Cos'è
Roberto D’Alessandro è autore e protagonista dello spettacolo Terroni - La vera storia dell’Unità d’Italia, che debutta martedì 22 luglio alle ore 21.00 alla GAM di Palermo per la stagione estiva del Teatro Biondo. In scena al suo fianco, il gruppo Arimà eseguirà ballate e canzoni popolari con le musiche scritte da Eugenio Bennato e Mimmo Cavallo. Replica il 23 alle 21.00. D’Alessandro ha adattato per la scena il saggio di successo di Pino Aprile Terroni - Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero «meridionali», che ribalta le narrazioni ufficiali sull’Unità d’Italia, smascherando i retroscena di una “conquista” forzata, le cui conseguenze hanno prodotto effetti collaterali di cui ancora piangiamo le conseguenze. Dalle cronache locali delle battaglie fra piemontesi e Borbonici, attraverso 160 anni di verità taciute, questa “controstoria” dell’Unità d’Italia spiega le reali ragioni della questione meridionale. Una controstoria fatta di saccheggi, stupri, repressioni di ingiustificata violenza e lunghi anni di sistematico sfruttamento economico da parte di un Nord che fonda la propria ricchezza sulla povertà del Sud. Lo spettacolo parte dunque da un saggio frutto di studi e ricerche documentaristiche, ma, lungi dall’essere didascalico, fa emergere grandi tragedie umane e sociali con leggerezza e ironia. Sono le cronache ottocentesche di una guerra, quella dei piemontesi al Regno Borbonico, che fu più un’invasione che una liberazione; sono le storie dei cosiddetti briganti, che altro non erano se non contadini trasformati dagli eventi in soldati della resistenza; sono i terribili resoconti di violenze e soprusi subiti in silenzio, non ultima la condanna all’esodo di milioni di meridionali che purtroppo continua ancora oggi. Terroni è abilmente giocato sul filo di sentimenti contrastanti, sotto i quali la rabbia serpeggia e cresce nell’elencare l’infinita lista delle vessazioni subite. Ad accompagnare malinconicamente la narrazione di questa “idea nuova che si nutre di verità”, un coro di ballate e canzoni popolari, con le musiche scritte da Eugenio Bennato e Mimmo Cavallo ed eseguite dal gruppo Arimà, indispensabile cassa di risonanza emotiva alla drammaticità dei documenti storici.