Dichiarazione consigliere comunale M5S Concetta Amella - Ordinanza "Benessere Animale"

Notizie (data pubblicazione 22 Luglio 2023)
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"Sono talmente contraria a questa ordinanza scellerata, priva di ogni fondamento scientifico e di buon senso, che se non verrà ritirata in tempi rapidi, in segno di protesta, avvierò lo sciopero della fame. 

La determinazione del sindaco Lagalla si fonda sul fatto che il servizio veterinario dell’Asp sostiene che non esiste letteratura scientifica per stabilire un limite di temperatura piuttosto che un altro.  L’averlo fissato a 37 gradi supera per insensatezza e crudeltà il ‘tetto’ entro il quale poter sottoporre gli animali allo sforzo, a suo tempo stabilito dall’ex sindaco Orlando: ossia  a 35 gradi, una temperatura che già considerammo indicativa di assoluta insensibilità e crudeltà  verso cavalli costretti a trainare al caldo carrozze con 4-5 persone a bordo e di grosso tonnellaggio.  Allora, ragionando per paradosso, visto che non esistono tesi scientifiche ufficiali, sarebbe a questo punto concepibile decidere che i cavalli possano lavorare anche quando il termometro superi i 38 gradi. Oppure i 40 gradi. Chi ce lo impedisce?

L’ordinanza del sindaco Lagalla poi non tiene per niente in conto il cambiamento del clima negli anni, con ondate di calore sempre più concentrate e la cui intensità, negli ultimi tempi, è cresciuta di molto.  Fino a qualche anno fa, 37 gradi o anche 40 gradi, erano impensabili.

È ora quindi di smetterla con ipocrisie elettorali e approcci privi perfino di buon senso e logica. È vero che i cavalli sono naturalmente adatti a grandi sforzi fisici, ma  non si vuole tenere conto che, in un contesto urbano, come quello di Palermo, mica di Biella, e con questo clima, questi animali vengono costretti a sopportarli con enormi sofferenze e rischi, perché non trainano certo calessi su trazzere di terra battuta, come nell’800 o ai primi del 900, ma sull’asfalto rovente e spesso dietro colonne di macchine e autobus che sgasano fumi di anidride carbonica direttamente nelle loro narici. E se fino all’anno scorso, era impensabile che i sindacati chiedessero per i lavoratori il diritto di interrompere la loro attività con temperature di 35 gradi per scongiurare malori,  perché allora non pensare, Caro Sindaco, di utilizzare il tesoretto da 500.000 euro pro cavigghie che intende riservarsi, per consentire agli “gnuri” di starsene a casa con queste temperature che potrebbero avere anche gravi conseguenze sulla loro salute, in modo tale da permettere ai poveri cavalli di rimanersene nelle proprie stalle? Chiedo pertanto al Sindaco Lagalla di ritirare immediatamente questa ordinanza e di sospendere tout court l’attività di traino delle carrozze da parte dei cavalli. Perché, se il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali, va da sé che questa ordinanza esprime tutto il senso di inciviltà e di arretratezza culturale di chi lo amministra."

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