Bilancio Sociale 2016: Cenni storici

torna indietro Sez. 1-A - IDENTITA' DEL COMUNE E RISORSE

1 - Cenni storici

Palermo, città accogliente da sempre….

La storia del Comune di Palermo risale al 1463 quando, su iniziativa del Pretore Pietro Speciale, venne ampliata la sede dell’organo giudiziario, il Pretorium, nell’allora planum Sancti Cataldi (oggi Piazza Bellini) con la costruzione di una nuova “cammera”, per trattare le attività politiche e amministrative della municipalità.

Da allora la storia del Comune di Palermo si identifica con la storia del Palazzo Pretorio.

La nascita del Comune coincide con le prime istituzioni comunali che vengono create e regolamentate dai “Capitula iuratorum” emanate nel 1309 da re Federico III; dette norme, integrate con altre del 1330, costituiscono, quindi, il primo ordinamento degli enti locali “ante litteram”.

Le prime istituzioni comunali erano rappresentate da un Civico Consiglio, una Giurazia (organo collegiale per gli affari amministrativi) e la Corte Pretoriana (organo giudiziario). La Corte, insieme ai Giurati, amministrava la città sotto la presidenza di un Pretore; il Comune era suddiviso in cinque quartieri (Cassaro, Seralcadio, Albergaria, Kalsa e Porta Patitelli) con poteri di ordinaria amministrazione.

Nel 1329 l’Universitas faceva trascrivere su pergamena dal maestro Pietro Clericole le consuetudini della città (già in cartis de papiro logore per l’uso), per una più agevole consultazione non solo da parte dei giudici e degli avvocati, ma anche dei semplici cittadini e che, unitamente ad altri privilegi reali e papali ed al sigillo del Comune, venivano conservate in un’apposita cassetta chiusa rigorosamente con tre chiavi.

Dalla seconda metà del 1500, in Sicilia si sviluppò un fenomeno di colonizzazione che diede vita a numerosi comuni feudali di nuova fondazione (vassallaggi) attraverso il meccanismo della concessione delle licenzia populandi che consentivano alla classe baronale, non solo di ottenere dal feudo un maggiore ritorno economico, ma anche di recuperare un proprio ruolo e, quindi, un proprio prestigio politico, non disdegnando di occupare persino le più importanti cariche delle magistrature municipali.

Sul piano politico, il Comune di Palermo acquistava più illustri titoli e maggiori onoranze, ed ottenendo privilegi e franchigie, quel gusto dell’ostentazione che era tipico della classe egemone del cinquecento, divenne proprio anche dei vertici del potere locale, al punto da voler fare del Palazzo comunale il Campidoglio palermitano, essendo il Senato romano il vero modello da imitare.

La carica di Pretore e dei Senatori si affermò intorno al 1700, e fu sempre più conferita a membri della nobiltà ed a personaggi dell’alta aristocrazia della ricca borghesia terriera o imprenditoriale, ai quali venivano riservati i più importanti uffici comunali (Sindaco o Procuratore della città, Mastro Notaro, Archivario ecc.) prendendo così il nome di “ufficiali nobili”. Il Pretore e i Senatori, oltre ad amministrare la città, partecipavano attivamente all’esercizio del potere politico e giudiziario e avevano cura della sicurezza interna ed esterna della città e del circondario.

Con l’Unità d’Italia, nel 1860, venne introdotta in Sicilia la legge comunale e provinciale del Regno d’Italia, in seguito alla quale gli organi municipali di Palermo perdettero gli ampollosi titoli di Pretore e Senato per denominarsi, rispettivamente, Sindaco e Giunta ed i membri di questa Assessori, mentre l’antico Civico Consiglio prese il nome di Consiglio Comunale, eletto direttamente dal popolo.

Conseguentemente, il Palazzo non si denominò più Senatorio, ma genericamente Palazzo di Città o Comunale, e ciò quando Damiani Almeyda, nel corso dei suoi restauri, nel 1875, diede alla sede municipale il nuovo appellativo di Palazzo delle Aquile, per l’uso che fece dell’aquila (simbolo di nobiltà, di acume, di primato, di solerzia), quale elemento di decoro dell’edificio e quale stemma della città che già vigeva fin dalla costruzione del Palazzo.

Il primo Sindaco della Città di Palermo fu Salesio Balsano; eletto nel luglio 1861, restò in carica fino al mese di novembre 1862.

Fino ad oggi si sono succeduti 97 Sindaci e Commissari.

Tra questi si ricordano:

Emanuele Notarbartolo, sindaco dal 28 settembre 1873 al 30 settembre 1876. Ucciso il 1 febbraio 1893, è considerato la prima vittima eccellente di Cosa Nostra in Italia.

Giuseppe Insalaco, sindaco dal 13 aprile 1984 al 6 agosto 1984, dimissionario, fu ucciso dalla mafia il 12 gennaio 1988.

2 - Servizio Tari

La TARI (Tributo sui rifiuti), il cui regolamento è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 254 del 26/09/2014 e le aliquote con delibera di Consiglio Comunale n. 255 del 27/09/2014, impone il pagamento della Tassa per chi possiede, occupi o detenga a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibite, suscettibili di produrre rifiuti solidi urbani.

Il 2016 è stato caratterizzato da una situazione economico sociale particolarmente sfavorevole, in un clima di difficoltà e di incertezza e l’Amministrazione ha attuato una politica fiscale nei confronti dei cittadini tale da rispettare i principi di equità e di progressività del carico fiscale e da garantire altresì le entrate tributarie che rappresentano una delle maggiori risorse di Bilancio.

In tale contesto si è cercato di rafforzare ulteriormente le azioni di contrasto all’evasione, per cercare anche di massimizzare l’efficienza e l’equità, che diventano sempre più indispensabili per ridurre la pressione tributaria attraverso la perequazione fiscale.

L’Obiettivo è stato perseguito attraverso:

  • Compartecipazione dell’attività di accertamento fiscale e contributivo nell’ambito del rapporto di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate relativamente al Patto di legalità fiscale e sociale stipulato dal Comune di Palermo in data 12/03/2013 con l’Agenzia, La Regione Siciliana, La Guardia di Finanza;
  • Attività di controllo e contrasto all’Evasione/ Elusione Fiscale e miglioramento delle tecniche di ricerca, tramite incrocio delle banche dati, sopralluoghi, rapporti di collaborazione con soggetti esterni;
  • Miglioramento del livello di servizi offerti al contribuente e attraverso il processo di razionalizzazione delle procedure amministrative, e la standardizzazione degli adempimenti;
  • Costante approfondimento della normativa tributaria, al fine di permettere all’amministrazione di fare scelte ponderate e di semplificazione per gli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti;
  • Aggiornamento della banca Dati del settore Tributi al fine di aumentare la base imponibile tributaria e garantire equità fiscale.
  • semplificare i rapporti con i contribuenti e migliorare il livello dei servizi offerti al contribuente, incrementando gli orari di ricevimento al pubblico, riducendo i tempi di risposta a richieste pervenute via mail, incentivando i servizi mail per i contribuenti che non possono e o non vogliono recarsi agli sportelli per l’invio di bollettini pre – compilati;
  • realizzare un insieme di servizi di supporto che nel loro complesso hanno consentito di migliorare l’espletamento dei compiti istituzionali, la gestione dei tributi locali e i rapporti della fiscalità locale con quella erariale;
  • rendere la struttura più snella e flessibile, al fine di migliorare le esigenze di trasparenza dei contribuenti;
  • proseguire attività di recupero dell’evasione/elusione fiscale.

I benefici ottenuti/attesi dai cittadini e dalle imprese:

  • semplificazione degli adempimenti e maggiore trasparenza con i contribuenti;
  • un regime di maggiore equità fiscale attraverso la riduzione dell’evasione fiscale, che in prospettiva comporterà una riduzione della pressione fiscale per coloro che già correttamente pagano imposte o tasse;
  • l’applicazione di agevolazioni e/o riduzioni a favore sia delle fasce più deboli che per le imprese.

In particolare: sono stati attivati alcuni servizi online. In favore dei contribuenti per facilitare il calcolo della Tari è stato attivato il cassetto tributi, previa registrazione sul portale servizi on line al fine di potere consultare la propria posizione tributaria, utilizzare gli strumenti di calcolo e visualizzare i pagamenti effettuati. Infine è stata intensificata l’attività di ricevimento assistenza al pubblico.

 

L’Attività svolta consiste in:

  1. Gestione richieste di accesso agli atti.
  2. Sospensione legale della riscossione, legge di stabilità 228/2012 art. 1 comma 537/543.( Da Ottobre 2015).
  3. Richiesta di prescrizione
  4. Rimborso per indebito, somme anticipate dal concessionario a seguito sgravi, art. 26 D.Lgs 112/1999
  5. Istanze di sgravio.
  6. Istanze di rimborso.
  7. Ricorsi calendarizzati
  8. Istanze di fallimento
  9. relazioni su sentenze della CTP;
  10. Istanze di fallimento
  11. Istanze di concordato preventivo
  12. Sospensioni giudiziali;
  13. Istanze in autotutela;
  14. Istanze di iscrizione, cessazione, variazione, riduzione, agevolazione ed esenzione;
  15. Formazione dei ruoli Tarsu/Tares
  16. Richieste di accertamento, riforme o annullamento avvisi di accertamento;

 

ISTANZE

PERVENUTE

ESITATE POSITIVAMENTE

ESITATE NEGATIVAMENTE

IN FASE DI ISTRUTTORIA

ACCESSO AGLI ATTI

40

27

 

15

SOSPENSIONE LEGALI

210

32

158

20

PRESCRIZIONI

194

/

141

53

RIMBORSI ART. 26

133

52

34 (ATTI)

8

SGRAVI

2515

402

306

1807

RIMBORSI

3259

994

362

1903

RICORSI CALENDARIZZATI

Tarsu: 926

926 esitati con relazione e con mail

 

 

ISTANZE DI FALLIMENTO

68

23

45

 

RELAZIONI SU SENTENZE DELLA CTP di 1° grado

154

154

 

 

ISTANZE DI CONCORDATO PREVENTIVO

10

10

 

 

SOSPENSIONI GIUDIZIALI

10

10

 

 

ISTANZE DI ISCRIZIONE

1308

981

/

327

ISTANZE DI CESSAZIONE

5285

3963

/

1322

ISTANZE DI VARIAZIONE

2881

2160

/

721

ISTANZE DI RIDUZIONE

1174

821

46

307

ISTANZE DI AGEVOLAZIONE

5064

3798

434

832

ISTANZE DI ESENZIONE

1189

639

550

/

FORMAZIONE DI RUOLI TARSU TARES

3

 

 

 

RICHIESTE DI ADESIONE, RIFORME,

ANNULLAMENTO AVVISI DI AVVISI DI ACCERTAMENTO

11324

8493

803

9296

 

 

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