Descrizione
L'assessora alle Politiche Sociali Mimma Calabrò ha incontrato gli organizzatori del "Disability Pride", appuntamento ormai consolidato che quest’anno, nei giorni 20 e 21 settembre, giunge alla sua terza edizione a Palermo.
L’incontro ha visto la partecipazione anche di Alessandra Leone, Giuseppe Moscarelli, Giusi Lauricella e Biagio Mannala’.
«È stata l’occasione - ha dichiarato l'assessora Calabrò - per discutere e definire i dettagli operativi, dal programma delle attività alla logistica, con una particolare attenzione all’accessibilità degli spazi e al coinvolgimento della comunità in quello che sarà un momento di grande visibilità e riflessione sui temi della disabilità a 360°».
L’assessora Calabrò ha, inoltre, sottolineato «l’importanza di un impegno condiviso», evidenziando come «il Disability Pride non rappresenti soltanto un momento di festa, ma soprattutto un percorso di sensibilizzazione e riflessione rivolto all’intera cittadinanza.
Il Pride - ha continuato - deve essere vissuto come uno strumento concreto per cambiare prospettive, far emergere tutte le criticità che vanno affrontate per rendere sempre più inclusiva la nostra città.
La disabilità non riguarda solo chi ne è direttamente coinvolto, ma le famiglie e più in generale l’intera comunità.
L’iniziativa del Disability Pride, nata come movimento internazionale e ormai radicato anche in Italia, ha saputo crescere di anno in anno grazie alla collaborazione tra istituzioni, mondo del volontariato e mondo associativo.
La terza edizione avrà come obiettivo la sensibilizzazione di una società che ha il dovere di riconoscere la disabilità come valore e non come limite.
I due giorni del 20 e 21 settembre, animeranno la città di eventi, testimonianze, incontri culturali e momenti di festa, tutti pensati per mettere al centro la voce delle persone con disabilità e per stimolare un confronto costruttivo con la cittadinanza.
Palermo - ha concluso - deve guardare avanti ed essere capace di accogliere le esigenze abbattendo barriere fisiche e culturali».