Consulta l'archivio biografico
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Attivo a Palermo fino al 1787.
Era figlio del pittore romano Gaspare e nipote di Gioacchino Martorana; insieme al padre e ai fratelli Epifanio ed Ermenegildo, lavorò alla decorazione della scala e del salone di palazzo Oneto e diffuse l'illusionismo prospettico bibienesco.
Collaborò alla decorazione della villa Spina e di villa Adriana ed alla realizzazione dell'affresco l'Allegoria della Giustizia nel Palazzo Reale di Palermo.
Per il Teatro di S.Cecilia curò le scene dell'opera "Le contadine bizzarre" di Tommaso Calandra.