Descrizione
«Alla luce delle denunce presentate dalle organizzazioni sindacali e delle dichiarazioni apprese a mezzo stampa dal presidente della RAP, Giuseppe Todaro, questa mattina ho deciso di recarmi in visita ispettiva presso la sede aziendale di via Ingham, a Brancaccio.
Durante il sopralluogo ho potuto constatare personalmente un quadro di degrado assolutamente intollerabile, caratterizzato da muffa, ruggine, detriti, percolato, vetri rotti, rifiuti abbandonati, strutture pericolanti, carcasse di veicoli aziendali, box prefabbricati dismessi, spogliatoi inaccessibili e sporchi, piastrelle divelte, armadietti arrugginiti, specchi distrutti, RAEE abbandonati lungo i viali e da edifici in condizioni fatiscenti e tanto altro ancora, tutto bene documentato.
A ciò si aggiunge un ulteriore elemento gravissimo: una vera e propria officina meccanica che, nelle planimetrie ufficiali, risulta magicamente classificata come “magazzino”, circostanza che solleva più di un interrogativo sulla corretta rappresentazione degli spazi e delle attività svolte.
Nei prossimi giorni mi recherò anche presso gli impianti di Bellolampo, di Partanna Mondello e in tutte le sedi periferiche della RAP, perché la città merita trasparenza e i lavoratori meritano ambienti dignitosi e sicuri.
Desidero inoltre evidenziare che ho dovuto ricorrere alle forze dell’ordine per ottenere un semplice accesso agli atti e persino di fronte a tanto il Presidente mi ha consentito di visionare gli atti, ma non di averne copia. Mi chiedo: forse qualcuno teme che io possa vedere le carte?
Il direttore generale e il datore di lavoro, che è il presidente della società, hanno il dovere di garantire condizioni di lavoro idonee e rispettose di tutte le norme, comprese quelle igienico-sanitarie.
Se poi, come risulta, l’attuale direttore generale riveste ruoli apicali dal settembre 2008, ed è rimasto saldamente al suo posto anche dopo il passaggio da AMIA a RAP avvenuto nel 2013, è evidente che lo stesso rappresenta un pezzo di storia di questa realtà e pertanto non può non conoscere lo stato in cui versano molte strutture aziendali.
La sede di via Ingham è nata con una missione precisa e si è trasformata nel tempo, ma oggi presenta criticità evidenti che non possono essere ignorate e che il direttore generale certamente conosce.
Continuerò a monitorare con determinazione ogni sede dell’azienda, coinvolgendo tutti gli organismi istituzionalmente preposti nell’interesse dei lavoratori, dei cittadini e della trasparenza amministrativa».
Lo dichiara la capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Sabrina Figuccia.