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Corselli Salvatore
(Tipografo ed editore)

Nato a Palermo il 9 luglio 1828  e morto il 15 marzo 1918.

Figlio di Girolamo Corselli e di Vincenza D'Anna, discendente dell'insigne pittore Vito D'Anna.

Coniugato con Rosaria Cassarà Forzano, appartenente per linea materna ai baroni di S. Michele, ebbe numerosa prole, fra cui i poeti in lingua siciliana Edmondo e Alfredo, lo studioso di spiritualità mariana Oreste ed il generale Rodolfo.

L'antica famiglia, di origine toscana, aveva annoverato nei secoli XVI e XVII il protomedico del Senato palermitano, Salvatore Corselli, ed i notai Stefano Corselli e  Antonino Corselli.

Salvatore Corselli contribuì a promuovere la cultura a Palermo nella seconda metà del XIX secolo grazie alla sua attività di editore e proprietario di officine tipografiche site in via Garibaldi.

Coadiuvato dai figli Edmondo ed Alfredo, che gli successero nella proprietà e direzione dell'azienda editoriale, Corselli propose una linea editoriale che mirava da un lato a sostenere la produzione legata alle tradizioni popolari, dall'altro a diffondere un gusto tipicamente borghese della cultura ottocentesca e del primo novecento.

Sul primo versante la linea editoriale dei Corselli si segnale per le seguenti pubblicazioni in lingua siciliana: "Il dizionario numerico della cabala siciliana, Significato dei sogni con ambi e terni", "Poesie occasionali per qualunque festa e di onomastici", "Poesie siciliane: Tuppi Tuppi", "Sciarra tra soggiri e nora", "L'arma addannata", "I due fratelli circatura", "La vita di Santa Genoveffa", "Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo" ed i "Fioretti di San Francesco" tradotti in vernacolo siciliano ad opera di Alessio Di Giovanni.

Sul secondo versante Salvatore, Edmondo ed Alfredo Corselli inaugurarono alcune collane di successo di letture per ragazzi e per ragazze come "La Bibliotechina ideale illustrata" diretta da Ernesto Nuccio; di filodrammatica come quella del "Il Teatro in famiglia" e di amatorialità operistica come quella dei "Libretti del melodramma lirico".

Si ricorda altresì l'istituzione di una collana di "Biblioteca Patriottica", dove i Corselli pubblicavano la rivista "L'amico del soldato" periodico del Comando del X Corpo d'Armata di stanza a Palermo e rivolta all'educazione del morale della truppa.

Salvatore Corselli muore nel 1918 nel suo palazzo di via Nicolò Palmieri 31.

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