Descrizione
“Questa mattina, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio comunale, abbiamo osservato un minuto di silenzio per la morte dell’operaio Giuseppe Salvatore La Rosa. Una morte che non può essere archiviata come un semplice incidente, ma che deve essere ricordata come l’ennesima, evitabile, vittima di una strage che non si ferma.
È stato un momento necessario per ribadire che nessuno può sentirsi estraneo di fronte a questa e a tutte le altre morti sul lavoro.
Ho poi rivolto personalmente un invito agli esponenti dei partiti che governano non soltanto la città, ma anche il Paese e la Regione: facciano di più e facciano meglio.
Il fatto che avesse 60 anni, inoltre, è un dato su cui occorre riflettere, perché ci dice quanto l’età delle vittime sia frequentemente alta e come ad essere maggiormente esposti siano proprio i lavoratori più anziani, chiamati ancora a svolgere mansioni ad alto rischio.
Mentre il governo continua a discutere di nuovi sistemi pressoché squisitamente burocratici, come quello della patente a punti, che evidentemente non si possono davvero ritenere utili a migliorare la sicurezza, la realtà è che senza investimenti veri, quindi più ispettori e più controlli, nessun meccanismo formale può funzionare davvero.
Finché la politica non si assumerà la responsabilità di rafforzare la prevenzione e la vigilanza, continueremo a piangere morti evitabili.
Alla famiglia di Giuseppe Salvatore La Rosa va tutta la mia vicinanza”.
Così dichiara la consigliera comunale del Partito Democratico a Palermo, Mariangela Di Gangi