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Cammarano Filippo
(Poeta librettista e compositore)

Nato il 16 agosto del 1764 e morto a Napoli nel 1842.

Ebbe fama anche come commediografo e attore. Figlio dell'attore Vincenzo e di Caterina Sapuppo, visse ed esercitò la sua attività a Napoli, dove era stato condotto in tenera età dai genitori, divenendo il capostipite di una famiglia di attori, grazie alla numerosa prole nata dall'unione con la cantante Rosalia Vitellaro.

Spirito precoce, aveva scritto la sua prima commedia "Rachele e Ippolita, ossia il comico inglese" intorno al 1775.

La sua attività di scrittore, che si coniugava con quella di attore, fu continua e costante, recependo anche istanze più colte che provenivano dal teatro del Goldoni.

Seguendo le orme paterne, fu un bravissimo ed affermato Pulcinella.

Affrancò lentamente questa grande maschera meridionale dalla presenza di stimoli popolareschi, classici della farsa, facendola divenire personaggio letterario e protagonista di molte delle sue commedie: "Lo sguizzero 'mbriaco", "Dint'a lo vascio di sie Stella", "Lo bello Gasparo e basta cos", "Le funnacchere", "Le luciane", "La festa dell'archetiello".

Compose la musica della farsa "Uno in tre" e scrisse alcuni libretti d'opera: "L'inganno per amore", che venne messo in musica da Pietro Carlo Guglielmi; "Il villano in angustie" di Valentino Fioravanti, "Il trionfo di Tomini" di Gaetano Andreozzi, "L'incontro inaspettato" di Francesco Antonio De Blasis.

Si ritirò dalle scene nel 1832, dopo che re Ferdinando gli concesse una ricca pensione.

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