Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo – Dichiarazione consiglieri opposizione

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«Esprimiamo profonda indignazione per l’ennesimo ritardo nell’approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), trasmesso dal Comune di Palermo alla Regione Siciliana all’inizio di ottobre.

Data:

10 Novembre 2025

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«Esprimiamo profonda indignazione per l’ennesimo ritardo nell’approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), trasmesso dal Comune di Palermo alla Regione Siciliana all’inizio di ottobre.

La Regione avrebbe dovuto esprimersi entro 30 giorni, ma il termine del 6 novembre è scaduto senza alcun parere e, come se non bastasse, solo allo scadere è arrivata la richiesta di un’integrazione su un dettaglio irrilevante — le cosiddette “piste di lancio” dei pedalò — che farà perdere altro tempo prezioso.

Eppure l’Amministrazione aveva garantito che i tempi sarebbero stati addirittura più brevi, parlando di “una settimana” grazie ai contatti costanti tra Comune e Regione. Promesse smentite dai fatti.

È da anni che Palermo aspetta il proprio Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo. Anni di rinvii, incertezze e scuse, mentre il litorale resta in balia di interessi privati e particolari che prosperano nell’assenza di regole che impediscono anche i bandi. Ogni giorno di ritardo rappresenta un vantaggio per pochi e un danno per la città.

Tutto ciò è ancora più grave oggi, in un momento in cui emergono allarmi su possibili infiltrazioni mafiose nella gestione delle spiagge si Mondello all’interno della società Italo Belga.

Di fronte a questo scenario, la trasparenza e la rapidità dovrebbero essere un dovere morale e politico. Invece, si continua a perdere tempo, lasciando spazio a opacità e convenienze.

Chiediamo che Regione e Amministrazione comunale si assumano fino in fondo le proprie responsabilità e approvino immediatamente il Piano.

Palermo non può più permettersi di essere ostaggio di inerzia e interessi privati: servono regole chiare, legalità e tutela del bene pubblico».

Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico (Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi), del Movimento 5 Stelle (Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli), di AVS (Giambrone e Mangano), di Oso (Argiroffi e Forello), del Gruppo Misto (Carmelo Miceli - per Progetto Civico Italia - e Giaconia), e Franco Miceli.

Ultimo aggiornamento: 10/11/2025


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