Descrizione
"Ci siamo astenuti sull’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Palermo, che ancora una volta registra il patologico fenomeno dei disallineamenti tra le società partecipate e l’amministrazione comunale. Disallineamenti che, secondo le normative contabili, avrebbero dovuto essere chiusi entro l’esercizio corrente e che invece continuano a ripresentarsi di anno in anno, segno evidente di una mancata capacità di governo e di coordinamento amministrativo.
Nel documento non si intravedono inoltre politiche efficaci di contenimento della spesa del personale ma, al contrario, si registrano incrementi dovuti a contenziosi e a scelte gestionali discutibili. Anche questa volta il bilancio arriva con grave ritardo, confermando l’assenza di una visione strategica e programmatoria per la città.
A fronte di tariffe in aumento, i servizi resi ai cittadini risultano sempre più scadenti, poco efficaci, inefficienti e limitati, restituendo l’immagine di una città in stato di degrado e abbandono. L’unica nota positiva è che, con questo atto, si è potuto contribuire a liberare le risorse necessarie per l’assunzione di 100 nuovi agenti di polizia municipale.
Grave, inoltre, l’assenza del sindaco, restio al confronto e incapace di sgomberare la gestione pubblica del Comune e delle aziende partecipate da ogni sospetto di clientelismo e favoritismi politici. Un atteggiamento che tradisce debolezza e vigliaccheria".
Lo dichiarano i consiglieri del M5S, Concetta Amella, Giuseppe Miceli ed Antonino Randazzo.