Cos'è
Un evento speciale che coinvolge la città di Palermo, un “Gran ballo” e uno spettacolo per celebrare il romanzo più amato e più rappresentativo della letteratura e della cultura siciliane. Sarà ricca di sorprese la giornata dell’11 ottobre, scelta per inaugurare il triennio 2025-2027 del Teatro Biondo di Palermo, che il direttore Valerio Santoro ha significativamente intitolato Cultura aperta. «L’11 ottobre – afferma Santoro – il Teatro Biondo inaugurerà il progetto triennale 2025-2027 Cultura aperta, con una festa che, partendo dal cuore della città, culminerà sul palcoscenico di via Roma con la messa in scena dello spettacolo La principessa di Lampedusa, scritto da Ruggero Cappuccio e interpretato da Sonia Bergamasco. Il Biondo avvia così un percorso che lo conferma, di fatto, come il Teatro della Città di Palermo, con una funzione educativa, identitaria e profondamente rivolta alle nuove generazioni. Sarà una festa condivisa con le istituzioni cittadine, che attraverso una rievocazione storica riconosciuta come patrimonio culturale immateriale, segnerà l’apertura del “Progetto Gattopardo”, destinato a svilupparsi lungo tutto il triennio. Il primo passo sarà un omaggio a Claudia Cardinale, icona del cinema italiano». Alle ore 18.00 un corteo in abiti d’epoca partirà dal Teatro Biondo per raggiungere i Quattro Canti (Piazza Villena), dove avrà luogo una performance di musiche e danze ispirate alle atmosfere de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca e la partecipazione di Luciano Giambra (tenore) ed Enrico Simonetta (pianoforte), allievi del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. Alle 19.30 si tornerà al Biondo, dove ad accogliere il pubblico ci saranno due carrozze di fine Ottocento provenienti dal Castello di San Marco di Santa Flavia dei conti Vincenzo e Daniela Camerata Scovazzo di Casalgismondo, e all’interno i costumi originali disegnati da Piero Tosi e indossati da Claudia Cardinale, Alain Delon, Burt Lancaster e Rina Morelli nel film Il Gattopardo di Luchino Visconti, provenienti dalla Collezione S.A.F.A.S. Costumi d’Arte Peruzzi di Roma. Nel frattempo, gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Sophia Adragna, Vincenzo Cangialosi, Aurelio Capici, Emily Di Franco, coordinati da Valentina Console, saranno protagonisti di una estemporanea di pittura durante la quale realizzeranno alcune opere ispirate ai temi del romanzo di Tomasi di Lampedusa. A seguire, sul palcoscenico del teatro, la Compagnia Nazionale di Danza Storica si esibirà nel Gran Ballo del Gattopardo, che prende le mosse dalle indimenticabili scene di danza del film di Visconti, riproponendo le coreografie originali della Mazurka e della Quadrigliacomposte da Alberto Testa e quelle realizzate ex novo da Nino Graziano Luca, direttore della Compagnia, con il linguaggio tipico della danza storica, sul Valzer brillante di Giuseppe Verdi e sulle altre composizioni musicali di Nino Rota: la Contraddanza, la Polka, il Valzer del commiato ed il Galop. Il repertorio prevederà anche le coreografie che Nino Graziano Luca ha di recente realizzato sulle musiche che il compositore Paolo Buonvino ha scritto per la colonna sonora della serie Netflix Il Gattopardo. Infine, alle ore 21.00, Sonia Bergamasco darà voce e corpo a La principessa di Lampedusadi Ruggero Cappuccio, di cui è anche regista. Lo spettacolo, prodotto dalla Fondazione Campania dei Festival, ha le musiche di Marco Betta, Ivo Parlati, Charles Gounode Nino Rota, le scene di Paolo Iammarrone e Vincenzo Fiorillo, il costume di Carlo Poggioli e le luci di Cesare Accetta. Il testo di Cappuccio restituisce la modernità e il coraggio di una donna carismatica come Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de Il Gattopardo. Donna risoluta e complessa, Beatrice si staglia fra le macerie di una Palermo ferita dai bombardamenti del maggio ’43, e trova le parole per raccontare in prima persona le passioni, i fallimenti e le follie che muovono un’intera generazione, mentre il presente si sgretola e la guerra imperversa. La principessa di Lampedusa è una partitura di sentimenti interpretata da Sonia Bergamasco con la ricchezza espressiva di cui è dotata, un concerto di emozioni in cui esplode il vitalismo di un’anima sublime. Il ritmo intenso e musicale della scrittura scenica di Ruggero Cappuccio invita a una danza sottile: la voce si sdoppia, si moltiplica, intona e scompone la trama di una vita attraverso alcune immagini salienti. La trama musicale che dialoga con il racconto è una linea essenziale della storia, orchestrata con sapienza dal compositore Marco Betta e da Ivo Parlati. Con questo programma articolato, il Biondo di Palermo, oltre ad inaugurare il triennio 25-27, il primo firmato dal nuovo direttore Valerio Santoro, avvia anche un progetto pluriennale sul Gattopardo, che nell’arco di tre anni vedrà la realizzazione di incontri, mostre, una lettura integrale del romanzo interpretata da attori e attrici ma anche da studenti e cittadini, per culminare nel 2017 nella messa in scena del primo adattamento teatrale in assoluto del romanzo, per la regia di Leo Muscato.