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Falcone Brocchiere Mimma
(Pittrice)

Nata a Palermo nel 1899 e morta nel 1977.

Appartenne ad una agiata famiglia dell'alta borghesia palermitana; lo scrittore Nino Aquila in alcuni suoi racconti la descrive come una "donna di grande vivacità e simpatia".

Fu una delle donne protagoniste del fermento culturale della Comune, studiò sia pittura che musica ed era molto nota per il suo carattere cordiale ed estroverso.

Fu allieva di Mario Mirabella (1870-1931), artista celebre, professore onorario di paesaggio presso l'Istituto di belle arti di Napoli e poi in quello di Palermo.

La Falcone, pur non esponendo mai in mostre ufficiali, ebbe modo di far apprezzare il suo talento grazie all'assidua frequentazione di circoli culturali e mondani; la sua tecnica e la scelta dei soggetti risentirono moltissimo della lezione di Mirabella: ambedue amarono il tema del paesaggio e non furono esenti dalla forte influenza che la fotografia ebbe sui pittori dell'epoca.

Nella seconda Promotrice di Palermo del 1889 erano state esposte fotografie di Interguglielmi che avevano suscitato molto interesse, poichè riprendevano il tema del paesaggio attraverso una tecnica che rivoluzionava la stessa concezione delle immagini, mediante nuove possibilità di inquadrature e tagli prospettici.

Maria Accascina, storica dell'arte dedita agli studi della pittura siciliana dell'Ottocento e dell'oreficeria, scrive di Mirabella "erede e vittima (del Lojacono); abilissimo nel cogliere di un paesaggio i profili più caratteristici, nell'ottenere gli stessi impasti cromatici per rendere veristicamente la terra fresca, umida di pioggia, o il grigio di un ulivo, tutto imitando con la facilità massima, naturale, dei figli che ripetono il gesto paterno".

Ai suoi paesaggi si ispira la Falcone per la sua "Veduta ericin", un olio su tela conservato presso una collezione privata di Palermo, che ritrae uno scorcio del paese con alcune case, dove con mano sapiente, alterna zone d'ombra e della luce dei caldi raggi del sole siciliano.

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