Consulta l'archivio biografico
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Nato il 28 giugno 1895 e morto il 15 luglio 1937.
Narratore di vaglia, critico, poeta, ebbe al suo attivo un'intensa produzione letteraria con 53 opere pubblicate in 42 anni di esistenza.
Dapprima su posizioni idealistiche si dedicò successivamente al pensiero tomistico, dopo una travagliata e tormentata ricerca sui valori dell'uomo, soprattutto nei rapporti con Dio.
Laureatosi in filosofia teoretica insegnò a Petralia, Corleone, Caltanissetta e, dopo aver vinto nel 1923 il concorso, al liceo Vittorio Emanuele di Palermo dove rimase fino al 1936, anno in cui si trasferì a Milano.
Nel 1928 fonda la rivista e casa editrice "La Tradizione".
Nel 1931 venne pubblicato "Perfetta Letizia", il suo più bel romanzo.
Riserve e critiche gli arrivarono perfino dall'"Osservatore Romano" e da "Civiltà Cattolica", ma non mancarono riconoscimenti alla sua chiara ortodossia, per esempio da parte del cardinale Lavitrano che lo difese.
Conseguì anche la libera docenza universitaria in filosofia teoretica a Palermo, ma restò comunque tagliato fuori dal ruolo universitario.
Fra le sue tante opere ricordiamo "Epica e santità" e "Etica del cristianesimo" del 1925, "La Messa della Misericordia" opera teatrale e "La poesia italiana di questo secolo" del 1929, "Ragione e Rivelazione" del 1930, "Gioia d'agave" romanzo del 1934.