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Morto nel 1689.
Come tanti altri personaggi abbracciò in eta' matura lo stato ecclesiastico e, dopo la morte della moglie, ebbe il tempo di occupare nella Chiesa palermitana importanti cariche, come parroco di S. Nicolò la Kalsa, protonotaro apostolico e consultore del Tribunale della S. Inquisizione nonchè giudice sinodale ed esaminatore della Diocesi di Palermo.
Tra le opere a stampa pervenuteci segnaliamo la 'Trutina apologetica concilii medici a Paulo Strectes nuper editi pro Alexandro La Barbera et Restivo contra rr. Pp. et moniales carmelitas discalceatos' stampato da Nicolò Bua nel 1657; 'Amusis medicamentaria ad usum pharmacopolarum felicis urbis Panormi' stampato ancora dallo Bua nel 1653; 'Medicum discrimen de lepra gallica' stampato da Agostino Bua nel 1657 e nel 1662, presso Agostino Bossio, uscì 'l'Oratio habita in salutari medicorum academia panormitana in funere Ar. Et med. Doctoris D. Marci Antonii Alaimi'.