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Marabitti Ignazio Francesco
(Scultore)

Nato a Palermo nel 1719 e morto nel 1797.

Viene ritenuto l'ultimo grande caposcuola della tradizione di bottega palermitana. Fu allievo a Roma del fiorentino Filippo Della Valle (1697-1768), allora principe dell'Accademia di San Luca. I primi lavori documentati del Marabitti si trovano a Siracusa. Stabilitosi a Palermo, ebbe bottega in piazza S. Onofrio dove, circondato da numerosi allievi, fu attivissimo nel realizzare opere che riscossero unanimi consensi fra i committenti, in genere esponenti dell'aristocrazia e dell'alto clero. Realizzò fra l'altro intensi ed eleganti altorilievi introducendo questa tipologia in Sicilia, in linea con i suoi studi romani. Fra questi ricordiamo la Gloria di S. Luigi nella chiesa di Casa Professa, i S. Ambrogio, S. Gregorio Magno, S. Agostino e S. Gerolamo nella chiesa di S. Matteo, gli Angeli acquasantiere a S. Giuseppe dei Teatini, l'Immacolata nella chiesa del Collegio di Trapani, i M. Vergine, S. Giovanni, la Maddalena e l'Eterno nella chiesa di S. Teresa la Kalsa. La parte più cospicua della sua produzione, tuttavia,è costituita dai ritratti, dai monumenti funebri e da opere e fregi che celebrano i fasti dell'aristocrazia siciliana. Vi sono poi le sculture ornamentali: le due fontane del Drago e del Pescatore di Mezzomonreale, del Cavallo Marino, del Fiume Oreto a San Martino delle Scale. E' sua la statua del Genio di Palermo alla villa Giulia. Per il Sarullo il capolavoro dello scultore è la Cappella di S. Benedetto nel Duomo di Monreale.

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