Bilancio Sociale 2020: Il patrimonio immobiliare

torna indietro 7 - Il patrimonio immobiliare

Nel corso del 2020 - anno in cui, a causa dell'emergenza sanitaria, i dipendenti hanno adempiuto alle proprie incombenze  prevalentemente attraverso il c.d. lavoro agile, sperimentando operativamente una modalità di lavoro sino a quel momento sconosciuta - sono proseguite, per quanto è stato possibile in tali condizioni e con il massimo impegno profuso, le attività correlate alla gestione del patrimonio immobiliare e dei fitti passivi, con particolare riferimento alle seguenti:

1 - Gestione immobili in fitto passivo

L'obiettivo preminente è stato quello di proseguire le attività volte alla razionalizzazione della spesa pubblica per gli immobili in locazione passiva, utilizzati dal Comune per fini istituzionali.

Nell’ambito dell’azione amministrativa volta a conseguire una riduzione della spesa pubblica attraverso la dismissione dei fitti passivi/riduzione dei canoni di locazione, azione esercitata già da diversi anni, grazie alla quale l'Amministrazione ha conseguito nel tempo significativi risultati, sono state acquisite nuove relazioni di valutazione predisposte dalla Commissione Tecnica di Valutazione, che ha determinato un importo inferiore del canone per gli immobili in locazione passiva.

Le superiori valutazioni sono propedeutiche alla successiva rivisitazione dei contratti con importi del canone in misura inferiore rispetto a quella attuale, fermo restando le necessarie verifiche sull'esigenza di mantenere o meno l'utilizzo degli immobili, con particolare riguardo all'uso scolastico, interpellando a tal fine gli uffici interessati, l'Area della Scuola e l'Edilizia Scolastica.

Si sottolinea pertanto ancora una volta l’importanza dell’azione amministrativa di ricognizione degli edifici utilizzati ad uso istituzionale (scuole ed uffici), senza tralasciare il profilo della completezza delle certificazioni di sicurezza, attività da cui possa scaturire il rilascio degli immobili in locazione passiva nella misura in cui venga meno per l’Amministrazione l’interesse pubblico al mantenimento, valutazioni che, per le scuole di pertinenza comunale, sono da effettuare di concerto con l’Area della Scuola per ogni singolo immobile/istituto scolastico, anche in relazione alle variazioni del numero degli alunni iscritti.

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