Tariffe acqua. Dichiarazione di Mariangela Di Gangi

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Le famiglie e le attività commerciali stanno ricevendo in questi giorni bollette dell'acqua AMAP con importi stratosferici, dovuti all'applicazione retroattiva di un aumento tariffario che risale al gennaio 2024

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18 Dicembre 2025

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Le famiglie e le attività commerciali stanno ricevendo in questi giorni bollette dell'acqua AMAP con importi stratosferici, dovuti all'applicazione retroattiva di un aumento tariffario che risale al gennaio 2024. La decisione di addebitare in un'unica soluzione gli arretrati di oltre un anno ha creato disagio e preoccupazione in tutta la città, tanto fra le famiglie quanto fra le aziende.

A denunciare la situazione è Mariangela Di Gangi, consigliera comunale del Partito Democratico a Palermo, che ha presentato un’interrogazione al sindaco, definendo il tutto "inaccettabile" e chiedendo un intervento immediato. Di Gangi sottolinea come il Comune, in quanto socio di maggioranza di AMAP, non possa rimanere in disparte ma abbia il preciso dovere di esercitare controllo e vigilanza sulle scelte dell’azienda, a tutela di cittadini e imprese.

Nella sua interrogazione, Di Gangi chiede conto al sindaco degli effetti concreti di questa manovra. Chiede di sapere quanto denaro deriverà dagli aumenti nei prossimi cinque anni e come verrà utilizzato per migliorare effettivamente il servizio idrico, dato che è a questo che dovrebbe servire l’aumento, insieme a un aggiornamento sullo stato del piano per la sicurezza dell’acqua annunciato tempo fa. Soprattutto, la consigliera del PD mette in discussione la modalità scelta per il recupero degli arretrati, chiedendo perché non si sia preferito distribuire l’importo nel corso dei cinque anni del nuovo periodo tariffario, anziché concentrarlo in un’unica bolletta.

Di Gangi richiama la precisa responsabilità politica del Comune: “questa situazione - afferma - non è una fatalità, ma una scelta gestionale. L’amministrazione comunale controlla AMAP e non può voltarsi dall’altra parte mentre cittadini, cittadine e imprese vengono colpiti da bollette spropositate per consumi dei mesi già passati, la cui legittimità per altro è tutta da verificare.

Il sindaco ha l’obbligo di intervenire, di dettare linee chiare all’azienda e di proteggere chi paga le bollette.

Deve dunque agire subito per rimodulare gli effetti di questa retroattività, garantendo rateizzazione e trasparenza. La gente non può sopportare il peso di scelte aziendali discutibili o sbagliate. L'amministrazione - conclude - assuma il suo ruolo di garante, prima che il danno per le famiglie e l’economia locale si aggravi ulteriormente.”

Ultimo aggiornamento: 18/12/2025


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