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Periodo di riferimento 2021
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Capitolo 10 - Palermo nei Censimenti

Capitolo 10: PALERMO NEI CENSIMENTI

La popolazione residente a Palermo rilevata al Censimento permanente del 2021 è pari a 635.439 abitanti, di cui 303.851 di sesso maschile e 331.588 di sesso femminile.

Rispetto al Censimento permanente del 2020 si è registrata una diminuzione di 2.446 unità, pari allo 0,4%, e rispetto al Censimento del 2011 una diminuzione di 22.122 unità, pari al 3,4%. Andando ancora più indietro nel tempo, si rileva che nel 1971 i residenti a Palermo erano 642.814, cresciuti fino a oltre 700 mila nel 1981 (701.782, +9,2%). Nel 1991 l’ammontare della popolazione è rimasto sostanzialmente stabile, appena sotto quota 700 mila (698.556, -0,5%). Nel 2001 la popolazione residente si è fermata a 686.722 abitanti, con una diminuzione dell’1,7%, e nel 2011 a 657.561, con una diminuzione del 4,2%.

Grafico 10.1: Popolazione residente a Palermo per fasce di età ai Censimenti dal 1971 al 2021

10.1

Nel 2021 il 14,0% della popolazione residente aveva un’età compresa fra 0 e 14 anni, il 15,9% fra 15 e 29 anni, il 18,1% fra 30 e 44 anni, il 29,7% fra 45 e 64 anni, e il 22,3% un’età pari o superiore ai 65 anni. Dal 1971 al 2021 si è registrato un progressivo invecchiamento della popolazione: i ragazzi (0-14 anni) si sono più che dimezzati, passando da 186.676 (pari al 29% del totale) nel 1971 a 89.122 (pari al 14,0%) nel 2021, mentre gli anziani (65 anni e più) sono più che raddoppiati, passando da 58.105 (pari al 9%) nel 1971 a 141.779 (pari al 22,3%) nel 2021.

Le sensibili modifiche della struttura per età della popolazione hanno determinato forti variazioni in alcuni indicatori demografici, quali l’indice di dipendenza strutturale, l’indice di vecchiaia e l’indice di ricambio generazionale.

L’indice di dipendenza strutturale dei giovani, dato dal rapporto fra la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni e la popolazione di età compresa fra15 e 64 anni, che nel 1971 era pari a 46,9 (ovvero vi erano 46,9 ragazzi ogni 100 persone in età lavorativa), nel 1981 è sceso a 41,1, nel 1991 a 31,3, nel 2001 a 25,8, nel 2011 a 22,2, e infine nel 2021 a 22,0, meno della metà del valore iniziale.

Per converso, l’indice di dipendenza strutturale degli anziani, dato dal rapporto fra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età compresa fra15 e 64 anni, nel 1971 era pari a 14,6, e nei Censimenti successivi è via via cresciuto fino ad arrivare a 35,0, più del doppio del valore del 1971.

L’indice di vecchiaia, dato dal rapporto fra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni, nel periodo in esame si è quintuplicato, passando da 31,1 anziani ogni 100 ragazzi nel 1971 a 159,1 anziani ogni 100 ragazzi nel 2021.

L’indice di ricambio generazionale, dato dal rapporto fra la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni e la popolazione di 65 anni e più, nel 2021 si è ridotto a un quinto del valore registrato nel 1971, passando da 321,3 a 62,9 ragazzi ogni 100 anziani.

Grafico 10.2: Indice di dipendenza strutturale, indice di vecchiaia e indice di ricambio generazionale ai Censimenti dal 1971 al 2021

10.2

I dati relativi alla popolazione residente per titolo di studio (popolazione di sei anni e più fino al 2011, di nove anni e più dal 2018) mettono in luce un progressivo innalzamento del livello di istruzione.

Nel 1971 i laureati erano 20.613, pari al 3,6% del totale; i diplomati 51.479, pari al 9,1%; le persone con licenza media inferiore 84.776, pari al 14,9%; le persone con licenza elementare 206.324, pari al 36,4%; gli alfabeti senza titolo di studio 163.155, pari al 28,8%, gli analfabeti 41.073, pari al 7,2%. In altri termini, quasi nove residenti su dieci non arrivavano al diploma.

Nel 2021, dopo cinquant’anni, i laureati sono 97.434, pari al 16,7% del totale; i diplomati 180.682, pari al 30,9%; le persone con licenza media inferiore 187.275, pari al 32,0%; le persone con licenza elementare 92.396, pari al 15,8%; gli alfabeti senza titolo di studio 22.483, pari al 3,8%, gli analfabeti 4.776, pari allo 0,8%. In altri termini, le persone che non arrivano al diploma sono scese da quasi nove a meno di sei su dieci.

Grafico 10.3: Popolazione di 6 anni e più (a partire dal Censimento 2018 di 9 anni e più) per titolo di studio a Palermo ai Censimenti dal 1971 al 2021

10.3

Anche la struttura delle famiglie ha fatto registrare significativi cambiamenti nei cinquant’anni in esame. Nel 1971 a Palermo vi erano 169.940 famiglie, con una dimensione media di 3,7 componenti per famiglia. Nel 2019, dopo quasi cinquant’anni, le famiglie sono 256.409, e la dimensione media si è ridotta a 2,5 componenti per famiglia.

Nel 1971 le famiglie mono-componente rappresentavano il 10,3% del totale, nel 2019 sono cresciute fino al 28,9%. Per converso, le famiglie numerose, con 6 componenti e più, che nel 1971 rappresentavano il 15,4% del totale, nel 2019 si sono ridotte al 2,1%.

Grafico 10.4: Famiglie per numero di componenti a Palermo ai Censimenti dal 1971 al 2019

10.4

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