Consulta l'archivio biografico
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Nato a Palermo il 4 luglio 1850 e morto ad Agrigento il 2 novembre 1931.
Compiuti gli studi classici e teologici nel seminario arcivescovile, nel 1872 fu ordinato sacerdote. Nel 1874 ottenne l'incarico di insegnare lingua araba ed ebraica nell'Universita di Palermo e l'anno successivo fu chiamato nel Museo nazionale, di cui divenne in seguito ispettore. Membro e segretario del Collegio teologico, nel 1890 venne nominato canonico della Cattedrale.
Appassionato di storia della Sicilia, coltivò in particolare gli studi paleografici, diplomatici e numismatici. Nell' "Archivio storico siciliano", pubblicazione periodica della Società siciliana per la Storia Patria, illustrò numerose iscrizioni sepolcrali, arabe ed ebraiche, descrisse moltissime monete arabe.
Tra i tanti documenti pubblicati, si ricordano: "Il falso codice arabo-siculo" (il celebre "Consiglio d'Egitto", inventato di sana pianta dall'abate maltese Giuseppe Vella), confermando le tesi già esposte da Rosario Gregorio, principale artefice dello smascheramento del suddetto impostore; "Le medaglie e gli artisti del Seminario dei Chierici di Palermo nella sua fondazione"; "Nota sulla iscrizione quadrilingue esistente nel Museo Nazionale di Palermo"; "Studi sulla numismatica arabo-normanna di Sicilia".
Pubblicò il catalogo delle monete arabe esistenti nella Biblioteca comunale e il Codice diplomatico dei Giudei in Sicilia, in tre volumi.
L'undici dicembre 1898 fu consacrato vescovo di Agrigento e da quel momento la sua attivita' divenne quasi esclusivamente pastorale. Nella Comune dei templi fece effettuare restauri e consolidamenti alla Cattedrale, durante i quali venne alla luce la cappella dell'apostolo S. Bartolomeo, con pregevoli affreschi ducenteschi.