
SOMMARIO

AMMINISTRAZIONE |
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Accensione di prestiti |
L’ammontare delle operazioni di indebitamento a medio e lungo termine o patrimoniali, con esclusione quindi di quelle di durata inferiore all’anno. |
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Avanzo e disavanzo |
Il risultato differenziale tra le operazioni di entrata e di spesa complessive. |
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Bilancio consuntivo |
Il rendiconto finanziario che comprende i risultati della gestione di bilancio, per le entrate (accertate, riscosse e residui attivi) e per le spese (impegnate, pagate e residui passivi), distintamente per titoli, categorie e capitoli |
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Entrate Tributarie |
Le entrate prelevate dagli individui e dalle imprese in virtù della potestà di imposizione diretta o derivata. |
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Rimborso di prestiti |
L’ammontare delle spese di ammortamento dei debiti a medio e lungo termine, al netto degli interessi. |
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Spese correnti |
Le spese destinate all’attività di produzione e di ridistribuzione dei redditi. |
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Trasferimenti |
Sono operazioni unilaterali con le quali un soggetto devolve a favore di un altro una somma di denaro o un insieme di beni e servizi, senza riceverne in cambio una contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale. (Sistema europeo dei conti, Sec95) |
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AMBIENTE E TERRITORIO |
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Giorni piovosi |
I giorni in cui la quantità di precipitazioni ha raggiunto un millimetro di altezza. (Ucea – Ufficio centrale di ecologia agraria) |
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Raccolta differenziata |
La raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee. |
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Rifiuti urbani |
Sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti a uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti a usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’articolo 21, comma 2, lettera g del decreto Ronchi; c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade e aree pubbliche o sulle strade e aree private, comunque soggette a uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua, e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e). |
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Temperatura |
Il livello termico dell’atmosfera esistente in un punto e in un determinato momento . Rappresenta il livello energetico dell’aria, cioè l’energia cinetica media associata alle molecole dell’aria per effetto del riscaldamento indotto dalla radiazione solare. (Ucea – Ufficio centrale di ecologia agraria) |
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DEMOGRAFIA |
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Anagrafe della popolazione |
Il sistema continuo di registrazione della popolazione residente. Viene continuamente aggiornata tramite iscrizioni per nascita da genitori residenti nel comune, cancellazioni per morte di residenti e iscrizioni/cancellazioni per trasferimento di residenza da/per altro comune o da/per l’estero. |
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Apolide |
Persona che non ha alcuna cittadinanza, perché priva di quella di origine e non in possesso di un’altra. |
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Cause di morte |
Classificazioni B abbreviata Istat per le cause di morte derivata dalla ‹‹lista di base›› per l'intavolazione dei dati della classificazione internazionale delle malattie (Cim). La Classificazione Internazionale delle malattie si basa sulle raccomandazioni della IX Conferenza di revisione tenutasi a Ginevra nel 1975. |
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Cittadinanza |
Vincolo di appartenenza a uno stato, richiesto e documentato per il godimento di diritti e l’assoggettamento a particolari oneri. |
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Cittadino straniero residente (in Italia) |
Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta all’anagrafe. |
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Classi d'età |
Suddivisione della popolazione in fasce d'età o classi . |
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Dipendenza strutturale (Indice di) |
Rapporto fra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15 - 64 anni), moltiplicato per 100. |
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Dipendenza strutturale degli anziani (Indice di) |
Rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione in età attiva (15 - 64 anni), moltiplicato per 100. |
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Emigratorietà (Tasso di) |
Rapporto fra emigrati e la popolazione media per mille. Per l'Italia il tasso è calcolato con riferimento ai soli emigrati per l'estero. |
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Emigrato |
La persona che, iscritta all’anagrafe del comune sottoposto ad analisi, trasferisce la propria residenza in un altro comune o all’estero. |
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Età media |
Media delle età ponderata con l'ammontare della popolazione in ciascuna classe d'età. |
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Fecondità totale (Tasso di), ovvero Numero medio di figli per donna |
La somma dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni età feconda (tra i 15 e 49 anni), il numero di nati vivi all'ammontare medio annuo della popolazione femminile. |
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Immigratorietà (Tasso di) |
Rapporto fra immigrati e la popolazione media per mille. Per l'Italia il tasso è calcolato con riferimento ai soli immigrati dall'estero. |
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Immigrato |
La persona, italiana o straniera, che trasferisce la propria residenza e, quindi si iscrive all’anagrafe del Comune sottoposto ad analisi. |
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Mascolinità (Tasso di) |
Il numero di uomini ogni 100 donne. |
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Mortalità (Tasso di) |
Rapporto fra il numero dei decessi nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per mille. |
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Mortalità infantile |
Comprende i morti nel primo anno di vita, ossia i nati vivi deceduti anteriormente al compimento del primo compleanno, compresi quelli morti prima della registrazione della nascita. |
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Mortalità infantile (Tasso di) |
Il rapporto tra il numero di decessi avvenuti nel primo anno di vita e il numero di nati vivi (per 1000). |
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Natalità (Tasso di) |
Rapporto di nati vivi dell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1000. |
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Nati mortalità (Tasso di) |
Il rapporto tra il numero di nati morti e il numero complessivo di nati (per 1000). |
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Nato morto |
Il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno di durata della gestazione. |
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Nato vivo |
Il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita. |
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Nuzialità (Tasso di) |
Rapporto tra il numero di matrimoni celebrati nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1000. |
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Piramide dell’età |
Grafico con cui viene descritta la struttura per età della popolazione. |
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Popolazione residente |
Per ciascun comune è costituita dalle persone aventi dimora abituale nel comune, anche se alla data considerata sono assenti perché temporaneamente presenti in altro comune italiano. |
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Saldo migratorio |
La differenza fra immigrati ed emigrati. |
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Saldo naturale |
L’eccedenza o il deficit di nascite rispetto ai decessi. |
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Unione Europea (UE) |
Comprende (tra parentesi l’anno di adesione): Italia (Paese fondatore), Belgio (Paese fondatore), Francia (Paese fondatore), Germania (Paese fondatore), Lussemburgo (Paese fondatore), Paesi Bassi (Paese fondatore), Danimarca (1973), Irlanda (1973), Regno Unito (1973), Grecia (1981), Portogallo (1986), Spagna (1986), Austria (1995), Finlandia (1995), Svezia (1995), Cipro (2004), Estonia (2004), Lettonia (2004), Lituania (2004), Malta (2004), Polonia (2004), Repubblica Ceca (2004), Slovacchia (2004), Slovenia (2004), Ungheria (2004), Bulgaria (2007) e Romania (2007). (Fonte: Unione Europea) |
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Vecchiaia (Indice di) |
Rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0 - 14, moltiplicato per 100. |
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SANITA’ |
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Azienda ospedaliera |
Ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione. Sono individuati come tali, oltre ai policlinici universitari, gli ospedali che rispondono alle seguenti caratteristiche: |
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Azienda sanitaria locale (Asl) |
L'unità territoriale preposta all'erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. Ogni Asl copre una parte del territorio nazionale, in molti casi coincidente con la provincia. |
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Day hospital |
Ricovero ospedaliero in regime di degenza diurna. Tale particolare forma di erogazione dell'assistenza ospedaliera viene effettuata in divisioni, sezioni o servizi ospedalieri per fini diagnostici e/o curativi e/o riabilitativi e risponde a tutte le seguenti caratteristiche funzionali: |
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Degente |
La persona ricoverata in un istituto di cura, vale a dire una persona che occupa un posto letto per un certo periodo di tempo al fine di sottoporsi a opportune prestazioni medico - chirurgiche e per la quale viene compilata una cartella clinica. |
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Degenza |
Il periodo durante il quale una persona è ricoverata in un istituto di cura. |
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Dimesso |
Persona per la quale si conclude un periodo di degenza, sia se la persona ritorna a casa, sia se viene trasferita in un'altra struttura (non nel caso in cui sia trasferita in un altro reparto dello stesso istituto), sia in caso di decesso. Comunque, viene chiusa la cartella clinica. Non si considerano dimessi i malati usciti provvisoriamente (per motivi di famiglia, di giustizia o altro). |
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Dimissione (ospedaliera) |
L'atto del dimettere un paziente da un istituto di cura a conclusione di un periodo di degenza. La dimissione corrisponde all'ultimo contatto con la struttura in cui si è svolto il ciclo assistenziale. La data di dimissione viene registrata sulla cartella clinica e sulla scheda di dimissione ospedaliera. |
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Interruzione volontaria della gravidanza (IVG) |
L'intervento operativo da parte di uno specialista che va a rimuovere il prodotto del concepimento e dei suoi annessi, interrompendo il periodo di gravidanza. L'Ivg deve avvenire sotto precisa volontà della donna ed entro i primi 90 giorni dal concepimento nel caso in cui la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbe serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna. L'Ivg può avvenire inoltre per motivi di ordine teraupetico dopo i primi 90 giorni quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna o in presenza di rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. |
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Istituto di cura |
Struttura residenziale attrezzata per l'accoglienza e l'assistenza a tempo pieno di pazienti per fini diagnostici e/o curativi e/o riabilitativi. E' dotata di personale medico specializzato, di apparecchiature di diagnosi e cura ed eventualmente di servizi di supporto, all'assistenza ospedaliera, quali: dipartimento di emergenza, centro di rianimazione, pronto soccorso, centro trasfusionale, centro dialisi, sale operatorie, camere iperbariche, incubatrici, ambulanze, unità mobili di rianimazione. Si definisce anche come l'entità ospedaliera costituita dall'insieme di tutte le divisioni, sezioni e servizi, autonoma o dipendente da una struttura pubblica (ad esempio Asl) o privata. Ogni istituto è individuato da un codice ai sensi del d.m. del 6 settembre 1988 del Ministero della sanità. |
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Malattia infettiva o diffusiva |
La malattia suscettibile di diffusione per contagio in forma diretta o indiretta. |
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Posto letto (ospedaliero) |
Il letto nell'ambito di una struttura ospedaliera, dotata di personale medico e attrezzata per l'accoglienza e l'assistenza a tempo pieno di un insieme di degenti. Il posto letto è situato in una corsia o area dell'ospedale in cui l'assistenza medica ai degenti è garantita e continua. Il numero di posti letto fornisce una misura della capacità ricettiva dell'istituto di cura. |
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Regime di ricovero |
La particolare forma di erogazione dell'assistenza ospedaliera. Può assumere le modalità di ricovero ordinario e di ricovero in day hospital. |
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ECONOMIA |
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Impresa |
Unità giuridico - economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. |
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Prezzi al consumo per l'intera collettività (indice dei) |
La variazione nel tempo dei prezzi relativi ai beni e servizi acquistati sul mercato per i consumi finali individuali. |
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TURISMO |
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Alberghi |
Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto e altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili o in parte di stabili. |
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Arrivi |
Il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri i complementari) nel periodo considerato. |
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Camera (o Stanza da letto) |
Si intende per camera un'unità formata da una stanza o da una serie di stanze costituenti un'unità indivisibile in una struttura ricettiva o in una abitazione. Possono essere singole, doppie o multiple, a seconda del fatto che siano allestite in modo permanente per ospitare una, due o più persone. Il numero delle stanze esistenti è il numero che la struttura mette a disposizione dei clienti (turisti). Non andrebbero incluse le stanze utilizzate come residenza permanente (per più di un anno). I bagni e i gabinetti non contano come stanze. Il numero di stanze dovrebbe in genere coincidere con quello figurante sul registro della struttura ricettiva. |
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Campeggi |
Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzate su aree recintate per la sosta e il soggiorno di turisti provvisti, di norma, di tende o di altri mezzi autonomi di pernottamento. Sono contrassegnati dalle leggi regionali con una, due, tre e quattro stelle in rapporto al servizio offerto, alla loro ubicazione e alla presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive. I campeggi assumono la denominazione "A" (annuale) quando sono aperti per la doppia stagione estivo-invernale o sono autorizzati a esercitare la propria attività per l'intero anno. La chiusura temporanea dei campeggi può essere consentita per un periodo di tre mesi all'anno a scelta dell'operatore. |
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Esercizi ricettivi (o strutture ricettive turistiche) |
L'insieme degli esercizi alberghieri e dei complementari. |
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Esercizi alberghieri |
Tale categoria include gli alberghi da una a cinque stelle, i villaggi albergo, le residenze turistico - alberghiere, le pensioni, i residence, i motel, le residenze d'epoca, gli alberghi meublè o garnì, le dimore storiche, i centri benessere (beauty farm) e tutte le altre tipologie di alloggio che in base alle normative regionali sono assimilabili agli alberghi. |
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Esercizi complementari |
Tale categoria include gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, i campeggi e i villaggi turistici, gli alloggi agrituristici, gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini e gli "altri esercizi" ricettivi non altrove classificati. |
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Esercizi di affittacamere |
Le strutture composte da non più di sei camere ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggi ed, eventualmente, servizi complementari. Le regioni individuano con legge i requisiti minimi necessari all'esercizio dell'attività di affittacamere. |
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Paese di residenza |
Si intende il paese estero di residenza dal quale provengono i clienti stranieri che si recano negli esercizi ricettivi. |
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Permanenza media |
Il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero di clienti arrivati nella struttura ricettiva (arrivi). |
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Presenze |
Il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi. |
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Residenze turistico-alberghiere |
Gli esercizi ricettivi alberghieri, aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina. Secondo gli stessi criteri degli alberghi, le leggi regionali provvedono a classificare le residenze turistico - alberghiere, contrassegnate con quattro, tre e due stelle. |
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Turismo |
Le attività delle persone che viaggiano e alloggiano in luoghi diversi dall'ambiente abituale, per non più di un anno consecutivo e per motivi di vacanze, affari e altro. |
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Turista |
Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale) e trascorre almeno una notte nel luogo visitato. |
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ISTRUZIONE |
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Abbandono scolastico |
Il numero degli studenti che hanno abbandonato un corso di studi dietro presentazione di istanza scritta e quindi risultano ritirati d'ufficio |
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Biblioteca |
Istituto o parte di esso, il cui scopo principale è quello di conservare una raccolta di documenti bibliografici e di facilitarne la fruizione per soddisfare le esigenze di informazione, ricerca , educazione, cultura e svago degli utenti. |
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Diploma conclusivo di Stato (ex diploma di maturità) |
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di scuola secondaria di secondo grado della durata di quattro o cinque anni e che consente l'iscrizione a corsi d' istruzione superiore. |
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Diploma universitario |
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o di una scuola diretta a fini speciali della durata di due o tre anni |
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Educazione prescolastica (Scuola dell'infanzia o materna) |
L'educazione impartita nelle scuole materne, non ha carattere di obbligatorietà, ha la durata di tre anni e secondo la legge delega n. 53 del 28 marzo 2003 (riforma del sistema scolastico) può avere inizio dai due anni e mezzo. |
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Evasione scolastica |
Per evasione scolastica o dispersione si intende l’abbandono precoce degli studi o della formazione. L’indice della dispersione scolastica è definito come quota di popolazione, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, in possesso di un titolo di istruzione secondaria inferiore o di un grado di istruzione ancora più basso e non inserita in alcun ciclo di istruzione o formazione. |
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Fuori corso |
Chi al termine degli anni previsti dal corso universitario prescelto non ha ancora ultimato tutti gli studi. |
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Galleria d'arte |
vedi la voce "Musei" |
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Immatricolati |
Gli iscritti per la prima volta a un corso di studi universitario. |
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Istruzione primaria (Scuola dell’infanzia) |
La scuola dell’infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all’educazione, allo sviluppo e alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria |
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Istruzione primaria (Scuola elementare) |
La scuola primaria, della durata di cinque anni, è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell’infanzia e teso al raggiungimento delle strumentalità di base, e in due periodi didattici biennali. Promuove lo sviluppo delle personalità, e ha il fine di acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. |
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Istruzione secondaria di primo grado (Scuola media inferiore) |
La scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni, si articola in un periodo didattico biennale e in un terzo anno, che completa prioritariamente il percorso disciplinare e assicura l’orientamento e il raccordo con il secondo ciclo |
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Istruzione secondaria di secondo grado (Scuola media superiore) |
Rappresenta il secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ed è costituito dal sistema dei licei e dal sistema dei licei e dal sistema dell’istruzione e formazione professionale. Esso è il secondo grado in cui si realizza, in modo unitario, il diritto – dovere all’istruzione e alla formazione di cui al decreto legislativo n. 76 del 15 aprile 2005. |
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Istruzione universitaria |
Tradizionalmente articolata in corsi di diploma universitario e scuole dirette a fini speciali (della durata di due o tre anni) e corsi di laurea (tra i quattro e i sei anni), a partire dall'anno accademico 2000/2001, a seguito delle modificazioni introdotte dalla riforma dei cicli, comprende i seguenti nuovi corsi: |
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TRASPORTI E COMUNICAZIONI |
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Autobus |
L'autoveicolo stradale destinato al trasporto di persone, con più di nove posti a sedere (incluso il conducente) |
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Autocarro |
Veicolo stradale destinato esclusivamente o principalmente al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse. |
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Autoveicolo |
Il veicolo stradale provvisto di un motore che costituisce il suo solo mezzo di propulsione, utilizzato normalmente per il trasporto di persone o merci o per la trazione di veicoli stradali. |
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Ciclomotore |
Il veicolo stradale a due o tre ruote, dotato di motore di cilindrata inferiore a 50 centimetri cubi e velocità massima consentita stabilita dalla normativa nazionale. |
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Incidente stradale |
L'incidente verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nel quale risultano coinvolti veicoli fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone. |
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Merce (trasporto marittimo) |
Il peso dei beni trasportati inclusivo del loro immediato imballaggio, ma al netto del mezzo di trasporto, sia esso un contenitore, un automezzo o un mezzo trainato, insieme al peso degli automezzi nuovi e degli animali vivi che non vengono trasportati in automezzo. |
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Merci e posta (trasporto aereo) |
Tutte le merci e la posta a bordo di un aeromobile all'atterraggio all'aeroporto dichiarante oppure al decollo dall'aeroporto dichiarante. Include merci e posta in transito diretto (contati all'arrivo e alla partenza). Sono inclusi colli espresso e valigie diplomatiche. Sono esclusi i bagagli dei passeggeri. |
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Motocarro |
Il veicolo a motore a tre ruote destinato al trasporto di cose. |
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Motociclo |
Veicolo stradale a due ruote, con o senza side-car, incluse le motociclette, oppure l'autoveicolo stradale a tre ruote, di tara inferiore ai 400 chilogrammi. Sono inclusi tutti i veicoli di cilindrata uguale o superiore a 50 centimetri cubi che non rientrano nella definizione di ciclomotore. |
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Motrice |
L'autoveicolo destinato, esclusivamente o prevalentemente, al traino di veicoli stradali non provvisti di motore (prevalentemente semirimorchi). |
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Rimorchio |
Il veicolo stradale destinato a essere trainato da un autoveicolo stradale. |
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Semirimorchio |
Veicolo costruito in modo tale che parte di esso si sovrapponga all'unità motrice e che una parte notevole della sua massa o del suo carico sia sopportata da detta motrice. |
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Traffico merci (trasporto marittimo) |
L' insieme delle merci imbarcate e sbarcate. |
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Traffico passeggeri (trasporto marittimo) |
L' insieme dei passeggeri imbarcati e sbarcati. |
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Veicolo merci |
L'autocarro merci, oppure qualsiasi complesso veicolare stradale (autocarro con rimorchio/i o motrice con semirimorchio ed eventuale rimorchio) destinato al trasporto di merci. |
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CENSIMENTI |
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Addetto |
Persona occupata in un'unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni eccetera). |
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Azienda agricola, forestale e zootecnica |
L'unità tecnico- economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie, in cui si attua la produzione agraria, forestale o zootecnica, a opera di un conduttore, cioè persona fisica, società o ente che ne sopporta il rischio, sia da solo (conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti)sia in associazione a un mezzadro o colono parziario. (Censimento generale dell'agricoltura, 2000) |
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Conduttore |
Il responsabile giuridico ed economico dell'azienda; può essere persona fisica, società o ente pubblico. (Censimento generale dell'agricoltura, 2000) |
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Conduzione (forma di) |
Il rapporto tra il conduttore e le forme di lavoro aziendali che si specifica nei seguenti tipi: |
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Dipendente (lavoratore) |
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica che è iscritta nei libri paga dell'impresa o istituzione, anche se responsabile della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti: |
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Famiglia |
Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune italiano o all'estero. La definizione di famiglia adottata per il censimento è quella contenuta nel regolamento anagrafico. |
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Impresa |
Unità giuridica - economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari siano essi privati o pubblici. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. |
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Indipendente (lavoratore) |
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti: |
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Lavoratore autonomo |
Persona che con contratti d'opera "si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo, un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente" (art. 2222 codice civile). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell'opera o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore. |
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Libero professionista |
Persona che esercita in conto proprio una professione o arte liberale (architetto, avvocato, ingegnere eccetera) ed è iscritto a uno o più albi professionali riconosciuti in Italia. |
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Occupati |
Persone di 15 e più che nella settimana di riferimento (dal 14 al 20 ottobre 2001): |
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Persone in cerca di occupazione |
Tutti i non occupati che dichiarino al contempo: |
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Popolazione residente attiva |
Indica quella parte della popolazione residente compresa nella fascia d'età tra i 15 e i 64 anni, che è occupata o in cerca di occupazione. |
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Società collettiva |
Si costituisce una società collettiva quando due o più persone si accordano per svolgere insieme un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili. L'accordo deve risultare dall'atto costitutivo, che sancisce la nascita delle imprese collettive, fatta eccezione per le società di capitali. (fonte: www.cameradicommercio.it) |
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Società cooperativa |
La caratteristica delle società cooperative è lo scopo mutualistico, che consiste nel perseguimento di un beneficio a favore dei soci, e non da fini di lucro. Obiettivo della società non è quello di realizzare utili e di distribuirli tra i soci che la compongono, ma di cedere agli stessi soci beni e servizi prodotti e non consumati dai soci vengono venduti con conseguente realizzazione di utili, i quali, se non destinati nel reinvestimento, possono essere distribuiti in misura minima in rapporto al capitale sociale. (fonte: www.cameradicommercio.it) |
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Società di capitali |
Le società di capitali rispondono delle obbligazioni assunte esclusivamente con il proprio patrimonio, la responsabilità dei soci (fatta eccezione dei soci accomandatari) è limitata e circoscritta ai loro rispettivi conferimenti sociali. Hanno personalità giuridica e sono considerate distinte dagli individui che le compongono, sia ai fini fiscali che a quelli civili. |
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Superficie agricola utilizzata (Sau) |
L'insieme dei terreni investiti in seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole, non comprende la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei o appositi edifici. (Censimento generale dell'agricoltura, 2000). |
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Superficie totale |
Area complessiva dei terreni dell'azienda formata dalla superficie agricola utilizzata (Sau), da quella coperta da arboricoltura da legno, da boschi, dalla superficie agraria non utilizzata (insieme di terreni non utilizzati a scopi agricoli, compresi i terreni abbandonati e le aree destinate ad attività ricreative), nonchè dall'area occupata da parchi e giardini ornamentali, fabbricati, stagni, canali, cortili situati entro il perimetro dei terreni che costituiscono l'azienda. (Censimento generale dell'agricoltura, 2000) |
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Terreno a seminativo |
La superficie utilizzata per le colture di piante erbacee, soggette all'avvicendamento colturale che prevede una durata delle coltivazioni non superiore a cinque anni. |