Consulta l'archivio biografico
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Nato a Palermo alla fine del 1700 e morto intorno al 1870.
Compì studi di giurisprudenza e divenne, a giudizio del Mira, integerrimo magistrato.
Tra i suoi scritti si ricordano le "Notizie sui saraceni siciliani" in quattro libri, di cui ne vennero pubblicati soltanto due dagli editori Pedone & Muratori nel 1832 e 1833.
Nel primo egli descriveva fatti storico - politici, nel secondo trattava della religione e delle consuetudini civili.
Il terzo volume ed il quarto, che svolgevano rispettivamente il ramo dell'economia e commercio e quello della cultura letteraria, non poterono essere pubblicati a causa della sparizione della sua intera biblioteca, compresi i manoscritti, durante gli eventi rivoluzionari del 1848.
Pubblicò diverse opere di carattere economico e sulle miniere; lo si ricorda particolarmente per la "Lettera sugli Annali di Agostino Inveges in rapporto alla storia saracenica" del 1853 e la "Risposta a Nicolò Buscemi sopra i documenti della Storia ecclesiastica di Sicilia nell'epoca saracenica", uscito a puntate nel "Giornale di scienze lettere ed arti per la Sicilia".