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Tasca Lanza Giuseppe
(Politico)

Nato a Palermo il 3 giugno 1849 e morto nel 1917.

Protagonista della vita politica cittadina a cavallo dei due secoli, apparteneva ad una famiglia aristocratica: il padre Lucio Mastrogiovanni Tasca e Nicolosi era conte d'Almerita, la madre Beatrice Lanza e Branciforte apparteneva alla nobile prosapia dei principi di Trabia e duchi di Camastra.

Suoi nipoti erano: Alessandro Tasca Filangeri, figlio del fratello Lucio, principe di Cutà chiamato per la sua appartenenza al partito socialista  "il principe rosso"; il conte Romualdo Trigona, marito della nipote Giulia Tasca Filangeri, che fu sindaco della Comune dal 1909 al 1910, e Giuseppe Lanza di Scalea, figlio della sorella Rosa, sposata con Francesco Lanza e Spinelli principe di Scalea, che fu anch'egli sindaco di Palermo dal 1920 al 1924.

Nel 1876 sposò la nobildonna Annetta Bordonaro Chiaramonte e dal matrimonio nacque il figlio Lucio, importante esponente del movimento separatista nell'isola e primo sindaco di Palermo dopo la caduta del fascismo.

In occasione del matrimonio, ottenne in dono dalla madre la bellissima villa Camastra, che da lui prese nome di villa Tasca, dove egli impiantò un'azienda agricola, fra le più avanzate tecnologicamente di tutta la Conca d'oro.

Vi coltivò agrumi, viti e gelsi; produsse industrialmente il vino "Camastra", che ottenne la medaglia d'oro all'Esposizione di Roma del 1897; allevò bachi con rendimenti superiori del 20-40 % rispetto agli allevamenti lombardi, nonchè vacche svizzere e danesi, cavalli inglesi e api.

Fu sindaco di Palermo per tre volte, precisamente dal 2 giugno 1901 al 28 dicembre 1901, poi dal 18 aprile 1902 al 25 dicembre 1903 e infine dal 14 marzo 1906 al 10 luglio 1907.

Durante la sua amministrazione venne decisa la municipalizzazione del gas; nel maggio del 1906 avvenne la posa della prima pietra del grande mulino municipale alla presenza dei sovrani e fu istituito il servizio di refezione scolastica.

Fu anche eletto senatore del regno.
 

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