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Periodo di riferimento 2020
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Capitolo 8 - Trasporti e Comunicazioni

I dati delle immatricolazioni di auto e moto del 2020 risentono fortemente dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e del prolungato periodo di lockdown deciso dal Governo per contrastare la diffusione dei contagi: a livello nazionale sono state immatricolate 1.437.259 autovetture, con una diminuzione del 26,2% rispetto al 2019, e 216.979 motocicli, con una diminuzione del 6,6%.

I veicoli circolanti

Il parco veicoli circolanti a Palermo è costituito da 562.556 mezzi, con un incremento rispetto al 2019 di 3.012 veicoli (+0,5%). Di questi, il 70,2% è costituito da autovetture, e il 22,2% da motocicli.

Le autovetture

Le immatricolazioni di nuove autovetture a Palermo nel 2020 hanno fortemente risentito del prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria: sono state immatricolate 8.456 auto, il 25,8% in meno rispetto al 2019. Il numero di autovetture immatricolate è decisamente più basso rispetto a quelle immatricolate dieci anni prima: rispetto al 2010 si registra infatti una diminuzione del 52,2%. E anche nel confronto con il 2015, il numero di auto immatricolate registra una diminuzione del 16,1%.

Negli ultimi 10 anni il numero di autovetture immatricolate si è fortemente ridimensionato. Nel decennio in esame, il numero più elevato di autovetture immatricolate si è registrato nel 2010 (17.682 autovetture), e a partire da quell’anno il numero di auto immatricolate è progressivamente diminuito fino a scendere sotto le 10 mila unità nel 2012, e toccando il minimo nel 2014 con 8.730 unità. Negli anni successivi, fino al 2019, il numero di auto immatricolate ha mostrato una tendenza alla stabilizzazione intorno a poco più di 11 mila vetture. Nel 2020, come già detto, l’emergenza sanitaria ha determinato un forte ridimensionamento delle immatricolazioni.

Grafico 8.1: Autovetture immatricolate a Palermo dal 2010 al 2020

8.1

Anche il mercato dell’usato ha risentito del lockdown. Dopo sei anni di crescita, nel 2020 i trasferimenti di proprietà di autovetture sono diminuiti dell’11.5%.

Il numero complessivo di autoveicoli circolanti si è attestato nel 2020 a quota 394.847, con un incremento dello 0,3% rispetto al 2019.

Nei dieci anni compresi fra il 2010 e il 2020 il numero di auto circolanti a Palermo è aumentato di 2958 unità (+0,8%).

Più in particolare, analizzando l’andamento del numero di auto circolanti nei dieci anni, si registra a partire dal 2010 un leggero trend decrescente, che sembra essersi arrestato nel 2015, quando sono ricominciate ad aumentare le auto circolanti.

Il tasso di motorizzazione, pari al numero di autovetture circolanti ogni 100 abitanti, nell’ultimo anno è aumentato, passando da 60,79 a 61,63 autovetture per 100 abitanti.

Nell’arco dei dieci anni in esame, il tasso di motorizzazione è partito da 59,75 auto per 100 abitanti nel 2010, per stabilizzarsi poco sotto le 60 auto per 100 abitanti. Nel 2014 il tasso di motorizzazione è sceso a 56,16 auto per 100 abitanti, mentre negli ultimi anni è progressivamente risalito fino a raggiungere l'attuale livello di 61,63 auto per 100 abitanti.

Grafico 8.2: Tasso di motorizzazione (autovetture circolanti per 100 abitanti) a Palermo dal 2010 al 2020

8.2

Con riferimento alle normative europee antinquinamento[1], il 17,9% delle autovetture circolanti, pari a 70.747 auto, è conforme alla direttiva Euro 6; il 14,5% delle autovetture circolanti, pari a 57.335 auto, è conforme alla direttiva Euro 5; il 28,7%, pari a 113.188 auto, è conforme alla direttiva Euro 4; il 13,7%, pari a 53.938 auto, è conforme alla direttiva Euro 3; il 9,7%, pari a 38.204 auto, è conforme alla direttiva Euro 2; il 2,9%, pari a 11,625 auto, è conforme alla direttiva Euro 1; e infine il 12,5%, pari a 49.359 auto, è stato immatricolato prima dell’entrata in vigore delle direttive europee antinquinamento.

Grafico 8.3: Autovetture circolanti per direttiva europea antinquinamento

8.3

I motocicli

Le immatricolazioni di motocicli, a differenza delle auto, non hanno risentito dell’effetto lockdown: sono stati immatricolati 3.649 motocicli, con un incremento del 3,6% rispetto al 2019. Nonostante i quattro incrementi consecutivi nelle immatricolazioni registrati fra il 2014 e il 2017 e gli incrementi del 2019 e del 2020, rispetto al 2010 si registra ancora una diminuzione del 44,7%. Nel confronto con il 2015 si registra invece un incremento del 29,8%.

Nei 10 anni compresi fra il 2010 e il 2020, il numero di motocicli immatricolati, partito da valori molto elevati (6.604 immatricolazioni), ha fatto registrare un progressivo e consistente ridimensionamento del numero di immatricolazioni. Nel 2013 si è registrato il valore più basso del decennio: 2.264 immatricolazioni. Negli anni più recenti – come già detto – si è registrata un’inversione di tendenza, che ha portato i motocicli immatricolati nel 2016 nuovamente sopra quota 3.000. I motocicli immatricolati nel 2020 sono pari al 55,3% di quelli immatricolati nel 2010.

Il mercato dell’usato nel 2020 ha fatto registrare un segnale negativo: i trasferimenti di proprietà di motocicli sono diminuiti del 6,2%.

Grafico 8.4: Motocicli immatricolati a Palermo dal 2010 al 2020

8.4

Il numero complessivo di motocicli circolanti anche nel 2020 è aumentato, passando da 123.654 a 124.880 motocicli (+1,0%).

Nei dieci anni in esame, il numero di motocicli circolanti è aumentato del 3%: nel 2010 circolavano infatti 121.300 motocicli, 3.580 in meno rispetto al 2020.

L’andamento dei motocicli circolanti dal 2010 al 2020 mostra un rallentamento fra il 2012 e il 2014 e una successiva stabilizzazione intorno a 120-123 mila motocicli circolanti.

Grafico 8.5: Motocicli circolanti per 100 abitanti a Palermo dal 2010 al 2020

8.5

Il tasso di motorizzazione riferito ai motocicli nel 2020 è lievemente cresciuto rispetto all’anno precedente, passando da 19,10 a 19,49 motocicli ogni 100 abitanti.

Estendendo l’analisi al decennio 2010-2020, il tasso, partito da 18,49 motocicli per 100 abitanti nel 2010, negli anni successivi ha oscillato intorno a tale valore fino al 2014. A partire da quell’anno il tasso ha mostrato un trend leggermente crescente.

Il porto di Palermo

Il porto di Palermo, nel 2020, ha registrato l’arrivo di 3.695 navi, 174 in meno rispetto al 2019 (+4,5%).

Le merci sbarcate sono aumentate rispetto al 2019 del 16,5%, mentre quelle imbarcate sono aumentate del 41,2%.

I numeri relativi ai passeggeri, sia dei traghetti che delle crociere, risentono fortemente del prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria e più in generale dei provvedimenti governativi di limitazione degli spostamenti.

I passeggeri dei traghetti sono diminuiti del 42,7% in termini di sbarchi, e del 40,7% in termini di imbarchi.

Ancora maggiore la diminuzione del traffico crocieristico: sono diminuiti dell’88,7% gli sbarchi e dell’89,4% gli imbarchi.

L’aeroporto di Palermo

Come per l’attività portuale, anche l’attività aeroportuale ha fortemente risentito del prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria e più in generale dei provvedimenti governativi di limitazione degli spostamenti.

L’attività dell’aeroporto Falcone-Borsellino nel corso del 2020 ha fatto registrare il dimezzamento del numero dei voli rispetto all’anno precedente: da 51.036 a 25.445 (-50,1%).

Ancora maggiore la diminuzione del numero dei passeggeri, passati da 6.998.336 a 2.668.042 (-61,6%).

I mesi con le diminuzioni più forti sono quelli del lockdown: ad aprile i passeggeri sono diminuiti del 99% e a maggio del 97,8%. L’unico mese con il segno positivo nel confronto con l’anno precedente è gennaio (quando ancora non era stata dichiarata l’emergenza sanitaria), con un incremento del 7% rispetto allo stesso mese del 2019.

Gli incidenti stradali

Gli effetti del prolungato periodo di lockdown e delle successive limitazioni agli spostamenti si sono manifestati anche sul numero di incidenti stradali: nel 2020 si sono verificati 1.359 incidenti stradali, con una diminuzione del 27,7% rispetto al 2019, sono morte 19 persone (-26,9%) e sono rimaste ferite 1.730 persone (-30,4%).

Allargando l’analisi al decennio 2010-2020, il dato dell’ultimo anno accentua il trend decrescente del numero di incidenti stradali e del numero di feriti. Dal 2010 al 2020 il numero degli incidenti è diminuito del 45% e quello dei feriti del 49,8%.

Più contrastato l’andamento del numero dei decessi, che manifesta forti oscillazioni dovute al (fortunatamente) basso numero di eventi luttuosi. Nel 2010 il numero dei morti ha fatto registrare il valore più elevato del decennio (39 decessi), mentre nei tre anni successivi si è registrata una consistente diminuzione, che ha portato nel 2012 il numero dei decessi a 18, il valore più basso di tutto il decennio. Negli anni successivi, il numero dei decessi ha fatto registrare variazioni di segno contrapposto, con una leggera tendenza al rialzo. Dal 2010 al 2020 il numero dei morti è comunque sensibilmente diminuito (-51,3%).

È da rilevare l’elevato numero di pedoni fra le vittime della strada: nel 2020 sono deceduti 6 pedoni (tutti di sesso maschile), pari al 31,5% del totale dei decessi per incidenti stradali, e sono rimati feriti 172, pari al 9,9% del totale dei feriti. La maggior parte dei pedoni deceduti, 5 su 6, erano persone anziane, di 65 anni e più, mentre la sesta vittima era un ragazzo fra i 15 e i 17 anni.

Grafico 8.6: Incidenti stradali, feriti e morti dal 2010 al 2020

8.6

Il mese con il maggior numero di incidenti stradali è stato febbraio, con 154 incidenti, mentre il mese con il minor numero di incidenti stradali è stato aprile, con 44 incidenti (cfr. graf. 8.7).

Grafico 8.7: Distribuzione degli incidenti stradali secondo i mesi dell’anno

8.7

Il giorno della settimana con il maggior numero di incidenti stradali è il giovedì, con 223 incidenti, seguito dal lunedì con 216. I giorni della settimana con il minor numero di incidenti stradali sono invece il sabato e la domenica, con 189 e 120 incidenti (cfr. graf. 8.8).

Grafico 8.8: Distribuzione degli incidenti stradali secondo i giorni della settimana

8.8

Con riferimento alle ore del giorno, il maggior numero di incidenti stradali (96) si è verificato fra le 15.00 e le 16.00. Più in generale, il 77,6% degli incidenti si sono verificati fra le 8.00 e le 21.00 (cfr. graff. 8.9 e 8.10).

Infine, concentrando l’attenzione sulle ore notturne (da mezzanotte alle 6 del mattino), il maggior numero di incidenti si è verificato di sabato (venerdì notte) e domenica (sabato notte), diretta conseguenza dell’abitudine a far tardi nei fine settimana.

Grafico 8.9: Distribuzione degli incidenti stradali secondo le ore del giorno

8.9

Grafico 8.10: Distribuzione dei morti e feriti in incidenti stradali secondo le ore del giorno

8.10


[1] pre-Euro 1 o Euro 0: indica i veicoli "non catalizzati" a benzina e i veicoli "non ecodiesel";

Euro 1: ha introdotto l’obbligo per la casa costruttrice di montare la marmitta catalitica e di usare l’alimentazione a iniezione. E' entrata in vigore nel 1993.

Euro 2: normativa che ha richiesto modifiche anche sui diesel, è in vigore dal 1996.

Euro 3: in vigore dal 2000, relativa all'ulteriore diminuzione delle emissioni, è obbligatoria per gli autoveicoli fabbricati dopo il 1 gennaio 2001. Alcune auto potrebbero essere state immatricolate nel 2001 ma fabbricate nel 2000 e quindi prive di EURO 3; alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono dei veicoli immatricolati prima del 2001 che rispettano l'EURO 3.

Euro 4: in vigore dal 1° gennaio 2006. Alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono molti veicoli immatricolati prima del 2006 che rispettano l'EURO 4.

Euro 5: in vigore dal 1° settembre 2009. A partire dal mese di luglio 2008 le Case automobilistiche potevano omologare ed immatricolare automobili sia Euro 4 che Euro 5. A partire dal mese di settembre 2009 si potevano omologare solo automobili Euro 5, mentre si potevano continuare ad immatricolare sia automobili Euro 4 che Euro 5. A partire dal mese di gennaio 2011 si potranno omologare ed immatricolare solo automobili Euro 5.

Euro 6: in vigore dal 1º settembre 2014 per le omologazioni di nuovi modelli mentre diventerà obbligatoria dal 1º gennaio 2016 per tutte le vetture immatricolate. Le prime autovetture Euro 6 sono entrate nei listini a partire dal 2011.

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