Dichiarazione gruppo OSO Argiroffi e Forello

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“Il sindaco Lagalla sceglie di trincerarsi dietro una lunga lettera formale, piena di richiami a principi condivisibili, ma che nei fatti, in questi anni di governo cittadino, non ha applicato né rispettato.

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08 Novembre 2025

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“Il sindaco Lagalla sceglie di trincerarsi dietro una lunga lettera formale, piena di richiami a principi condivisibili, ma che nei fatti, in questi anni di governo cittadino, non ha applicato né rispettato.

Il richiamo alla legalità, alla trasparenza e alla “questione morale” suona come una retorica vuota di fronte alla realtà che ogni giorno vivono i palermitani e che la stessa amministrazione produce: una gestione clientelare, opaca e spesso ai limiti della legalità.

Ne è prova evidente la vicenda che riguarda la società partecipata RAP dove è stato nominato direttore generale il dott. Collesano, soggetto sotto procedimento penale per reati gravi commessi proprio nell’esercizio delle sue funzioni all’interno della stessa società, nominato da un Presidente, scelto dal Sindaco, é anch'esso imputato per le stesse contestazioni relative a reati ambientali.

E l’elenco non si ferma qui.

Nel settore della cultura, l’amministrazione Lagalla ha consolidato un sistema di affidamenti diretti con centinaia di determina dirigenziali che hanno eluso in modo sistematico la normativa di riferimento, come più volte evidenziato anche dallo stesso Ragioniere generale.

Si è fatto ricorso a vuote dichiarazioni di infungibilità (ben cosa diversa dall'unicità) per giustificare affidamenti dietro semplice richiesta, creando un meccanismo di parcellizzazione artificiosa e di dispersione di risorse pubbliche, funzionale, forse, solo a mantenere reti di consenso e a finanziare un sistema di relazioni clientelari.

È inoltre emerso — e sarà oggetto di ulteriori verifiche e segnalazioni alle autorità competenti — che almeno un consigliere comunale (se non più di uno) della DC e un dirigente dell’amministrazione comunale, se non addirittura figure di rango superiore, hanno ricevuto in anticipo le bozze dei bandi di gara nel settore della cultura della Regione, per poterle condividere preventivamente con soggetti e associazioni “amiche”.

Un comportamento che, se confermato, configurerebbe un sistema di manipolazione e distorsione della concorrenza pubblica di estrema gravità.

Di fronte a tutto ciò — a questo sistema che continua a operare e a contaminare la vita amministrativa della città — il sindaco Lagalla non dice una parola.

Nessun accenno, nessuna assunzione di responsabilità, nessuna risposta nel merito.

Solo formule di circostanza e l’ennesimo tentativo di coprire, dietro un linguaggio istituzionale, uno dei periodi più oscuri e contraddittori della recente storia amministrativa di Palermo.

Noi non possiamo accettarlo.

Non può bastare un richiamo astratto alla moralità quando, nei fatti, l’amministrazione promuove e tollera comportamenti che negano ogni principio di trasparenza, equità e correttezza.

Palermo ha diritto a verità, chiarezza e responsabilità.

Lo dichiarano i consiglieri comunali del gruppo OSO, Giulia Argiroffi e Ugo Forello”

Ultimo aggiornamento: 08/11/2025


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