50° Festival di Morgana

dal 06 Novembre 2025 al 16 Novembre 2025

Un viaggio tra Oriente e Occidente

Argomenti

Cos'è

Un abbraccio che, dalla Sicilia, arriva fino all’Indonesia e alla Cina, senza dimenticare i pupi né i narratori isolani, con uno sguardo alla Palestina e alla Spagna.

Il Festival di Morgana festeggia così i suoi primi 50 anni, nel segno della collaborazione, della condivisione e del dialogo.

Tra i festival più longevi in Italia, il Festival di Morgana in questi decenni ha delineato un percorso virtuoso – in tempi di estremismi e autoreferenzialità - nel fare convergere in Sicilia artisti, figure animate, suoni e narrazioni dai quattro angoli del mondo.

È stato presentato dal direttore, Rosario Perricone, in conferenza stampa il programma del Festival, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura, Giampiero Cannella. Un festival che si è potuto realizzare grazie al sostegno dei partner istituzionali stranieri di Indonesia, Cina e Spagna. Determinante, tra gli altri la collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica dell’Indonesia e quello dell’Ufficio della Cultura, Radio, Televisione, Turismo e Sport delle Città cinesi di Wenzhou e Rui’an e del Dipartimento della Comunicazione del Comitato Municipale di Wenzhou.

Dal 6 al 16 novembre, quest’anno lo storico quartiere palermitano della Kalsa si animerà dunque di spettacoli, artisti, performer, mostre, iniziative di studio, documentari e workshop. Con un focus imperdibile: tutta la magia dirompente dell’Asia, grazie alla collaborazione con prestigiosi partner istituzionali, arriveranno artisti e compagnie dalla Cina e dall’Indonesia.

La Cina sarà presente con la compagnia Rui’an shi shuangfeng muou jutuan che metterà in scena lo spettacolo di marionette a filo La rappresentazione degli Otto Immortali, un’emozione tra parola, figura e musica.

Dall’Indonesia, arriveranno invece tre compagnie provenienti dall’isola di Giava. La prima compagnia giavanese Sanggar Wayang Potehi farà da raccordo ideale tra la cultura cinese e quella indonesiana con lo spettacolo di burattini Siauw Pek San che porta in scena una forma di teatro originaria della Cina meridionale e diffusa dai migranti cinesi in varie regioni dell'arcipelago indonesiano.

Le altre due compagnie indonesiane Wayang Suket Indonesia e Sanggar Seni Canka Mahameru proporranno spettacoli che esplorano altre coloratissime tecniche tradizionali come il wayang, riconosciuto patrimonio immateriale Unesco come l’Opera dei pupi: dal più nobile teatro di ombre - presente in uno spettacolo con tecnica mista - al più popolare teatro con figure di paglia, entrambi nati nella notte dei tempi e tramandati di padre in figlio. Parallelamente agli spettacoli, tre repliche a compagnia, saranno realizzati due workshop che approfondiranno le tecniche di intreccio per la realizzazione delle figure di paglia e che daranno ai bambini, ma non solo, la possibilità di sperimentare le tecniche di costruzione direttamente dai maestri orientali.

Ci sarà spazio anche per i narratori siciliani e per gli spettacoli dell’Opera dei pupi delle storiche famiglie, che dialogheranno con la Spagna e la Palestina. Quest’ultima racconta, attraverso un documentario, la storia di un costruttore di marionette di Gaza, Mahdi Karira.

E poi le mostre, affascinanti immersioni nel mondo delle civiltà asiatiche, dai dipinti su vetro dell’Indonesia alle eleganti allegorie degli Esseri indonesiani, e la giornata di studi internazionale Figure dell’alterità. Miti, riti e musiche nel teatro cinese e del Sud-est asiatico, in collaborazione con il dottorato di ricerca Mediascape: ricerca e produzioni artistiche transculturali dell’Accademia di belle arti di Palermo.

Insieme ai 50 anni del Festival di Morgana, festeggia la stessa età anche il Museo delle marionette, con le nuove acquisizioni: dalle figure giavanesi alle marionette cinesi, fino… ai pupi siculo-americani, che saranno oggetto di tre suggestive esposizioni.

Un mondo che cresce, quello del Festival di Morgana, nato nel 1975 proprio in occasione dell’apertura del Museo internazionale delle marionette dalla volontà e dalla passione degli studiosi Antonio Pasqualino e Janne Vibaek.

“Il Festival di Morgana – dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - celebra quest’anno un traguardo importante: 50 anni di arte, cultura e dialogo tra tradizioni. È un esempio virtuoso di come Palermo sappia aprirsi al mondo, valorizzando al tempo stesso le proprie radici. La presenza di compagnie internazionali, dalla Cina all’Indonesia, dalla Palestina alla Spagna, insieme ai nostri pupari e artisti siciliani, conferma il valore del Festival come ponte tra culture e laboratorio permanente di creatività e confronto. Un orgoglio per la nostra città e per il quartiere della Kalsa che lo ospita”.

“Sin dal 1975, il Festival di Morgana fa rivivere i pupi e i materiali museografici esposti nelle sale del Museo. Un fenomeno culturale di grande rilevanza sociale – sostiene l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella - che si rinnova e ogni anno promuove una nuova, significativa occasione di incontro e dialogo fra tradizioni e culture differenti. Il Festival, giunto quest’anno alla sua cinquantesima edizione, rappresenta ormai per Palermo e la Sicilia un appuntamento storico di grande promozione culturale. Di notevole importanza è lo spazio dato al Medio Oriente, terra ricca di storia e fascino, ma anche luogo di millenari conflitti. Morgana è oramai, dunque, un appuntamento centrale nel panorama della vita cittadina, in cui i protagonisti non sono solo Palermo e la Sicilia ma le collaborazioni, gli scambi culturali tra i diversi paesi del mondo: uno strumento per mantenere vive, in un racconto corale, le tradizioni”.

“Ci prepariamo a una grande festa con l’emozione di celebrare un compleanno importante. Siamo stanchi ma felici – afferma Rosario Perricone, direttore del Museo delle marionette – di essere riusciti anche quest’anno, nonostante le difficoltà burocratiche e la disattenzione delle istituzioni pubbliche, a realizzare un festival di respiro internazionale e di ospitare gli artisti di Cina e Indonesia, con cui, insieme alla Romania attraverso la mostra Pupi Videodrome, abbiamo avviato un dialogo artistico direttamente in quei paesi, apprendendo gli uni dagli altri. I pupi possono dialogare con le figure di paglia giavanesi? Assolutamente sì. Il dialogo è sempre la scintilla che permette alla bellezza di nascere. In quest’anno così importante, quindi, il primo weekend sarà dedicato alla conoscenza dell’arte indonesiana, mentre nel secondo ci concentreremo sulla potenza dei nostri pupi e narratori. Abbiamo così voluto rendere omaggio alle due anime del Festival, nato nel 1975 come rassegna del teatro dell’opera dei pupi siciliani, ma che con il tempo ha saputo aprirsi alle realtà di tutto il mondo attraverso lo sguardo vigile della fata Morgana”.

“Desidero esprimere la mia sincera gratitudine per l'attenzione e il riconoscimento riservati all'arte e alla cultura indonesiane in occasione del 50° Festival Morgana. Siamo profondamente onorati - conclude Junimart Girsang, ambasciatore della Repubblica Indonesiana in Italia - di partecipare a questo prestigioso evento, che da mezzo secolo incoraggia lo scambio culturale e umano. La partecipazione di tre gruppi artistici - Wayang Suket Indonesia, Sanggar Wayang Potehi Siauw Pek San e Sanggar Seni Canka Mahameru - permette di far conoscere le ricche tradizioni wayang di Giava e Sunda, ma riflette anche lo spirito dinamico del dialogo interculturale che fiorisce in Indonesia. Ringrazio quindi dal profondo gli organizzatori del Festival Morgana, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e i nostri partner italiani: un’iniziativa straordinaria come questa dimostra come la cultura possa servire da ponte di collegamento tra due nazioni con profonde storie e tradizioni vive. L’auspicio è che questa collaborazione continui a rafforzare i legami tra Indonesia e Italia, riaffermando l’impegno condiviso per la pace e l'armonia attraverso il potere dell'arte e della cultura”.

A chi è rivolto

A tutti

Luogo

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

P.za Antonio Pasqualino, 5, 90133 Palermo PA, Italia

Ulteriori dettagli

Date e orari

06 Nov

Inizio evento

16
Nov

Fine evento

Costi

Ingresso con prenotazione obbligatoria per gli spettacoli al costo di € 2

  Ingresso con prenotazione obbligatoria per gli spettacoli al costo di € 2

Contatti

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

Piazza Antonio Pasqualino, 5, 90133 Palermo PA

T 091 328060

Email: mimap@museomarionettepalermo.it

Orario di apertura: domenica, lunedì e giorni festivi dalle 10.00 alle 14.00. Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00

Ingresso fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria per gli spettacoli al costi di € 2,00, sul sito del Festival di Morgana: www.festivaldimorgana.it

Ultimo aggiornamento: 31/10/2025, 09:22

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