Bilancio Sociale 2015: Cenni storici

torna indietro Sez. 1-A - IDENTITA' DEL COMUNE E RISORSE

1 - Cenni storici

Palermo, città accogliente da sempre….

La storia del Comune di Palermo risale al 1463 quando, su iniziativa del Pretore Pietro Speciale, venne ampliata la sede dell’organo giudiziario, il Pretorium, nell’allora planum Sancti Cataldi (oggi Piazza Bellini) con la costruzione di una nuova “cammera”, per trattare le attività politiche e amministrative della municipalità.

Da allora la storia del Comune di Palermo si identifica con la storia del Palazzo Pretorio.

La nascita del Comune coincide con le prime istituzioni comunali che vengono create e regolamentate dai “Capitula iuratorum” emanate nel 1309 da re Federico III; dette norme, integrate con altre del 1330, costituiscono, quindi, il primo ordinamento degli enti locali “ante litteram”.

Le prime istituzioni comunali erano rappresentate da un Civico Consiglio, una Giurazia (organo collegiale per gli affari amministrativi) e la Corte Pretoriana (organo giudiziario). La Corte, insieme ai Giurati, amministrava la città sotto la presidenza di un Pretore; il Comune era suddiviso in cinque quartieri (Cassaro, Seralcadio, Albergaria, Kalsa e Porta Patitelli) con poteri di ordinaria amministrazione.

Nel 1329 l’Universitas faceva trascrivere su pergamena dal maestro Pietro Clericole le consuetudini della città (già in cartis de papiro logore per l’uso), per una più agevole consultazione non solo da parte dei giudici e degli avvocati, ma anche dei semplici cittadini e che, unitamente ad altri privilegi reali e papali ed al sigillo del Comune, venivano conservate in un’apposita cassetta chiusa rigorosamente con tre chiavi.

Dalla seconda metà del 1500, in Sicilia si sviluppò un fenomeno di colonizzazione che diede vita a numerosi comuni feudali di nuova fondazione (vassallaggi) attraverso il meccanismo della concessione delle licenzia populandi che consentivano alla classe baronale, non solo di ottenere dal feudo un maggiore ritorno economico, ma anche di recuperare un proprio ruolo e, quindi, un proprio prestigio politico, non disdegnando di occupare persino le più importanti cariche delle magistrature municipali.

Sul piano politico, il Comune di Palermo acquistava più illustri titoli e maggiori onoranze, ed ottenendo privilegi e franchigie, quel gusto dell’ostentazione che era tipico della classe egemone del cinquecento, divenne proprio anche dei vertici del potere locale, al punto da voler fare del Palazzo comunale il Campidoglio palermitano, essendo il Senato romano il vero modello da imitare.

La carica di Pretore e dei Senatori si affermò intorno al 1700, e fu sempre più conferita a membri della nobiltà ed a personaggi dell’alta aristocrazia della ricca borghesia terriera o imprenditoriale, ai quali venivano riservati i più importanti uffici comunali (Sindaco o Procuratore della città, Mastro Notaro, Archivario ecc.) prendendo così il nome di “ufficiali nobili”. Il Pretore e i Senatori, oltre ad amministrare la città, partecipavano attivamente all’esercizio del potere politico e giudiziario e avevano cura della sicurezza interna ed esterna della città e del circondario.

Con l’Unità d’Italia, nel 1860, venne introdotta in Sicilia la legge comunale e provinciale del Regno d’Italia, in seguito alla quale gli organi municipali di Palermo perdettero gli ampollosi titoli di Pretore e Senato per denominarsi, rispettivamente, Sindaco e Giunta ed i membri di questa Assessori, mentre l’antico Civico Consiglio prese il nome di Consiglio Comunale, eletto direttamente dal popolo.

Conseguentemente, il Palazzo non si denominò più Senatorio, ma genericamente Palazzo di Città o Comunale, e ciò quando Damiani Almeyda, nel corso dei suoi restauri, nel 1875, diede alla sede municipale il nuovo appellativo di Palazzo delle Aquile, per l’uso che fece dell’aquila (simbolo di nobiltà, di acume, di primato, di solerzia), quale elemento di decoro dell’edificio e quale stemma della città che già vigeva fin dalla costruzione del Palazzo.

Il primo Sindaco della Città di Palermo fu Salesio Balsano; eletto nel luglio 1861, restò in carica fino al mese di novembre 1862.

Fino ad oggi si sono succeduti 97 Sindaci e Commissari.

Tra questi si ricordano:

Emanuele Notarbartolo, sindaco dal 28 settembre 1873 al 30 settembre 1876. Ucciso il 1 febbraio 1893, è considerato la prima vittima eccellente di Cosa Nostra in Italia.

Giuseppe Insalaco, sindaco dal 13 aprile 1984 al 6 agosto 1984, dimissionario, fu ucciso dalla mafia il 12 gennaio 1988.

1 - La valorizzazione dei beni immobili di proprieta' comunale

L’Amministrazione Comunale ha intrapreso un percorso volto a migliorare l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa attraverso una ridefinizione dei criteri e delle modalità che ne regolano la gestione e l’alienazione e, quindi, attraverso la revisione del Regolamento relativo alla gestione dei beni immobili di proprietà comunale e all’acquisto e locazione dei beni immobili di proprietà di terzi.

Il nuovo documento deve essere ancora sottoposto al Consiglio Comunale.

Parimenti l’Amministrazione Comunale ha deciso di procedere alla rivisitazione dei criteri e delle modalità che presiedono alla destinazione e all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune di Palermo, ai fini di una più proficua utilizzazione dei beni stessi.

Tra le novità previste dal nuovo regolamento, da sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione, vi è anche la predisposizione di una Long List in base alle domande pervenute che riporterà l’elenco di tutti gli aventi diritto. La predetta Long List avrà validità sino al nuovo bando, e verrà aggiornata quadrimestralmente in ragione delle istanze pervenute successivamente alla scadenza prevista nel medesimo bando.

Gli immobili acquisiti vengono poi assegnati tramite bando pubblico ad enti ed associazioni di cui al D.Lgs. 159/2011, o ai nuclei familiari in lista di emergenza abitativa o utilizzati dalla stessa Amministrazione per fini istituzionali.

Nel corso dell’anno 2015 è continuata l’attività relativa all’acquisizione degli immobili già locati a nuclei familiari e/o già adibiti ad attività commerciali e/o studi professionali.

Per la prima volta è stato pubblicato un bando per la concessione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, che richiedeva la presentazione dell’istanza di ammissione compilata ed inviata completa dei relativi allegati, firmata digitalmente. Tale procedura innovativa ha consentito di snellire i tempi relativi alle verifiche dei requisiti degli istanti, a seguito delle quali su 214 istanze pervenute, n. 161 (pari al 75%) sono risultate avere i requisiti di ammissione alla procedura, le restanti 53 istanze sono state invece escluse.

Riepilogo Attività

Anno
2013

Anno
2014

Anno
2015

Immobili confiscati alla mafia acquisiti nell'anno al patrimonio non disponibile e consegnati all’Amministrazione Comunale da parte dell'Agenzia Nazionale

29

135

133

Immobili confiscati alla mafia trasferiti nell'anno al patrimonio non disponibile, ma non consegnati da parte dell’Agenzia Nazionale

4

_

_

Immobili confiscati trasferiti negli anni precedenti, ma consegnati dall'Agenzia Nazionale nell’anno di riferimento 

_

1

_

Immobili confiscati riacquisiti nell'anno a seguito di provvedimenti di revoca di assegnazione e/o riconsegna per mancato utilizzo del concessionario

4

2

2

Totale immobili acquisiti nell'anno

37

138

135

Immobili assegnati per finalità istituzionali n. 14 di cui n. 9 acquisiti negli anni precedenti ed assegnati nell'anno

1

53

14

Immobili assegnati a Nuclei Familiari Svantaggiati n. 36 di cui N. 6 acquisiti negli anni precedenti ed assegnati nell'anno

_

11

36

Immobili messi a disposizione del Servizio Politiche Abitative per essere assegnati per l'emergenza abitativa

_

_

8

Immobili confiscati assegnati nell'anno ad Enti e/o Associazioni a seguito di bando pubblico

1

9

2

Immobili confiscati consegnati in via provvisoria nell'anno ad Enti e/o Associazioni vincitori di bando

_

3

18

Concessioni rinnovate nell'anno ad Enti e/o Associazioni

2

3

3

Immobili confiscati pervenuti nell'anno già utilizzati da nuclei familiari

_

26

12

Immobili confiscati pervenuti nell'anno già utilizzati da attività commerciali

_

18

8

Pubblicazione bando per la concessione gratuita a terzi aventi diritto di beni confiscati alla criminalità organizzata

_

1

1

 

Risorse Finanziarie:

Anno 2013

Anno 2014

Anno 2015

A disposizione

€ 24.473,10

€ 40.000,00

 € 556.167,56

Utilizzate

€ 0,00

€ 1.586,00

€ 4.641,31

 

Inoltre, nell’anno 2015 è stata stipulata una convenzione tra il Comune e l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, al fine di velocizzare il processo di  destinazione dei beni confiscati, favorendo lo scambio di informazioni tra le parti e in definitiva l’efficace ed efficiente amministrazione e riutilizzo per fini istituzionali e sociali.

L’ Amministrazione Comunale, già a partire dal 2011, ha avviato un’articolata attività di revisione dei canoni di locazione passiva degli immobili ad uso scuole e uffici.

In particolare, per quanto riguarda i contratti di locazione di immobili ad uso scuole si è proceduto inizialmente ad applicare la riduzione dei canoni nella misura del 20% attraverso la stipula di nuovi contratti con i proprietari disponibili, mentre con l’entrata in vigore della Legge n.135/2012, sui canoni dei contratti che a mano a mano andavano in scadenza è stata applicata una riduzione dei canoni nella misura del 15%.

Per quanto riguarda gli immobili in locazione passiva ad uso uffici comunali, l’attività di rinegoziazione dei canoni è stata formalizzata attraverso l’elaborazione di un piano di dismissione degli immobili particolarmente onerosi e il trasferimento degli Uffici interessati in altri di proprietà comunale, assegnati a seguito confisca.

La superiore attività è stata completata con l’entrata in vigore della L.n.89/2014, che ha esteso a tutte le PP.AA. l’applicazione automatica della riduzione del canone nella misura del 15% per i contratti in corso.

In particolare, con riferimento all’anno 2015 è proseguita l’attività di contenimento della spesa per locazioni passive attraverso la riduzione, nella misura del 15%, de contratti di locazione di n. 2 immobili ad uso uffici comunali.

Per completezza d’informazione, si riportano di seguito i dati relativi al risparmio conseguito dall’Amministrazione per il triennio 2013-2015 per gli immobili detenuti ad uso uffici e scuole comunali.

Risparmio su locazioni

2013

2014

2015

Uffici

€ 1.009.628,29 oltre Iva ed IR

€ 1.110.199,21 oltre Iva ed IR

€ 1.168.510,37 oltre Iva ed IR

Scuole

€ 279.568,74 oltre Iva ed IR

€  65.616,77 oltre Iva ed IR

€ 316.042,82 oltre Iva ed IR

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