Cos'è
Martedì 16 settembre 2025 alle ore 18.30 si terrà la cerimonia pubblica “Un fiore per Cetti Zerilli”, nella ricorrenza del 90° anniversario del femminicidio della studentessa, dinanzi l’ingresso del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo, in via Maqueda n. 172. La Città di Palermo, per la prima volta con “Un fiore per Cetti Zerilli”, ricorda la studentessa Maria Concetta Zerilli, Cetti per gli amici, uccisa a soli venti anni, senza che nessuno lo abbia mai saputo. Non c’è un articolo che parli di Cetti Zerilli, non c’è una lapide che ricordi questo evento drammatico nel palazzo dove oggi ha sede il Dipartimento di Giurisprudenza. «Quel femminicidio venne insabbiato dal regime fascista – ha svelato il giornalista Salvo Palazzolo, che di recente ha pubblicato un libro inchiesta su questa storia per molti versi ancora avvolta dal mistero – Cosa aveva scoperto quella giovane studentessa?». Cetti Zerilli era una studentessa universitaria del secondo anno della facoltà di Lettere, che venne ritrovata la mattina del 17 settembre di 90 anni fa, all’interno dell’armeria della coorte universitaria, oggi un archivio nel retro della facoltà di via Maqueda. Ad ucciderla erano stati tre colpi di pistola. Accanto alla giovane c’era un altro cadavere, quello di un uomo in camicia nera e stivaloni. «Gli inquirenti si affrettarono a dire che era un caso di omicidio suicidio, nonostante il padre della giovane sostenesse che quella era una messinscena – spiega il giornalista Salvo Palazzolo, autore del romanzo-inchiesta “L’amore in questa città” (ed. Rizzoli, 2025) – E il regime impose ai giornali la censura sull’intera vicenda». Ma un giornalista coraggioso, Nino Marino, del Giornale di Sicilia, non smise mai di indagare sull’omicidio di Cetti Zerilli. Però, non ne scrisse mai. E’ il mistero nel mistero. Poco
prima di morire, raccontò la storia a un giovane collega, Aurelio Bruno, neanche lui ne scrisse nel dopoguerra. Qualche anno fa, Bruno svelò il caso a Salvo Palazzolo, che oggi dice: «La ricerca della verità, che vede i cronisti siciliani in prima linea contro ogni bavaglio, dovrebbe essere impegno di un’intera comunità». Durante la commemorazione, alla presenza di cittadini, associazioni e rappresentanti istituzionali, verranno deposti fiori in ricordo della giovane studentessa assassinata il 16 settembre 1935 nell’Università di Palermo. Interverranno il giornalista Salvo Palazzolo, autore del romanzo-inchiesta “L’amore in questa città” e l’attore cuntista Salvo Piparo, che leggerà alcuni brani tratti dal libro.