Cos'è
Se fisici, astronomi e scienziati di ogni ordine e grado hanno la loro ben nota teoria sulla nascita dell’universo – quella che qualcuno frettolosamente e con ironia pensò di archiviare definendola “Big Bang” – da qualche mese, ha recentemente scritto Anna D’Amico, il mondo del jazz made in Italy ha la sua The Big Band Theory. È questo il titolo dell’ultimo lavoro di Alceste Ayroldi, critico musicale, saggista, musicista, docente, una vita spesa a raccontare il jazz in ogni sua tonalità, e tra i pochi in Italia a tenere costantemente accesi i riflettori su un genere musicale sempre in bilico, nel pubblico (e opinion leader) del Belpaese, tra passione e diffidenza.
Un lavoro nato sulla scia dei festeggiamenti per i primi cinquant’anni anni di attività del Brass Group e dell’Orchestra Jazz Siciliana, a cui è dedicato un capitolo specifico nel volume, e pubblicato da Minimum Fax. Centoventicinque pagine di puro jazz con le voci di grandi Maestri italiani a fare da guida e un’unica grande protagonista: l’Orchestra Jazz.
Sulla scena culturale ed artistica musicale jazz è nata l'idea di Ayroldi di scrivere il suo ultimo libro, che pone attenzione alle orchestre jazz in Italia. Il libro raccoglie, inoltre, numerose interviste ad altrettanti direttori di orchestre jazz italiani.
Alla fine degli anni Cinquanta è nata a Milano la prima scuola di musica dedicata al jazz, fondata da Giorgio Gaslini, forse il primo a dare al jazz la stessa dignità della musica colta. Un processo che è proseguito senza interruzioni fino ai nostri giorni e che, nel 2006, ha visto nascere nell’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, fondata dal Maestro Ignazio Garsia negli anni Settanta, il primo esempio in Italia di orchestra permanente a partecipazione pubblica (legge regionale 1° febbraio, 2006, n. 5).
La prima organica attività concertistica di produzione orchestrale a partecipazione pubblica, promossa in cicli di concerti in abbonamento. Appare perciò inquietante che l’attività svolta da una delle maggiori istituzioni musicali, nel 2018, sia stata giudicata dalla Commissione Musica ministeriale, priva dei titoli artistici minimi per accedere al FUS. Ricostruendo la genesi delle rispettive orchestre e rievocandone l’attività e le collaborazioni internazionali, le testimonianze di Maestri come Mario Corvini e Pino Jodice, Enrico Intra e Massimo Nunzi, dimostrano quanto il jazz rimanga una realtà vitale all’interno del panorama musicale italiano, e abbia anzi conosciuto, negli ultimi anni, un’ulteriore espansione. Alle interviste segue un interessantissimo focus sulla nascita e sullo sviluppo della scena jazz a Palermo che vede protagonista nel 1974 la nascita della realtà artistico-musicale, fondata dal M° Ignazio Garsia, il Brass Group.
Nello scantinato di Via Duca della Verdura, hanno suonato, a partire dal febbraio del 1974, tantissimi artisti come Charles Mingus, Chet Baker, Gerry Mulligan giusto per citarne alcuni. Da quel momento, il fermento della musica jazz ha cominciato a proliferare creando sempre più interesse verso la "Musica del nostro Tempo". Molti i Direttori d'orchestra che hanno diretto l'Orchestra Jazz Siciliana e di cui ne hanno elogiato le capacità musicali, tra cui Carla Bley con cui ha anche registrato il suo disco pubblicato dalla ECM.
L’autore rende noto che, per un’errata interpretazione delle fonti, la pagina 13 contiene due refusi: la prima orchestra è quella di Gorni Kramer; la seconda indicazione è del tutto errata e non va presa in considerazione. Di tanto se ne scusa con il pubblico e con gli interessati. Il libro non si limita a ricostruire la storia delle orchestre jazz, ma offre anche una riflessione sull'importanza del jazz nella musica italiana contemporanea. La presentazione del libro si terrà il 27 settembre alle ore 19.00 al Real Teatro Santa Cecilia, sede della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, ad ingresso libero sino ad esaurimento posti. Interverranno Mariangela Longo (direttrice el Conservatorio Arturo Toscanini) Ignazio Garsia (presidente e fondatore della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group) Domenico Riina (direttore dell’Orchestra Jazz Siciliana) ed il Prof. Domenico Cogliandro (Direttore del Centro Studi della stessa Fondazione), modera Gigi Razete de La Repubblica.
Sarà questa l'occasione per discutere la storia e il futuro del jazz in Italia ed in particolare sulla stabilizzazione delle orchestre di musica jazz alla pari delle orchestre di musica lirica per ottenere pari dignità sociale e lavorativa dei tanti giovani talenti che credono nel futuro del jazz.