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Nato a Siena nel 1927 e morto a Palermo nel 1989.

Dimostrò fin da giovanissimo spiccata intelligenza, costante impegno, esemplare diligenza ed uguale interesse sia per le discipline scientifiche che per quelle umanistiche. Si laureò nel 1951 in matematica e fisica presso l'Università di Palermo, ottenne subito dopo l'incarico di topologia creando durante il suo primo anno di attività universitaria, con il collega Calogero Vinti, la raccolta delle lezioni di analisi superiore tenute da Benedetto Pettineo. Vinto nel 1954 il concorso per professore ordinario di matematica e fisica nei licei, si allontanò da Palermo per ritornarvi nel 1959 riprendendo i contatti con l'Università e ottenendo gli incarichi di teoria delle funzioni, geometria, geometria differenziale e algebra superiore. Nel 1965 conseguì la libera docenza in algebra e vinse il concorso di assistente di matematiche complementari. Lasciò l'insegnamento nei licei per dedicarsi interamente alla carriera universitaria, dal 1968 al 1984 fu incaricato di matematiche complementari presso la Facoltà di Scienze e contemporaneamente fu docente di geometria presso la Facoltà di Ingegneria. Socio ordinario dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Palermo, si dedicò inizialmente a problematiche di carattere geometrico, ma a partire dagli anni "60 e dopo l'incontro e l'influenza di Giorgio Trevisan, si interessò di analisi reale e di teoria della misura. Autore di ottimi manuali universitari, dimostrò le sue capacità scientifiche soprattutto durante il convegno sul Calcolo delle variazioni, tenuto a Palermo nel 1976 e i seminari sui Gruppi di Lie e sulla Teoria delle distribuzioni.