Opposizione: “Le risposte del Comune confermano che via Maqueda con le pedane non è sicura né accessibile. Il Sindaco intervenga subito”

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Dopo mesi di sollecitazioni, adesso leggiamo finalmente nero su bianco ciò che abbiamo denunciato sin dal primo momento: nel tratto in questione la sicurezza non è garantita

Data:

27 Novembre 2025

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«Le risposte alla nostra interrogazione del 9 ottobre scorso sulla sicurezza e sulla permanenza delle pedane lungo via Maqueda nel tratto compreso tra piazza Villena e via del Celso dicono una cosa inequivocabile.

Dopo mesi di sollecitazioni, adesso leggiamo finalmente nero su bianco ciò che abbiamo denunciato sin dal primo momento: nel tratto in questione la sicurezza non è garantita.

Non lo diciamo solo noi: ora lo affermano, in atti ufficiali, anche la Polizia Municipale e l’Ufficio Protezione Civile ed Edilizia Pericolante del Comune.

La Polizia Municipale infatti, nel suo riscontro, mette chiaramente per iscritto che sotto le pedane le caditoie risultano “occluse e non più ispezionabili”, circostanza che può compromettere il normale deflusso delle acque in occasione di eventi meteorologici intensi.

Nella stessa nota viene evidenziato che lo stato di alcuni prospetti presenti lungo il tratto potrebbe “inficiare la sicurezza degli avventori delle attività commerciali”, delineando una situazione complessiva di pericolo che non può essere ignorata.

La Protezione Civile è altrettanto netta: in presenza delle pedane “il passaggio dei mezzi di soccorso non può essere garantito”, come dimostrato dal crollo del 26 settembre di porzioni del prospetto della Chiesa di Santa Ninfa, quando la carreggiata si è ridotta a meno di tre metri – sotto la soglia minima prevista – anche a causa della presenza di una pedana collocata esattamente di fronte al cantiere, rendendo impossibile il transito dei mezzi di emergenza.

Non possiamo poi ignorare quanto emerge anche dai documenti della Soprintendenza dei Beni Culturali, che in più occasioni ha evidenziato criticità ulteriori rispetto a quelle rilevate dagli uffici comunali: dalle pedane prive di scivoli a norma per l’abbattimento delle barriere architettoniche ai dislivelli ingiustificati tra i piani di calpestio, dal ristagno d’acqua sotto le strutture fino all’invasione dello spazio pubblico con esposizioni non conformi e all’impatto negativo sui prospetti degli edifici storici. Aspetti problematici confermati dalla stessa come ancora irrisolti.

Accanto a ciò, vogliamo ribadire un aspetto che abbiamo segnalato fin dal primo giorno e che purtroppo viene confermato dall’esperienza quotidiana di chi vive e attraversa via Maqueda: questa scelta è stata, ed è, inadeguata e lesiva per le persone con disabilità motorie. Oggi una persona in carrozzina non può fruire di una strada centrale per la vita cittadina come prima, esattamente come non può farlo un genitore con un passeggino. Si è trasformato uno dei principali assi pedonali della città in uno spazio a ostacoli, dove l’accessibilità è stata sacrificata in nome di un progetto che oggi gli stessi uffici tecnici del Comune descrivono come incompatibile persino con le esigenze di sicurezza.

Le risposte ricevute parlano dunque un linguaggio univoco: pedoni convogliati nella parte centrale, mezzi di soccorso impossibilitati a transitare, caditoie non ispezionabili e barriere fisiche che escludono chi ha una disabilità o chi semplicemente spinge un passeggino. È un quadro che non lascia spazio a interpretazioni politiche di comodo.

A questo punto il Sindaco Roberto Lagalla non può più esimersi né rimandare la fine di questa vicenda. Davanti alle relazioni tecniche, firmate dai suoi uffici, che descrivono una situazione non sicura, non accessibile e non più sostenibile, il Sindaco ha il dovere di assumere una decisione immediata e chiara, a tutela dei cittadini e anche degli esercenti. Perché con elementi così espliciti, non è più possibile continuare a voltarsi dall’altra parte».

Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere firmatari dell’interrogazione: Mariangela Di Gangi, Giulia Argiroffi, Antonino Randazzo, Fabio Teresi, Concetta Amella, Massimiliano Giaconia, Giuseppe Miceli e Fabio Giambrone.

Ultimo aggiornamento: 27/11/2025


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