Consulta l'archivio biografico
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Nato a Palermo nel 1838 e morto nel 1915.
Figlio di Luigi (1810-1880), fu uno dei più illustri esponenti della pittura ottocentesca e maestro di tutta una generazione d'artisti.
Ottenne il pensionato regio a Napoli presso lo studio di Filippo Palazzi; nel 1856 espose a Palermo Paesaggio grande ideale, riscuotendo vasti consensi.
Fu garibaldino e nel 1862 combattò in Aspromonte, dove fu fatto prigioniero assieme a Menotti Garibaldi.
Nel 1863 ricevette la medaglia d'oro alla mostra di Palermo, poi espose a Firenze e, nel 1869, al palazzo municipale della sua Comune
Nel 1871 fu a Vienna; partecipò alla Mostra internazionale di Parigi del 1878 e, nello stesso anno, alla Promotrice di Napoli. Fu molto lodato all'Esposizione palermitana del 1891, prese parte a numerose Biennali veneziane.
Fu socio di molti circoli e istituti culturali del Regno e insegnò all'Istituto di belle arti.
Passando da un primo periodo in cui, sull'onda del Romanticismo, eseguì opere a soggetto storico, egli nei suoi quadri seppe interpretare con grande sensibilità i colori del paesaggio siciliano.
Di lui è stato scritto che seppe descrivere come pochi il passaggio tra vecchio e nuovo secolo in Sicilia.
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private italiane.