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Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) nella definizione formulata nel Decreto MIT del 4 agosto 2017 " ... è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana - preferibilmente riferita all'area della Città metropolitana, laddove definita - proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l'assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali".

Attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, l'Amministrazione Comunale definisce un "concerto" di azioni coordinate per il governo, pianificato e programmato, della mobilità pubblica e privata, nel proprio territorio. Si organizzano processi e percorsi progettuali, con l'obiettivo di definire, compiutamente, il complesso sistema degli interventi nei settori della circolazione, della mobilità dolce e alternativa all'auto, della sosta e del trasporto pubblico.

Cronoprogramma

End
Quadro conoscitivo del PUMS
Approvazione scenari di Piano e avvio fase preliminare VAS
Adozione PUMS
Approvazione PUMS

Obiettivi del PUMS

Efficacia ed efficienza del sistema della mobilità

Macro-obiettivi minimi obbligatori:
  • A1. Miglioramento del TPL
  • A2. Riequilibrio modale della mobilità
  • A3. Riduzione della congestione
  • A4. Miglioramento dell'accessibilità di persone e merci
  • A5. Miglioramento dell'integrazione tra lo sviluppo del sistema della mobilità e l'assetto e lo sviluppo del territorio (insediamenti residenziali e previsioni urbanistiche di poli attrattori commerciali, culturali, turistici)
  • A6. Miglioramento della qualità dello spazio stradale ed urbano
  • Obiettivi aggiuntivi specifici :
  • A7. Migliorare l'attrattività del trasporto pubblico collettivo;
  • A8. Migliorare l'attrattività del trasporto condiviso;
  • A9. Migliorare le performance economiche del TPL;
  • A10. Ridurre la congestione stradale;

Sostenibilità energetica ed ambientale

Macro-obiettivi minimi obbligatori:
  • B1. Riduzione del consumo di carburanti tradizionali diversi dai combustibili alternativi
  • B2. Miglioramento della qualità dell'aria
  • B3. Riduzione dell'inquinamento acustico
  • Obiettivi aggiuntivi specifici :
  • B4. Migliorare l'attrattività del trasporto ciclopedonale;
  • B5. Migliorare le performance energetiche ed ambientali del parco veicolare passeggeri e merci;

Sicurezza della mobilità stradale

Macro-obiettivi minimi obbligatori:
  • C1. Riduzione dell'incidentalità stradale;
  • C2. Diminuzione sensibile del numero generale degli incidenti con morti e feriti;
  • C3. Diminuzione sensibile dei costi sociali derivanti dagli incidenti;
  • C4. Diminuzione sensibile del numero degli incidenti con morti e feriti tra gli utenti deboli (pedoni, ciclisti, bambini e over 65);
  • Obiettivi aggiuntivi specifici :
  • C5. Migliorare la sicurezza della circolazione veicolare;
  • C6.migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti;

Sostenibilità socio economica

Macro-obiettivi minimi obbligatori:
  • D1. Miglioramento della inclusione sociale
  • D2. Aumento della soddisfazione della cittadinanza
  • D3. Aumento del tasso di occupazione
  • D4. Riduzione dei costi della mobilità (connessi alla necessità di usare il veicolo privato)
  • Obiettivi aggiuntivi specifici :
  • D.5 Garantire l'accessibilità alle persone con mobilità ridotta
  • D.6 Migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti;