Bilancio Sociale 2019: Benessere e Welfare

torna indietro Obiettivo 6 - Sviluppare una politica del personale a tutela della qualita' del lavoro, del riconoscimento della professionalita' e dell'efficienza, efficacia dell'azione amministrativa e del benessere organizzativo

Benessere e Welfare

L' Amministrazione Comunale promuove, dal 2013,  politiche conciliative e di benessere  rivolte ai dipendenti comunali ed ai loro familiari, allo scopo di provare ad innescare un cambiamento vero, reale, concreto.

Iniziative a favore dei dipendenti comunali

  • Già da Dicembre 2018, sono state effettuate diverse riunioni con i professionisti degli enti ospedalieri, la presidente dell’Associazione  Onlus Punto per  una partecipazione da parte della  U.O. del benessere aziendale  ad un progetto frutto di una partnership veramente di altissimo profilo. Per le competenze della U.O. e per il ruolo rivestito dalla referente in tema di conciliazione vita lavoro e quindi Pari Opportunità, Antidiscriminazione in tema di politiche di contrasto alla discriminazione di genere e per orientamento sessuale, buone pratiche innovative socio sanitarie come Rete Città  Sane Oms, è stato chiesto di effettuare degli incontri presso l’Istituto di Scienze Umane “Finocchiaro Aprile” sui temi seguenti: legalità, violenza di genere e sessuale, stalking, pari opportunità, bullismo, discriminazione sessuale, tratta di esseri umani, disabilità, incontri sul tema mafia con visite ai luoghi simbolo (Tribunale di Palermo, stanze dei giudici Falcone e Borsellino).
  • Salute: prevenzione della salute legata agli abusi e alle dipendenze da alcool fumo, droga e i  danni correlati. Prevenzione delle patologie trasmissibili sessualmente, in considerazione della recrudescenza di HIV, papilloma virus, epatite c, sifilide tra giovanissimi.
  • Corsi di attività motoria come contrasto alla sedentarietà e obesità, diabete, tenuti dalla componente della U.O. Monica Acello, ed incontri con il nutrizionista.
  • Le nuove fragilità tra i giovani. Dipendenze dai social e uso smodato di essi. Problematiche legate alla relazione genitori-figli e conseguente presa in carico come  mediazione familiare. Percorsi di auto-aiuto, terapia di gruppo ed individuale. La Bellezza della cultura, materia viva, attraverso le sue declinazioni: figurative, letterarie architettoniche e paesaggistiche. I ragazzi erano almeno 70.

Oltre gli incontri, presso l’istituto “Finocchiaro Aprile”, sono svolti altri incontri al di fuori: visita sportello del welfare, Palazzo Abatellis, e con Antonio Lo Cicero un laboratorio di scrittura creativa a loro dedicato.

Così i ragazzi e le ragazze  dell'Istituto  Finocchiaro Aprile, oltre gli incontri programmati dentro la scuola, hanno potuto, sperimentare un percorso di riappropriazione della BELLEZZA, intesa nel senso più ampio e autentico del termine, in tutte le sue declinazioni. La bellezza dell'impegno sociale e a favore di un cambiamento della città stessa che passi per le nuove generazioni, la scoperta di siti architettonici, museali, paesaggistici,  intesa come arte - terapia , laddove  può aiutare a sviluppare un senso di appartenenza e quindi di cittadinanza vera, come strumento di contrasto  all'auto segregarsi con l'uso anche fin troppo smodato dei social. Abbiamo parlato anche di mafia con le visite guidate alle stanze dei giudici Falcone e Borsellino in Tribunale. Un laboratorio di scrittura creativa oltre che di lettura di testi dei maggiori scrittori italiani e stranieri ha completato tale percorso, con la possibilità della pubblicazione di un testo che raccolga i pensieri di questi giovani cittadini.

Da aprile è stata attivata un'interazione con Claudia Segre, Presidente della Global Thinking Foundation, fondazione no profit con sede a Milano per l'organizzazione di un convegno, che ha già ottenuto il patrocinio Del Comune di Palermo per una giornata di studi che si è tenuto il 9 maggio. Ma la collaborazione avviata, non si è fermata all'organizzazione del convegno, ma ci si è posti come obiettivo, attraverso un protocollo d'intesa da realizzare con il Comune, quello di creare una partnership, con G.T.F. nell'ambito del progetto "Donne al quadrato", progetto che è già stato premiato nel 2018 al Forum delle P. A.  Tale progetto ha il titolo: "Quando l'educazione finanziaria aiuta a prevenire l'isolamento economico. Presentazione dei Corsi di "Donne al Quadrato"; è promosso da Global Thinking Foundation, fondazione no profit che svolge sul territorio nazionale attività legate alla prevenzione della violenza economica, all' inclusione sociale e all'alfabetizzazione finanziaria rivolta ad adulti, con particolare attenzione alle fasce deboli- attività queste a sostegno della realizzazione degli obiettivi prefissati nell'ambito dell'Agenda 2030.

Nella spirale della violenza, la violenza economica è l'innesco più subdolo usato per isolare una donna facendole perdere l'indipendenza; ne deriva un impatto fortissimo sui costi sostenuti dalla collettività che coinvolge tutti sia direttamente che indirettamente. La violenza economica peggiora le condizioni di una donna che già subisce violenza. Se ancora oggi le donne sono penalizzate sotto molti punti di vista, è proprio la mancanza di un reddito autonomo ad azzerare la libertà di scelta di autodeterminazione, oltre che l'autostima.

Un altro progetto - "La pelle del territorio" "La peau du territoire" è stato un lavoro di ricerca fotografica fatto sulla ricchezza della diversità sociale e culturale della città di Palermo e dei suoi dintorni. E’stato scelto il quartiere della Kalsa, in quanto l'obiettivo fondamentale del progetto the Work Life Balance in Palermo, ovvero un'amministrazione che diventa il motore, è la forza generatrice di un sistema immateriale di culture in definitiva di vero cambiamento. Tale progetto ha messo il cittadino al centro del processo di cambiamento e ha fatto sì che esso vi partecipi guardando in particolare a coloro che - tra i cittadini - risultano essere i più lontani dalla pratica artistica e culturale, in particolare donne e giovani provenienti da quartieri difficili oltre che immigrati. Gli obiettivi definiti dall'ideatrice di questo progetto, la fotografa artista Maria Spera che dal 2002 vive e lavora a Parigi sono stati esattamente 4:

  1. Rivelare la ricchezza della diversità sociale e culturale del territorio attraverso l'immagine fotografica o la scrittura.
  2. Ridurre la disuguaglianza nell'accesso alla cultura avvicinando le persone all'offerta culturale e al patrimonio del loro territorio con la promozione di pratiche artistiche.
  3. Rafforzare il legame sociale.
  4. Educare lo sguardo provocando l'incontro del pubblico con il suo patrimonio.

Questo progetto di valenza e potenzialità straordinarie ha aperto una finestra "sulla pelle" della città di Palermo per mostrare questo paesaggio al pubblico francese. Il progetto ha rappresentato anche una continuazione naturale delle attività culturali già promosse negli anni passati (musicali, canto, laboratori fotografici e di scrittura creativa).

Dal 2013, la U.O. promuove campagne di prevenzione volte a rendere accessibile tale percorso ai dipendenti, nonché ai loro familiari. Ciò è stato possibile grazie a professionisti in regime di volontariato, ASP e associazioni come la LILT. La prevenzione delle patologie tumorali è una di quelle che coinvolge un maggior numero di persone, soprattutto tra le dipendenti. Quest’anno è stato avviato il progetto Prendersi cura di sé, termine quasi utopistico, ovvero un progetto di prevenzione del carcinoma mammario e del tumore utero-ovarico, con medici professionisti, per educare alla prevenzione, attraverso un’informazione corretta. Tali incontri sono stati già svolti all’interno di alcuni degli uffici che hanno aderito alla sperimentazione.

A ciò si aggiunga che altro obiettivo di cui il progetto sperimentale è permeato, è quello di introdurre il concetto del prendersi cura di sé, la cui non realizzazione, è in parte da attribuire alla mancanza di tempo, L’avere tempo è condizionato negativamente anche dall’assenza di adeguate misure di conciliazione vita-lavoro. Le Donne che lavorano, su cui gravano i maggiori carichi di cura dei familiari sono quelle che meno fanno prevenzione a prescindere da status e grado di istruzione.

Ma un' Amministrazione che acconsente a che, in orario di lavoro, si possa offrire l’opportunità di una informazione corretta sulla prevenzione, tra l’altro, di patologie così gravi, è un Amministrazione che sta dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Si prende cura di loro, affinché possano preservare, tutelare il loro stato di salute.

La ricaduta è oltremodo positiva, anche nel rafforzare il senso d’ identità ed appartenenza da parte dei dipendenti nei confronti dell’Amministrazione stessa e diventare così, un modello anche per altri Enti pubblici.

Il primo incontro si è svolto con la senologa Dott.ssa Mojina Dourandish e la sociologa dott.ssa Esmeralda Caponnetto presso Palazzo Burgio con le dipendenti delle Risorse Umane.

Gli incontri si sono svolti anche con l’ausilio di materiale video per formare le astanti sull’autopalpazione, video di contenuto scientifico realizzato da un medico oncologo dell’IEO di Milano e quindi considerato utile a divulgazione di tipo medico scientifico. Inoltre, la presenza di medici ha permesso sia visite, sia discussioni volte a dare informazioni corrette su come fare prevenzione: frequenza delle visite e degli esami strumentali, predisposizione genetiche, ereditarietà. Nel mese di dicembre un incontro si è svolto addirittura nell’ Aula Consiliare presso Palazzo delle Aquile per accogliere i numerosi colleghi che avevano chiesto d’ intervenire. La presenza del direttore del Dipartimento di Oncologia del Policlinico - Professore Giuseppe Cicero - e della psico-oncologa - Dott.ssa Rossella De Luca - in servizio presso l’ambulatorio di genetica oncologica sempre del Policlinico di Palermo, ha reso ancora più prestigioso tale incontro.

Altro progetto ha riguardato un protocollo d’intesa con la Global Thinking Foundation, avente come oggetto formazione alle dipendenti in particolare, ma che si rivolge a tutti a prescindere dal genere, compreso i familiari dei dipendenti ed i cittadini. Tale protocollo non prevede nessun onere per l’Amministrazione, trattandosi di una Fondazione filantropica internazionale (sedi: New York, Parigi, Milano) che ha vinto anche il primo premio al Forum P.A. con il progetto Donne al Quadrato, che offre formazione gratuita su come contrastare e prevenire la violenza economica sulle Donne, ma anche il sovra indebitamento delle famiglie. La Fondazione collabora già con 27 Comuni italiani, oltre che con Regione Lombardia e Puglia. La firma del Protocollo avrà luogo formalmente nel prossimo mese di febbraio tra il Signor Sindaco e la Presidente, Dott.ssa Claudia Segre.

Inoltre, si è costruita una Rete delle Donne Leader nel Mediterraneo, coinvolgendo attivamente 20 donne di provato impegno civile sociale e politico in qualità di testimonial e garanti di strategie che hanno risposto effettivamente ai bisogni e alle priorità delle donne.

Dal 13 al 16 novembre, queste donne leader provenienti da 12 Paesi del Mediterraneo si sono raccontate a Palermo per dare vita alla Carta delle Donne Leader nel Mediterraneo.

È stato l’obiettivo della fase 3 di AMINA, progetto europeo di Cooperazione Esterna finanziato dalla Commissione Europea DG DEVCO (Development and Cooperation).   A guidare e coordinare questo percorso è stata la Rete MEDITER – Bruxelles.

Il percorso si è aperto alla libreria Feltrinelli di Palermo con la presentazione del libro di Rita El KhayatLe Figlie di Sheherazade”. Un lavoro coraggioso, un viaggio che, attraverso la sensibilità di una donna come l’autrice, conosciuta anche per il suo forte coinvolgimento a favore dell'emancipazione delle donne e dei diritti sociali, ha permesso di conoscere l’animo delle donne del mondo arabo, mettendo in discussione ma anche sottolineando le valenze e il ruolo che tutte loro hanno nella loro società.

Insieme all’autrice, pronte ad accompagnarla in questo viaggio di conoscenza prima di tutto interiore, ci sono state: Enaam Suhail Al Barrishi, direttrice generale della Jordan River Foundation; Farida Allaghi, ambasciatrice della Libya presso l'Unione Europea da gennaio a giugno 2016; Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo di Palermo.

A introdurre l’evento e portare i saluti di benvenuto istituzionali alle ospiti è stato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme a Salvatore Giglione, direttore del Dipartimento Affari Extraregionali della Regione Siciliana. Ha presentato il progetto Amina e la Rete Jasmine il presidente di Mediter, Victor Matteucci. Ha coordinato il tutto la giornalista Gilda Sciortino.

Tagliato il nastro di questa prima tappa, al Ristorante Moltivolti, per gentile concessione dell’associazione “Baccanica”, è stato rappresentato il monologo, interpretato da Anna Maria Salerno, dal titolo “Franca Viola”, tratto dallo spettacolo “Fimmina trasfigurazioni” di Daniela Mangiacavallo, quest’ultima anche autrice del testo.

Poi, tutte e 20 le donne provenienti dai 12 paesi (Italia, Francia, Spagna, Libano Tunisia, Marocco, Libia, Algeria, Egitto, Giordania, Iraq e Palestina) coinvolti nella costituzione della Rete che, in questa fase, punta prima di tutto a determinare un riconoscimento di competenze, si sono riunite il 15 novembre presso Palazzo delle Aquile, stabilendo relazioni dirette tra le donne manager pubbliche e private della Regione Mediterranea.

In prospettiva, la Rete Jasmine ha promesso di garantire un’assistenza nella gestione amministrativa, politico-istituzionale come anche di imprese profit e non profit, sviluppando relazioni strategiche, favorendo la cooperazione tra le due rive del Mediterraneo, rafforzando l’influenza delle donne nelle decisioni, facilitando la crescita di un management di donne nella Regione e supportando le dinamiche di genere.

A Palazzo delle Aquile, nel corso dell’Assemblea generale del JASMINE NETWORK, è stato sottoscritto un documento programmatico per la realizzazione della Carta delle Donne Leader nel Mediterraneo, attraverso un fondamentale momento di condivisione degli obiettivi e della mission della Rete di donne influenti.

A coordinare il tavolo è stato Victor Matteucci, Presidente di Mediter. Ricco il parterre di ospiti, naturalmente tutto al femminile, che è intervenuto, dando ognuna il proprio prezioso contributo: Benedetta Oddo, Senior Strategic Advisor; Carmela Lo Bue, Vice Presidente del Distretto Sicilia della FIDAPA-BPW; Monserrat Ramòn Surina, Presidente Forum Association Dona Activa; Nuria Vinas Llebot, Presidente Associaciò Catalana de Dones Directives i Empresàrias; Farida Allaghi, Libya Chargé D’affaires to the European Union, Human Development and Civil Society Adviser; Enaam Suhail Al-Barrishi, Direttore Generale Jordan River Foundation (JRF); Samira Baghdadi, Direttore Generale SAFADI CULTURAL FOUNDATION; Boutheina Gribaa, General Manager CAWTAR; Rita El Kayat, Scrittrice, Professoressa Universitaria CADI AYAD; Valerie Schneider,  Social Manager  - Former and Responsible of evaluation Companies and collectivities; Suzan Aref, Presidente e General Manager WEO; Nehad Abolkomsan/ Presidente Egyptian Center for Women's Rights (ECWR); Bissan Ahmed, Dottore e professoressa; Diana Culi, Giornalista e Scrittrice; Maria Cuffaro, Giornalista  Rai e Scrittrice; Aicha Beya Mammeria, Associate Professor; Sabrina Abdelhak,  avvocato e Membro di Touiza de Willar association; Rose Simone Weinberger, Presidente Action in the Mediterranean (AIM).

Nel pomeriggio, c’è stato un WORKSHOP Ricerca – editing and proofreading con biografie, interviste, testimonianze e foto delle donne leader invitate a Palermo. A coordinare questo momento è stata Augusta Nannerini,  PHD presso l’Università di Ginevra per le uguaglianze di genere e migrazione.

Attesa non solo per lo spessore umano delle presenze, ma anche per l’importanza che riveste un tale appuntamento per la città di Palermo, la Conferenza Internazionale sulle Donne leader nel Mediterraneo, dal titolo “Mediterraneo Continente D’Acqua – Le donne Radici e Ali”, svoltasi sabato 16 novembre al Teatro Santa Cecilia di Palermo.  Un momento di scambio tra differenti culture che si sono interconnesse nel capoluogo siciliano attraverso personalità veramente speciali. Ha aperto i lavori il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dando avvio ad una mattinata veramente speciale, ultimo momento di confronto su come e perché quel “continente d’acqua” rappresentato dal Mediterraneo, sia veramente spazio aperto in cui il diritto alla accoglienza, il rispetto dei diritti umani, la libertà di movimento e gli scambi di persone, culture e merci nella regione sono garantiti attraverso una pluralità di azioni adottate costantemente dal Comune di Palermo.

La chiusura dei lavori è stata affidata a: Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana; Adham Darawsha, assessore alle Culture e alla Partecipazione Democratica della Città di Palermo, e Ibrahima Kobena Outtara, presidente della Consulta delle Culture della Città di Palermo.

Ha coordinato il dibattito con le donne siciliane e le donne leader presenti a Palermo, Maria Cuffaro, giornalista Rai 3 Tg Mondo.

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