Descrizione
“A trenta tre anni dal terribile attentato di via D’Amelio eppure sembra che tutto questo tempo non sia mai trascorso.
A tutt’oggi non è stato chiarito chi abbia ordito la trama che ha determinato l’uccisione del giudice Borsellino e degli uomini della sua scorta; quale ruolo abbiano avuto alcune componenti delle istituzioni ed in quanti abbiano coperto e depistato.
L’uccisione di Borsellino insieme a quella di Falcone è stata di fatto una delle pietre miliari della strategia della tensione, di quello stragismo che parte da Portella delle ginestre, passa per piazza Fontana, l’Italicus, il caso Moro, la stazione di Bologna e arriva alle stragi di mano mafiosa ( ma non di testa mafiosa del 92).
Tutte vicende che hanno condizionato la vita politica italiana, riducendo di fatto gli spazi di libertà ed autonomia individuali e collettivi. Un condizionamento che continuerà a pesare finché non ci sarà una completa verità processuale.
Quella storica ormai la intuiamo, ma finché quella processuale resterà incompiuta, il sacrificio di Paolo Borsellino e di tutti gli altri caduti resterà una ferita aperta nella coscienza democratica del nostro Paese. Solo facendo piena luce potremo davvero onorarli, restituendo dignità alla verità, forza alla giustizia e credibilità alle istituzioni”.
Lo dichiara Concetta Amella, capogruppo m5s.