Descrizione
“Appare inopportuno il tono festante con cui l’amministrazione comunale ha annunciato l’attivazione dei centri estivi. Come sempre, su un tema fondamentale come quello dell’infanzia si preferisce lo spot all’impegno strutturale.
A maggior ragione quando si sceglie di procedere con un discutibile bando a sportello, che rispetto allo scorso anno finanzia meno enti e penalizza l’esperienza dei territori, premiando invece chi riesce a presentare più in fretta un progetto. Così non solo si riduce il numero delle realtà coinvolte, ma diminuisce anche il numero di bambine e bambini che potranno accedere al servizio.
Ma il problema non è solo il bando. Il problema è la visione. O meglio, la sua assenza. Se a Palermo esistesse un sistema stabile e capillare di servizi per l’infanzia, come noi chiediamo da tempo, il tema dei centri estivi non esploderebbe ogni anno come un’urgenza da rincorrere, trattandosi peraltro di vere e proprie briciole. Ci sarebbe un tessuto educativo diffuso, attivo tutto l’anno, che accompagna bambine e bambini nella crescita, sostiene le famiglie, presidia i territori.
L’amministrazione Lagalla invece continua a trattare i diritti dell’infanzia con approcci frammentari e contingenti, che nulla hanno a che fare con una politica per l’infanzia.
Eppure, parlare di infanzia è parlare di sicurezza. Proprio di quell’emergenza che il sindaco ha scoperto nei giorni scorsi e che noi denunciamo da tempo.
Perché costruire sicurezza vuol dire costruire città più giuste e meno fragili. Tutte cose che, finora, sono rimaste fuori dal perimetro delle priorità di questa amministrazione”.
Lo dichiara la consigliera del Partito Democratico Mariangela Di Gangi