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Onufrio Enrico
(Poeta scrittore e pubblicista)

Nato il 14 novembre 1858 e morto ad Erice (Trapani) il 28 settembre 1885.

Insegnò giovanissimo lettere nell'Istituto Epicarmo e successivamente nel liceo Umberto. Pubblicò saggi su alcune delle più importanti riviste letterarie del tempo, quali "Nuova Antologia", "Cronaca bizantina", "Fanfulla" e "Capitan Fracassa". Nel 1877, a Milano, divenne condirettore e comproprietario con Angelo Sommaruga del "La farfalla", e mantenne stretti contatti con autorevoli esponenti della Scapigliatura. Fece anche il corrispondente di guerra dall'Erzegovina durante il conflitto greco-turco del 1878. Tornato a Palermo, vi conseguì la laurea in Giurisprudenza e, due anni dopo, la libera docenza in Letteratura italiana nell'Università di Catania. Tra le sue opere principali si ricordano i saggi critici: "Le formule del bello nell'arte" del 1877, "Il sentimento della natura nel Poliziano" del 1884; le raccolte di poesie: "Barbarie" del 1877, "Momenti" del 1878, "Albatro" del 1882. I racconti: "La spugna d'Apelle" del 1882; i romanzi: "L'adultera del cielo" pubblicato nel "Capitan Fracassa" e "L'ultimo borghese" pubblicato nel "Giornale di Sicilia" nel 1885. Nel 1882 usci "La conca d'oro", edito da Treves di Milano, una guida pratica di Palermo di piacevole lettura. Morì non ancora ventisettenne, consunto dalla tisi.

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