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Periodo di riferimento 2015
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Capitolo 9: Giustizia

I delitti denunciati

A Palermo, nel 2014, sono stati denunciati complessivamente dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria 38.524 delitti, con un incremento rispetto al 2013 di 119 delitti, pari allo 0,3%.

Rispetto al 2009, quando erano stati denunciati in totale 30.802 delitti, l’incremento è di 7.722 delitti, pari al 25,1%.

Il tasso di delittuosità totale[1], che nel 2009 era pari a 4.682,9 delitti ogni 100 mila abitanti, nel 2014 ha raggiunto il livello di 5.677,9 delitti ogni 100 mila abitanti.

Limitando l’analisi ai delitti che determinano maggiore allarme sociale, nel 2014 si è registrato un sensibile decremento rispetto al 2013 sia degli omicidi volontari (passati da 10 a 7, -30%), che dei tentati omicidi (passati da 18 a 13, -27,8%).

Rispetto al 2009, nel 2014 si è registrato un omicidio volontario in più (+16,7%), e lo stesso numero di tentati omicidi.

Con riferimento agli omicidi volontari consumati, il tasso di delittuosità di Palermo è pari a un delitto ogni 100 mila abitanti. Nel confronto con i grandi Comuni italiani, Palermo si colloca nella parte bassa della graduatoria, al nono posto. Le città con il tasso più elevato sono Catania (2,5 omicidi volontari ogni 100 mila abitanti), Napoli (1,9) e Bari (1,5). Le città con il tasso più basso sono Genova (0,2 omicidi volontari ogni 100 mila abitanti), Verona (0,4) e Bologna (0,5).

Con riferimento ai tentati omicidi, i tassi più elevati si registrano a Bari (6,2 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti), a Genova (5,4) e a Napoli (5). Palermo, con 1,9 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti, è all’ottavo posto insieme a Catania, davanti a Venezia (1,5), Bologna (1,3) e Verona (1,2) (cfr. graf. 9.1).

9.1

Grafico 9.1: Tasso di delittuosità totale per omicidi volontari consumati e tentati omicidi – confronto con le grandi città italiane

I furti complessivamente sono cresciuti del 5,4%, passando da 22.967 nel 2013 a 24.206 nel 2014. Rispetto al 2009, quando i furti erano 17.729. l’incremento è pari al 36,5%.

I furti con strappo (ovvero gli scippi) sono passati da 395 nel 2009 a 816 nel 2013, fino a 895 nel 2014, con un incremento del 126,6% rispetto al 2009 e del 9,7% rispetto al 2013.

I furti con destrezza (ovvero i borseggi) sono passati da 1.206 nel 2009 a 1.696 nel 2013, fino a 1.806 nel 2014, con un incremento del 49,8% rispetto al 2009 e del 6,5% rispetto al 2013.

Nel confronto con le altre grandi Città, Palermo, con 131,9 furti con strappo e 266,2 furti con destrezza ogni 100 mila abitanti, è la quinta città per il tasso relativo agli scippi, dopo Catania, Bari, Napoli e Milano e addirittura la città con il più basso tasso relativo ai borseggi, anche se – per questi specifici delitti, spesso di modesta entità – si deve tener conto della differente propensione a denunciare i delitti nei diversi contesti geografici. (cfr. graf. 9.2).

9.2

Grafico 9.2: Tasso di delittuosità totale per furti con strappo e furti con destrezza – confronto con le grandi città italiane

I furti in abitazioni, dopo la preoccupante impennata registrata nel 2012 e nel 2013, hanno fatto registrare nel 2014 una sensibile diminuzione: nel 2009 erano 820, sono passati nel 2012 a 1.632 e nel 2013 a 1.719, mentre nel 2014 sono scesi a 1.440, con un decremento del 16,2% rispetto al 2013. Rispetto al 2009 si registra invece un incremento del 75,6%.

Nel confronto con i grandi comuni italiani il fenomeno ha fortunatamente dimensioni ancora contenute: a Palermo nel 2014 si sono registrati 212,2 furti in abitazioni ogni 100 mila abitanti, secondo miglior valore dopo Napoli, mentre, per esempio, a Torino si sono registrati 766,4 furti in abitazioni ogni 100 mila abitanti, a Milano 708,4, a Bari 602,4 (cfr. graf 9.3).

9.3

Grafico 9.3: Tasso di delittuosità totale per furti in abitazioni – confronto con le grandi città italiane

Fra i furti di mezzi di trasporto è proseguita anche nel 2014 la diminuzione dei furti dei mezzi a due ruote, già registrata a partire dal 2011: i furti di ciclomotori, che erano 1.336 nel 2009 e 1.032 nel 2013, nel 2014 si sono fermati a 868 (-15,9% rispetto al 2013 e -35% rispetto al 2009); i furti di motocicli, che erano 2.369 nel 2009 e 2.090 nel 2013, nel 2014 si sono fermati a 1.936 (-7,4% rispetto al 2013 e -18,3% rispetto al 2009).

Non accennano a diminuire invece i furti di autovetture, passati da 2.828 nel 2009 a 4.110 nel 2013, fino a 4.504 nel 2014 (+9,6% rispetto al 2013 e +59,3% rispetto al 2009).

Nel confronto con i grandi Comuni, la città di Palermo, con riferimento ai furti di mezzi di trasporto, è fra le città con i tassi di delittuosità più elevati: con riferimento ai ciclomotori, con 127,9 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al secondo posto, dietro a Bologna e prima di Catania, Firenze e Napoli; con riferimento ai motocicli, con 285,3 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al quarto posto, dietro a Catania, Napoli e Genova; con riferimento alle autovetture, con 663,8 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al terzo posto, dietro a Catania e Bari. Da sottolineare la scarsa rilevanza del fenomeno nelle città venete (Verona e Venezia, quest’ultima grazie soprattutto alla ridotta diffusione di auto e moto), e il valore particolarmente elevato del tasso relativo ai furti di autovetture che si registra a Catania: 1.462,7 furti ogni 100 mila abitanti, contro, ad esempio, 663,8 a Palermo, 624,4 a Napoli, 517,3 a Roma, o 511,2 a Milano (cfr. graf. 9.4).

9.4

Grafico 9.4: Tasso di delittuosità totale per furti di motocicli e furti di autovetture – confronto con le grandi città italiane

Le rapine in complesso, dopo il sensibile incremento fatto registrare nel 2012, nel 2013 e nel 2014 sono diminuite, fino a tornare ad un livello inferiore a quello registrato nel 2011. Nel 2014 si sono registrate 1.237 rapine, il 21,9% in meno rispetto alle 1.583 rapine del 2013. Rispetto al 2009, quando si erano registrate 1.144 rapine, si registra un incremento dell’8,1%.

Le rapine in abitazione sono passate da 101 nel 2013 a 94 nel 2014, con una diminuzione del 6,9%. Rispetto al 2009, quando si erano registrate 45 rapine in abitazione, si registra un incremento percentuale decisamente elevato (+108,9%).

In diminuzione nel 2014 anche le rapine in banca e le rapine in uffici postali: le prime, che nel 2009 erano 26 e nel 2013 27, nel 2014 si sono più che dimezzate, fermandosi a 13 (-51,9% rispetto al 2013 e -50% rispetto al 2009); le rapine in uffici postali, che erano 15 nel 2009 e 23 nel 2013, nel 2014 sono scese a quota 5 (-78,3% rispetto al 2013 e -66,7% rispetto al 2009).

Nel 2014 sono sensibilmente diminuite anche le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via e le rapine presso esercizi commerciali. Le prime, passate da 557 nel 2009 a 854 nel 2013, nel 2014 si sono fermate a 670 (-21,5% rispetto al 2013 e +20,3% rispetto al 2009). Le seconde, passate da 275 nel 2009 a 299 nel 2013, nel 2014 si sono fermate a 213 (-28,8% rispetto al 2013 e -22,5% rispetto al 2009).

Nel confronto con i grandi Comuni, la Città di Palermo fa registrare il tasso di rapine in abitazione più elevato: 13,9 rapine ogni 100 mila abitanti, seguita da Milano, con 12,9, da Bari con 12,6 e da Torino con 11,8. Le altre grandi città presentano invece valori sensibilmente più bassi, compresi fra il 4,2 di Venezia e l’8,7 di Firenze.

Con riferimento alle rapine in banca, il calo registrato a Palermo nel 2014 ha abbassato il tasso di delittuosità a 1,9 rapine ogni 100 mila abitanti, al settimo posto fra le grandi città. Il valore più elevato si registra a Catania (5,7 rapine ogni 100 mila abitanti), seguita da Bologna (4,9). In coda alla classifica troviamo Verona (0,4) e Firenze (0,5).

Con riferimento alle rapine negli uffici postali, tutte le grandi città registrano tassi di delittuosità molto contenuti, compresi fra l’1,3 di Milano e lo 0,3 di Bologna. A Palermo il tasso è pari a 0,7 rapine ogni 100 mila abitanti. Venezia è l’unica grande città in cui nel 2014 non si è registrata nemmeno una rapina negli uffici postali.

9.5

Grafico 9.5: Tasso di delittuosità totale per rapine in esercizi commerciali – confronto con le grandi città italiane

Con riferimento alle rapine presso esercizi commerciali, a Palermo si sono registrate nel 2014 31,4 rapine ogni 100 mila abitanti, valore che pone Palermo al quinto posto della classifica del rischio. La città con il tasso più elevato è Catania (46,6 rapine ogni 100 mila abitanti), seguita da Bari (46,1). La classifica è chiusa ancora una volta da Verona, dove il tasso si ferma ad appena 12,3 rapine ogni 100 mila abitanti (cfr. graf. 9.5).

9.6

Grafico 9.6: Tasso di delittuosità totale per rapine in pubblica via – confronto con le grandi città italiane

Relativamente alle rapine in pubblica via, si rileva il tasso particolarmente elevato di Napoli (223,3 rapine ogni 100 mila abitanti), sensibilmente più elevato di tutti gli altri Comuni: la seconda città, infatti, è Milano, con un valore del tasso sensibilmente più basso, 155,7,9. Palermo, con 98,7 rapine in pubblica via ogni 100 mila abitanti, occupa il sesto posto fra i grandi Comuni. La classifica è chiusa da Verona, con 38,1 rapine ogni 100 mila abitanti (cfr. graf. 9.6).


[1] numero di delitti per 100.000 abitanti

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