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Periodo di riferimento 2021
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Capitolo 9 - Giustizia

Capitolo 9: GIUSTIZIA

I delitti denunciati

Dopo il calo generalizzato dei delitti registrato nel 2020, quale effetto del prolungato lockdown deciso dal Governo per contrastare la pandemia, nel 2021 si è registrato un ritorno ai valori pre-pandemia, anche se per molti tipi di delitti si conferma un trend di lungo periodo decrescente.

A Palermo, nel 2021, sono stati denunciati complessivamente dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria 26.918 delitti, valore in aumento rispetto al 2020, quando i delitti denunciati erano stati 25.735 (+4,6%), ma in diminuzione rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), quando i delitti denunciati erano stati 29.978 (-10,2%).

Il numero di delitti denunciati nel 2021, se escludiamo il 2020 (fortemente influenzato dal prolungato lockdown) è il più basso degli ultimi dieci anni anni. Rispetto al 2011, quando vi erano state in totale 34.908 denunce, si è rilevata una diminuzione del 22,9%.

Il tasso di delittuosità totale[1], che nel 2011 era pari a 5.329,5, nel 2016 è sceso a 4.674 e nel 2021 è risultato pari a 4.243,4.

Limitando l’analisi ai delitti che determinano maggiore allarme sociale, si rileva che nel 2021 si sono registrati due omicidi volontari, uno in più rispetto al 2020 ma quattro in meno rispetto al 2019. Nell’arco temporale considerato (2011-2021), il numero di omicidi volontari, pari a 8 nel 2011, è andato via via diminuendo fino a raggiungere un primo minimo (2 omicidi) nel 2018, per poi rimbalzare nel 2019 a 6 e ridiscendere a 1 nel 2020.

Sono diminuiti anche i tentati omicidi, passati da 12 a 9 (-25,0%). Il valore del 2021 è il valore più basso del decennio 2011-2021 e molto distante dal valore massimo registrato nel 2016 (22 tentati omicidi).

Grafico 9.1: Tasso di delittuosità totale per omicidi volontari consumati e tentati omicidi – confronto con le grandi città italiane

9.1

Con riferimento agli omicidi volontari consumati, il tasso di delittuosità di Palermo è pari a 0,3 delitti ogni 100 mila abitanti, il quarto valore più basso dopo Venezia, Firenze (0 per entrambe) e Genova (0,2). Il valore più elevato fra le grandi città italiane si è registrato a Napoli (2,1), seguita da Catania (1,7).

Con riferimento ai tentati omicidi, il tasso di delittuosità di Palermo è pari a 1,4 delitti ogni 100 mila abitanti. I tassi più elevati si registrano a Catania (5,0 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti) e Napoli (3,8). I tassi più bassi si registrano invece a Venezia e Verona (0,8 per entrambe).

Nel 2021 si è registrato un aumento dei furti rispetto al 2020 (da 11.538 a 12.497, +8,3%). Rispetto al 2019 i furti sono invece diminuiti del 18,6%, confermando la tendenza alla diminuzione che si rileva fin dal 2014. Rispetto al 2011, quando i furti erano stati 20.811, il dato del 2021 è più basso del 40,0%.

I furti con strappo (ovvero gli scippi) sono passati da 613 nel 2011 a 895 nel 2014, per poi iniziare un trend decrescente negli anni successivi, fino ad arrivare a 242 nel 2020. Nel 2021 si è registrato un rimbalzo dei furti con strappo, risaliti a quota 346 (+43,0% rispetto al 2020).

I furti con destrezza (ovvero i borseggi) nella prima parte del decennio hanno manifestato una tendenza all’aumento: partiti da 1.244 nel 2011, hanno raggiunto il massimo di 2.016 nel 2017. Nel 2018 si è invece registrata una sensibile diminuzione, con 1.760 denunce, diminuzione che è proseguita anche nel 2019, con 1.365 denunce e soprattutto nel 2020, con 685 (-49,8% rispetto all’anno precedente e -60,5% rispetto al 2015). Nel 2021 si è registrato un rimbalzo, con 830 furti con destrezza (21,2% rispetto al 2020).

Nel confronto con le altre grandi Città, Palermo, con 54,5 furti con strappo e 130,8 furti con destrezza ogni 100 mila abitanti, è la settima città con il tasso più alto relativo agli scippi, e la prima città con il più basso tasso relativo ai borseggi, anche se – per questi specifici delitti, spesso di modesta entità – si deve tener conto della differente propensione a denunciare i delitti nei diversi contesti geografici (cfr. graf. 9.2).

Grafico 9.2: Tasso di delittuosità totale per furti con strappo e furti con destrezza – confronto con le grandi città italiane

9.2

I furti in abitazioni, dopo la preoccupante impennata registrata nei primi anni del decennio (in particolare nel 2012 e nel 2013), negli anni successivi hanno fatto registrare una sensibile diminuzione, che li ha portati da 1.719 del 2013 a 549 del 2020. La diminuzione è proseguita anche nel 2021, quando si sono registrati 464 furti in abitazioni (-15,5% rispetto al 2020 e -57,9% rispetto al 2011).

Nel confronto con i grandi comuni italiani, si può rilevare che a Palermo il fenomeno ha fortunatamente dimensioni contenute: nel 2021 si sono registrati 73,1 furti ogni 100 mila abitanti, il valore più basso fra le grandi Città, mentre, per esempio, a Firenze si sono registrati 377,1 furti in abitazioni ogni 100 mila abitanti, a Bologna 326,3 e a Venezia 321,1 (cfr. graf 9.3).

Grafico 9.3: Tasso di delittuosità totale per furti in abitazioni – confronto con le grandi città italiane

9.3

I furti di mezzi di trasporto nel 2021 sono complessivamente aumentati. Più in particolare, sono fortemente aumentati i furti di autovetture, mentre sono diminuiti i furti di motocicli e quelli di ciclomotori.

I furti di ciclomotori sono stati 341, il 4,2% in meno rispetto all’anno precedente e il 72,2% in meno rispetto al 2011.

I furti di motocicli sono stati 1.100, il 3,1% in meno rispetto al 2020 e il 54,3% in meno rispetto al 2011.

I furti di autovetture sono stati 2.904, il 29,4% in più rispetto al 2020, anche se rispetto al 2011 il dato è ancora in diminuzione (-17,8%).

La città di Palermo, con riferimento ai furti di mezzi di trasporto, nel confronto con le grandi città è fra quelle con i tassi più elevati: con riferimento ai ciclomotori, con 53,8 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al secondo posto, dietro a Napoli (118,4); con riferimento ai motocicli, con 173,4 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al terzo posto, dietro a Napoli (338,6) e Catania (208,8); con riferimento alle autovetture, con 457,8 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al quarto posto, dietro a Catania, Napoli e Bari.

Nel confronto con i grandi Comuni si rileva anche la scarsa rilevanza del fenomeno nelle città venete (Verona e Venezia, quest’ultima grazie soprattutto alla ridotta diffusione di auto e moto), e il valore particolarmente elevato del tasso relativo ai furti di autovetture che si registra a Catania: 881,9 furti ogni 100 mila abitanti, contro i 633,3 furti della seconda città, Napoli (cfr. graf. 9.4).

Grafico 9.4: Tasso di delittuosità totale per furti di motocicli e furti di autovetture – confronto con le grandi città italiane

9.4

Le rapine in complesso, dopo il sensibile incremento fatto registrare nel 2012, quando hanno raggiunto quota 1.663, a partire dal 2013 hanno iniziato a seguire un trend decrescente, che le ha portate nel 2015 sotto quota 1.000. Nel 2017 si è rafforzata la tendenza alla diminuzione, con un -29,6% rispetto all’anno precedente, e negli ultimi anni il numero complessivo di rapine è diminuito ancora: nel 2021, in particolare, si sono registrate 432 rapine, l’11,7% in meno rispetto al 2020 e ben il 68,5% in meno rispetto al 2011.

Le rapine in abitazione, dopo le forti diminuzioni registrate negli anni precedenti, che hanno fortemente ridimensionato il fenomeno, nel 2018 erano aumentate del 27,6% sull’anno precedente. Nel 2019 è invece ripresa la tendenza alla diminuzione, proseguita anche nel 2020. Nel 2021 si è registrato un leggero rimbalzo: si sono registrate 22 rapine in abitazione, il 22,2% in più rispetto al 2020, valore comunque inferiore alle 25 rapine del 2019 (-12,0%) e – soprattutto – alle 119 del 2011 (-81,5%).

Nel 2021 si è registrata soltanto una rapina in banca, contro le 2 del 2020 (-50,0%) e le 18 del 2011 (-94,4%).

Sono invece aumentate le rapine negli uffici postali, dopo due anni consecutivi di diminuzione: 8 rapine, con un incremento del 166,7% rispetto alle 3 del 2020, ma ancora una diminuzione del 50,0% rispetto alle 16 del 2011.

Anche nel 2021, come già dal 2014, sono diminuite le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via, passate da 854 nel 2013 a 261 nel 2021 (-1,9% rispetto al 2020 e -64,1% rispetto al 2011).

Sono sensibilmente diminuite anche le rapine in esercizi commerciali: si sono registrate 72 rapine, il 25,0% in meno rispetto al 2020. Rispetto al 2011, quando erano state denunciate 244 rapine, si è registrata una diminuzione del 70,5%.

Il capoluogo siciliano mostra un tasso di rapine in abitazione pari a 3,5 rapine ogni 100 mila abitanti, terzo valore più basso dopo Catania (2,0) e Bari (3,2). La città con il tasso più alto è Torino, con 7,0 rapine in abitazione ogni 100 mila abitanti, seguita da Verona (6,2).

Con riferimento alle rapine in banca, nel 2021 a Palermo si sono registrate 0,2 rapine ogni 100 mila abitanti. La città con il tasso più alto è Catania (2,0), seguita da Roma (0,5). A Torino, Genova, Verona, Venezia e Bari non si sono registrate rapine in banca.

Con riferimento alle rapine negli uffici postali, Palermo ha il tasso più alto fra le grandi Città, pari a 1,3 rapine ogni 100 mila abitanti. A Verona, Venezia, Bologna, Firenze e Catania nel 2021 non si è registrata nessuna rapina negli uffici postali.

Grafico 9.5: Tasso di delittuosità totale per rapine in esercizi commerciali – confronto con le grandi città italiane

9.5

Nel confronto con i grandi Comuni, si rileva il tasso delle rapine in pubblica via particolarmente elevato di Milano (131,3 rapine ogni 100 mila abitanti), seguita da Napoli, con 120,1. A Palermo il tasso è pari a 41,1 rapine in pubblica via ogni 100 mila abitanti, secondo valore più basso dopo Bari (32,8).

Grafico 9.6: Tasso di delittuosità totale per rapine in pubblica via – confronto con le grandi città italiane

9.6

Con riferimento, infine, alle rapine presso esercizi commerciali, la città con il tasso più elevato è Torino (25,1), seguita da Bologna (23,2), mentre la città con il tasso più basso è Bari (6,6), seguita da Cata


[1] numero di delitti per 100.000 abitanti

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