Consulta l'archivio biografico
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Nato nel 1898 e morto nel maggio del 1968
Musacara, nome d'arte tratto dall'anagramma del cognome, era cognato di Pippo Rizzo, nel 1924 avendo sposato la sorella Maria, e da lui fu incoraggiato ad abbracciare la causa futurista. Nel giugno del 1927, alla Mostra nazionale futurista di Palermo inaugurata da Marinetti al circolo "Il Convegno", l'artista presenta' due opere: "Balilla" e "I patetici".
Dopo il 1930, "sopiti gli ardori futuristi", (Alba Rizzo, Palermo 1991), si chiamò di nuovo Carramusa.
Prese parte alla seconda guerra mondiale e, negli anni '50 e '60, prese parte a numerose mostre collettive in Sicilia, esponendo i suoi lavori a soggetto floreale.