Andolina, parte da una prima tranche di opere che coprono circa sessant'anni di storia, dai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Salvo, Antonio Sanfilippo ed Emilio Isgro', fino a Croce Taravella, Alessandro Bazan, Laboratorio Saccardi, con un'incursione autorizzata di chi ha lavorato in Sicilia, Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski. Oltre alla colleazione permanente, il museo ospita, anche delle mostre temporanee.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0martedì, mercoledì e domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.30; giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10,00 alle ore 23,3000http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/riso.html - http://www.palazzoriso.itcittadino@regione.sicilia.it.0Piazza Guglielmo il BuonoPalermo18090138Biglietto ¿ 6,00. Prima domenica del mese ingresso gratuito.Via Ausonia, 122PalermoMuseo d'Arte Islamica0091652026900901460Gallerie d'Arte e MuseiMusei091524003 - 80089431813,344029738,11716710Regione SicilianaOspitato all'interno del Castello della Zisa, è stato inaugurato nel 1991 ed è gestito dalla Sopraintendenza ai Beni Culturali. Il museo espone oggetti prodotti nel periodo della dominazione araba in Sicilia (IX secolo - XI secolo), ma la raccolta è formata prevalentemente da oggetti d'arte islamica del successivo periodo di dominazione normanna (XI secolo - XII secolo), quando l'influenza della cultura islamica in Sicilia era ancora molto forte. Tra i pezzi notevoli della collezione vi sono diversi utensili e oggetti di arredo in ottone, oro e argento decorati da incisioni spesso impreziosite da fili e lamine sottili d'oro e d'argento; delle musharabia in legno, i paraventi lignei a grata composti da tanti rocchetti incastrati fra di loro a formare raffinati disegni e motivi ornamentali . e un'iscrizione lapidea cristiana del 1149 in quattro lingue: ebraico, latino, greco bizantino e arabo, che testimonia la multietnicità della Palermo medievale. Le opere esposte provengono da diversi paesi del bacino del Mediterraneo.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.30
domenica e festivi infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.00000cittadino@regione.sicilia.it.0Piazza MarinaPalermo160901330Via sant'Anna, 21PalermoVilla Garibaldi0000901330Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi013,36815438,1178870Distretto Culturale di PalermoRealizzata su progetto di Giovan Battista Filippo Basile nel 1863, al centro della piazza Marina, fu intitolata all'eroe nazionale Giuseppe Garibaldi proprio per celebrare la recentissima nascita della nazione Italiana.. Il giardino ha un perimetro quadrangolare, con le entrate in corrispondenza delle strade principali ed è recintata da una cancellata in ghisa, realizzata dalla Fonderia Oretea su disegno dello stesso Basile, il quale si ispirò ad un bosco artificiale che era stato approntato nel 1538, nella piazza, per lo svolgimento di una caccia. Tra le tante piante esotiche che si trovano all'interno il ficus Magnoloides è sicuramente l'attrazione principale essendo considerato uno dei più vecchi e grandi d'Italia, con un'altezza di 30 metri, una circonferenza del tronco che supera i 21 metri ed una chioma con diametro di 50 metri.. Appartiene alla specie dei Ficus macrophylla, come un esemplare presente nell'orto botanico di Palermo, di cui costituisce il simbolo. Nella villa troviamo busti scultorei tra i quali appunto quello di Giuseppe Garibaldi, Rosolino Pilo, Giovanni Corrao, Raffaele De Benedetto, Luigi Tukory e Nicola Bălcescu. Nei primi del secolo furono realizzate una cisterna e una torretta di servizio mentre agli anni Venti risale il padiglione forse adibito a caffè; nel 1930 fu poi realizzato il padiglione di ristoro dai repertori decorativi modernisti. Tra le aiuole irregolari, dalle forme oblunghe e ovali e dai bordi curvilinei, è presente invece un'ampia vasca circolare, una sorta di lago artificiale, in una posizione leggermente eccentrica rispetto all'incrocio delle diagonali.0https://www.civita.it0tutti i giorni dalle 8.00 fino al tramontoVisite guidate su prenotazione. Per info tel. 091.8431605.0000Piazza Giuseppe VerdiPalermo16690138Biglietto intero: € 8,00
Biglietto ridotto: under 18 anni e over 65 anni € 5,00; gruppi (minimo 20 persone) € 6,00; scolaresche € 3,00; bambini sotto i 6 anni gratisPiazza Pretoria, 1PalermoTeatro Massimo Vittorio Emanuele0091605352100916053342901000TeatriTeatri091740111113,357093838,12073760Comune di PalermoPer il teatro fu scelta un'area posta tra il nucleo antico della città e la nuova espansione settentrionale, quasi a voler sancire la continuità storica tra le due zone. Il teatro si fece posto tra gli antichi quartieri attraverso radicali demolizioni che interessarono, oltre a tratti della cinta muraria, il quartiere degli aragonesi, ad occidente, ed i complessi monastici di S. Giuliano e delle Stimmate. Il progetto vincitore del concorso, bandito nel 1864, fu quello di Giovan Battista Filippo Basile. Il teatro Massimo Vittorio Emanuele copre un'area di mq 7.730 ed è stimato il terzo teatro in Europa per estensione, dopo l'Operà National di Parigi e il Wiener Staatsoper di Vienna, capacità e requisiti tecnici. L'ingresso è caratterizzato da un colonnato esastilo su una monumentale gradinata; sulle sponde delle scale sono due opere in bronzo che rappresentano la Tragedia, di Benedetto Civiletti, e la Lirica, di Mario Rutelli. Compositamente il teatro presenta un corpo a due piani, disposto attorno alla sala, dietro cui si sviluppa il palcoscenico; due vestiboli circolari sporgono lateralmente. La sala, coperta da cupola, ed il palco, con tetto a falde, si innalzano esibendo la loro autonomia formale rispetto al contesto dell'edificio. La monumentalità dell'organismo architettonico fu assicurata dalla scelta dello stile classico "corinzio-italico". Il teatro fu compiuto in più di vent'anni, dal 1875 al 1897; morto il progettista nel 1891, l'opera venne ultimata dal figlio Ernesto Basile a cui si deve la definizione esterna e la direzione delle opere di finitura interna. Queste comprendono l'arredo del vasto vestibolo d'ingresso, dove è posto il busto di Vincenzo Bellini, il fastoso allestimento del palco reale, della sala e dei cinque ordini di palchi. La volta della sala fu affrescata da Ettore De Maria Bergler e Rocco Lentini. Nel 1997 venne riaperto dopo un lunghissimo periodo d'abbandono iniziato nel 1974 per motivi di restauro procrastinato. Nel 1990 il teatro è stato lo scenario di alcune riprese del film Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola, con Al Pacino, in cui il Padrino Michael Corleone si reca a Palermo per assistere al debutto del figlio nella Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.0http://www.comune.palermo.it/0Tutti i giorni dalle ore 09,30 alle ore 18,00Informazioni e prenotazioni per gruppi: telefono 0916053267marketing@teatromassimo.ithttp://www.teatromassimo.it/index.php00Via Duca degli Abruzzi,1Palermo185901460Piazza Pretoria, 1PalermoMuseo Etnografico "G. Pitrè"00917409012 - 091740900200901000Gallerie d'Arte e MuseiMusei091740111113,328738938,16671010Comune di PalermoVenne fondato nel 1909 da Giuseppe Pitrè, folclorista e studioso di costumi e tradizioni popolari, che, in molti anni di appassionata ricerca, raccolse quel materiale che oggi costituisce il nucleo centrale del Museo. Inizialmente sistemato in un ex convento del centro storico di Palermo, dal 1934 fu trasferito nella dèpendance della Palazzina Cinese. Il Museo conserva circa 4000 oggetti, tra costumi, pupi, carretti, presepi, ceramiche, stampe popolari religiose, ex voto, pitture su vetro, che testimoniano la vita e la cultura popolare della Sicilia. Gli oggetti che compongono la ricca collezione sono ordinati nei locali destinati in origine alla servitù della Palazzina Cinese, distribuiti attorno ad un cortile a croce. Di notevole interesse è la "sala delle carrozze" dove si possono ammirare due splendide carrozze appartenute al Senato palermitano; la "sala Restivo" che ospita carretti siciliani e la sala dedicata ad antichi presepi; raccolta di alcuni archetipi di costruzioni, che illustrano, attraverso le varie dominazioni cui è stata sottoposta la Sicilia, l'evolversi delle abitazioni, dal pagliaio alla dimora recente etc. A sinistra dell'ingresso del Museo è posta la Cappella realizzata intorno al 1804, di perimetro quadrato all'esterno, mentre l'interno è a pianta circolare con fascia anulare, presenta otto colonne con nicchie e passetti e cupola. Tramite una galleria si entra al piano superiore dove la famiglia reale poteva assistere al rito religioso.0http://www.comune.palermo.it/0Chiuso per lavori di restauro0000335227009Via Filippo PattiPalermo19990133Biglietto euro 2,00. Ridotto euro 1,00Via Ausonia, 122PalermoCastello a Mare0091707131700901460Zone ArcheologicheArcheologico091524003 - 80089431813,367256238,1232298lunedìRegione SicilianaSi trovava sul lembo di terra a nord dell'imboccatura del porto della cala ed era costituito da una vera e propria cittadella militare. Edificato a partire dal X secolo, durante la dominazione araba, aveva al centro il mastio turriforme. Una vasta spianata lo separava dalla città. Potenziato in epoca normanna, il castello fu fortificato nel 1496, durante il regno di Ferdinando il Cattolico. In quell'epoca venne costruito il corpo d'ingresso con due torrioni affiancati, al centro dei quali era il fornice e, su questo, lo stemma reale. Nel 1535, nell'ambito delle opere di fortificazione della città decise dal vicerè Don Ferrante Gonzaga, furono costruiti i baluardi ed i fossati a difesa del Castellammare, che diveniva il punto di forza principale della nuova cinta bastionata della città. Inoltre, nel timore di eventuali sommosse cittadine, veniva potenziata la difesa del fortilizio anche verso la città con la costruzione di due grossi baluardi rivolti verso il piazzale occidentale: il bastione di S. Pietro ed il baluardo di S. Pasquale. Nella piazza, denominata piazza Castello, fu posta nel 1722 la statua di S. Giovanni Nepomuceno. Il forte era costituito da una poderosa cinta bastionata di forma trapezoidale con una serie di edifici, disposti lungo il perimetro, che lasciavano una vasta area libera attorno al mastio. Nell'area della fortezza era anche la chiesa parrocchiale di S. Silvestro. Nel 1517 il Castello fu per breve tempo sede del vicerè; vi si trovavano le carceri per il ceto nobile e per i rei di delitti contro lo Stato. Da qui l'artiglieria borbonica lanciò l'offensiva verso la città durante le insurrezioni del 1860. In quello stesso anno si iniziò la demolizione del forte militare per ordine di Garibaldi, tuttavia il completo smantellamento del Castello fu compiuto nel 1922 per la costruzione del pontile trapezoidale del porto. I resti del Castello a mare sono oggi visibili, dopo gli scavi effettuati negli ultimi anni; si possono visitare alcuni edifici del torrione d'accesso, una torre circolare, e sono riemersi i fossati occidentali.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0da martedì a sabato dalle ore 9,30 alle ore 17,30; domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13,30000cittadino@regione.sicilia.it.0Piazza Bellini, 3Palermo22490133Biglietto euro 2,00
Ridotto per gruppi (minimo 5 pax), over 65 e studenti euro 1,00Piazza San Nicola,1Piana degli AlbanesiChiesa Santa Maria dell'Ammiraglio (detta Martorana)0091616169200900370Chiese e OratoriChiese091857102913,362644338,11501280Eparchia di Piana degli AlbanesiLa Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio fu edificata nel 1143 da Giorgio di Antiochia, ammiraglio di re Ruggero II. Nel XV secolo fu concessa al vicino convento delle suore benedettine, fondato nel 1194 da Goffredo ed Eloisa Martorana; da allora la chiesa venne detta, anche "Martorana". L'edificio è formato dal santuario, che conserva la sua originaria struttura quadrata con cupola sorretta da quattro arconi acuti,tipico dello stile arabo-normanno, e dalle navate barocche, aggiunte alla fine del XVII secolo, coprendo l'atrio d'ingresso, poiché, in origine la chiesa era preceduta da un cortile scoperto su cui si ergeva la torre campanaria, sopraelevata durante il XIV secolo, la quale divenne, nel '600, l'ingresso principale della chiesa. L'ampio interno è a tre navate con coro retto da colonne provenienti da precedenti edifici normanni posto sull'ingresso. Di notevole interesse sono i mosaici bizantini che ricoprono parte dell'interno e gli affreschi settecenteschi del sottocoro, realizzati da Olivio Sozzi e Guglielmo Borremans. Il profondo presbiterio quadrangolare del 1685 è decorato da marmi mischi; sull'altare è un prezioso tabernacolo in lapislazzuli della fine del XVII secolo, e l'"Ascensione" opera d'impronta raffaellita, dipinta da Vincenzo da Pavia nel 1533. La chiesa fa parte dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, diocesi cattolica di rito greco-bizantino della Chiesa Bizantina in Sicilia. Recentemente si sono conclusi i lavori di restauro.000Visitabile da lunedì a sabato 9.00 - 13.00 e 15.30 - 17.30
domenica e festivi 9.00 - 10,30.00000Piazza NiscemiPalermo139901460Piazza Pretoria, 1PalermoVilla Niscemi0091740482200901000Dimore e Ville StoricheDimore091740111113,33251438,1642960Comune di PalermoCostruita nel XVIII secolo dal principe Valguarnera di Niscemi sulle strutture di un più antico baglio agricolo, immersa nel Parco della Favorita. La villa, abitata fino a qualche decennio fa ed oggi proprietà del Comune di Palermo, mantiene integri gli arredi, le finiture interne ed il giardino. La residenza padronale è costituita da un corpo a tre elevazioni dalla semplice fattura esterna, proiettato in avanti da due avancorpi terrazzati; dall'ingresso parte lo scaloncino interno a due rampe, mentre un varco conduce alla corte interna, delimitata da corpi ad una sola elevazione; tra questi sono le scuderie ed una sala, utilizzata come auditorium. Al primo piano sono i saloni di rappresentanza e gli appartamenti; nel primo salone, ornato da un camino di notevoli proporzioni, è appesa una interessante raccolta di ritratti dei re di Sicilia; di notevole interesse sono anche il salone principale con pareti e soffitto decorati da affreschi a trompe l'oeil con le Quattro Stagioni, alle pareti, Carlo Magno incorona il principe Valguarnera, sulla parete di fondo, e l'Assunzione della Vergine, nel soffitto; la sala da ballo, riccamente arredata e il giardino esotico a viali liberi che conserva molte specie subtropicali.0http://www.comune.palermo.it/0Edificio: lunedì - sabato (previo accordo)domenica e festivi 08.00 - 19.30
Parco: tutti i giorni dalle 9.00 al tramonto00000Viale Regina Margherita, 38Palermo146901380Via Ausonia, 122PalermoVillino Florio0091702547100901460Dimore e Ville StoricheDimore091524003 - 80089431813,343351438,1193022lunedìRegione SicilianaSplendido esempio di architettura Liberty. Fu realizzato dall'architetto Ernesto Basile, il quale decise di dedicarne la costruzione alla moglie Ida, tra il 1899 e il 1902, per volere della potente famiglia Florio. E' una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d'Italia e viene considerato uno dei capolavori dell'Art Nouveau a livello europeo. Vista l'attitudine cosmopolita e di grande viaggiatore di Vincenzo Florio, Basile decise di ricreare, attraverso i vari elementi dell'edificio, tutte le tappe toccate dal ricco borghese: superfici barocche, capriate tipicamente nordiche, torrette cilindriche che rimandano ai castelli francesi etc. Terminato il periodo florido della famiglia, il villino cadde in disuso fino all'incendio del 1962 che ne danneggiò parte dell'interno. Finalmente, dopo un lungo periodo di restauro, il Villino Florio è fruibile ai visitatori.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal martedì al sabato e la prima domenica del mese dalle ore 9 alle ore 13000cittadino@regione.sicilia.it.0Via Antonio Salinas, 3Palermo141901410Piazza Pretoria, 1PalermoVilla Trabia00917405905La Villa, oggi, è sede di uffici amministrativi del Comune di Palermo e di una Biblioteca pubblica con videoteca ed internet point gratuito(vedi scheda Biblioteche).0901000Dimore e Ville StoricheDimore091740111113,34671638,1304160Comune di PalermoVilla Trabia, ovvero Casena dei Trabia alle Terre Rosse, fu costruita nel Settecento, da Ignazio Lucchesi Palli, Principe di Campofranco. Nel 1814 Giuseppe Lanza Branciforti, Principe di Trabia e Butera acquistò la Casena ed il giardino. La villa include un piccolo parco seicentesco ed un edificio settecentesco. L'edificio di stile classico è composto da un grosso corpo centrale su due livelli e da due ali laterali, che racchiudono una piccola corte, al centro della quale si trova l'ingresso. Nel giardino, d'impianto simile ad un orto botanico si trovano robinie, araucarie, oleandri, conifere, palme, ficus magnolioides e querce, per un totale nel 1910 di 2.790 specie di piante (oggi circa 150 specie).0http://www.comune.palermo.it/0La casena è sede di uffici amministrativi mentre il parco è visitabile dalle ore 07.00 fino al tramontoVisite guidate su prenotazione.0000Via Dante, 167Palermo13590141Biglietto ¿ 6,00/9,00 con visita piano superioreVia Dante, 167PalermoVilla Malfitano09168141560916820522 - 091681613300901410Dimore e Ville StoricheDimore091682052213,341994638,12177320Fondazione "Giuseppe Whitaker"La Villa si estende su circa 8 ettari ed è costituita da una palazzina e un parco. La palazzina fu eretta per la famiglia Whitaker, importanti commercianti inglesi, che fecero la loro fortuna con il "Marsala", l'ottimo vino siciliano e su molte altre attività siciliane, ne settore navale ad esempio, tra il 1886 e il 1889 su progetto neorinascimentale dell'architetto Ignazio Greco. La villa è in stile neoclassico cinquecentesco, con colonne doriche formanti una loggia. Al suo interno si possono ammirare: salotti in stile Luigi XV e XVI, una sala da ballo, una per il gioco del biliardo, nonché una collezione di arazzi fiamminghi del XVI secolo, una coppia di elefantini in smalto cloisonné provenienti dal palazzo imperiale di Pechino, un clavicembalo settecentesco recentemente restaurato anche nella parte pittorica, una slitta russa tardo settecentesca e collezioni di porcellane, ventagli, coralli trapanesi del '600 e '700, quadri dell'800 siciliano e una rara specchiera veneziana del 6-700. All'esterno un vasto parco; di notevole interesse è la Sala d'estate, decorata con piante e fiori in stile realistico, tanto da sembrare un prolungamento del giardino. Oggi la villa appartiene alla Fondazione Whitaker che, sotto il patrocinio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, è stata istituita nel 1975, con lo scopo di incrementare le attività culturali in Sicilia, con particolare riferimento allo studio della civiltà fenicio-punica, e al mantenimento del suo patrimonio storico artistico custodito nell'isola di Mozia e nella Villa Malfitano, una vera e propria casa-museo.0http://www.fondazionewhitaker.it/0da lunedì a sabato 9.00 - 15.00
Il Parco è aperto tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 16,00 (orario invernale) - ore 17,00 (orario primaverile) - ore 19,00 (orario estivo)Visita guidata.00info@fondazionewhitaker.it0Via Francesco SpecialePalermo138901290Via Ausonia, 122PalermoVilla Napoli0091 707142500901460Dimore e Ville StoricheDimore091524003 - 80089431813,334450338,10566710Regione SicilianaSorta nel '500 come trasformazione per uso agricolo della Torre Alfaina o Cuba soprana, l'antico padiglione del parco reale normanno, venne ristrutturata nel XVII secolo quando era di proprietà dei Rao, quindi nel '700 quando passò al giurista Carlo Napoli. Il prospetto meridionale possiede caratteri tipici delle costruzioni villerecce settecentesche, di forma rettangolare, con ampio e scenografico scalone esterno a doppia rampa, tuttavia mantiene portali e loggette cinquecentesche. Le strutture del padiglione normanno sono visibili sul fianco orientale dove sono intuibili le originali aperture ogivali. Del parco della villa fa parte il piccolo chiosco detto "Cubola" che originariamente doveva trovarsi al centro di una peschiera.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0visitabile su prenotazione000cittadino@regione.sicilia.it.0Via Libertà, 52Palermo14390143Biglietto intero euro 5,00; ridotto euro 3,00 (over 65 anni, under 25 anni, studenti universitari gruppi di almeno 15 persone); gratuito per i disabili con accompagnatore, minori di 18 anni, giornalisti, guide turistiche, scolarescheVia Bara All'Olivella, 2PalermoVilla Zito009160720202 - 0916072020000901330Gallerie d'Arte e MuseiMusei09160720203 - 0916072020013,348534438,13528270Fondazione SiciliaEdificata nel XVIII secolo da Gaspare Scichili, successivamente passò ai principi di Carini. Trasformata nel 1891 secondo un classicheggiante stile neo-cinquecentesco, venne ulteriormente ammodernata nel 1906 quando passò a Francesco Zito. Il prospetto fu rifatto con corsi bugnati, aperture sottolineate da decorazioni ad edicola e terrazze laterali. La villa, acquistata qualche anno dopo dal Banco di Sicilia, è oggi di proprietà della Fondazione Sicilia e sede della Fondazione "Lauro Chiazzese" per l'Arte e la Cultura ed ospita una ricca biblioteca, mentre le collezioni di archeologia, di ceramica, di numismatica, di filatelia e di dipinti dell'ottocento italiano sono stati trasferiti a Palazzo Branciforte. Dal 20 giugno 2015 è stata inaugurata la Pinacoteca che espone opere d'arte di instimabile valore dal '600 all'800, realizzate da autori di una certa caratura: da Salvator Rosa a Mattia Preti, da Renato Guttuso a Mario Schifano passando per Michele Catti, Francesco Lo Jacono, Mario Sironi, Filippo De Pisis, Carlo Carrà etc. La Pinacoteca si estende per un'area di mille metri quadrati, su tre piani, più una sala multimediale.0http://fondazionesicilia.it/it/home/0martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 20; mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle ore 140info@fondazionesicilia.itfondazionesicilia.itinfo@fondazionesicilia.it0Piazza Ruggero Settimo, 15Palermo16790139Biglietto intero euro 5,00; ridotto euro 3,00 (studenti, under 30)Via Turati, 2PalermoTeatro Politeama Garibaldi091585900091 6072532 - 091 607253300901390TeatriTeatri091607253213,3559138,12520Fondazione Orchestra Sinfonica SicilianaIl teatro fu edificato tra il 1867 ed il 1874 su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda, in stile pompeiano con doppio ordine di deambulatori colonnati esterni e fronte concepito come arco trionfale; su questo poggia una quadriga in bronzo, opera di Mario Rutelli. Il teatro fu ideato come arena diurna e per spettacoli circensi; la copertura fu realizzata dalla Fonderia Oretea in ghisa solo nel 1877. Nel 1890, in vista dell'Esposizione Nazionale che doveva svolgersi l'anno seguente, il teatro venne decorato con pitture di gusto pompeiano: affidandola ai decoratori Gustavo Mancinelli, a cui si deve il fregio delle Feste eleuterie che circondano il finto velario azzurro-cielo, Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Giuseppe Cavallaro, Carmelo Giarrizzo, Francesco Padovano e Giovanni Nicolini. Il vestibolo offre un soffitto a lacunari ornati di rilievi e fregi mentre gli ambienti di percorrimento e di sosta, come la grande sala degli Specchi e dei piani superiori dove era collocata in passato la Civica Galleria d'Arte Moderna, sono tutti decorati con pitture di Giuseppe Enea, Rocco Lentini e Giuseppe Cavallaro. Damiani, inoltre, è anche il progettista dei due maestosi candelabri esterni ed ha curato la sistemazione del Monumento a Ruggero Settimo (Benedetto De Lisi, 1865) antistante il teatro. Nei giardini ai lati dei due semicerchi della parte frontale del maestoso edificio, che occupa circa 5000 mq, si possono ammirare le sculture di Valerio Villareale (Baccante), Benedetto De Lisi (Silfide) e Antonio Ugo (David). La sala a ferro di cavallo ha doppio ordine di palchi, balconata e due ordini di gallerie. Nell'atrio d'ingresso è la "Danzatrice" scultura a tutto tondo di Amedeo Cataldi. Nel giugno 1874 fu inaugurato anche se incompleto e ancora privo di copertura, con la rappresentazione de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, considerata, per l'epoca, un' opera di grande ingegneria. All'inizio, il teatro doveva essere intitolato a Gioacchino Rossini in occasione della sua morte, ma non se ne fece nulla; per oltre vent'anni il teatro principale per la lirica della città di Palermo, si chiamò solo Teatro Municipale Politeama, finché nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, prese il nome di Politeama Garibaldi. Dal 2001 il teatro è la prestigiosa sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana ed è un punto di riferimento di grande importanza, sia come collocazione che come notorietà, per la Città di Palermo tanto che le due grandi piazze (Ruggero Settimo e Castelnuovo), su cui si affaccia, vengono comunemente chiamate Piazza Politeama.000dal martedì alla domenica dalle ore 9,30 alle ore 14000info@orchestrasinfonicasiciliana.it0Piazza Olivella, 24Palermo17890133ingresso gratuitoVia Ausonia, 122PalermoMuseo Archeologico Regionale "A. Salinas"0091611680600916110740901460Gallerie d'Arte e MuseiMusei091524003 - 80089431813,360490938,1210128lunedìRegione SicilianaOspitato nell'ex convento dei Padri Filippini, il quale si articolava attorno a tre cortili, due dei quali ancora integri, ed al suo interno si aprivano logge e cappelle private. Dopo il taglio di via Roma ed i danni provocati dalla guerra, restano le strutture del primo cortile tardo-rinascimentale con colonne in marmo grigio e archi policentrici. Una transenna, in pietra ad intaglio, delimita la terrazza superiore; interessanti mascheroni in pietra tra gli archi fungono da gocciolatoi. Sul cortile si aprono a destra due portali cinquecenteschi in pietra da taglio di elegante fattura. Al centro del cortile è la cinquecentesca fontana del Tritone. In successione assiale si trova il secondo cortile rettangolare, con lati porticati e fontana centrale. Al primo piano, vicino alle scale è una cappelletta privata con ricche decorazioni seicentesche; al secondo piano è stata ripristinata la bella loggia seicentesca con pavimento maiolicato. Il primo nucleo del Museo Archeologico risale alla raccolta costituita nel XVIII secolo dal gesuita Ignazio Salnitro che diede origine al Museo Salnitrano, alloggiato allora, nel Collegio Massimo dei Gesuiti al Cassero insieme al primo nucleo della Pinacoteca; entrambe le raccolte vennero trasferite nell'ex Convento dei Filippini nel 1866. Una prima sistemazione fu data tra il 1873 e il 1913 sotto la direzione dell'archeologo Antonio Salinas che accrebbe notevolmente il materiale raccolto attraverso gli scavi in corso all'epoca in tutta l'Isola. L'organizzazione sistematica del Museo avvenne nel 1950, quando si trovò in Palazzo Abatellis la giusta collocazione della Pinacoteca. I reperti archeologici sono sistemati nei locali al piano terra, attorno ai due chioschi, e nelle sale dei due piani superiori ed illustrano la civiltà antica della Sicilia, dall'epoca preistorica all'età romana. Tra i numerosi reperti, di notevole interesse sono: la preziosa "Pietra di Palermo", iscrizione geroglifica del 2900 a.C. ; le Metope provenienti dai templi di Selinunte; grondaie a teste leonine; reperti della civiltà etrusca provenienti da Chiusi; l'Ariete, statua in bronzo del III secolo a.C.; il gruppo bronzeo di "Ercole che abbatte un cervo", opera romana proveniente da Pompei etc.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal martedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 18,30; domenica dalle ore 9,30 alle ore 13,000urpmuseopa@regione.sicilia.ithttp://www.regione.sicilia.it/beniculturali/salinas/cittadino@regione.sicilia.it.0Via Vittorio Emanuele, 429Palermo209901340Via Ausonia, 122PalermoBiblioteca Centrale della Regione Siciliana0091707764200901460BibliotecheBiblioteche091524003 - 80089431813,357999638,11431110Regione SicilianaOspitato nei locali dell'ex Collegio Massimo dei Gesuiti edificato nel 1586 sull'area un tempo occupata da case e palazzi e comprendente l'antica chiesa di S. Pantaleone che venne demolita. La costruzione tardo cinquecentesca si presenta esternamente compatta ed essenziale, come era nel carattere delle costruzioni gesuite, improntate al massimo rigore funzionale. Una austera partitura, ottenuta con lisce fasce e lesene, ordina il paramento murario dove sono ritagliate le asciutte finestre. Al centro è il portale d'ingresso. I locali interni, trasformati dopo la sistemazione della biblioteca, gravitano attorno ad un arioso cortile porticato con doppio ordine di logge, completato da balaustre in pietra da taglio e da una transenna continua nel piano attico. Inglobata alla biblioteca è la chiesa di S. Maria della Grotta costruita nel 1615; visibile ancora è l'articolata facciata arricchita da inserti di pietra da taglio che, nel primo ordine, formano capitelli e cornici; il secondo ordine è caratterizzato dal grande finestrone, volute e mensole aggettanti. Nel timpano curvilineo è inserito lo scudo con il simbolo gesuita. Il Collegio fu ampliato e rimodernato più volte; furono costruiti grandi saloni al secondo e al terzo piano. Nel 1767 i Gesuiti vennero espulsi dalla Sicilia; parte dell'edificio fu utilizzato per il Collegio "Real Ferdinando"; nella restante parte venne costituita la Real Accademia di Studi, divenuta nel 1805 Università degli Studi e trasferita nell'ex convento dei Padri Teatini. Il primo nucleo della Biblioteca risale al 1778. A sala di lettura venne adattato il salone di rappresentanza, introdotto da un arco e con soffitto a finti cassettoni, sistemata ed arredata con grandi scaffali da Venanzio Marvuglia. Oggi la Biblioteca è la più frequentata della Sicilia e raccoglie più di 500.000 volumi.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0da lunedì a venerdì 8.30 - 19,0000http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/bibliotecacentrale/cittadino@regione.sicilia.it.0Via Vittorio Emanuele, 31Palermo207901330Via Ausonia, 122PalermoArchivio di Stato00916163093 - 0912510628Sede Convento Padri Teatini0901460BibliotecheBiblioteche091524003 - 80089431813.369860538.1191886L'Istituto rimane chiuso la domenica, i giorni festivi, il 15 luglio (festività del Santo Patrono). Inoltre, nel mese di agosto(per tre settimane), durante le festività natalizie (per due settimane) e la settimana di Pasqua, la chiusura è anticipata alle ore 13,30. Le specifiche date sono comunicate almeno dieci giorni prima tramite avviso in Istituto, sul sito e a mezzo stampa. Eventuali chiusure straordinarie sono pubblicizzate con almeno dieci giorni di anticipo.Regione SicilianaOspitato nell'ex convento dei Padri Teatini, situato accanto alla chiesa di Santa Maria della Catena, costruito nel 1602. L'edificio conventuale fu utilizzato dal 1812 come ospedale per le truppe britanniche; quindi nel 1844 divenne sede dell'Archivio di Stato. La fabbrica mantiene i caratteri della robusta costruzione seicentesca: le aperture hanno cornici piatte e brevi balaustre in pietra; all'interno è un raccolto cortile porticato con archi centrici in pietra sapientemente intagliata. L'Archivio di Stato conserva importanti documenti degli archivi notarili, degli organi diplomatici, giudiziari ed amministrativi dal XIII al XIX secolo. Tra gli altri antichi documenti uno reca il sigillo della grancontessa Adelasia, moglie del conte normanno Ruggero e reggente fino alla maggiore età del figlio Ruggero II; il documento è datato 1109 ed è uno dei più antichi d'Europa. L'Archivio comprende anche i locali del convento della chiesa della Gancia a cui si accedono da un portale posto sul fianco destro della chiesa. Il convento si sviluppa attorno a due corti. Il primo cortile, rettangolare, ha i lati corti a portico; il fronte meridionale conserva archeggiature policentriche della fine del XV secolo; il portico d'ingresso, con archi a pieno centro, è decorato con vivaci affreschi sulla vita dei Francescani. Al centro della corte è posto un pozzo di forme barocche, mentre in fondo a sinistra è stata collocata la campana che un tempo era sistemata nel campanile del convento. Un ampio scalone, costruito nei primi decenni del XVII secolo, conduce ad altri ambienti dell'ex convento, sistemati attorno ad un vasto cortile quadrato. Nel vastissimo dormitorio, stupefacente sia per l'ampiezza che per l'altezza, sono oggi sistemati impressionanti scaffalature a più piani ed una serie di scaffali mobili stracolmi di atti e carteggi.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0Orario di apertura delle sale di studio:
da lunedì a venerdì ore 08:00 - 18:00
sabato ore 08:00 - 13:30
Orario di apertura dell'ufficio cassa e ritiro copie presso le sedi Catena e Gancia:
da lunedì a venerdì ore 9.00- 13.00 e 14.00 - 15.000as-pa@beniculturali.ithttp://www.archiviodistatodipalermo.it/cittadino@regione.sicilia.it.0Via Sant'Anna, 21Palermo213901330Via sant'Anna, 21PalermoBiblioteca della Galleria d'Arte Moderna00918431605Si conservano libri d'arte.0918889893901330BibliotecheBiblioteche013,364775938,1152018sabato e domenica chiusaDistretto Culturale di Palermo00https://www.civita.it0da lunedì a venerdì 9.00 - 13.0000003288039833Piazza Magione, 44Palermo22590133Ingresso gratuito alla chiesa.
Biglietto Cappella + Chiostro ¿ 4.00
Ridotto per gruppi (minimo 10 pax) ¿ 3.00Via Magione, 44PalermoChiesa della SantissimaTrinità o Magione0091617059600901330Chiese e OratoriChiese091 616 616713,369400138,11355160Associazione Esperanza Socio-CulturaleNel medioevo, il luogo, dove è situata la chiesa, era ricco di giardini ed orti a meridione della città allora edificata. La "Mansio Sanctae Trinitatis", appartenuta ai Cavalieri Teutonici dal 1197 al 1492, sorse intorno alla metà del XII secolo. Essa rappresenta uno degli ultimi prodotti dell'architettura siciliana dell'età normanna. Il complesso fu ampliato nel secolo XV secolo, fino ad assumere vaste proporzioni; la chiesa fu innalzata a Commenda nel 1492 e vi furono aperte alcune cappelle laterali. In epoca barocca la chiesa era stata coperta da uno spesso strato di intonaco che nascondeva la struttura originaria. L'immagine odierna del monumento e il risultato dei drastici restauri effettuati tra il 1875 e gli anni venti del XX secolo che hanno completamente decurtato le sovrapposizioni successive, nell'intento di ripristinare l'originario monumento tardo-normanno. Si accede al complesso attraverso il portale barocco costruito nel 1717 all'ingresso del giardino antistante la chiesa. Internamente la chiesa presenta la snellezza propria dello stile gotico, con gli archi ogivali sostenuti da colonnati. Di mirabile fattura le opere d'arte presenti, sebbene non contemporanee alla realizzazione della chiesa. Sul lato settentrionale, è posto un Chiostro che mantiene due delle originali corsie del portico ad arcate ogivali, impostate su coppie di colonne dagli eleganti capitelli. Alle spalle del battistero si trova un Oratorio barocco con altare in marmi mischi e Crocifisso seicentesco.328803983300Orario Chiesa: Lunedì 15,00 - 18,30; Martedì - sabato 8,45 - 12,00/15,00 - 18,30.
Orario Sala + Chiostro+ Cappella: martedì - sabato 10,00 - 13,30/14,30 - 18,00; domenica e festivi 9,30 - 13,3000000Corso Calatafimi,100Palermo20390129Per la visita chiedere alla biglietteria della Cuba. Prima domenica del mese ingresso gratuitoVia Ausonia, 122PalermoNecropoli Punica009159029900901460Zone ArcheologicheArcheologico091524003 - 80089431813,342558638,10813860Regione SicilianaDel primo emporio punico, fondato probabilmente nel corso del VII secolo a.C., sono testimonianza concreta e significativa le numerose tombe comprese nella vasta necropoli che occupava l'area immediatamente ad ovest della città, compresa tra Piazza Indipendenza, Corso Calatafimi, Corso Pisani, Via Cuba, Via Cappuccini e Via Pindemonte. Dal 1746 - anno delle prime scoperte avvenute in occasione della costruzione del Reale Albergo dei Poveri, ad oggi, sono state rinvenute oltre settecento tombe, alcune delle quali, adeguatamente rappresentative dei vari rituali funerari e delle diverse tipologie tombali, sono oggi visibili nell'area della Caserma Tuköry di Corso Calatafimi. La necropoli copre un arco cronologico compreso tra la fine del VII e gli inizi del III secolo a.C. e comprende, sotto il profilo tipologico, sia tombe a camera ipogeica che inumazioni in sarcofago litico e deposizioni in fossa terragna o in cinerario; ugualmente attestati sono i riti dell'inumazione e dell'incinerazione. Tra febbraio e giugno del 2004 si è completato lo scavo di questa porzione di necropoli punica: sono state scavate in tutto circa 150 sepolture che si distribuiscono in maniera intensiva all'interno dello spazio indagato. A questa indagine sistematica si sono affiancate alcune scoperte casuali che hanno determinato la necessità di attivare scavi d'emergenza: in particolare si ricordi la tomba a camera ipogeica scoperta, in occasione della messa in opera della nuova rete idrica, all'angolo tra la Via Maggiore Amari ed il Corso Calatafimi, al cui interno si è recuperato uno dei corredi più antichi dell'intera necropoli, caratterizzato dalla presenza di forme tipiche del repertorio fenicio, e le due tombe a camera ipogeica rinvenute nel corso dei lavori di restauro del complesso monumento dell'Albergo dei Poveri di Corso Calatafimi.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal martedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 17,30; domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13,30000cittadino@regione.sicilia.it.0Fondo PicciulloPalermo20490100Biglietto ¿ 10,00 ridotto ¿ 8,00 per gruppi min 15 pax.Via Nicolò Garzilli, 59PalermoQanat Gesuitico Alto009158043300901410Zone ArcheologicheArcheologico09132940713,361267138,11568790Club Alpino italiano - Sezione della Conca d'Oro di PalermoIl Qanat o Kariz è un sistema di trasporto idrico usato per fornire una fonte affidabile d'approvvigionamento d'acqua per insediamenti umani e per l'irrigazione in ambienti caldi e aridi. Il Qanat Gesuitico Alto si sviluppa nel sottosuolo del quartiere di Altarello e, in particolare, al di sotto di casa Micciulla, nella via nave e nei territori agricoli circostanti.
Lungo tutto il cunicolo, alto generalmente 1,55 metri e largo 0,60-0,80 metri, si aprono sulla volta, a distanze variabili tra i 20 e i 50 metri, pozzi seriali che consentivano l'accesso al cunicolo per evacuare il materiale estratto e per ventilare l'ipogeo. La pendenza di tali cunicoli varia tra il 4 e il 6 per mille, in tale maniera si evitava l'instaurarsi di fenomeni erosivi.
Il Qanat Gesuitico Alto ha un cunicolo con uno sviluppo percorribile di circa 1100 metri; è un sistema ancora attivo con portata variabile tra 10 litri al secondo in periodo estivo e di oltre 40 litri al secondo nel periodo invernale.
La prima notizia bibliografica dei Qanat risale al 1722 ma le opere cunicolari del Gesuitico Alto sono molo antiche, come dimostrano alcuni rinvenimenti archeologici del XII-XIII secolo e i quattro livelli di cunicoli che compongono il sistema di captazione.
I cunicoli del Gesuitico Alto presentano interessanti ed innovative soluzioni finalizzate ad una migliore captazione delle acqua di falda.
I cunicoli più antichi, oggi non più percorsi dalle acque, sono scavati a 8 metri di profondità dal piano di campagna, mentre quelli più recenti si sviluppano a 16 metri di profondità, e risultano scavati non nelle calcarenite ma nella quarzarenite del Flysch numidico (strati di argilla di composizione variabile).
Numerose sono le sorgenti presenti lungo le pareti dei cunicoli che contribuiscono ad alimentare la portata del Qanat. Il Qanat è stato in parte ampliato ad opera dei gesuiti che erano i proprietari dei vasti fondi sovrastanti.0http://clubalpinoitaliano.org/00Visite effettuabili solo su prenotazione allo 091 580433/091 3294070http://www.gscaipalermo.com/00Piazza VittoriaPalermo206901340Via Ausonia, 122PalermoResti di case romane Area Archeologica Villa Bonanno0091 7071425 - 091707141100901460Zone ArcheologicheArcheologico091524003 - 80089431813,355341838,11171480Regione SicilianaIl complesso delle case romane che occupano una porzione della Villa Bonanno all'interno di Piazza della Vittoria fu casualmente scoperto nel dicembre del 1868 dal Direttore delle Antichità di Sicilia Francesco Saverio Cavallari e comprendono i resti di due sontuose dimore, ovvero, "un palagio contenente una sala basilicale" ascrivibili alla metà del IV secolo a.C. Il primo edificio, posto all'ingresso, era formato da due peristili (ampi cortili a colonne), uno di questi, oggi sotterrato. Il peristilio visibile si articola su una superficie di quasi 180 mq ed ha una forma trapezoidale: nove supporti verticali sui lati lunghi e sei sui lati brevi costituivano il porticato; un doppio ordine di colonne doriche delimitava i lati est, ovest e sud, mentre il lato nord era caratterizzato da quattro colonne di ordine "gigante" e due pilastri angolari. Sul lato settentrionale si apriva una esedra, sala di rappresentanza decorata da un ricco pavimento a mosaico raffigurante la "caccia di Alessandro". Sul lato meridionale del portico, addossata ad una colonna, venne realizzata una scenografica fontana con vasca rivestita all'interno di un intenso colore azzurro e decorata, all'esterno, da intonaci a motivi vegetali e da una nicchia rivestita di lastre marmoree. Nella parte centrale del peristilio sono visibili sei plinti in arenaria, dei quali oggi uno mancante, che reggevano i supporti verticali a sostegno, probabilmente, di un pergolato. Al centro di questa struttura è una fontana di forma pressoché circolare, orientata verso la fontana maggiore . Al centro della vasca, un tempo rivestita da lastre di marmo, zampillava l'acqua. Sull'asse tra le due fontane sono i resti di una terza, di minori dimensioni e di forma ottagonale. I due edifici sono divisi da una strada larga 4 metri. I resti del secondo edificio riguardano parte delle strutture e degli apparati decorativi. Esso si articola in due distinte strutture: un nucleo "abitativo" con peristilio e un insieme di ambienti, probabilmente a carattere termale. Dall'atrio, attraverso una sorta di vestibolo, decorato al centro con un mosaico raffigurante Nettuno su quadriga, si giungeva ad una sequenza di tre ambienti disposti lungo l'asse longitudinale dell'edificio caratterizzati da una ricchissima pavimentazione musiva. I mosaici, strappati nel corso delle prime indagini di inizio secolo, sono oggi esposti al Museo Archeologico Regionale "A. Salinas".0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0Tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 17,30000cittadino@regione.sicilia.it.0Piazza Indipendenza, 1Palermo216901290Via Ausonia, 122PalermoBiblioteca dell'Osservatorio Astronomico0091233243 - 091233444La biblioteca dell'Osservatorio Astronomico di Palermo trae la sua origine dal lascito testamentario della biblioteca personale di Giuseppe Piazzi, direttore dell'Osservatorio dalla sua fondazione (1790) al 1826, anno della sua morte.
Il nucleo originale, composto da oltre 650 volumi di argomento scientifico, in prevalenza Astronomia, Fisica e Matematica0901460BibliotecheBiblioteche091524003 - 80089431813,352086238,11009020Regione Siciliana00http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0Biblioteca consultabile solo su appuntamento000cittadino@regione.sicilia.it.0Corso Re RuggeroPalermo154901340Via Ausonia, 122PalermoParco d'Orleans0091707503800901460Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091524003 - 80089431813,354024338,1089367chiuso i festivi.Regione SicilianaIl Parco d'Orléans fa parte dell'omonima villa, che ospita la sede della Presidenza della Regione Sicilia. Il parco fu costruito verso la metà dell'Ottocento e fu per lungo tempo utilizzato come luogo di sperimentazione agraria. Recentemente è stato trasformato in un interessante parco ornitologico, popolato da molte specie di uccelli, esotiche e dell'area mediterranea. È l'unico parco ornitologico d'Italia e uno dei pochi esistenti in Europa. Oltre alle numerose specie di pappagalli esotici rari, come Ara e Conuri, è possibile osservare cicogne, fenicotteri, pellicani rosa e uccelli autoctoni oggi estinti in Sicilia, come l'avvoltoio Capovaccaio, il Pollo Sultano, il Francolino, il Gufo e il Cavaliere d'Italia. Sono presenti anche dei cerbiatti. Il parco è' parte di un grande progetto, il "Parco Ninni Cassarà", secondo solo alla "Favorita" , inaugurato nel novembre del 2011.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0da lunedì a venerdì 9.00 - 12.45 e 15.00 - 17.45
sabato e domenica 9.00 - 12.45000cittadino@regione.sicilia.it.0Via Antonio Salinas, 3Palermo157901410Piazza Pretoria, 1PalermoParco di Villa Trabia0091740590500901000Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091740111113,346320738,12824750Comune di PalermoNel giardino, d'impianto simile ad un orto botanico si trovano robinie, araucarie, oleandri, conifere, palme, ficus magnolioides e querce, per un totale, nel 1910, di 2.790 specie di piante (oggi circa 150 specie).0http://www.comune.palermo.it/0da lunedì a domenica dalle 7.00 fino al tramonto00000Viale degli Abruzzi, 1Palermo147901460Piazza Pretoria, 1PalermoCittà dei Ragazzi0091671437300901000Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091740111113,335919538,1421240Comune di PalermoLa città dei Ragazzi è un'area dedicata allo svago e alla cultura dei bambini e dei ragazzi, situata all'interno del Parco della Favorita, confinante con la Palazzina Cinese. Nato negli anni '50 del secolo scorso e, dopo diversi anni di chiusura, è stato riaperta il 18 luglio del 1997. Tante le deliziose strutture all'interno: il castello in mattoni con vasta platea, il palcoscenico all'aperto, l'ingrottato monumentale (opera ottocentesca di Venanzio Marvuglia), il canale navigabile con imbarcadero, la stazione ferroviaria con i binari e i passaggi a livello, il palco della musica, i ponticelli, il ponte levatoio; oltre al bar e i servizi igienici e l'infermeria. Un angolo è dedicato anche alla cultura, con la biblioteca all'aperto.0http://www.comune.palermo.it/0Aperta dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.30 (da giugno a novembre)00003283605846Via Francesco SpecialePalermo149901290Via Ausonia, 122PalermoGiardino di Villa Napoli0091 707142500901460Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091524003 - 80089431813,334450338,10566710Regione SicilianaSorta nel '500 come trasformazione per uso agricolo della Torre Alfaina o Cuba soprana, l'antico padiglione del parco reale normanno, venne ristrutturata nel XVII secolo quando era di proprietà dei Rao, quindi nel '700 quando passò al giurista Carlo Napoli. Il prospetto meridionale possiede caratteri tipici delle costruzioni villerecce settecentesche, di forma rettangolare, con ampio e scenografico scalone esterno a doppia rampa, tuttavia mantiene portali e loggette cinquecentesche. Le strutture del padiglione normanno sono visibili sul fianco orientale dove sono intuibili le originali aperture ogivali. Del parco della villa fa parte il piccolo chiosco detto "Cubola" che originariamente doveva trovarsi al centro di una peschiera.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0visitabile su prenotazione000cittadino@regione.sicilia.it.00Palermo153901000Piazza Pretoria, 1PalermoParco Ninni Cassarà00Il Parco Cassarà è dotato di un ampio parcheggio con ingresso da via Altofonte (bassa) con un adeguato numero di posti riservati ai portatori di handicap. Tutte le aree parcheggio sono circondate da zone alberate e dotate di adeguata illuminazione.
Il Parco resterà chiuso su disposizione dell'Autorità Comunale, ogni qualvolta sarà necessario per l'esecuzione di opere di manutenzione e per eventuali esigenze dell'Amministrazione.0901000Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091740111113,359483438,10904280Comune di PalermoIl nuovo Parco Urbano "Ninni Cassarà", inaugurato nel 2011, si estende su una superficie complessiva di oltre 28 ettari, si sviluppa dalla Fossa della Garofala (sito archeologico), sino all'attuale circonvallazione interna della città. Il vecchio Parco, conosciuto come il "Giardino d'Orleans", fu realizzato intorno al 1812 da Luigi Filippo Orleans. A quell'epoca, con una superficie di circa 66 ettari, comprendeva un vasto agrumeto e un'area destinata alla coltivazione degli ortaggi, oltre ad una parte ornamentale e ricreativa adiacente la villa e una più estesa adibita a giardino paesaggistico. Nel tempo, a causa dei numerosi passaggi di proprietà, l'intera area ha subito numerose trasformazioni fino al suo completo abbandono, sebbene siano rimaste tracce di antichi viali e boschetti. Solo tra il 1954 e il 1957, la Regione Siciliana ne ha acquistato la proprietà di una parte con il Palazzo e il residuo giardino. Il parco è suddiviso in varie zone tra cui si ricordano: il Boschetto di Querce; il Teatro all'Aperto; la Radura delle Palme dove è stata creata un'ampia zona con impianto di prato verde ornamentale, all'interno del quale si può ammirare un ampio cerchio di palme; la Collina delle Succulente, una collinetta sovrastante il laghetto ed il mandorleto etc.0http://www.comune.palermo.it/0temporaneamente chiuso al pubblico00000Via dei Quartieri, 2Palermo156901460Piazza Pretoria, 1PalermoParco di Villa Niscemi0000901000Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091740111113,325332638,16139160Comune di PalermoCostruita nel XVIII secolo dal principe Valguarnera di Niscemi sulle strutture di un più antico baglio agricolo, immersa nel Parco della Favorita. La villa, abitata fino a qualche decennio fa ed oggi proprietà del Comune di Palermo, mantiene integri gli arredi, le finiture interne ed il giardino. La residenza padronale è costituita da un corpo a tre elevazioni dalla semplice fattura esterna, proiettato in avanti da due avancorpi terrazzati; dall'ingresso parte lo scaloncino interno a due rampe, mentre un varco conduce alla corte interna, delimitata da corpi ad una sola elevazione; tra questi sono le scuderie ed una sala, utilizzata come auditorium. Al primo piano sono i saloni di rappresentanza e gli appartamenti; nel primo salone, ornato da un camino di notevoli proporzioni, è appesa una interessante raccolta di ritratti dei re di Sicilia; di notevole interesse sono anche il salone principale con pareti e soffitto decorati da affreschi a trompe l'oeil con le Quattro Stagioni, alle pareti, Carlo Magno incorona il principe Valguarnera, sulla parete di fondo, e l'Assunzione della Vergine, nel soffitto; la sala da ballo, riccamente arredata e il giardino esotico a viali liberi che conserva molte specie subtropicali.0http://www.comune.palermo.it/0tutti i i giorni dalle 9.00 al tramonto00http://www.comune.palermo.it/comune/villa_niscemi/niscemi.htm00Via LincolnPalermo161901330Piazza Pretoria, 1PalermoVilla Giulia0091740402800901000Giardini Pubblici e Spazi VerdiSpazi Verdi091740111113,37481738,1145290Comune di PalermoIntitolata alla viceregina Giulia D'Avalos, moglie del vicerè Marcantonio Colonna di Stigliano,nel sito dove, anticamente, veniva utilizzato dai pescatori, dell'antico quartiere della Kalsa, per stendere le reti ad asciugare, e, successivamente, era stato scelto come luogo per l'esecuzioni capitali. Fu realizzata nel 1777, e rappresenta il primo giardino pubblico d'Italia. L'impianto della villa, dal netto perimetro quadrato, secondo il progetto di Nicolò Palma, realizza uno schema di giardino all'italiana, dalle precise regole geometriche: viali simmetrici si intersecano secondo due principali direzioni, ortogonale e diagonale, formando un secondo quadrato, diagonale al primo, ed una piazza centrale circolare; agli estremi opposti sono quattro esedre semicircolari. La recinzione in ferro fu eseguita nel 1855. L'ingresso era verso il mare, dove è il monumentale portale realizzato in pomposo stile classico; verso l'esterno il portale è ornato dall'aquila, simbolo della città, e lateralmente da due alti basamenti con leoni. All'interno è sistemata un'esedra ornata da grandi vasi in tufo in corrispondenza dell'inizio dei viali; da qui si diparte il lungo viale che, attraversata tutta la villa, incontra la piazza centrale e giunge sul versante opposto dove si trova un'altra esedra ornata da gruppi scultorei; tra questi sono particolarmente notevoli l'Abbondanza e la Gloria, agli estremi settentrionale e meridionale dell'esedra, opera del 1763 di Ignazio Marabitti. Al centro dell'esedra si trova la fontana del Genio di Palermo: il grande Vecchio coronato, simbolo della città, è collocato su una rupe con le figurazioni simboliche della Sicilia e della Conca d'Oro; le opere scultoree vennero commissionate ad Ignazio Marabitti nel 1778. Nella piazza centrale sono stati posti nel 1866 quattro padiglioni in stile neopompeiano su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda. Al centro è la fontana con l'Atlante, realizzata nel 1780 da Ignazio Marabitti, con dodecaedro in marmo che fungeva da orologio solare, eseguito su progetto del matematico Lorenzo Feredici nel 1784 e restaurato nel 1845.0http://www.comune.palermo.it/0tutti i giorni dalle 8.00 fino al tramonto00000Via Matteo Bonello, 2Palermo18390134Biglietto intero ¿ 4,50
Ridotto: ragazzi 6 - 17 anni e over 60 anni ¿ 3,00; scolaresche e gruppi (minimo 15 persone) ¿ 2,00Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoMuseo Diocesano09161136420916077111 - 091607721500901340Gallerie d'Arte e MuseiMusei091607711113,355606438,1137422Lunedì chiusoArcidiocesi di PalermoSituato all'interno del Palazzo Arcivescovile, il quale fu realizzato nella metà del XV secolo per volere dell'Arcivescovo Simone Beccadelli, in sostituzione del più antico edificio che stava alle spalle della Cattedrale. Della costruzione quattrocentesca, addossata al torrione medievale, si ammirano ancora oggi l'elegante trifora gotico-fiammeggiante e il portale gotico-catalano di ascendenza napoletana. Tra il cinquecento e il seicento il palazzo venne ampliato in modo consistente con la realizzazione del primo ampio cortile e dei balconi sul piano della Cattedrale che sostituirono l'antico loggiato. Nei secoli successivi l'edificio subì ulteriori importanti trasformazioni soprattutto negli interni che divennero tra i più fastosi di Palermo anche per il ruolo politico che spesso assumeva l'Arcivescovo della città come temporaneo Presidente del Regno. Rimangono oggi parti del ciclo di affreschi, realizzati tra il 1733 e il 1734 da Guglielmo Borremans e le pitture del romano Gaspare Fumagalli che coprirono le volte e le pareti del palazzo con splendide finte prospettive. Nel 1972, per volere dell'Arcivescovo Salvatore Pappalardo i saloni di rappresentanza del palazzo sono stati destinati a sede del Museo Diocesano. Il museo si sviluppa attraverso 15 sale in attesa che siano completati i restauri del Piano Nobile del palazzo. La collezione si propone di offrire ai visitatori uno sguardo su oltre otto secoli di storia della Chiesa palermitana. Sono state selezionate circa 200 tra pitture, sculture e opere d'arte decorativa che vanno dal XII al XIX secolo, provenienti per lo più da chiese palermitane distrutte, non più officiate o non in buone condizioni di sicurezza. Tra le opere esposte, si ricordano: il mosaico con la Madonna orante, il Ruolo dei confrati defunti di Antonio Veneziano, Madonna della Spersa, l'Incoronazione di Santa Rosalia di Vito D'Anna, trifora gotico-flamboyant di derivazione catalana, testimone della origini tardoquattrocentesche del palazzo Arcivescovile, il Giovane cavaliere giacente attribuito a Francesco Laurana, il paliotto con la Presentazione di Santa Rosalia alla Vergine, ricamato in seta e coralli etc.0http://www.diocesipa.it0da martedì a venerdì 9.30-13.30
sabato 10.00-18.00
domenica e festivi 9.30-13.300museo@diocesipa.ithttp://www.museodiocesanopa.it/curia@diocesipa.it0Piazza Vittorio Emanuele Orlando, 49Palermo22790138Ogni ora o frazione ¿ 1.60, tariffa massima giornaliera (24 ore) ¿ 12.00Via Chiassi, 20/DMantovaParcheggio Orlando037622167900046100Parcheggio multipiano interrato, 337 posti autoParcheggi pubbliciParcheggi037634500013,350692538,11957190APCOA Parking00http://www.apcoa.it/0Orari di apertura da lunedì a domenica, aperto tutto il giorno.000info@apcoa.it0Via Maqueda, 157Palermo27090133ingresso liberoPiazza Pretoria, 1PalermoArchivio Storico Comunale0091/6164465 - 091/6166309300901000BibliotecheBiblioteche091740111113,362807838,11370080Comune di PalermoOspitato nei locali appartenuti all'ex convento dei Padri Agostiniani Scalzi della chiesa di S. Nicola da Tolentino, edificato nel 1507 ed incamerato dal Comune nel 1866. Nel 1881, l'architetto Giuseppe Damiani Almejda progettò un volume chiuso ed una capiente sala con scaffalature, improntata a criteri razionali e fornita di espedienti tecnologici ripresi dall'architettura industriale del XIX secolo. Il massiccio involucro murario della sala centrale, chiamata con il nome del suo progettista, Sala Almejda, è risolto con un prospetto che richiama vivacemente lo stile rinascimentale con parte terrana bugnata e aperture superiori dal disegno classicheggiante. L'Archivio conserva i documenti della vita comunale a cominciare dal secolo XIII e comprende: Atti del Senato, Bandi, Provviste, Consigli Civici, Cerimoniali, Maestranze, Raziocini, Ricordi patri etc. Di eccezionale valore storico-documentario è il Tabulario, raccolta di pergamene che va dai primi del '300 alla metà dell'800, che conserva tra l'altro i Diplomi o Privilegi della città. Di notevole interesse, inoltre, sono: l'album con le foto dei Mille di Garibaldi, raccolte da Alessandro Pavia, le stereoscopie di Eugene Sevaistre sulle barricate di Palermo del 1860 e una serie completa di disegni con illustrazioni della Divina Commedia, opera di Francesco Scaramuzza, fotografati da Carlo Saccani.0http://www.comune.palermo.it/0da lunedì al venerdì 09.00/13.00
mercoledì anche dalle 15.30/17.300archivispazietno@comune.palermo.itwww.librarsi.comune.palermo.it00Piazza Sant'AnnaPalermo277901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di Sant'Anna La Misericordia0916113642091 617122500901340Chiese e OratoriChiese091607711113,36519538,11481850Arcidiocesi di PalermoCostruita tra il 1606 e il 1632, nel luogo dove esisteva una piccola chiesa dedicata a S. Maria della Pietà. La splendida e scenografica facciata barocca fu realizzata nella prima metà del XVIII secolo su progetto del trapanese Giovanni Biagio Amico, il quale predispose un paramento murario sinuoso, mosso dagli effetti chiaroscurali delle colonne aggettanti e delle nicchie; il prospetto ebbe allora un notevole slancio verticale per la presenza di un terzo ordine, crollato durante il terremoto del 1823. Un ricco repertorio statuario orna le nicchie: l'altorilievo della Vergine dei Dolori, posto sopra il portale d'ingresso è opera di Lorenzo Marabitti; nelle nicchie laterali sono invece le statue dei SS Giuseppe, Gioacchino, Anna ed Elisabetta, eseguiti da Giacomo Pennino su modelli predisposti dal Serpotta; le statue di Sant'Antonio e S. Ludovico concludono il muretto d'attico del secondo ordine. L'interno è a tre navate, separate da colonne in marmo grigio ed archi a tutto sesto. Le navate laterali, con profonde cappelle quasi tutte decorate, sono coperte, in corrispondenza di ciascuna cappella, da cupoletta a base ottagonale con lanternino. Di notevole interesse sono i dipinti raffiguranti l'Ascensione, realizzato da Vito D'Anna e posto nella volta del transetto di sinistra, e l'Assunzione della Vergine Maria, dipinto da Filippo Tancredi, nel corrispondente soffitto dell'ala destra.0http://www.diocesipa.it0(periodo invernale) dal lunedì al sabato dalle ore 16,30 alle ore 18,00 - (periodo estivo) dal lunedì al sabato dalle ore 17,00 alle ore 19,00; festivi dalle ore 8,30 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 18,000s.anna-tor@live.itwww.chiesasantannator.itcuria@diocesipa.it0via dello Spasimo, 35Palermo276901330Piazza Pretoria, 1PalermoSpasimo (Chiesa di S. Maria dello Spasimo)0091.616148600901000MonumentiMonumenti091740111113,3712338,114560Comune di PalermoChiesa in stile tardo gotico: i lavori di costruzione iniziarono nel 1506 nell'antico quartiere della Kalsa, dai padri Olivetani, i quali scelsero il nome "Spasimo" in segno di devozione alla Madonna che soffre dinanzi al Cristo in Croce. I lavori di costruzione della chiesa e del convento annesso proseguirono per molti anni, ma non vennero mai completati perché nel 1536, sotto la minaccia turca, fu disposto il potenziamento del sistema difensivo della città, e l'area a ridosso dello Spasimo fu scelta per la realizzazione di un baluardo difensivo. Successivamente, la chiesa divenne luogo di rappresentazioni teatrali, poi di lazzaretto, con il diffondersi della peste nel 1624,magazzino per i cereali e il grano, vista la vicinanza con l'antico porto, ed infine divenne ospedale civico e, dopo, fino al 1986, ospedale geriatrico. L'edificio si presenta con un impianto a tre navate separate da quattro slanciate archeggiature a sesto acuto e ampie cappelle laterali, riproponendo la concezione spaziale dell'architettura gotico-rinascimentale con alte volumetrie, inoltre, vi si possono riscontrare elementi riconducibili allo stile "chiaramontano", che esalta la tradizione araba-normanna, con la cupoletta rossa che copre l'avancorpo settentrionale del complesso; allo stile carnelivariano, con il grande arco ribassato; al gotico fiorito con le monofore che danno luce alle cappelle laterali. Appare incerta l'esistenza della copertura della navata centrale, oggi a cielo aperto. Attualmente, lo Spasimo si propone come spazio polifunzionale: mostre, spettacoli ed eventi culturali vi vengono ospitati. Inoltre, la Scuola Internazionale di Jazz del Brass Group ha la sua sede in questo suggestivo monumento.0http://www.comune.palermo.it/0Visitabile il lunedì dalle ore 09.30 alle 14.30. Dal martedì alla domenica dalle ore 09.00 alle ore 17.00 (orario invernale in vigore dal 30 ottobre) e dalle ore 9.30 alle ore 18.30 (orario estivo, in vigore dal 2 aprile. Ultimo ingresso ore 18.00)00003394212314 - 34425130963Piazza Bellini, 3Palermo27590133Ingresso euro 2,50;Via Monteleone, 50PalermoChiesa di San Cataldo0091 782968400901250Chiese e OratoriChiese339421231413,36263538,1150021Chiuso il 25 dicembre e il 15 agosto.Ordine del Santo Sepolcro di GerusalemmeFu costruita nel 1154 sotto il regno di Guglielmo I per volere di Majone da Bari, Grande Ammiraglio del re normanno, quale cappella di un sontuoso palazzo, oggi non più esistente. Essa costituisce l'esempio più peculiare della cultura architettonica araba al servizio dei sovrani normanni con le tipiche cupole rosse che la sovrastano e la sua forma di parallelepipedo che la caratterizzano. Guglielmo I donò, nel 1182, la cappella e il palazzo ai Benedettini di Monreale che vi rimasero fino a quando, tutto l'edificio, nel 1787, fu trasformato in ufficio postale. Le varie manomissioni che subì l'edificio nel corso dei secoli, avevano alterato profondamente l'aspetto della chiesa, poi riportate alla configurazione originaria dal restauro diretto da Giuseppe Patricolo nel 1882. Le pareti esterne sono vivacizzate dal disegno grafico delle arcate cieche e dalla fine cimasa di coronamento. L'interno, a pianta centrale, ha tre navate divise da colonne con capitelli di reimpiego che sorreggono le arcate acute. Splendidi sono il pavimento a tarsie policrome in marmo e porfido e l'altare in cui sono incisi una croce e i simboli degli evangelisti.3394212314http://www.santosepolcrosicilia.it0Tutti giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (chiusura biglietteria ore 17.30); 31 dicembre ore 9.30 - 12.30 - 1 Gennaio ore 15.00 - 18.00.0info@santosepolcrosicilia.ithttp://www.santosepolcrosicilia.itinfo@santosepolcrosicilia.it3386973791Via Duca degli Abruzzi, 1Palermo27390146ingresso gratuitoVia Ausonia, 122PalermoPalazzina Cinese0091/707140200901460PalazziPalazzi091524003 - 80089431813,328935938,16812970Regione SicilianaSituata all'interno del parco della Favorita, fu fatta costruire dal re Ferdinando III di Borbone nel 1799 come sua residenza, in stile orientale, come era di moda in quel periodo, dall'architetto Venanzio Marvuglia; rappresenta un documento unico di incontro tra il neoclassicismo e il romantico richiamo dell'oriente nella storia dell'architettura palermitana. L'edificio, su tre elevazioni, ha forma quadrata; il corpo centrale termina in alto con un tetto a pagoda, sorretto da un tamburo ottagonale. Al piano terreno si trovano porticati ad arco ogivali e nei due fianchi ci sono torrette con scale elicoidali a giorno, opera di Giuseppe Patricolo. La costruzione presenta curiosi elementi: i campanelli della grata di ingresso, le travi in legno intagliato delle terrazze e gli smerli. Gli appartamenti sono distribuiti su tre piani. Nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze decorate tutte da Velasquez. Si sale al primo piano con una scala esterna, là si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa dipinti anche dal Riolo, la sala da pranzo con l'ingegnosa "tavola matematica" del Marvuglia e la camera da letto del Re con la volta dipinta in stile cinese. Al secondo piano si trovava l'appartamento della Regina Maria Carolina con due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. All'ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato.0http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE0dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 19; domenica e festivi dalle ore 9 alle ore 13,3000www.casinacinesepalermo.itcittadino@regione.sicilia.it.3347662300Via Torremuzza, 6Palermo28890133Possibilità di acquistare i biglietti degli spettacoli anche su TickettandoVia Torremuzza, 6PalermoTeatro Ditirammu0091617786500901330TeatriTeatri091 617786513,37022638,11711690Teatro DitirammuIl Teatro Ditirammu, canti e memorie della tradizione popolare, con i suoi 52 posti a sedere, nel cuore del centro storico dei Palermo, è uno tra i più piccoli in Italia e certamente è l'unico del genere in Sicilia. I suoi fondatori e direttori artistici sono Vito Parrinello e Rosa Mistretta, uniti anche nella vita, che con i figli Elisa (danza di figura, canto e flauto) e Giovanni (tamburello e percussioni) continuano una tradizione di famiglia che trova origine nella storia personale di Vito e nella voce e nell'interpretazione del canto popolare di Rosa.
Passionalità, carattere, spontaneità, forza poetica, desiderio di comunicare emozioni e sentimenti. Queste caratteristiche fanno di Rosa Mistretta l'interprete naturale di tutti i brani musicali del repertorio della casateatro Ditirammu. Rosa non è figlia d'arte, ma ha vissuto in un ambiente sensibile alla musica, alla pittura in cui è stata incoraggiata, soprattutto dal padre, spinta ad esprimere sensazioni e talento, attraverso il canto e la danza.3347662300http://www.teatroditirammu.it000ditirammu@alice.it - spettacoli@teatroditirammu.ithttp://www.teatroditirammu.it/teatroditirammu/ditirammu@alice.it - spettacoli@teatroditirammu.it0Viale Lazio 5Palermo289901440Piazza Pretoria, 1PalermoBiblioteca Comunale Verde Terrasi0091/30788600901000BibliotecheBiblioteche091740111113,339972238,14352220Comune di Palermola Biblioteca Comunale di Palermo ha realizzato, all'interno della villa comunale Villa Costa Terrasi, una sua postazione, in un'area di 50 mq che comprende la sala lettura e la postazione front-office. La Villa è stata inaugurata nel 2010 ed è stata intitolata al Magistrato Gaetano Costa, assassinato dalla mafia il 6 agosto del 1980. All'interno dei locali della villa è stata collocato il Cafè letterario Costes.0http://www.comune.palermo.it/Verde Terrasidal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30; il mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 17,3000000Via Vittorio Emanuele, 25Palermo285901330Via Maqueda, 100PalermoLoggiato di San Bartolomeo0091 6123832 - 091 662824400901340MonumentiMonumenti013,36189438,11903910Città Metropolitana di PalermoIl Loggiato di San Bartolomeo è ciò che rimane di un ospedale seicentesco che si affaccia sul Foro Italico della città di Palermo, alla sinistra di Porta Felice. L'ospedale fu costruito nel XIII secolo per volere della Confraternita di San Bartolomeo. La configurazione attuale del Loggiato risale al 1608, anno in cui il vicerè spagnolo Vigliena sostenne l'ampliamento del complesso dotandolo di un cortile e adornandone la facciata con elementi in pietra intagliati. Nel 1826, divenne orfanotrofio col nome di S. Spirito. In seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l'edificio venne quasi interamente distrutto conservando soltanto due ordini di logge con elegante balaustra d'attico su una caratteristica facciata bianca che ne mette in risalto le forme, visibili dal mare anche a distanza. Dopo i lavori di restauro operati dalla Provincia Regionale di Palermo, il Loggiato è stato adibito ad ospitare mostre e manifestazioni. Nel 2007, di fronte al Loggiato è stata posta una statua in bronzo dello scultore polacco Igor Mitoraj intitolata "Eroe Elimo" in onore dell'antica popolazione che abitava la Sicilia occidentale.000dal martedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30; sabato e domenica aperto solo in occasione di mostre00000Piazza Sant'EunoPalermo323901330Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa dei SS Euno e Giuliano0916113642000901340Chiese e OratoriChiese0916077111000Arcidiocesi di PalermoCostruita tra il 1651 e il 1658 dalla confraternita dei portantini, detti anche conduttori di sedie volanti, che effettuavano trasporti di persone su sedie a nolo per le strade cittadine. La semplice chiesetta ha un elegante prospetto in cui risaltano il portale con frontone curvilineo e la loggetta che conteneva il campanile. Fortemente danneggiata durante i bombardamenti del 1943, dopo 70 anni è stata restaurata, scoprendo la cripta con le nicchie per i cadaveri, che un sottostante ambiente ipogeo che si allunga sotto l'attuale piazza Magione adibito ad essiccatoio. L'interno è ad un'unica navata con due altari laterali di gusto barocco. Oggi la chiesa viene utilizzata per allestimenti di mostre ed installazioni.0http://www.diocesipa.it0Visitabile in occasione di mostre ed installazioni000curia@diocesipa.it0Piazza San Francesco Di PaolaPalermo329901380Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoChiesa di San Francesco Di Paola091611364209158637300901340Chiese e OratoriChiese0916077111000Arcidiocesi di PalermoI lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1518, con una impronta gotica ispanizzante. Successivamente, nel tardo cinquecento, furono effettuati dei lavori di rimaneggiamento che la portarono ad assumere forme architettoniche dettate dalla Maniera Italiana. Della prima struttura sono ancora visibili le volte costolonate con chiavi pendule e soprattutto la seconda cappella di destra dedicata a Sant'Oliva, con cupoletta emisferica su tamburo ottagono con nicchie angolari. La facciata ha membrature lineari ed un portale tardorinascimentale con tre statue di Giacomo Gagini che raffigurano una Madonna delle Grazie tra i santi Oliva e Francesco. L'interno è ad un'unica navata e profonde cappelle laterali. Tra il XVII e XVIII secolo la chiesa fu decorata da uno splendido apparato di marmi, stucchi e affreschi. Interessanti sono gli affreschi della volta con figure di sante vergini, dottori della Chiesa, martiri ed evangelisti, quelli presenti ai lati delle finestre raffiguranti gli Apostoli e quelli nei pennacchi degli archi con scene della vita di San Francesco di Paola realizzati da Giuseppe Salerno detto lo Zoppo di Gangi. La chiesa conserva altre notevoli opere d'arte.0http://www.diocesipa.it0Giorni feriali dalle ore 7 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 19,30000curia@diocesipa.it32984908778 - 3938466092Via Maqueda, 206Palermo324901340Corso Vittorio Emanuele, 461PalermoOratorio della Carità di San Pietro0916113642000901340Chiese e OratoriChiese0916077111000Arcidiocesi di PalermoLungo la corsia orientale del chiosco della Casa dei Crociferi è ubicato l'Oratorio della Carità di San Pietro, che accoglieva la congregazione di sacerdoti secolari fondata nel 1736, con lo scopo di raccogliere fondi per il riscatto dei religiosi rapiti durante le incursioni di pirati. L'oratorio è preceduto da un antioratorio e da una sala rettangolare, entrambi decorati da affreschi realizzati da Guglielmo Borremans. Nell'affresco della volta dell'antioratorio è rappresentato "L'evasione di S. Pietro dal carcere", invece nella volta dell'oratorio è raffigurato "La Gloria di San Pietro". Nelle vele sono presenti i santi "Francesco d'Assisi", "Acaio", "Vincenzo de' Paoli" e "Paolino". Ad oggi l'Oratorio è sede della Società di Mutuo Soccorso tra i sacerdoti della Carità di San Pietro.0http://www.diocesipa.it0Tutti i sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 19000curia@diocesipa.it0Foro Umberto IPalermo300901330Piazza Pretoria, 1PalermoPalchetto della Musica (Foro Italico)0000901000MonumentiMonumenti0917401111000Comune di PalermoFu realizzato nel 1846 su progetto di Domenico Lo Faso e Carlo Giachery e costituiva il monumento simbolo delle passeggiate estive della nobiltà e borghesia palermitane, dove potersi allietare con dolci sinfonie.
Colonne ioniche circondano lo spazio rialzato destinato ai musicisti. Agli angoli della cornice, quattro grandi aquile mentre al centro del prospetto principale la lapide commemorativa dedicata al grande compositore catanese Vincenzo Bellini.0http://www.comune.palermo.it/0000000Piazza CastelnuovoPalermo301901410Piazza Pretoria, 1PalermoPalchetto della Musica (Politeama)0000901000MonumentiMonumenti0917401111000Comune di PalermoRealizzato nel 1875 dallo scultore ed intagliatore, Salvatore Valenti, per volere della potente famiglia Florio, la quale aveva la propria residenza in questa piazza, con lo scopo di ospitare bande musicali per feste, fiere e manifestazioni. Tuttavia, il vero scopo della costruzione fu per evitare che la piazza venisse utilizzata per edilizia abitativa. La struttura è in marmo bianco, in stile neoclassico, con venti colonne corinzie che sorreggono una trabeazione decorata a palmette.0http://www.comune.palermo.it/0000000Via Maqueda, 59Palermo30290133Costo ingresso euro 2,00 a persona.Via Palmerino, 42PalermoChiesa dell'Assunta0000901290Chiese e OratoriChiese0000Associazione Culturale "Progetto Zyz"Fu costruita tra il 1625 e il 1628. La facciata, in conci quadrati, è dominata dallo stemma nobiliare dei Moncada. Al principio, fu concepita come cappella del Convento, costruito nel 1627 e che dal 1633 ospitò la nobile Juana De la Cerda, moglie del duca di Montalto, Antonio Aragona Moncada. L'interno, in stile barocco, è ricco di affreschi e stucchi. Di particolare pregio sono quelli presenti nel presbiterio, tra cui spicca il gruppo rappresentante "Angeli ed Eterno Padre" realizzato da Giacomo Serpotta. Oltre a Giacomo Serpotta, nella decorazione della chiesa vi lavorarono il fratello Giuseppe e il figlio Procopio. Per quanto riguarda le opere pittoriche della volta e delle pareti vengono attribuite da alcuni studiosi ad Antonio Grano, anche se altri preferiscono assegnare il lavoro a Filippo Tancredi. Gli affreschi del sottocoro sono stati realizzati da Guglielmo Borremans.0https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-2014846268521120Giorni di apertura: dal lunedì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 14,00000progettozyz2015@gmail.com0Via Giovanni da ProcidaPalermo30390133Costo ingresso euro 2,00 a persona, sconto per gruppi superiori a 5 unità.Via Palmerino, 42PalermoChiesa di S. Maria degli Agonizzanti0000901290Chiese e OratoriChiese0000Associazione Culturale "Progetto Zyz"Fu costruita nel 1630 grazie ai lasciti ed ai fondi elargiti da alcuni appartenenti alla Confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti, che aveva lo scopo di salvare le anime dei condannati al patibolo dagli inferi attraverso preghiere e digiuni. La chiesa, durante i secoli, subì diverse modifiche, tra le più importanti fu quella effettuata nel 1784 ad opera dell'architetto Antonio Interguglielmi, che comportò l'ampliamento della struttura. La facciata, di gusto classico settecentesco, presenta un grande timpano semicircolare. Di maggiore interesse, al suo interno, sono gli affreschi della zona absidale che raffigurano momenti della vita della Santa Vergine realizzati da Elia Interguglielmi, fratello di Antonio, il quale realizzò anche le tele sugli altari laterali. Le decorazioni dell'altare maggiore sono opera di Ignazio Marabitti. I quattro Dottori della Chiesa che ornano la navata sono stati realizzati da Gaspare Firriolo.0https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-2014846268521120Giorni di apertura: su prenotazione.000progettozyz2015@gmail.com0Piazza S. Onofrio, 20Palermo304901340Via Palmerino, 42PalermoOratorio di S. Onofrio0000901290Chiese e OratoriChiese0000Associazione Culturale "Progetto Zyz"La sala più antica che costituisce la vecchia chiesetta, venne eretta nel 1500 d.C. e fu costruita inizialmente come Cappella dedicata a S. Onofrio. In seguito, intorno al 1700, venne affiancata nel lato destro un'altra ala, dove attualmente vengono celebrate tutte le funzioni religiose. Nella Cappella è presente l'altare dedicato a S. Onofrio, la cui statua risale al XV secolo, opera del Cieco di Palermo; l'altare sottostante la statua in marmo policromo è in stile barocco (XV sec.). Alla sinistra dell'ingresso è appeso un quadro di Maria SS. del Rosario di Pompei e, in un cantone, la statua di San Biagio (risalente ai primi del '900) e due bacheche contenenti ex-voto di S. Onofrio e di San Biagio (dei primi del '900); chiude la parete, un confessionale di fattura artigianale. Sul lato destro della Cappella è presente un'acquasantiera in marmo, sovrastata da una statua in marmo bianco di Carrara, raffigurante S. Onofrio risalente al XV secolo, di scuola gaginesca. L'ala destra della Chiesa, realizzata nel '700, comprende un altare maggiore e due laterali. Invece, nella parte sinistra dell'ala, è possibile ammirare l'altare dedicato a Gesù Crocifisso del settecentesco. L'altare maggiore è in marmo policromo ed è sovrastato da un crocifisso in legno di fine '700. Dietro l'altare maggiore è posta una pala d'altare raffigurante la morte di S. Onofrio e l'ascensione dell'anima nuda al Creatore, attorniato dagli angeli ed assistito dall'abate Pafnunzio (opera di Giuseppe Salerno detto lo Zoppo di Ganci). Nella parete di fondo vi è il tavolo dei gestori della Compagnia di S. Onofrio nata nel 1548; è in legno scolpito in noce e ciliegio; il seggio è appoggiato alla parete e ai suoi fianchi sono posti due sedili in legno, scolpiti nel 1567 dal Calandra. Sopra il seggio sono appesi due quadri raffiguranti uno la Sacra Famiglia e l'altro il Sacro Cuore di Gesù. Nel palco sopra il tavolo dei gestori è locato un organo meccanico del '700 a canne di piombo. Nella volta, un interessante affresco che raffigura S. Onofrio in ginocchio, realizzato dal Carreca.0https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-2014846268521120domenica dalle ore 8,30 alle ore 10,45; primo venerdì del mese dalle ore 17,00 alle ore 18,15000progettozyz2015@gmail.com0Cortile Scalilla al CapoPalermo297901340Piazza Pretoria, 1PalermoBiblioteca Comunale Il Piccolo Principe0091 779894000901000BibliotecheBiblioteche0917401111000Comune di PalermoLa Biblioteca "dei bambini e dei ragazzi", è specializzata per una fascia di utenza dai 5/6 anni ai 16/18 anni. La struttura ha al suo interno uno splendido giardino arabeggiante con vasche la cui pavimentazione è a mosaico e sedili a panca decorati con mattonelle con disegni originali del prof. Pausic.
Splendidi alberi di melograno, corbezzolo, arancio amaro, alloro e banano sono inseriti nelle grandi vasche cui è parcellato il giardino.0http://www.comune.palermo.it/0dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 18,0000http://librarsi.comune.palermo.it0327 3807578Piazzetta Angelini, 1Palermo29890133Intero: euro 2,50 - Ridotto: euro 1,50 (gruppi; itinerario "Circuito del sacro")Via Mariano Stabile, 160PalermoChiesa Santa Maria del Piliere0916055799000901390Chiese e OratoriChiese0916118168000Associazione Amici dei Musei SicilianiLa Chiesa di Santa Maria del Piliere fu fondata intorno alla metà del 1500 dalla nobildonna palermitana Giulia De Panicolis nello stesso luogo dove, scavando un pozzo, nel mandamento Castellammare, era stata rinvenuta una statua lignea della Vergine sopra un "pileri" (termine siciliano con significato di "pilastro"). Il ritrovamento accese la devozione e l'interesse dell'intera città di Palermo e soprattutto della nobildonna, la quale si dispose a far fabbricare una chiesa in suo onore.
Dopo la morte della nobildonna all'interno della chiesa vennero ospitate diverse maestranze: quella dei Calzettai, degli Argentieri, della congregazione degli Angelini (o degli Angeli) e infine la compagnia dei cavalieri di San Giacomo.
Tra il 1749-1750 la chiesa subì diversi rifacimenti, venne infatti realizzato un portale riccamente adorno, seguito dalla realizzazione di un gruppo scultoreo di scuola serpottiana e dagli affreschi realizzati da Vito D'Anna tipicamente settecenteschi rappresentanti Scene Bibliche e la nascita di Sansone. Interessata dai danneggiamenti bellici venne chiusa negli anni immediatamente successivi al dopoguerra. Durante gli anni '60 ha subito chiari interventi di restauro di natura conservativa.3498379203 - 3477062925http://www.amicimuseisiciliani.it0visitabile nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 10,00 alle 18,000amicidelpiliere@gmail.comhttp://www.amicimuseisiciliani.it/amicideimusei/?page_id=1227info@amicimuseisiciliani.it0Piazza Ponte dell'AmmiraglioPalermo299901230Piazza Pretoria, 1PalermoPonte dell'Ammiraglio0000901000MonumentiMonumenti0917401111000Comune di PalermoCostruito tra il 1130 e il 1140 da Giorgio d'Antiochia, ammiraglio di re Ruggero. Il ponte, che si trova sul luogo dove scorreva il fiume Oreto prima di essere deviato, rappresentava un elemento di grande importanza per la viabilità di quel periodo, quando Palermo era raggiungibile solo dal mare. La struttura è costituita da due rampe poggianti su cinque arcate in terrotte da quattro arcatelle più piccole, tutte ad ogiva e disegnate da ghiere piatte. Presso questo ponte, nella notte del 27 maggio 1860, le truppe garibaldine piegarono, in una dura battaglia, quelle borboniche che s'opponevano al loro ingresso in città. Dal luglio 2015 è tra i monumenti che fanno parte dell'Itinerario Arabo-Normanno, Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO.0http://www.comune.palermo.it/0Visitabile 24 ore su 24
Visitable 24 hours day0000