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Musco Angelo
Musco Angelo
(Musicista compositore e organizzatore teatrale)

Nato a Milano nel 1925 e morto a Palermo il primo gennaio 1969.

Figlio del grande attore catanese, del quale porta lo stesso nome, e di Desdemona Balistreri appartenente ad una delle più importanti famiglie di attori della Comune etnea.

Compie i primi studi nel collegio "Pennisi" di Acireale, mentre i genitori sono impegnati in Italia e all'estero con la loro Compagnia teatrale.

Alla morte improvvisa del padre, nel 1937, si trasferisce a Messina con la madre, che aveva avuto in eredità il Grand Hotel.

Angelo completa gli studi a Palermo, dove si era trasferito nel 1943, laureandosi in giurisprudenza nel 1947.

Ma la vena artistica, discesa "per li rami", lo porta ad iscriversi al Conservatorio "V.Bellini" dove si diploma in pianoforte, composizione e direzione d'orchestra.

Nel frattempo aveva cominciato a frequentare assiduamente gli ambienti ed i personaggi più qualificati della cultura palermitana, in particolare quelli che gravitavano nella libreria di Fausto Flaccovio, ed a scrivere al giornale "L'Ora" come critico musicale.

Nel 1952 fonda il Coro Polifonico di Palermo, che riscuote successo in Comune ed anche all'estero; nel 1954 il cardinale di Palermo, Ernesto Ruffini, lo nomina presidente dell'Istituto per lo Spettacolo Sacro.

Nel 1953 avvia la sua collaborazione con l'INDA (Istituto nazionale del dramma antico) di Siracusa, per il quale compone le musiche di scena per le tragedie greche, in diverse stagioni delle rappresentazioni presso il Teatro Greco e che risulteranno fra le sue più belle ed apprezzate composizioni.

Nel 1954 viene nominato direttore artistico della SACLASL (Societa' anonima cooperativa lavoro addetti spettacoli lirici) ed organizza numerosi spettacoli in tutta la Sicilia, portando la lirica di qualità anche in località minori.

Diviene vicedirettore dell'EAOSS (Ente autonomo orchestra sinfonica siciliana) a partire dal 1957 e nel 1959 ottiene la Cattedra di esercitazioni orchestrali presso l'Istituto "Corelli" di Messina.

In quegli anni avviene l'incontro con il coreografo Aurel Milloss ed inizia fra i due un rapporto di collaborazione che porterà alla realizzazione a Palermo di raffinati spettacoli di balletti, al Teatro di Verdura ed al Teatro Massimo.

Il felice sodalizio porta anche alla creazione di un balletto musicato da Angelo Musco, con coreografie di Millos e scene e costumi su bozzetti di Renato Guttuso, dal titolo "Sei danze per Demetra", rappresentato con grande successo al Teatro Massimo di Palermo ed in varie Comune siciliane.

Nel 1959 il Teatro Bellini di Catania commissiona a Musco un altro balletto da inserire nel calendario della Stagione.

Egli compone "Una storia di Pupi- La notte di Roncisvalle" su soggetto e testo di Nino Aquila, coreografie di Luciana Novaro, scene e costumi di Gianni Polidori, che riscuoterà grande successo.

Ma Angelo, che si era rifugiato nella musica e non aveva voluto cimentarsi nel teatro di prosa, forse per rispetto o per timore reverenziale nei confronti del padre, improvvisamente decide di restaurare a proprie spese il Teatro Garibaldi, in via Castrofilippo a Palermo, e di creare, assieme all'attrice Cinzia Abbenante, una Compagnia Stabile del Teatro Garibaldi.

Ne seguirono due stagioni indimenticabili, in un ambiente di straordinaria eleganza; poi l'abbandono per problemi economici e quello più colpevole da parte degli enti preposti alla custodia, con il conseguente, inevitabile degrado.

Intanto Musco realizza la sua unica opera lirica, tratta da "Il Gattopardo", con il drammaturgo Luigi Squarzina che ne curerà la regia, interpretata dal tenore Nicola Rossi Lemeni.

L'opera apre la stagione lirica del Teatro Massimo di Palermo, ricevendo critiche non univoche.

Gli eventi non positivi incisero profondamente sullo stato d'animo e fisico di Musco, che verrà colto da infarto.

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