Consulta l'archivio biografico
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Nato nel 1619 e morto nel 1679, o nel 1673 secondo Luigi Boglino.
Appartenne all'Ordine dei teatini, insegnò morale e filosofia e fu, per circa 40 anni, consultore del S. Uffizio.
Spesso veniva richiesto il suo parere; interessante è la descrizione degli avvenimenti legati alla rivolta palermitana del 1647; un'altro suo scritto riguarda la facoltà della Monarchia di catturare negli edifici di culto i rei che vi erano rifugiati.
Tra le opere a stampa segnaliamo il "Racconto dell'atto pubblico di fede celebrato in Palermo" pubblicato dal tipografo Nicolò Bua nel 1658 ed il rarissimo e bello "Le solennità lugubri e liete in nome della fidelissima Sicilia nella felice Comune di Palermo per la morte di Filippo IV e per le festose acclamazioni di Carlo I", stampato a Palermo da Andrea Colicchia nel 1666 ed ornato di splendide incisioni in foglio grande.
Tra i manoscritti inediti, segnaliamo "I trionfi del S. Arcivescovo Mamiliano, palermitano, nel ritorno alla patria", in cui descrisse le feste celebratesi in occasione dell'arrivo nella capitale dell'isola della preziosa reliquia del Santo, condotta da Roma dall'arcivescovo di Palermo Pedro Martinez y Rubio, che l'aveva ricevuta in dono dal Papa Alessandro VII.
Le rimanenti opere a stampa e manoscritte sono di carattere teologico.