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Vissuto nel XVI secolo, nato a Brescia e morto a Palermo.
Palermitano di adozione come possiamo rilevare nel suo manoscritto "Le antichità di Sicilia" (stampato soltanto nel 1881 a Palermo da Montaina) dalla dedica a Francesco Santapau e Branciforti, principe di Butera, in cui dichiarava di abitare in Sicilia da più di venticinque anni.
Notevole è quest'opera divisa in due parti: nella prima si occupava della fondazione di Palermo, condividendo le ipotesi del Fazello e di Pietro Ranzano; nella seconda, meno fantastica, descriveva la Palermo fenicia, il suo porto, le monete, ecc.. di questo manoscritto ne esistono due copie nella Biblioteca comunale di Palermo.
Ancora manoscritto è la "Dichiarazione delle ragioni che la Comune di Palermo ha per potere usare il suo magistrato municipale il titolo di Senato nella sottoscrizione delle lettere".
Ampiamente utilizzato dal Villabianca fu anche l'altro manoscritto "Origine del nobilissimo ordine del Tosone con la mutazione di varie sue costituzioni dal 1431 in poi".