Descrizione
«Un’amministrazione comunale ha il dovere di contrastare il crescente disagio sociale anche garantendo presidi che si prendano cura delle comunità nei nostri quartieri, in particolare quelli più fragili e svantaggiati. È il caso dello Sperone, dove nei mesi scorsi è stato ristrutturato il centro sociale di via Giuseppe Di Vittorio, finanziato con fondi pubblici e assegnato temporaneamente agli Enti del Terzo Settore coinvolti nel Programma PalermAbility 2030 per attività rivolte all’inclusione delle persone con disabilità.
Oggi, a sei mesi dalla determina che ne ha regolato l’utilizzo, questa assegnazione provvisoria è in scadenza. L’immobile avrebbe dovuto accogliere, in una seconda fase, le attività del progetto “DesTEENazione – Desideri in azione”, che però non risulta finanziato. Il rischio concreto è che una struttura pubblica appena riqualificata e di grande valore per il territorio resti sottoutilizzata, proprio in un quartiere che ha invece bisogno di spazi aperti, accessibili con attività continuative e a bassa soglia.
Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale. Per conoscere le modalità in cui è stato impiegato il centro in questi mesi, ma soprattutto per sapere se l’Amministrazione intenda anche approfittare del rinnovo per attivare una nuova procedura pubblica per l’assegnazione dello spazio, che permetta anche alla rete sociale già attiva nel quartiere di continuare a utilizzare quello spazio, valorizzandolo appieno.
Non possiamo permettere che sia un’occasione vada sprecata. Il centro sociale di via Di Vittorio può e deve essere un presidio attivo, un luogo vivo al servizio della comunità. Serve solo la volontà politica di farlo».
Lo dichiara Mariangela Di Gangi, Consigliera comunale del Partito Democratico al Comune di Palermo.