torna indietro Villa Giulia

Immagine Villa Giulia

Intitolata alla viceregina Giulia D’Avalos, moglie del vicerè Marcantonio Colonna di Stigliano,nel sito dove, anticamente, veniva utilizzato dai pescatori, dell’antico quartiere della Kalsa, per stendere le reti ad asciugare, e, successivamente, era stato scelto come luogo per l’esecuzioni capitali. Fu realizzata nel 1777, e rappresenta il primo giardino pubblico d’Italia.

L’impianto della villa, dal netto perimetro quadrato, secondo il progetto di Nicolò Palma, realizza uno schema di giardino all’italiana, dalle precise regole geometriche: viali simmetrici si intersecano secondo due principali direzioni, ortogonale e diagonale, formando un secondo quadrato, diagonale al primo, ed una piazza centrale circolare; agli estremi opposti sono quattro esedre semicircolari.

La recinzione in ferro fu eseguita nel 1855. L’ingresso era verso il mare, dove è il monumentale portale realizzato in pomposo stile classico; verso l’esterno il portale è ornato dall’aquila, simbolo della città, e lateralmente da due alti basamenti con leoni. All’interno è sistemata un’esedra ornata da grandi vasi in tufo in corrispondenza dell’inizio dei viali; da qui si diparte il lungo viale che, attraversata tutta la villa, incontra la piazza centrale e giunge sul versante opposto dove si trova un’altra esedra ornata da gruppi scultorei; tra questi sono particolarmente notevoli l’Abbondanza e la Gloria, agli estremi settentrionale e meridionale dell’esedra, opera del 1763 di Ignazio Marabitti.

Al centro dell’esedra si trova la fontana del Genio di Palermo: il grande Vecchio coronato, simbolo della città, è collocato su una rupe con le figurazioni simboliche della Sicilia e della Conca d’Oro; le opere scultoree vennero commissionate ad Ignazio Marabitti nel 1778. Nella piazza centrale sono stati posti nel 1866 quattro padiglioni in stile neopompeiano su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda.

Al centro è la fontana con l’Atlante, realizzata nel 1780 da Ignazio Marabitti, con dodecaedro in marmo che fungeva da orologio solare, eseguito su progetto del matematico Lorenzo Feredici nel 1784 e restaurato nel 1845.

Indirizzo

Via Lincoln 90133 - Palermo (PA) Tel: 0917404028

Orari

Tutti i giorni dalle 7.00 fino alle 20.

Modalità di ingresso e prezzi

Ingresso libero.

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