torna indietro Repertorio Statistico

Periodo di riferimento 2022
I documenti pubblicati in queste pagine sono solo a titolo informativo.
Documenti da scaricare Documenti da scaricare
Capitolo 5 - Economia

Unità locali e addetti delle imprese attive

A Palermo nel 2020 vi erano 41.672 Unità locali delle imprese attive, valore in crescita del 4,1% rispetto alle 40.018 Unità locali del 2020.

Il settore economico con il maggior numero di Unità locali è “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli”, con 11.445 Unità locali, pari al 27,5% del totale, seguito da “Attività professionali, scientifiche e tecniche”, con 8.937 Unità locali (21,4%), e da “Sanità e assistenza sociale”, con 5.027 Unità locali (12,1%). Le Unità locali del settore manifatturiero sono 2.012, pari al 4,8% del totale, e quelle del settore delle costruzioni 2.319, pari al 5,6% del totale.

Con riferimento al numero di addetti, la quasi totalità delle Unità locali, il 95,4% sono nella classe 0-9 addetti, il 4,2% nella classe 10-49 addetti, lo 0,4% nella classe 50-249 addetti e lo 0,1% nella classe 250 addetti e più.

Grafico 5.1: Unità locali delle imprese attive per settore economico – anno 2021

5.1

Gli addetti alle Unità locali delle imprese attive nel 2021 erano 137.554, valore che segna un aumento del 6,0% rispetto ai 129.727 addetti del 2020.

Il settore economico che assorbe il maggior numero di addetti è quello del “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli”, con 31.403 addetti, pari al 22,8% del totale, seguito da “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, con 16.903 addetti (12,3%) e da “Sanità e assistenza sociale” con 14.293 addetti (10,4%). Gli addetti del settore manifatturiero sono 7.967, pari al 5,8% del totale, e quelli del settore delle costruzioni 8,418, pari al 6,1% del totale.

Il 50,3% degli addetti lavora in Unità locali con un numero di addetti compreso fra 0 e 9, il 22,3% in Unità locali con 10-49 addetti, il 10,9% in Unità locali con 50-249 addetti e il 16,5% in Unità locali con 250 addetti e più.

Grafico 5.2: Addetti delle Unità locali delle imprese attive per settore economico – anno 2021

5.2

Il mercato del lavoro

A Palermo, nel 2022, gli occupati, pari a 178mila, sono diminuiti dell’1,0% rispetto al 2021, quando erano 180mila.

Rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia, il numero degli occupati del 2022 è più basso dell’1,7%.

Il tasso di occupazione, pari al rapporto fra gli occupati (15-64 anni) e la popolazione residente (15-64 anni), nel 2022 è risultato pari al 43,3%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2021 e di 2 punti percentuali rispetto al 2019. L’aumento del tasso di occupazione rispetto al 2019 è da attribuirsi, più che ad un aumento degli occupati (che anzi sono diminuiti di 3mila unità), ad una diminuzione della popolazione residente.

Grafico 5.3: Tasso di occupazione (15-64 anni) per grande comune anni 2018-2022

5.3

Nel confronto con le altre grandi città, si nota la netta contrapposizione fra le città del centro-nord, con tassi di occupazione che vanno dal 65,5% di Roma al 73,0% di Bologna, e le città del mezzogiorno, con tassi di occupazione che vanno dal 39,2% di Messina al 54,7% di Bari (Città, quest’ultima, che tende sempre più ad avvicinarsi ai valori delle Città del centro-nord).

Le tre grandi città siciliane sono, insieme a Napoli, agli ultimi posti della classifica: Palermo 43,3%, Catania 41,0% e Messina 39,2%.

Differenziando l’analisi per genere, emerge che gli occupati sono diminuiti sia nella componente maschile (da 106mila a 105mila) che nella componente femminile (da 74mila a 73mila). Rispetto al 2019 le donne occupate sono cresciute del 3%, mentre gli occupati di sesso maschile sono diminuiti del 4,8%.

Rimane molto elevato a Palermo il gap occupazionale delle donne rispetto agli uomini: nel 2022 il tasso di occupazione maschile è risultato pari al 52,5% (+1,0 punti percentuali rispetto al 2021), mentre quello femminile si è fermato al 34,6% (+0,7 punti percentuali rispetto al 2021), con una differenza di 17,9 punti percentuali.

Più in generale, si osserva che anche nell’analisi per genere permane la netta contrapposizione fra le città del centro-nord (con tassi di occupazione più alti) e quelle del mezzogiorno (con tassi di occupazione più bassi).

Si osserva inoltre che il gap occupazionale fra donne e uomini è più elevato nelle città del mezzogiorno.

Nel 2022 a Palermo i disoccupati sono diminuiti del 2,7%, passando da 47mila a 46mila. Confrontando il dato del 2022 con quello pre-pandemia del 2019 (39mila disoccupati) si registra invece un sensibile incremento dei disoccupati, pari al 18,8%.

L’aumento rispetto al 2019 del numero dei disoccupati, considerato l’andamento del numero degli occupati, è da attribuirsi principalmente alla riduzione delle persone inattive. In altre parole, la ripresa economica post-pandemia potrebbe aver spinto molte persone (che in precedenza erano classificate come inattive) a cercare attivamente un lavoro.

Il tasso di disoccupazione, pari al rapporto fra i disoccupati e la somma di occupati e disoccupati, nel 2022 è risultato pari al 20,6%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2021, ma più alto di di 2,9 punti percentuali rispetto al 2019.

Grafico 5.4: Tasso di disoccupazione per grande comune
anni 2018-2022

5.4

Nel confronto con le altre grandi città, si nota anche in questo caso una contrapposizione fra le città del centro-nord, con tassi di disoccupazione che vanno dal 3,3% di Bologna all’8,1% di Torino, e le città del mezzogiorno, con tassi di disoccupazione che vanno dal 20,6% di Palermo al 34,9% di Messina. Fa eccezione Bari, che con l’8,8% presenta un tasso di disoccupazione molto vicino a quello di Torino.

Si osserva che il tasso di disoccupazione è in tutte le città del centro-nord (e a Bari) inferiore al 10%, mentre nelle città del mezzogiorno (esclusa Bari) assume valori drammaticamente elevati: 20,6% a Palermo, 26,6% a Catania, 28,6% a Napoli e 34,9% a Messina.

La popolazione inattiva 15-64 anni (tecnicamente “non forze di lavoro”) a Palermo, nel 2022, è diminuita del 4,1%, passando da 188mila a 180mila. Rispetto al 2019, quando ammontava a 208 mila unità, si registra invece una diminuzione del 13,6%.

Il tasso di inattività, pari al rapporto fra la popolazione non appartenente alle forze di lavoro (15-64 anni) e la popolazione residente (15-64 anni), nel 2022 è risultato pari al 45,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al 2021, e di 4,3 punti percentuali rispetto al 2019.

Nel confronto con le altre grandi Città, si nota ancora una volta la netta contrapposizione fra le città del centro-nord, con tassi di inattività che vanno dal 22,6 % di Firenze al 29,6% di Venezia, e le città del mezzogiorno, con tassi di inattività che vanno dal 39,9% di Bari al 45,2% di Palermo. Nonostante la sensibile diminuzione registrata nel 2021, il tasso di inattività registrato a Palermo è valore più elevato fra tutte le grandi città, drammaticamente vicino al 50%.

Grafico 5.5: Tasso di inattività (15-64 anni) per grande comune anni 2018-2022

5.5

L’indice dei prezzi al consumo

A Palermo l’indice tendenziale dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) ha fatto registrare nel 2021 e nel 2022 un forte rialzo, determinato soprattutto dall’impennata dei prezzi dei prodotti energetici.

Nei 24 mesi in esame il tasso d’inflazione, pari a +0,1% a dicembre 2020, ha intrapreso un trend decisamente crescente, chiudendo il 2021 a +4,4%. Nel 2022 è proseguito il trend crescente, che ha portato il tasso d’inflazione a superare il 7% a marzo, il 10% ad agosto e a sfiorare il 15% a ottobre. Negli ultimi due mesi, sia a Palermo che a livello nazionale, si è registrato un leggero rallentamento dell’inflazione.

Nel corso del 2022 si è registrato un aumento del differenziale d’inflazione fra il dato nazionale e il dato relativo alla Città di Palermo, con l’indice dei prezzi di Palermo più alto fino a tre punti percentuali rispetto all’indice nazionale.

In media d’anno, l’inflazione a Palermo nel 2022 è risultata pari a +10,1%, in deciso rialzo rispetto al +2,0% del 2021. Anche a livello nazionale si è registrato un deciso rialzo, che ha portato il valore dell’indice in media d’anno da +1,9% a +8,1%.

Grafico 5.6: Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale. Tassi congiunturali e tendenziali Palermo – Italia gennaio 2021 – dicembre 2022

5.6

L’analisi dell’indice dei prezzi al consumo per divisione di spesa, in base alle variazioni registrate in media d’anno nel 2022, evidenzia dinamiche diversificate dei prezzi nei dodici raggruppamenti di prodotto presi in considerazione dall’Istat.

Come è possibile rilevare dal grafico 5.7, l’aumento dei prezzi registrato nel 2022 è stato particolarmente elevato nella divisione di spesa Abitazione, acqua, elettricità e combustibili: in media d’anno +39,9% a Palermo e +35,0% a livello nazionale. Incrementi molto elevati anche nelle divisioni di spesa Trasporti (+11,3% a Palermo e +9,7% a livello nazionale), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+10,3% e +9,1%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+9,4% e +6,3%).

Grafico 5.7: Variazioni in media d’anno 2022 su 2021 per divisione di spesa

5.7

Il grafico 5.8 riporta l’andamento degli indici tendenziali per tipologia di prodotto: indice relativo ai beni, indice relativo ai servizi e inflazione di fondo (o core inflation), ovvero indice dei prezzi al netto delle variazioni dei prodotti alimentari freschi e dei beni energetici.

Grafico 5.8: Tassi tendenziali per tipologia di prodotto
gennaio 2021 - dicembre 2022

5.8

Il grafico 5.9 riporta l’andamento degli indici tendenziali per frequenza di acquisto:

  • Prodotti ad alta frequenza di acquisto: generi alimentari, bevande alcoliche e analcoliche, tabacchi, spese per l’affitto, beni non durevoli per la casa, servizi per la pulizia e la manutenzione della casa, carburanti, trasporti urbani, giornali e periodici, servizi di ristorazione, spese di assistenza
  • Prodotti a media frequenza di acquisto: spese di abbigliamento, tariffe elettriche, tariffe relative all’acqua potabile e allo smaltimento dei rifiuti, medicinali, servizi medici e dentistici, trasporti stradali, ferroviari, marittimi e aerei, servizi postali e telefonici, servizi ricreativi e culturali, pacchetti vacanze, libri, alberghi e altri servizi di alloggio
  • Prodotti ad alta frequenza di acquisto: elettrodomestici, servizi ospedalieri, acquisto dei mezzi di trasporto, servizi di trasloco, apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, articoli sportivi

Grafico 5.9: Tassi tendenziali per frequenza di acquisto
gennaio 2021 - dicembre 2022

5.9

Nel grafico 5.10 sono riportati i tassi di variazione tendenziale dei prezzi al consumo registrati nelle città capoluogo di regione[1] a dicembre 2022.

Grafico 5.10: Tassi tendenziali dicembre 2022 nelle 20 città capoluogo di regione

5.10

Le banche

Al 31 dicembre 2022 risultano operanti a Palermo 138 sportelli bancari, con una diminuzione di 7 sportelli rispetto al 2021. Estendendo l’analisi al decennio 2012-2022, il numero di sportelli, pari a 233 nel 2012, fa registrare un trend decrescente, fino a raggiungere – come già detto – il numero di 138 nel 2021 (-40,8% rispetto al 2012).

I depositi bancari nel 2022 ammontano complessivamente a 9.152 milioni di Euro (-1,0% rispetto al 2021), pari a 14,5 mila Euro per abitante, mentre gli impieghi ammontano a 6.300 milioni di Euro (-4,2% rispetto al 2021), pari a 10,0 mila Euro per abitante.

Grafico 5.11: Sportelli bancari, depositi e impieghi dal 2012 al 2022

5.11

Le compravendite immobiliari

Il mercato immobiliare nel 2021 è stato fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, e in particolare al lungo periodo di lockdown (dal 9 marzo al 3 maggio) che ha bloccato la maggior parte delle attività economiche.

Nel 2021 il mercato immobiliare è tornato a crescere, e la crescita è proseguita anche nel 2022. Complessivamente nel 2022 si sono registrate a Palermo 6.785 compravendite di immobili residenziali, valore in aumento di 690 unità (+11,3%) rispetto al 2021.

Grafico 5.12: Compravendite di immobili residenziali a Palermo dal 2012 al 2022

5.12

Nel confronto con i volumi di compravendita registrati nel 2012, il mercato immobiliare residenziale risulta in aumento del 70,7%. Nei dieci anni in esame il numero più elevato di compravendite si è registrato proprio nel 2022, mentre il numero più basso nel 2013 (3.608 compravendite).


[1] Per la Calabria, viene riportato il dato di Reggio Calabria

X

Ti è stata utile questa pagina?

Informativa privacy

Invia
Ti è stata utile questa pagina?
Per valutare questa pagina devi essere registrato  (Accedi)