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Casella Francesco Antonio
(Giurista e storico)

Nato a Palermo nel 1819 e morto a Napoli il 1° aprile 1894

Figlio di Francesco Angelo, ufficiale di Murat e poi generale sotto i Borboni e di Antonietta Foresta della Scaletta.  Portati a compimento gli studi di giurisprudenza, entrò nell'affermato studio napoletano di Martini Serra.

Fu in contatto con gli ambienti culturali partenopei ed in particolare con Spaventa, Luigi Settembrini e Carlo Troya; assieme a quest'ultimo si cimenta' nel 1844 alla fondazione della Societa' di Storia Patria.

La sua carriera di magistrato fu brillante e costellata di successi: giudice civile nel 1842, giudice della gran corte militare nel 1848, sostituto procuratore generale nel 1852.

Il 3 giugno del 1859 divenne, su incarico di Francesco II, ministro di Polizia generale, ma per i suoi atteggiamenti di rinnovamento venne presto rimosso dall'incarico.

Nel 1860 venne rimosso dalla carica di consigliere della Corte suprema dallo stesso Garibaldi; dopo un breve periodo di lontananza dall'attivita' ritornò alla professione di avvocato e nel 1869 venne nominato Consigliere di Cassazione. Si ritir?dall'attivita' nel 1893.

Della sua produzione a stampa si ricorda la cura dell'opera di Granito "Storia della congiura del principe di Macchia" pubblicato a Napoli nel 1862 e dell?edizione di un libretto di Giovambattista Vico da lui stesso rinvenuto.

A margine della sua attivita' sappiamo che egli fu un attento collezionista di libri. Molto particolare fu la raccolta di oltre mille operette, di cui egli stesso aveva redatto a Napoli nel 1875 il "Catalogo di operette italiane stampate nel corso del XIX secolo per cura di vari editori e per la maggior parte in piccolo numero di esemplari" pubblicate in occasione di matrimoni e che venne venduta  alla Deutsche Staatsbibliotheck di Berlino nel 1926.

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