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Piazzi Giuseppe
Piazzi Giuseppe
(Matematico e astronomo)

Nato a Ponte di Valtellina (Sondrio) e morto a Napoli nel 1826.

Entrato nell'Ordine dei Teatini  nel 1764, si formò a Milano, Torino, Roma e Genova.

Fu introdotto allo studio della matematica e dell'astronomia da Girolamo Tiraboschi, Giovan Battista Beccaria e dai padri Le Seur e Jacquer.

Dopo avere insegnato filosofia a Genova e matematica all'Università di Malta nel 1770, venne chiamato a Palermo come lettore di matematica presso l'Accademia dei Regi Studi  mantenendo l'incarico fino alla nomina a professore di astronomia.

Insigne astronomo, fondò due Specole, quella di Palermo e quella di Napoli, inoltre, contribuì a migliorare le prestazioni dei telescopi del XIX secolo grazie anche all'esperienze fatte durante il suo soggiorno estero a Parigi e a Londra, presso l'Osservatorio Astronomico di Parigi e l'Osservatorio di Greenwich.

A Palermo operò per quarantacinque anni e lavorò per fare della Comune uno dei centri di ricerca astronomica migliori d'Europa.

Pertanto volle la costruzione di un Osservatorio Astronomico concessagli nel 1790 dal principe Francesco Tomaso d'Aquino. 

Le osservazioni della volta celeste lo condussero, dopo un anno dalla costruzione della Specola, alla scoperta dell'asteroide Cerere.

La sua opera di ricercatore varia e ad ampio raggio, a lui infatti si deve la realizzazione di un catalogo stellare pubblicato nel 1803, successivamente ampliato da un secondo catalogo edito nel 1814 il "Praecipuarum stellarum inerrantium positiones mediae ineunte seculo XIX", riferimento essenziale per la ricerca astronomica dell'epoca.

Nel 1814 portò a compimento  la meridiana di Palermo all'interno della Cattedrale e, al culmine della sua carriera di astronomo, fu incaricato dal governo borbonico di completare i lavori dell'Osservatorio Astronomico di Napoli.

Tra le sue opere: "Della specula astronomica di Palermo libri quattro" (1792); "Sull'orologio Italiano e l'Europeo" (1798); "Della scoperta del nuovo planeta Cerere Ferdinandea" (1802); "Codice metrico siculo" (1812); "Lezioni elementari di astronomia" (1817); "Ragguaglio del Reale Osservatorio di Napoli eretto sulla collina di Capodimonte" (1821).

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