Descrizione
«Prendo atto della revoca dell’Ordinanza Dirigenziale n. 759 dell’11/06/2025, disposta con O.D. n. 1919 del 17/12/2025, relativa alla regolamentazione della circolazione nel tratto di via Sferracavallo compreso tra via del Cedro e via dell’Arancio, con ripristino dell’assetto viario precedente.
Questa revoca conferma ciò che avevamo rappresentato sin da subito: si trattava di una misura non rispondente alle esigenze reali del territorio, che ha generato criticità e disagi evitabili. Per correttezza istituzionale, riconosco il lavoro degli uffici che hanno preso atto del mutato quadro e hanno provveduto a rimuovere un impianto regolatorio che, nei fatti, si è rivelato inefficace. Resta, tuttavia, un dato oggettivo: la decisione arriva con ritardo, dopo mesi in cui cittadini e operatori hanno subito conseguenze pesanti.
A tal proposito, rivolgo le mie scuse ai residenti e ai commercianti che hanno vissuto disservizi perché, di fatto, la comunità è stata tenuta “ostaggio” di un provvedimento che non ha prodotto benefici proporzionati ai sacrifici imposti.
Non posso, inoltre, non evidenziare una contraddizione politica che i cittadini comprendono perfettamente: l’ordinanza era stata sollecitata da chi ha dimostrato di non conoscere adeguatamente la morfologia e le dinamiche di quell’area, arrivando persino a celebrarne l’attuazione; oggi, gli stessi riferimenti politici che l’avevano promossa, attraverso esponenti e rappresentanze territoriali, rivendicano la revoca come un successo. In realtà, si festeggia la rimozione di un provvedimento che loro stessi avevano richiesto: questo è il modo migliore per alimentare sfiducia e disorientamento.
La vicenda di via Sferracavallo deve essere un monito: sulla mobilità non si improvvisa. Ogni scelta che incide sulla circolazione, sulla sicurezza e sulla vita quotidiana dei residenti deve nascere da un percorso serio: analisi tecnica, monitoraggi, ascolto strutturato della cittadinanza, confronto con i comitati e con gli operatori economici, non da iniziative estemporanee o da letture parziali del territorio.
Auspico che le future determinazioni in materia di viabilità siano costruite con metodo, responsabilità e reale condivisione, perché la mobilità non è un terreno di propaganda: è un servizio essenziale e una condizione di vivibilità per interi quartieri».
Lo dichiara il consigliere comunale Ottavio Zacco.